Il regno capovolto

 


Genere: Narrativa

Autrice: Marie Lu

2 febbraio 2021

NATA CON UNO STRAORDINARIO DONO musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell'Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro.

Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.


Buongiorno Confine!
Oggi partecipo al review party de “Il Regno Capovolto” di Marie Lu, romanzo fantasy appena uscito in Italia per Mondadori, che ringrazio per l’invio di una copia digitale in anteprima. Avevo già letto altre opere dell’autrice, per esempio la duologia di “Warcross” di cui trovate anche le recensioni in blog, e ho sempre trovato i suoi romanzi interessanti e coinvolgenti, quindi non mi potevo far scappare questo libro che mi ha subito incuriosito dalla trama.

Siamo agli inizi del 1700 e in Austria sta muovendo i primi passi colui che diventerà uno dei più conosciuti e famosi musicisti di sempre, Wolfgang Amadeus Mozart. Ma c’è un’altra figura accanto a lui che non è stata resa immortale dalla fama, dimenticata e non considerata, sua sorella maggiore Maria Anna Mozart. Questo romanzo ha proprio loro come protagonisti, i giovani fratelli Mozart che sin dall’infanzia mostrano una passione e un talento per la musica incredibili.

Maria Anna, chiamata dalla famiglia col nomignolo Nannerl, è la pupilla del padre, che le insegna a suonare il clavicembalo e riconosce subito il suo incredibile talento. Il suo sogno è farla esibire e renderla famosa, almeno finché non inizia a insegnare anche al piccolo Woferl, che si dimostra subito un bambino prodigio nella musica, probabilmente anche superiore a sua sorella.
Nannerl ama il fratello, ma a causa sua si vede messa da parte dal padre e nelle loro esibizioni a spiccare di più è sempre il più giovane che incanta tutti; è a questo punto che, mentre in Nannerl stanno nascendo sentimenti contrastanti di gelosia, una notte sente un’incredibile melodia che scende come un velo blu e la porta in un altro mondo, un mondo in cui gli alberi sono a testa in giù e il cielo è illuminato da due lune argentate. Questo mondo che poi verrà chiamato “Il Regno Capovolto”.

Da questo momento in poi, la lettura si divide tra la famiglia Mozart che viaggia per l’Europa per le esibizioni dei due ragazzi presso le corti e la parte fantasy del regno capovolto che è quasi un sogno onirico, una visione che vede solo Nannerl e talvolta suo fratello. A loro si presenta sottoforma di un fanciullo etereo dai tratti elfici Hyacinth, che dichiara di essere il principe di quel regno il cui trono è stato usurpato ingiustamente. Hyacinth chiederà l’aiuto della ragazza e in cambio sarà il suo custode e come tale potrà esaurire il suo desiderio più grande. Ed è qui che arriviamo al tema centrale di questo romanzo, perché il più grande desiderio di Nannerl è non essere dimenticata.

«Io sono il tuo custode, Nannerl. Dimmi cosa vuoi. Troverò il modo di dartelo. [...] Ma fai attenzione a ciò che desideri» continuò lui. «I desideri finiscono spesso per prendere di sorpresa chi li formula.»

Le donne a quel tempo non potevano avere aspirazioni a parte trovare un marito e avere figli, non importa il talento musicale, Nannerl sa che il suo tempo da musicista è breve quanto la sua adolescenza. Arrivata a una certa età dovrà abbandonare la sua passione, ma lei vorrebbe di più. Vorrebbe lasciare un segno indelebile nel mondo ed essere ricordata anche dopo la sua morte, avere successo mostrando la sua arte a tutti, ma più passa il tempo più vede che questo sarà il futuro di suo fratello e non il suo.

“Aiutami a essere meritevole. Degna di plauso, amata e ricordata. Che io meriti attenzione quando svelo il mio cuore seduta al clavicembalo e la mia musica resti nell’aria dopo che io me ne sia andata. Degna di mio padre. Fa’ che si ricordino di me.”

Non si può non empatizzare con lei e comprendere i suoi sentimenti nel sapere che le possibilità erano diverse se si nasceva femmina o maschio all’epoca, e in alcuni casi ancora oggi, e non si poteva seguire la propria vocazione ma si doveva sottostare a ciò che imponeva la società.
I due fratelli provano un profondo affetto l’uno verso l’altra, anche se hanno un rapporto fatto di alti e bassi nel corso della storia, sicuramente sono legati dalla grande passione per la musica. Woferl è incoraggiato dal padre a comporre la propria musica e anche Nannerl sente il bisogno di mettere nero su bianco le proprie strofe, anche se non potrebbe essendo donna; l’unico che sa di questa sua attività è proprio il fratello che la incoraggia e a volte le chiede consiglio per i propri componimenti.

“Per me sarebbe stato impossibile vivere così. Questa nuova verità mi bruciava in petto, mi svuotava da dentro. Non importava di quali capacità io fossi dotata, non importava come suonassi bene o quanto sapessi affascinare il mio pubblico: non potevo arrivare dove sarebbe giunto Woferl.”

Nannerl e Woferl sono sicuramente i personaggi più caratterizzati, ma secondo me rendono bene anche i personaggi secondari, come i genitori e Hyacinth che sono stati delineati, anche se in modo semplice.
Come ho già detto, apprezzo molto l’autrice e anche in questa storia ho ritrovato tutte le caratteristiche che più mi piacciono del suo stile di scrittura che, pur essendo scorrevole e semplice, crea storie che sanno far appassionare. Qui, in più, ho trovato una prosa più ricercata ed evocativa, soprattutto nelle parti che riguardano il regno capovolto, un mondo che ho apprezzato anche se avrei preferito che lo approfondisse e lo descrivesse di più per renderlo meno fumoso e intrecciarlo meglio con la parte non fantasy della storia.

Questo romanzo ha un po’ le caratteristiche di una favola eterea, forse narrata semplicemente ma che rimane perfettamente godibile e dai grandi insegnamenti. Ciò che mi è piaciuto di più è sicuramente il tema centrale e la morale che racchiude, ho apprezzato molto anche le note finali dell’autrice che ci fanno scoprire, se non lo sapevamo già come nel mio caso, che è davvero esistita una sorella di Mozart che si dice fosse una musicista molto dotata ma che è stata completamente dimenticata e sotterrata dalla fama immortale del fratello, così come erano i timori della Nannerl protagonista di questo libro.

Anche se ho letto vari pareri non molto entusiasti, consiglio di intraprendere questa lettura così da avere un proprio parere; magari questa storia vi ammalierà come è successo a me. Buona lettura.


Voto libro - 4.5











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