Warfare of the Gods


Genere: Fantasy

Autore: C.T. Ortega

Benvenuti a Saggilmut, un reame paradisiaco che è tutto fuorché sereno, lacerato da faide tra dei che durano da migliaia di anni. 
Le mitologie si scontrano quando Odino, Re di Asgard, non si fermerà pur di seguire il fato e governare, mentre Zeus, Siva, Osiride e altre grandi e potenti divinità hanno i loro programmi contraddittori personali.
Unisciti al diciannovenne Aaron, il primo Scrittore proclamato che viaggia per scoprir la verità sulla guerra imminente, viaggiando per il mondo celeste e apprendendo di quale dio fidarsi e quale invece ha mentito all'umanità sin dall'inizio.
Alla fine, solo un dio potrà essere proclamato Sovrano degli Dei. Ma prima, dovranno sopravvivere alla Guerra delle Divinità.

(Trama tradotta da Il confine dei libri)

Ciao a tutti voi, lettrici e lettori!
Oggi sono qui per parlarvi di un’opera davvero eccezionale, adatta a chi è amante della Mitologia in generale. Ho avuto la possibilità di recensirlo in anteprima, e per questo ringrazio di cuore C. T. Ortega!
Tenetevi pronti a “The Writer and The Throne”!

Ci troviamo a Saggilmut, un regno celeste devastato da una guerra tra divinità.
Tutti si contendono il potere da ormai migliaia di anni, ma il Fato sta per compiersi, e non sempre va secondo i piani degli dei.
Tutto dipenderà soprattutto da Aaron, il primo Scrittore, che sarà alla ricerca di risposte sulla guerra in atto e, specialmente, su chi sarebbe il più adatto a regnare.
Sarà protagonista di un’avventura davvero mozzafiato, trascinandoci in una lotta divina di grandissimo spessore.
Siete pronti a perdervi tra miti greci, egiziani e nordici?

Devo dire che non sono mai stata attratta totalmente dalla mitologia. Amo tantissimo i miti e le leggende (specialmente quelli arabi), ma non ho mai letto un’opera che parlasse totalmente di questo tema e che mettesse varie mitologie a confronto.
“The Writer and The Throne” mi è piaciuto tantissimo, sia per lo stile dello scrittore che per il dinamismo di ogni singola scena.
La prosa è semplice, senza troppi giri di parole che magari potrebbero rallentare la lettura.
Ho apprezzato il world building, davvero ben costruito, a partire da Saggilmut, reame dove divinità di tradizioni e miti diversi coesistono, e non con poca difficoltà. Ci sono molti contrasti, essendo tutti guidati da un unico scopo: primeggiare sull’altro e diventare Sovrano degli Dei.
Aaron è quel tipo di personaggio che non puoi non amare. Dà quella punta di leggerezza alla storia, rendendola più scorrevole. È stato meraviglioso poterlo seguire in questa avventura, e lo rifarei altre mille volte!

Ma venendo al tasto dolente (perché, ahimé, ce n’è uno), per quanto sia bello leggere di un grande crossover di divinità, è stato complicatissimo mantenere la concentrazione con tutti quei personaggi. Molte volte ho dovuto rileggere determinate scene e, anche dopo averlo finito, ce ne sono alcuni di cui non ricordo né i nomi né le azioni.
Ma non è un problema gravissimo ovviamente, considerando la portata di quest’opera.
Lo consiglio vivamente e non vedo l’ora che esca il sequel!

Voto libro - 4







 

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