A Flight of Angels
Genere: Graphic Novel
Autore: Rebecca Guay
Nel profondo della foresta vicino a un regno magico, uno strano gruppo di fate e creature della foresta trovano un angelo mezzo morto, sanguinante e svenuto, con una spada al fianco. Indicono un tribunale per decidere il suo destino, ognuno racconta una storia che approfondisce varie interpretazioni di questi esseri celestiali alati: racconti di angeli pericolosi, troppo potenti, angeli custodi e della morte, che variano dal mistico al misterioso, al macabro.
Recensione
Salve lettori!
Tra un romanzo e un altro, mi sono regalata una pausa con la lettura di una graphic novel uscita nel 2011, “A Flight of Angels”, nata da un’idea della disegnatrice Rebecca Guay, che annovera tra gli scrittori anche Holly Black.
Nelle profondità di un fitto bosco, non lontano da un regno magico, vivono Fate e creature della foresta. Alcune di queste, un gruppo variegato che normalmente non si troverebbe mai insieme, si riunisce in una radura dopo aver assistito a un evento incredibile.
Il più giovane di loro scorge una figura alata cadere dal cielo, così tutti accorrono per vedere quello che si rivela essere un angelo, caduto e ferito, privo di sensi.
Anche tra le creature magiche, gli angeli sono esseri superiori, potenti, magnifici, per questo le creature nella foresta devono decidere cosa fare dell’angelo: se curarlo e lascialo vivere o ucciderlo e liberarsi di una minaccia.
I pareri sono contrastanti, così indicono un tribunale: ognuno di loro racconterà una storia sugli angeli, e in base a questi racconti uno di loro deciderà la sorte dell’angelo.
“A volte, ci sono battaglie nel cielo. Ci piace immaginare che gli angeli siano sempre vittoriosi. [...] Non ci piace immaginare che a volte sono gli angeli a cadere.”
A turno, verranno raccontate cinque storie molto diverse tra loro: sul peccato originale di Adamo ed Eva; di un tradimento e una guerra alle porte nel mondo contemporaneo; di un’anima legata alla vita nella fredda Russia; di una città splendente e i suoi arcangeli dorati; e di un’eterna storia d’amore.
Ognuna scritta da un autore: Holly Black (che ha scritto anche la cornice), Louise Hawes, Bill Willingham, Alisa Kwitney e Todd Mitchell.
Ogni racconto è originale, non sono perfetti, hanno i loro alti e bassi, ma sono comunque piacevoli e interessanti da leggere.
Ogni autore sviluppa una visione diversa degli angeli, della loro potenza e immortalità, ogni storia dà un’interpretazione, non per forza positiva, del loro ruolo nella vita degli umani.
Ci sono angeli dai capelli biondi e dagli occhi azzurri e altri più subdoli, meno splendenti; angeli disposti a tutto per gli uomini e altri che approfittano di ogni loro debolezza.
Mi sono piaciute tutte le versioni, un po’ meno quella contemporanea, un po’ di più la versione distorta di Adamo ed Eva e, che ve lo dico a fare, quella ambientata in Russia.
Il finale mi ha lasciato di sasso, davvero, davvero inaspettato. Un colpo di scena coi fiocchi.
Una cosa che ho adorato è che lo stile dei disegni cambia in base alla storia raccontata. Ad esempio, la storia ambientata in Russia riprende lo stile iconografico, con colori caldi e compatti; per quella nell’800 in Inghilterra le tavole sembrano create con gli acquerelli; per la storia ambientata ai giorni nostri le linee sono marcate e i colori cupi; quando l’ambientazione era il regno dei cieli le tavole erano un tripudio di oro, azzurro e bianco, molto classico.
Nei disegni solo i primi piani mi hanno lasciato un po’ interdetta, diciamo che i volti, all’epoca, non erano la specialità della disegnatrice.
“A volte gli angeli cadono sulla Terra. A volte cadono molto più in basso.”
Insomma lettori, se volete staccare un po’ dai romanzi, ma non per troppo, una graphic novel è sempre la soluzione migliore.
In “A Flight of Angels” trovate il mix perfetto di elementi fantasy, mitici, di avventura e passione, versioni incredibili di esseri sovrannaturali che rappresentano sempre potenza e bellezza nel nostro immaginario.
Baci.
Erika
Voto libro - 4
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