Il regno delle ceneri

 



Genere: Fantasy

Autrice: Victoria Aveyard

19 ottobre 2021

Un'oscura presenza si sta facendo largo nel Regno di Allward. La percepisce persino Corayne, figlia della pirata Meliz an-Amarat, che pure è costretta dalla madre a vivere in uno sperduto e tranquillo villaggio sulla costa, mentre sogna un futuro pieno di avventure per mare. Quel che Corayne ancora non sa è che il destino sta per bussare alla sua porta. La sua esistenza, infatti, viene sconvolta il giorno in cui un Avo, creatura mitica e immortale, e un'assassina letale come poche altre al mondo, le fanno visita. I due hanno affrontato un viaggio pericoloso per trovarla e per chiederle aiuto. Un uomo assetato di potere, infatti, sta mettendo insieme un esercito mai visto prima ed è più che mai determinato a sradicare le fondamenta del loro mondo per ridurlo in cenere. Con il cuore ricolmo di veleno e la mano armata da una spada rubata, e potentissima, è pronto a tutto pur di raggiungere il suo scopo. Solo Corayne può fermarlo. Perciò la ragazza, accompagnata da un improbabile e riluttante gruppo di alleati, uno scudiero, un immortale, un'assassina e una strega, si avventura in una missione disperata. Ma proprio nel caricarsi il destino del mondo sulle spalle, imboccherà la strada per trovare finalmente se stessa e scoprire la magia che le scorre nelle vene.


Approfondimento su Valtik


Salve lettrici e lettori!

Il nostro blog ha partecipato al Review Party per l’uscita del primo libro della nuova serie di Victoria Aveyard, “Il Regno delle ceneri” (trovate la recensione in basso!) e oggi, in particolare, parleremo insieme di uno dei personaggi del romanzo. Mi riferisco a Valtik, la strega che non esaurisce mai gli indovinelli.

Sì, proprio così, il suo intero vocabolario consiste di frasi ambigue e da decifrare.

Si scopre infatti essere forse il personaggio più bizzarro, se possibile, di quel gruppo disfunzionale di personaggi tanto complessi e diversi fra di loro. Per quanto, in effetti, Valtik possa sembrare insignificante, è una risorsa importante nonostante il suo modo di esprimersi.

Azzarderei a dire che la sua presenza eccentrica è anche un elemento che aggiunge comicità alla narrazione. Vedere come l’intera squadra non capisca cosa voglia intendere è comico e porta leggerezza alle situazioni.


Inoltre, vorrei sottolineare come l’introduzione della sua figura, a detta di molti inutile o poco rilevante, si riveli un punto a favore della apparente volontà della scrittrice di creare quell’atmosfera cavalleresca, medievale ed epica che circonda un po’ tutto “Il Regno delle ceneri”.

Se andiamo a rispolverare un po’ gli archetipi che ci si aspetta da quel tipo di letteratura o più in generale, dalle credenze di quell’epoca o ambiente, non poteva mancare un personaggio come il suo. L’antica strega saggia e capace di predire il futuro, che è sempre esasperatamente misteriosa e mai del tutto cristallina. È anche quello il gioco, non credete? E se quello è stato l’obiettivo, funziona alla grande.


Quindi vorrei lasciare voi lettori e lettrici con una semplice domanda: Valtik è un personaggio davvero superfluo oppure è molto più di quello che si possa pensare? Per scoprirlo dovete conoscere la storia, perciò, correte a leggere il libro!

Ancora una volta, vi auguro una buona lettura!



Salve lettori e lettrici!
Oggi sono più contenta che mai perché ho avuto la possibilità di partecipare al Review Party di una nuovissima uscita! Mi riferisco a “Il Regno delle ceneri” di Victoria Aveyard, che probabilmente molti di voi conosceranno per la serie “Regina Rossa”.
Questo libro mi interessava molto e, a tal proposito, ringrazio Mondadori per avermi permesso di leggerlo.
Bè, ora iniziamo!

«Un re delle ceneri è pur sempre un re.»

Dopo l’avvincente racconto di un massacro che introduce alla narrazione e incuriosisce sin da subito, nel primo capitolo della storia conosciamo la nostra protagonista: Corayne an-Amarat, una diciassettenne perspicace, figlia del grande capitano della “Figlia della Tempesta”, nonché sua madre, Meliz an-Amarat, una donna carismatica e feroce.
Quello di Corayne, però, non è l’unico punto di vista che leggiamo. Infatti, dopo aver avuto un piccolo assaggio del suo mondo, incontriamo Andry Trelland, lo scudiero di cui avevamo già fatto conoscenza proprio nel prologo, e di Erida, la magnetica regina del Regno di Allward. Sul Regno incombe una grave minaccia e si sa, la distruzione non risparmia nessuno, mortali o Avi che siano. Ma chi sono questi Avi?
Gli Avi sono esseri magnifici e immortali arrivati da un altro mondo attraverso gli Spectrum, passaggi che poi si sono chiusi e non hanno permesso loro di tornare indietro. Passaggi che sarebbe stato meglio fossero chiusi per sempre. Eppure, un uomo di nome Taristan (o forse qualcun altro dietro di lui?), ha un’idea differente al riguardo. Con sangue Spectrum nelle vene, un esercito di non-morti e la Spada Spectralis, che detiene la magia dell’altro mondo, l’uomo vuole riaprire un varco tra i due Regni. E questo significa solo una cosa: pericolo.
Per poter combattere quest’oscurità ci sarà bisogno di un’erede di sangue Cor, discendente dell’Antico Impero, e della Spada. Vi starete chiedendo, chi è quest’erede e chi se non la nostra protagonista, Corayne! Sarà infatti avvicinata da due “nuovi” personaggi e da lì si ritroverà a dover affrontare un’avventura senza eguali con una squadra composta da persone provenienti da realtà completamente lontane fra di loro.

«Solo gli uomini possono parlare tutto il giorno e credersi ancora in silenzio.»

Come vi ho già accennato prima, i punti di vista del libro sono molti e da lettrice che ama le molteplici prospettive nei romanzi, sono stata molto contenta.
Partiamo dalla squadra. Precisamente da Corayne ed Andry, perché loro sono personaggi che mi piacerebbe vedere crescere nel corso della serie.
Corayne non è l’eroina perfetta, è una ragazza pronta e acuta, che sente stretto il suo ruolo marginale nella vita della madre, una temuta pirata che vuole tenerla lontana dal mare. Lei che ha imparato ad organizzare e tenere tutto sotto controllo, si ritrova con un compito vitale, quello di salvare il Regno. Sono sicura, e spero, che avrà uno sviluppo con i fiocchi.
Andry è un ragazzo dolce, che potrà sembrare debole ma, a differenza di quello che anche lui possa pensare, sarebbe un fantastico cavaliere.
Abbiamo Sorasa, una spietata assassina della Gilda, un’Amhara, una donna esiliata con un fuoco ardente dentro di lei. Mentre Dom è invece un principe di Iona, un Avo guidato dall’onore che non vuole lasciare il Regno di Allward indietro quando sua zia sceglie di non voler aiutare i mortali. Per lui, le morti del massacro avvenuto nel prologo, le morti dei suoi “compagni”, non devono essere vane.
Sigil e Charlon, una cacciatrice di taglie altamente pericolosa e un abile falsario.
Infine, Valtik, una strega ambigua che non mancherà di confondere noi lettori e i protagonisti.

Ma ho lasciato lei tra gli ultimi, perché sì, Erida, la nostra regina, mi è piaciuta tantissimo e non a caso ho voluto proprio mettere in evidenza una sua frase. Gli altri non mi sono dispiaciuti, ma lei ha qualcosa che mi ha intrigata. È una giovane ragazza con una corona e una responsabilità enormi e questo a volte può portare a dover prendere delle decisioni difficili. Potente, affascinante e attenta, è un personaggio di cui voglio continuare a leggere e che in realtà sono sicura attirerà molti di voi. E vogliamo parlare anche di Taristan? L’apparente malvagio dietro il quale si nasconde IL malvagio, ma che ti attira perché questi sono i personaggi che ti attirano? Esattamente. Voglio leggere più anche su di lui, e no, non è perché sono curiosa di sapere come il rapporto tra lui e “una certa persona” si evolverà... non farò spoiler, ma potrete capire.

Capisco che alcuni personaggi sono già stati letti, ed è giusto, molti sono ormai cliché noti della letteratura fantasy/young adult. Possono stancare, ma se si riesce a sorvolare questo, sono piacevoli.

«Ci sono distruttori di castelli, di catene, di imperi e regni» disse lei con voce d’acciaio.
«Io cosa sono?»
Il potere le scorreva nelle vene, piacevole e seducente. Ne voleva di più. Ne aveva bisogno. «Tu sei un distruttore di regni. Distruggeresti questo mondo e dalle sue rovine costruiresti un nuovo impero.»

Per lo stile, la scrittura della Aveyard è coinvolgente, scorrevole e per nulla complessa. Spesso mi sono ritrovata a leggere alcune scene d’azione e queste si sono materializzate nella mia mente come se stessi guardando un film.
Questo romanzo chiaramente funziona da finestra su un mondo che ha tantissimo altro da offrire. Sono stati introdotti molti spunti che non vedo l’ora di veder sviluppati meglio nel seguito e, personalmente, da grande “shipper”, sono curiosa di vedere dove certe dinamiche andranno a parare (non deludermi, Victoria!). La solita domanda allora è: consiglio questo libro? Sì, anzi, spero che lo apprezzerete quanto l’ho apprezzato io. Azione, movimento, imprevedibilità, un world-building interessante che si ispira molto al mondo medievale, personaggi che speriamo possano maturare... cosa vogliamo di più? Perciò, non perdetevi “Il Regno delle ceneri”! Aspetterò con piacere e ansia incredibili il secondo volume, ma nella lunga attesa vi auguro una buona lettura!

Voto libro - 4








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