The Ones. La profezia dei Prescelti
Genere: Distopico
Autore: Veronica Roth
21 Luglio 2020
Fin dalla sua prima comparsa, l'Oscuro non ha fatto che generare panico e caos. Entità malefica incredibilmente potente, ha provocato eventi catastrofici capaci di radere al suolo città intere e spezzare migliaia di vite innocenti. Gli unici in grado di sconfiggerlo, a quanto scritto in una profezia, potrebbero essere cinque ragazzini, Sloane, Matt, Ines, Esther e Albie, i Prescelti. Prelevati dalle loro case da un'agenzia governativa, vengono sottoposti a un training durissimo in cui viene insegnato loro l'uso della magia, indispensabile per affrontare la missione che li attende. La lotta con l'Oscuro prosegue per anni, ma alla fine ne escono vincitori. Tutto il mondo a questo punto può tornare piano piano alla normalità... tutti tranne loro, soprattutto Sloane, che più dei compagni fatica a rimettersi in sesto. I segreti che nasconde non solo la tengono agganciata al passato ma la allontanano inevitabilmente dalle sole quattro persone al mondo in grado di capirla. Subito dopo la celebrazione del decimo anniversario della gloriosa vittoria sull'Oscuro che vede ancora una volta riuniti i cinque Prescelti, accade l'impensabile: uno di loro muore. E quando i restanti quattro si riuniscono per celebrarne il funerale, fanno una tremenda scoperta: hanno commesso il grave errore di sottovalutare l'Oscuro. Il suo obiettivo finale, infatti, è sempre stato molto più grande di quanto loro, il governo e persino la profezia avessero previsto, e questa volta resistergli potrebbe costare a Sloane e ai suoi compagni molto più di ciò che hanno ancora da dare...
Salve lettrici,
Qualche giorno fa mi è arrivato, in anteprima grazie alla CE Mondadori, il primo volume della nuova serie di Veronica Roth, l’autrice di Divergent.
“The Ones. La profezia dei Prescelti” è il volume in questione ed è il romanzo di cui vi parlo oggi.
La storia, raccontata in terza persona, racconta le vicende di cinque ragazzi, Matt, Ines, Esther, Albie e Sloane, voce della storia e protagonista indiscussa del romanzo. Questi ragazzi 10 anni prima hanno salvato il mondo dall’Oscuro.
L’Oscuro è un’entità magica di cui sappiamo davvero poco per quasi tutta la storia e che rappresenta il male sul pianeta Terra. È a causa sua che accadono innumerevoli disgrazie.
Il romanzo è ambientato esattamente dieci anni dopo la sua sconfitta; i cinque prescelti, nella città di Chicago, festeggiano la pace che regna dopo la loro battaglia, ma dopo la morte di uno di loro le carte in tavola cambiano.
Matt, Sloane e Esther vengono risucchiati in un’altra dimensione, un mondo parallelo, per fare ciò per cui sono stati addestrati anni prima, ossia uccidere l’Oscuro che abita nella dimensione in cui sono arrivati.
Così, ritroviamo Sloane e i suoi co-protagonisti in una lotta contro i cattivi in un mondo ricco di magia.
Non aggiungo altro, cari lettori, perché man mano che il romanzo va avanti prende una piega piuttosto nuova e innovativa, e per questo devo dire che si legge davvero bene e non annoia.
L’autrice è stata brava nell’incuriosirci e chi ha letto la serie Divergent sa che con la Roth non sempre si viaggia leggeri.
Posso dirvi che questa storia mi ha intrigato e mi ha preso abbastanza ma, per una serie di motivi, non mi ha convinta. Vediamo insieme perché.
La storia è divisa in tre parti.
Nella prima parte c’è una sorta di introduzione, conosciamo i prescelti e le loro sorti, soprattutto grazie ad articoli di giornale o a lettere che ci rendono molto chiari i fatti precedentemente accaduti.
Scopriamo che i protagonisti sono stati addestrati e istruiti per anni ad usare la magia, ad essere gli antagonisti dell’Oscuro e che vincono la battaglia perdendo ognuno una parte di sé.
In questa prima parte mi ero fatta delle aspettative altissime sulla storia, che sono andate a morire quando ho capito che l’autrice non sarebbe entrata più in profondità con i personaggi.
Leggendo la storia vediamo quanto ognuno di loro sia psicologicamente toccato dal passato, dalla responsabilità che portano sulle loro spalle e dagli eventi che ancora oggi sono vivi nei loro sogni, ma l’autrice dimentica totalmente di approfondire questa sfera della storia, così come non approfondisce affatto il legame che c’è tra questi ragazzi che insieme hanno salvato il mondo.
Mi sarebbe piaciuto molto avere dettagli in più sulla loro amicizia e sul rapporto tra Matt e Sloane, che, si nota sin dall’inizio, non è un rapporto sincero.
Ma qui, secondo me, l’autrice ha sbagliato con la scelta della narrazione, che secondo me doveva essere in prima persona.
Avrei capito la terza persona se ognuno dei prescelti avesse avuto voce nella storia (come mi sarebbe piaciuto), ma Sloane è l’unica vera protagonista.
Non ho apprezzato nemmeno questa scelta, così come non ho apprezzato la protagonista, che risulta immatura ed egoista nella prima parte.
Ma pazienza, mi sono detta dentro di me, quando ho notato di essere entrata nel vivo della storia e quindi nella seconda parte, perché ero sicura di trovarci azione, scene d’amore ed emozioni forti, invece non è accaduto nemmeno questo, o almeno non totalmente.
L’azione c’è e anche la trama rende abbastanza, ma i sentimenti restano in disparte.
In questa seconda parte, però, c’è un interessante cambio di scena e un nuovo protagonista, Mox, che avrei avesse avuto uno spazio più ampio.
“La magia chiamava la magia, come sempre.
Come l’Oscuro una volta aveva chiamato lei.”
Quindi, nonostante la storia scorra molto bene, è ricca di dettagli e non annoia, io mi aspettavo di più, soprattutto alla fine.
Invece tutto fila più o meno liscio, senza emozioni eccessivamente forti.
Per il momento sembra che questa sia una storia carina ma non indimenticabile, con una protagonista un po’ insipida accompagnata da tre ragazzi davvero apprezzabili.
Matt, Mox e Albie sono davvero intriganti ed è un peccato che l’autrice non li approfondisca bene, ognuno ha una storia interessante da raccontare.
Avrei apprezzato molto di più la terza persona se avesse dato più spazio a loro tre, perché, fidatevi, sono davvero la forza del romanzo.
Quindi, leggerò il seguito?
Sì, perché sono curiosa di sapere come pensa di sorprenderci l’autrice, ma lo leggerò con aspettative molto più basse.
Voto libro - 3
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