Come quando fuori piove
Genere: Young Adult
Autrice: Beatrice P.
16 gennaio 2022
Cosa succede quando l'amore della tua vita ti spezza il cuore?
Cosa succede quando quello che pensavi fosse l’amore della tua vita tradisce la tua fiducia? Intendo, cosa succede dopo che gli hai lanciato la sedia della scrivania dritta in faccia?
A queste domande cerca di dare una risposta Laura, per gli amici Lali, quando si trova con il cuore in pezzi. E a frantumarglielo è stato Tazio, l’amore con la A maiuscola, lo stesso che da mesi cerca in tutti i modi di farle capire quanto sia pentito. Ma se all’improvviso uno sconosciuto, arrogante e drammaticamente sbagliato, facesse barcollare ogni sua convinzione? Uno come Francesco, ad esempio, l’ombroso ragazzo tatuato che sembra essere un errore vivente, il cliché del maschio alpha che porta con sé solo scompiglio e che nemmeno si sa da dove sia venuto.
Così, Lali si trova a un bivio: sceglierà di fare un passo indietro, tornando a crogiolarsi nella sicurezza di un sentimento sbocciato anni prima tra feste dopo la scuola e occupazioni studentesche, o di gettarsi nello sfacelo?
Attenzione: contenuti per adulti. E non solo perché sono presenti scene esplicite di sesso, ma perché la protagonista di questo libro è ironica, senza filtri, talvolta ubriaca e spesso infarcita di riferimenti nerdosamente letterari… proprio come la sua autrice. Leggere consapevolmente. Crea dipendenza.
oggi recensisco il libro d'esordio della scrittrice Beatrice P. “Come quando fuori piove”, romance autoconclusivo uscito il 16 gennaio per la Words Edizioni, che ringrazio per la gentile concessione dell'ARC del libro.
In questo periodo davvero brutto che sto vivendo mi serviva proprio una botta di adrenalina ormonale che solo le schermaglie d'amore scritte davvero bene possono dare. Sono entusiasta di questo romanzo e in generale della penna dell'autrice, che mi ha catturata ed emozionata ed è riuscita a suscitare in me sensazioni che non provavo da molto tempo. Mi sono allontanata da questo genere prediligendone altri, soprattutto perché difficilmente, nell'ultimo periodo, leggevo autrici o storie in grado di trasmettere queste sensazioni in modo così vivido.
Laura ha quasi finito il suo turno di cameriera al Borgo Antico, è stanca e non ha proprio la pazienza di dare corda al cliente dell'ultimo minuto entrato nonostante il cartello “chiuso” sulla porta del ristorante, ma, quando si gira, non è uno sconosciuto a guardarla spezzato, ma Tazio, che la implora di dargli una risposta, di prendere una decisione e tornare con lui.
È questo l'incipit del romanzo che ci parla della storia d'amore di Laura, la nostra protagonista. Laura ha ventuno anni, è iscritta alla Facoltà di Lettere, lavora come cameriera in un ristornate vicino casa sua e da sei mesi è frantumata. Tazio, il suo ragazzo da quando aveva diciassette anni, l'ha tradita e dopo sei mesi lei sta ancora tentando di raccattare i pezzi in cui si è rotta e rimontarli come erano prima. Ma per quanto ci provi, questi non ne vogliono sapere di ricomporsi e farla ritornare intera.
Sembra il tipico inizio della tipica storia d'amore trita e ritrita: lei che crede di vivere il grande amore per poi essere messa da parte nel modo più classico possibile, il tradimento. È vero, è quello che sembra, ma non lo è, perché sebbene sia la storia più vista del mondo, ogni storia come questa è profondamente diversa da ogni altra e per capire quanto sia enorme la perdita di Laura, Beatrice P. ce lo fa rivivere: il libro non è a PoV alterni ma ad anni alterni: l'oggi in cui Laura, anzi Lali per gli amici, ha ventuno anni ed è l'ombra di sé stessa, e il 2010, quando Lali di anni ne ha 17 e inizia a vivere la sua meravigliosa storia d'amore.
È grazie a questo espediente che l'incantevole penna di Beatrice P. ci fa rivivere tutti i momenti più importanti della vita di Laura e Tazio. Ci descrive il ragazzo nei più minuscoli dettagli, ci fa innamorare di lui come se diciassette anni li avessimo noi e fossimo noi l'oggetto dell'amore di questo ragazzo meraviglioso, pulito, rivoluzionario e bello come una notte illuminata da infinite lucciole. Mentre leggiamo, sappiamo che Tazio ci ha tradite, ma non ci capacitiamo del come sia potuto succedere (e l'autrice è molto abile nel tenere le carte coperte fino alla fine) e siamo completamente frastornate quando una sera, ubriache fradice, ci scontriamo con Francesco.
Scusate, ho iniziato a parlare in prima persona, ma mentre si legge questo libro non si può non provare ogni singola emozione provata dalla protagonista. Il livello di partecipazione emotiva è altissimo perché così vuole l'autrice, che riesce a trasportarci nella sua storia senza che neanche ce ne accorgiamo.
Tornando a Francesco. Laura è completamente sbronza fuori da un locale dopo aver rivisto Tazio e praticamente abborda Francesco fino a farsi riportare a casa. Le figuracce fatte con quel poverino sono così tante e di così enorme portata che è convinta di non vederlo mai più e si stupisce notevolmente quando qualche giorno dopo se lo ritrova al ristorante per prendersi il caffè che lei gli ha promesso per sdebitarsi.
Mi fermo qui, perché se no vi racconto tutto il libro e non vale veramente la pena di leggere il mio blaterare quando potete leggere e godere voi della penna di Beatrice.
Il libro è molto più di Laura e Tazio e Francesco. Perché nel narrare la storia di Laura, l'autrice arricchisce la sua storia di altri bellissimi personaggi: Laura ha due amiche, Nina e Cassandra, e un bellissimo fratello, Mattia. Tazio ha un amico, che in realtà è un gigante in tutti i sensi, dentro e fuori, di nome Ciubbe.
Mentre racconta di Laura, Beatrice intreccia le vite e le storie di tutti questi personaggi e non ci parla solo di amore, intenso e straziante, ma ci parla anche di amicizia e fiducia.
Laura è un vulcano, parla parla parla parla e si ubriaca e quasi non riesci a stare dietro ai suoi cambi di umore, ma a volte vorresti darle uno scappellotto dietro la testa e gridarle “deciditi una buona volta!”. Comprendiamo l'insofferenza di Cassandra davanti al trascinarsi dell'amica in una storia che non è più. Però noi la capiamo Laura; non è facile strappare quel filo dorato che la lega a un'adolescenza e a una vita in cui è stata immensamente amata e felice.
Dall'altra parte c'è Francesco, irriverente ma granitico, tamarro ma irreprensibile, sciupafemmine ma fedele ai suoi sentimenti quando prova qualcosa per qualcuno. Sembra così tanto qualcosa e invece è tutt'altro, da fare l'effetto di un palo in piena faccia alla povera Laura, una sberla che risveglierà il suo animo apatico e atrofizzato dal dolore per Tazio e che, forse, la salva da una sé stessa alla deriva e che stava approfittando dell'alcol per dimenticare. Non sarà facile per i due superare i momenti di tensione, soprattutto a causa dei tira e molla che si rifilano per più di una ragione; entrambi hanno qualcosa da nascondere, entrambi non si fidano, non vogliono rischiare di cadere e farsi molto male, di nuovo.
Tazio, il meraviglioso, splendido Tazio. Mi si è spezzato il cuore a vivere la parabola di questo personaggio e di come le scelte che ha fatto davanti ai bivi che la vita gli ha messo di fronte lo abbiano portato a delle conclusioni così deprimenti. Tazio ha tutto e potrebbe inseguire tutti i suoi sogni, ma alla fine gli manca il coraggio e usa Laura come uno scudo per nascondersi dalle sue stesse scelte, rimanendo poi con un pugno di mosche in mano. Ma l'epilogo del libro ci fa sperare che a un certo punto quel coraggio gli ritorni e lo usi per ripercorrere quelle strade a cui aveva voltato le spalle a diciotto anni.
Che dire, sarò una che ama i cliché, ma Tazio e Francesco sono esattamente quello che io ho sempre voluto in un ragazzo/uomo. Sono stata così fortunata da incontrare due uomini che mi hanno trattata come il Tazio adolescente tratta Laura (e uno l'ho sposato), ma uno come Francesco non l'ho incontrato e in un'altra vita avrei tanto voluto.
Ma il mio personaggio preferito, quello che ha la mia incondizionata devozione è Ciubbe.
Ciubbe è un raggio di sole, fedele a sé stesso anche davanti all'amore, costante nella sua esuberanza. Un personaggio meraviglioso che scalda il cuore e a cui non puoi fare altro che volere bene. Anche io vorrei un Ciubbe nella mia vita, come amico e come compagno di risate e mi chiedo come mai, neanche una volta, Beatrice non ci abbia detto il suo nome.
E non ho parlato di Cassandra e della sua forza, della sua tenacia.
In questo libro c'è tutto, ci sono i palpiti e le sensazioni, le risate e le giornate al sole, le pazzie che solo a diciassette anni si possono provare. C’è l'angst che solo un'amore tradito o negato ci può dare, c'è l'amicizia nata a scuola e quella nata sul ring e la lealtà che rimane anche dopo averla calpestata, ci sono le risate per una protagonista fuori come un balcone.
Beatrice P. ha un talento unico perché ci trascina dentro la sua storia e ce la fa divorare alla velocità delle parole di Lali, mille al secondo. Ho finito cinquecento pagine in apnea e poi ho ricominciato, per capire cosa davvero fosse successo.
In autunno uscirà il libro che avrà come protagonista Cassandra e io non vedo l'ora di averlo.
Genere: Young Adult
Autrice: Beatrice P.
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