Quello che tu non vedi


Genere: Young Adult
Autrice: Julia Walton

09 marzo 2021

Quando la realtà ti scivola tra le dita, lascia che sia l'amore la tua unica realtà.

All'apparenza, Adam è un adolescente come tanti, con la scuola, qualche amico e la passione per la cucina. In verità, si porta appresso un enorme fardello: è affetto da schizofrenia, un disturbo mentale che gli provoca allucinazioni molto vivide sotto forma di personaggi insoliti e ingombranti che si presentano da lui quando meno se l'aspetta e nei momenti meno opportuni. Tuttavia, grazie a un farmaco sperimentale, gli si prospetta all'improvviso la possibilità di nascondere la malattia al mondo. Nell'istante in cui conosce Maya, intelligentissima e meravigliosa, Adam spera con tutto il cuore che la cura funzioni e non desidera altro che essere normale, per lei. Quando, però, la terapia comincerà a non avere più l'effetto sperato, come potrà mantenere il segreto sulla sua condizione con la ragazza dei suoi sogni?

In uscita in contemporanea su Amazon Prime Video e in libreria, Quello che tu non vedi è una straordinaria storia d'amore, amicizia e rinascita, che racconta con delicatezza e ironia le difficoltà, le paure e i pregiudizi legati a tutto ciò che della nostra mente non riusciamo a capire e controllare.



Salve Confine,
il romanzo di cui vi parlerò oggi è uno young adult uscito il 9 marzo in Italia per Sperling & Kupfer e di cui potete già trovare una bella trasposizione cinematografica su Amazon Prime Video.
Sto parlando di “Quello che tu non vedi” di Julia Walton, una tenera storia d’amore, di crescita e non solo.
Adam sembra un adolescente come tanti, ma la realtà è ben diversa, perché il ragazzo porta sulle spalle un grosso fardello che lo rende “diverso”, lo limita molto nel rapporto con gli altri e in quello che vorrebbe essere.
Adam è affetto da una malattia mentale. È schizofrenico e questo comporta il confronto giornaliero con la difficoltà di comprendere cosa è reale e cosa è, invece, frutto della sua malattia. È una situazione difficile e frustrante che quasi dimentica solo quando si dedica alla sua passione: la cucina.
L’inizio di una nuova cura sperimentale gli dà la speranza di poter nascondere la sua malattia ai compagni della nuova scuola e a Maya.
Maya è una sua compagna di scuola e Adam quasi non crede di essere riuscito a far amicizia con lei e di essere riuscito a nasconderle il suo problema, soprattutto quando questa amicizia comincia a trasformarsi in qualcosa di più, di più tenero e dolce, inaspettato e reale.
È qui che Adam comincia a sperare, a credere che forse tutto può sistemarsi grazie all’amore di Maya.
Ma l’amore non guarisce le malattie e Adam dovrà fare i conti con questa illusione e anche con l’aggravarsi della sua malattia, troppo difficile da tenere segreta ormai.

"È dura permettere a qualcuno di vederti con tutte le tue ombre e storture, ma in fondo devi sperare che succeda, perchè è l'inizio di tutto"

Bello, bello, bello! Ho già detto bello? No, perché è stato bellissimo arrivare all’ultima pagina di questo romanzo ed esserne uscita commossa e arricchita, ma è stato bello anche tutto il viaggio fatto nella mente di Adam mentre leggevo, pagina dopo pagina.
“Quello che tu non vedi” è presentato, infatti, dal punto di vista di Adam, è il racconto del suo mondo e della percezione che ha di esso; cosa è reale e cosa è frutto della sua malattia, che spesso lui non riesce più a distinguere.
Adam è un ragazzo che lotta ma non è solo.
La madre è una donna meravigliosa che non molla, che sa che il figlio può avere una vita normale nonostante la schizofrenia, per questo non trascura nessuna strada possibile e in questo è supportata dal suo compagno, che non è il vero padre di Adam, ma che lo ama come un figlio, anche quando questi, vittima delle sue paranoie, lo esclude e lo accusa.
Molte scene di questo romanzo mi hanno stretto il cuore in una morsa, alcune mi hanno fatta sorridere, ma quelle che raccontavano di Adam e la sua famiglia che lotta per lui, mi hanno fatta stare male, forse perché mi sono immedesimata nella figura della madre.
La sofferenza e la frustrazione di Adam nei suoi tentativi di apparire un normale adolescente, di nascondere, di farsi accettare, sono state anche le mie. Le ho comprese, le ho vissute con lui e avrei tanto voluto abbracciarlo ogni volta che faceva un passo avanti e due indietro nella sua lotta.
Maya è una ragazza splendida, forte e meravigliosa. Anche lei ha il suo fardello e lo porta con fierezza.
Lei è la scintilla che accende la fiamma della speranza in Adam, e poi l’ossigeno che alimenta quella fiamma. Purtroppo la speranza non basta, come non basta la forza dei sentimenti che nascono tra questi due ragazzi, ma quello che è sicuro, e che comprenderemo leggendo, è che il tutto rappresenta la marcia in più che ci vuole per fronteggiare una battaglia come quella che Adam è costretto a combattere.
L’autrice è stata bravissima nel presentare una malattia mentale, così invalidante e complessa come la schizofrenia, in maniera così lucida e leggera. Ha posto l’accento, ha acceso un faro sull’argomento, ma non lo ha appesantito, lo ha reso fruibile e comprensibile e ha lanciato un messaggio importante, che va applicato in questo caso alla schizofrenia, ma che vale anche per tutte le altre malattie: Adam è schizofrenico, ma Adam non è la sua malattia.
Con linguaggio giovanile ma profondo, la Walton ci fa conoscere questi personaggi e il loro mondo, dando vita a un romanzo young adult di formazione che non serve un target di lettori specifico, perché può essere letto e amato da tutti.
Contenta di averlo letto grazie a Sperling & Kupfer e anche di aver visto il film, anche se il romanzo, come sempre accade, regala emozioni più intense.
Correte a leggerlo.
Buona lettura.


Voto libro – 4.5 



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