Il traghettatore


Autore: Annalisa Menin

Genere: Narrativa

Dal: 24 Marzo 2021


Anna Venier, ha 33 anni, è di Venezia e vive a New York da 10 anni. Coraggiosa, determinata e intraprendente, la sua vita è costellata di alti e bassi. L'ultimo, il più devastante di tutti, è stata la morte del suo amatissimo marito Marco. A tre anni dal terribile lutto, Anna ha deciso che è arrivato il momento di rimettersi in gioco, anche sul piano sentimentale... Ma la famosa dating scene newyorchese è tutto tranne che semplice, costellata com'è di uomini che appaiono e scompaiono alla velocità della luce. E poi, che relazione cercare quando si è già vissuto il grande amore? Tra primi appuntamenti finiti male, brunch con le amiche e telefonate notturne con Ale, la sua confidente, ecco arrivare l'idea giusta: cercare un Traghettatore - qualcuno che le dia un passaggio verso la nuova fase della sua vita, verso la nuova se stessa. Ma come trovare quello giusto? In un percorso fatto di grandi domande, entusiasmi e incertezze, sullo sfondo di una New York autentica e mozzafiato, Anna dovrà destreggiarsi tra papabili Traghettatori e un importante progetto di lavoro che potrebbe far decollare la sua carriera. Ma soprattutto, dovrà mettere a tacere la vocina interna che rema contro la sua felicità. Tutti prima o poi hanno bisogno di un Traghettatore nella vita - che si tratti di amore, amicizia o lavoro - e non si deve avere paura di mostrare ciò che si è davvero, perché alla fine quello che conta sono solo le emozioni. Questa è la storia di una rinascita, inaspettata, divertente e romantica. Un romanzo pieno di energia e di freschezza che saprà conquistarvi con la forza dei veri sentimenti.


Ciao Lettori,
il libro di cui vi parlerò oggi è edito dalla Giunti Editore, che ringrazio particolarmente per la copia cartacea donatami per la recensione.
“Il Traghettatore: Cuori in transito” è il secondo libro della blogger e scrittrice Annalisa Menin, è un libro di narrativa contemporanea autoconclusivo nel quale la scrittrice continua a raccontarci la sua storia, iniziata con “Il mio ultimo anno a New York”, il suo primo libro.
È da lì che si dovrebbe partire per comprendere appieno l’evoluzione della storia personale dell’autrice, ma il libro può essere letto anche da solo. Sebbene i due libri siano legati, raccontano due fasi della vita dell’autrice distinte e separate. Io leggerò il suo primo volume, ma solo perché la sua storia mi ha toccata e voglio conoscere da dove è partita, non perché sia essenziale per comprendere questo secondo.
Anna Venier è la protagonista di “Il Traghettatore”. Da quello che ho capito leggendo qualche sua intervista, questo libro non è autobiografico in senso stretto, l’autrice non racconta la sua vita, piuttosto la sua evoluzione come persona attraverso gli occhi e le vicende di Anna Venier.
Sono passati quattro anni dalla morte di Marco, il marito scomparso prematuramente a causa di un cancro. Con grande fatica Anna è tornata a vivere grazie alla sua carriera, ai suoi amici, alla città di New York, tuttavia si sente ancora incompleta, incapace di lasciarsi andare a un nuovo amore, a una nuova storia. È consapevole, tuttavia, che deve assolutamente rimettere in gioco anche quella parte di sé, la parte che ama e si lascia amare, la parte di sé che si dona e si lascia conoscere, per ritornare a vivere completamente. La presenza di Marco non l'abbandona mai, è rimasto suo compagno nonostante la sua scomparsa, ma conoscendolo come lo conosce lei, sente che anche lui la spronerebbe a vivere, anzi la sprona a vivere. Anna inizia a guardarsi intorno, a cercare, a cogliere quelle opportunità che in una città come New York sono sempre dietro l'angolo, ma si rende conto che, proprio con la leggerezza con cui arrivano, con altrettanta leggerezza scompaiono, perché, a differenza sua, nessuno vuole veramente lasciarsi andare all'altro. Piuttosto preferiscono cogliere quel poco che una notte di sesso, qualche sporadico incontro o una conoscenza superficiale possono offrire nel breve periodo. Tuttavia Anna non è così, non ha bisogno di incontri da una notte e via, desidera un nuovo amore, una sintesi di anime per ritrovare quello che aveva con Marco. Lei è convinta che un nuovo amore intenso, completo, travolgente sia possibile...

“Sia chiaro che non ci sarà nessuno come Marco, ma troverai qualcosa di diverso e non per questo meno importante, meno bello, meno profondo”.

Queste sono le parole di Amal, una delle quattro amiche con cui Anna condivide la sua vita, la sua storia. Dopo diverse delusioni, Anna si rende conto che, pur sentendone il bisogno, non è ancora pronta ad investire sé stessa nella ricerca di un nuovo amore, perché il suo percorso, la sua vita, sono cambiate dopo la morte di Marco, lei è cambiata anche se non sa ancora come. Non può quindi donare sé stessa a qualcun altro senza veramente conoscere in che modo il suo cambiamento abbia influenzato quello che è e quello che cerca in un’altra persona. Piano piano inizia ad affacciarsi alla sua mente un'idea nuova, che nasce quasi come uno scherzo, ma che si fa sempre più strada in lei fino a diventare una missione. Non è ancora pronta per un nuovo amore, ha bisogno di qualcuno che sia in grado di farle attraversare questo momento di transizione, che la conduca, mano nella mano, dalla vecchia sé alla nuova Anna. Qualcuno di non definitivo, qualcuno che appunto la trasporti da una sponda all'altra della sua nuova vita e che, completata la sua missione, la lasci andare: un traghettatore.
Anna si guarda intorno, confessa questa sua idea alle sue amiche e ai suoi amici, in un momento crede che proprio uno dei suoi più cari amici possa assumere questo ruolo, ma si rende conto che, per quanto affascinante e coinvolto questi possa essere, con lui non riesce ad abbattere quelle mura difensive che ha eretto attorno a sé stessa. Nel frattempo, grazie alla sua amica Ale, gallerista affermata, fa la conoscenza di Alvise Pisani, un pittore italiano molto affermato a New York che la assume per la campagna di comunicazione per il lancio del suo nuovo studio o Laboratorio artistico.
Alvise è un uomo molto complesso, maturo (ha quasi il doppio degli anni di Anna), ma affascinante e misterioso, anche lui in un momento di transito molto doloroso della sua vita. Tra i due scatta immediatamente qualcosa, una tensione, una corrente emotiva che li attre l'uno all'atro e che non riescono a ignorare. Con l'occasione dell'impegno di lavoro i due possono conoscersi, girarsi intorno, corteggiarsi senza esposrsi troppo, un passo falso potrebbe far saltare l'accordo lavorativo e mettere a rischio la carriera di Anna e il lancio dello studio del pittore, ma permette loro di studiarsi a distanza, senza scoprire troppo le carte. Alla fine del loro contratto di lavoro, però, Anna scopre le sue carte e propone ad Alvise di essere il suo traghettatore. Il superamento delle sue paure, delle sue ritrosie e la felicità di aver trovato finalmente qualcuno in grado di comprendere la sua complessità, di toccare le sue corde con tanta maestria, permetterà ad Anna di uscire da quel pantano emotivo in cui sentiva di soffocare. Nel momento in cui prende consapevolezza di essere davvero riuscita, con l'aiuto del suo traghettatore, ad uscire da quel pantano emotivo in cui si era arenata, la sua vita pare rifiorire e offrirle un trampolino di lancio verso un nuovo inizio.
Come accennato nell'incipit, la storia di Anna mi ha toccato profondamente, l'autrice ci trasmette prepotentemente la sua angoscia, l'assenza, il vuoto fisico che la perdita del marito ha lasciato dentro di sé. Non conoscevo nulla di lei, della sua storia, ma sin dalle prime pagine ho compreso che la forza delle sue emozioni non poteva essere finta, Marco non poteva essere solo un personaggio letterario. Ho ammirato Anna/Annalisa, la sua forza, la sua resilienza. In un mondo che ci propone il tutto e subito, i rapporti da una notte e via, Anna trasforma il suo dolore in qualcosa di bello, ha deciso che il regalo più bello che potesse farsi era quello di perpetrare la memoria di Marco in un blog, in un'iniziativa benefica che ogni anno finanzia lo stage di un ragazzo italiano in una grande azienda americana per offrire ai giovani talenti la stessa opportunità che è stata data loro, di vivere il loro sogno americano. La “Remembering Marco”. Così facendo ha reso immortale il ricordo e la presenza di Marco nella sua vita e nella vita degli altri. Mi ha commossa e toccata il suo amore, ed è stato così forte il suo messaggio, così efficace da farmi venire voglia di conoscere anche io queso ragazzo, quest'uomo scomparso così presto ma che ha lasciato un'impronta così marcata nella vita della scrittrice.
Molte cose ci sarebbero da dire ancora su questo libro, la bellezza di New York, viva e risplendente con i suoi locali, i suoi luoghi, gli eventi brillanti. Gli amici di Anna, che grande importanza hanno nella sua vita. La scrittura pacata e accattivante dell'autrice. Ma sono tutti elementi che arricchiscono il suo sentire, ciò che narra il suo cuore attraverso le vicissitudini di Anna a tessere la vera bellezza dell'opera.
Mi è piaciuto fare la conoscenza di Annalisa Menin.

Voto Libro - 4







 

You Might Also Like

2 comments

  1. Anonimo10 ottobre

    4 perche' ti ha regalato il libro e per cortesia non potevi mettere il voto reale che a stento arriva a 1. vero?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il libro mi è piaciuto molto invece. Molti dei libri che recensiamo ci vengono donati e se ci seguissi sapresti che non abbiamo problemi a esprimere giudizi negativi quando un libro non ci piace. In ogni caso le nostre recensioni sono personalissime e ciò che per noi è bellissimo per altri può essere molto brutto e viceversa. Avresti potuto offrire un contributo con la tua opinione scrivendo cosa non ti è piaciuto, invece di limitarti a insinuare che sono venduta, con un commento che lascia il tempo che trova. (Carmela)

      Elimina