Creature del Crepuscolo


La serie è composta da:

1. Ivy and Ruins 

1.5. Mist and Frost 

2. Darkness and starlight


Genere: Fantasy

Scritto da: Sandy Giannotti

21 luglio 2022

“Non sembrava autentico, non ai miei occhi.
Era vittima della sua stessa natura e di una bellezza così profonda da essere dissonante.
Aveva lineamenti troppo affilati, orecchie troppo appuntite, occhi troppo verdi, capelli troppo rossi che sembravano fatti di fiamme e filamenti di rame.”

Everan Hargreaves sa quali insidie si celano dietro la bellezza spiazzante dei Fae e del Mondo Nascosto.
Lui e sua sorella Evans sono cresciuti a Rosedale, una piccola cittadina nascosta tra le montagne, immersa nel verde e circondata da rigogliose colline e costoni innevati.
Se Everan ha imparato a temere e a disprezzare il mondo Fae, Evans se ne è perdutamente innamorata. Ha finto di seguire tutte le regole del fratello e di stare alla larga dal Mondo Nascosto.
Sotto la collina dei Fae, la Sithbruaich, Evans danza ogni notte con Sylvain, il re della corte del Fae selvaggi. Lo stesso Sylvain che adesso sembra insolitamente interessato a Everan.
Inoltre, l’arrivo di un Fae misterioso, un Unseelie di nome Dark, scatena qualcosa in Evans, creando un legame inaspettato tra di loro.
Nel frattempo qualcosa di dimenticato e antico sembra essersi risvegliato a Rosedale: un cupo e vasto bosco di rovi ha diviso la città come una cicatrice.
Oscure creature hanno origine dal bosco, creature dimenticate e che persino i Fae credevano solo leggende.
Ed è proprio nel cuore pulsante del bosco di rovi, avvolta in bozzolo di spine, che si trova una creatura da incubo, il cui nome viene sussurrato con timore: Leannain Sith.
Il suo risveglio rischia di distruggere sia il mondo umano che il mondo Fae, e le verità che Evans ed Everan pensavano di conoscere.

Ciao Lettori,
partecipiamo oggi al Review Party dell'esordio di Sandy Giannotti dal titolo “Ivy and Ruins”. Prima di iniziare, ringrazio tanto tanto l’autrice per averci permesso di leggere in anteprima il suo lavoro.

“Ivy and ruins” è il primo volume della serie fantasy romance “Creature del Crepuscolo”. Siamo davanti a un romance multi genere, perché al suo interno troviamo sia amori etero che omo, la cui componente “spicy” è metaforica più che visiva.

Posso affermare con molta soddisfazione di essermi goduta ogni parola di questo libro e l'ho praticamente finito in una giornata (stanotte ho fatto le due) e considerate le mie condizioni attuali (sono in pieno Covid, mannaggia e altro che asintomatica, sto una schifezza) capite bene quanto mi sia piaciuto.

Iniziamo dal principio e parliamo del titolo e della copertina: ma che bella è?! Belli i colori, belli i dettagli dei disegni, supercurata, si vede che chi l'ha realizzata l'ha studiata proprio bene e dopo ;sottolineo dopo) averlo letto. Stessa cosa dicasi per il titolo, per niente scontato ma completamente in sintonia con il libro. Altra cosa particolare: il disegno usato tra un paragrafo e l'altro dei capitoli fa uno strano effetto ottico, pensavo fosse la mia impressione ma no, è come se fosse uno scintillio. Dalla cura di tutti questi particolari deduco che è stato un progetto molto amato e a cui hanno tenuto molto tutti i collaboratori dell'autrice (oppure Sandy è una maniaca del controllo tendente al patologico... ti vedo, sorella). E quindi, complimenti ai grafici.

Passiamo alla storia.
Everans e Evans Hargreaves hanno diciassette anni, sono gemelli e vivono in un paesino sperduto tra le montagne chiamato Rosedale. Orfani dei genitori, morti in un incidente quando loro erano molto piccoli, sono stati cresciuti da Hunter, loro fratello maggiore.
I due ragazzini sono speciali, hanno il dono della seconda vista, ossia il dono di vedere gli spiriti magici del Mondo Nascosto. Hanno però un approccio del tutto opposto al genere fatato: Everans lo teme e lo respinge, rifiutando di avere qualsiasi tipo di contatto con gli spiriti magici, tanto da imporre alla sorella l'obbligo di stare lontano da tutto ciò che a esso appartiene; Evans, al contrario, lo anela e ne sente profondamente il richiamo. Le regole di suo fratello le stanno strette e per questo gli tiene nascosto la sua amicizia con Sylvain, re dei Fae Selvaggi, la cui Corte risiede al di sotto del bosco di Rosedale e a cui lei fa visita periodicamente.

Le menzogne tra i due sono pesanti come macigni e il libro si apre proprio nel momento in cui Everans sta attraversando un periodo oscuro: i frequenti episodi di amnesia, la sensazione di una presenza costante intorno a lui, di un forte richiamo di qualcosa senza capire bene di cosa ma che percepisce maligno, lo stanno corrodendo, rendendolo ancora più introverso e isolato, schivo e chiuso di quanto normalmente già non sia. Vive i segreti della sorella come un abbandono, come un tradimento, e questo non fa che esacerbare l'odio che prova verso tutto ciò che è fatato.
Tre accadimenti faranno repentinamente cambiare la vita dei due giovani: alla corte di Sylvain farà la sua comparsa un Fae oscuro, “Dark”, che sin da subito eserciterà un fascino potente su Evans, i cui poteri inizieranno a manifestarsi proprio grazie a lui; Sylvain si avvicinerà a Everans e grazie a lui inizierà a capire cosa gli sta accadendo; infine, scopriranno che la loro non è una famiglia come tutte le altre, ma la custode di un’arma potentissima che potrebbe salvare il mondo Fae e umano da questa antica minaccia che incombe su tutti loro.

Andare più a fondo nella trama porterebbe inevitabilmente a degli spoiler, che, per quanto di poca rilevanza, svelerebbero dettagli del fine intreccio ricamato dall'autrice e me ne dispiacerebbe, quindi passiamo al resto.
Come nelle migliori serie Fantasy, il libro non ha solo un paio di protagonisti, ma, essendo la storia molto complessa, presenta più di un personaggio importante che, in questo primo volume, viene almeno presentato, anche se per rimane in secondo piano. È chiaro che i due gemelli, Sylvain e Dark sono i protagonisti indiscussi di tutta la serie e come tali il primo volume si concentra principalmente su di loro.

Restando concentrati sul romance, posso dire che l'autrice ha fatto un bellissimo lavoro: ha reso le relazioni tra le coppie molto diverse, regalando quindi dinamicità e movimento a tutta la trama.
Non parlo singolarmente dei personaggi perché non c'è un'introspezione spinta degli stessi, impariamo a conoscerli grazie alle loro azioni e per differenza rispetto agli altri, senza che questo dia meno profondità ai suoi contenuti. E vi assicuro che, detto da una che basa pesantemente il suo giudizio su quanto lo scrittore sia in grado di lavorare sul carattere dei personaggi, non è poco. E mi mordo le mani perché non vi posso fare degli esempi concreti, ma vi anticipo che Sylvain è commovente nel suo corteggiamento.
Gli altri due personaggi di rilievo, sono Killian e Hunter, secondari in questo volume, ma su cui nutro grandi aspettative nei prossimi.

Naturalmente, non poteva mancare il worlbuilding, trattandosi di un Fantasy. Per farci immergere nel mondo di Rosedale, la Giannotti attinge a piene mani alla mitologia scozzese del Mondo Fatato, Seelie e Unseelie sono i nostri spiriti guida e al loro mondo e alle loro regole dobbiamo fare riferimento. È brava anche a intrecciare narrazione e spiegazione, a favore di chi dovesse affacciarsi per la prima volta su questo mondo, riuscendo ad essere esplicativa senza essere noiosa. Leggendo di Corte Seelie e Unseelie, delle Corti della Luce e delle Ombre, non si può fare a meno di ricordare la Maas e la sua serie “La corte di rose e spine”, ma vi tranquillizzo: pur attingendo alla stessa mitologia, in nessun momento mi sono trovata a pensare a “riprese” o “assonanze” sospette, se non per la descrizione di Dark, ma più per la sua natura che per una somiglianza all'altro bel tenebroso della famosa serie. E questo è un altro grande punto a suo favore, perché era davvero difficile non scivolare e cadere. Anzi, denota anche un che di coraggioso: un'autrice, che, nonostante gli inevitabili parallelismi, sa che ne uscirà indenne e va per la sua strada. Chapeau!

Come vi anticipavo sopra, ho letto il libro tutto d'un fiato, perché i contenuti e l'abilità narrativa dell'autrice hanno messo in secondo piano uno stile a mio avviso ancora un po' acerbo, ma che risulta comunque abbastanza fluido e scorrevole, romantico ma niente affatto stucchevole e soprattutto privo di quelle perifrasi lunghissime che sono fin troppo abusate. Anzi, forse la semplicità lessicale, ben usata, può essere un punto di forza se contrapposta a una narrazione ben articolata che sa essere avvincente, come in questo caso.

Ora, bando alle ciance. Facciamo un po’ di supposizioni? Dai, dai!
Badate, le seguenti non sono né spoiler né in alcun modo potrebbero rovinarvi la lettura, sono solo gossip e supposizioni da fan...
Secondo me i due gemelli non sono gemelli: lei rossa con gli occhi castani, lui biondo con gli occhi azzurri. E non sono nemmeno fratelli… Lei è figlia di qualcun altro (ma non vi dirò i miei sospetti perché sarebbe uno spoiler di altre cose e quindi mi taccio); Killian pure non me la racconta giusta... Sempre lì dove meno te lo aspetti, a risolvere cose. E Hunter? Ne vogliamo parlare? Non una descrizione, troppo trascurato... è vero che a parlarne è sempre il fratello e quindi non sarebbe stato normale, ma il fatto che Sandy sia così ricca di dettagli sui corpi di Dark e Sylvain e così parca sui tre Hargreaves la dice lunga secondo me… Ok, la smetto... Voi che ne pensate? Sono io che vedo cose? Vi aspetto in chat o nei commenti! Sandy, pure tu, sei la benvenuta e facci sapere che tempi hai per il secondo!


Voto libro - 5




Genere: Fantasy

Scritto da: Sandy Giannotti

30 gennaio 2022

È ormai passato un anno da quando Hunter Hargreaves e i suoi fratelli sono fuggiti da Rosedale.
I tre, assieme al changeling Killian Thorne, si sono trasferiti a Northwood, una metropoli molto diversa dalla loro città natale.
Ed è proprio lì che Hunter cercherà di rendersi utile: al calar della notte, tiene al sicuro i suoi abitanti, vestendo i panni di quella che i mezzosangue chiamano con terrore la caccia selvaggia.
Da qualche mese, molte ragazze sono state trovate annegate vicino al fiume. L’unico indizio sono gli occhi cavati.
Si vocifera di un serial killer a piede libero, ma Hunter sa che c’è di più dietro la loro morte.
Sprofondando nelle trame del Mondo Nascosto, Hunter si troverà a fare i conti con un nemico apparentemente inarrestabile. Tuttavia, non sarà da solo.
L’incontro con Hiems, la regina della corte dell’inverno, cambierà ogni cosa.

Ciao Lettori,
anche se con molto ritardo, dedichiamo la recensione di oggi al capitolo accessorio della serie “Creature del Crepuscolo” di Sandy Giannotti, pubblicato per tenerci al caldo prima del secondo volume della serie.
“Mist and Frost” vede come protagonista il misterioso Hunter, fratello dei gemelli e guardiano dell'Ancora.

È passato un anno da quando i quattro ragazzi sono scappati da Rosedale e le cose non vanno molto bene. Hunter, soprattutto, sembra aver perso il suo scopo. Vede la personificazione dell'Ancora come un suo personale fallimento: nel proteggere l'artefatto la cui custodia è onere e onore della sua famiglia e nel proteggere i fratelli coinvolti loro malgrado a causa delle sue incapacità.
Come personale forma di autodistruzione e ricerca di uno scopo per non impazzire, decide di ergersi a paladino degli uomini e, di notte, caccia i mezzosangue alla ricerca di coloro i quali sono dietro alla sequela di omicidi che infesta la loro nuova città.
Il compito che si è assegnato diventa troppo grande quando si imbatte nella banda degli Oni, capeggiata da un mezzosangue all'apparenza immortale. Solo l'incontro con la Regina della Corte del Ghiaccio sventerà la sua brutta morte. Ma alla fine di questo caso scoprirà molto di sé stesso, del suo destino e della sua vera natura.

Questo racconto chiarisce un po' di cose e ne lascia oscure altre. Personalmente ho capito un po' di più Hunter, anche se apprezzerei un ulteriore approfondimento su di lui nei libri successivi, perché sebbene molto ci è rivelato, resta comunque svelato solo per tre quarti. Mentre del tutto oscuro era e resta il nostro Killian, su cui si ammicca senza scoprire (ancora) le carte.

Come per il primo volume della serie, Giannotti ha bisogno di un po' di pagine per coinvolgerti; almeno per quanto mi riguarda, ci ho messo un po' a entrare in sintonia con il suo stile. In “Mist and Frost” la storia è partita un po' stentata e zoppicante; forse perché non è facile far quadrare tutto in centottanta pagine, soprattutto per i suoi intricati intrecci, e si è sentita tutta la sua voglia di dire a stento trattenuta.
Un po' troppo evidenti sono i tentativi poco velati di lasciare indizi per catturare la curiosità del lettore, ma a parte queste piccole note colorate, la storia ha preso corpo e la seconda metà del libro ha sopperito del tutto ai piccoli nei del resto.
Mi piace molto quest'autrice e aspetto con ansia le cinquecento pagine del secondo capitolo!
Voto libro - 3.5






Genere: Fantasy

Scritto da: Sandy Giannotti

1 febbraio 2024

“«Evans» la chiamai, affinché portasse i suoi occhi nei miei. «Sei sempre stata oscurità e luce stellare.»

Lei scosse la testa e chiuse le palpebre. Vidi qualcosa impigliata tra le sue ciglia, qualcosa di brillante che l’oscurità dentro di lei inghiottì, impedendole di uscire.

«Non può esistere una notte senza stelle, non può esistere il buio senza la luce.»”


Sono trascorsi ormai cinque anni da quando Evans ed Everan hanno lasciato Rosedale.

Ma il tempo non cura ogni ferita.

Evans si è rinchiusa dietro spesse mura di ghiaccio, ripudiando completamente il potere dormiente della luce dentro di sé.

Everan ha trovato il figlio di Oberon, Caleb.

Tuttavia, quando un Fae falena di nome Lothian si presenta nella vita di Evans ed Everan, giunge anche il momento di tornare a Rosedale.

La città, però, non è più la stessa.

Intanto il Regno del Crepuscolo è scosso da una misteriosa minaccia interna e ha sigillato ogni via di accesso.

I confini sono impenetrabili e l’atteggiamento di Lilith, così cauto e mansueto, è sospetto. Sembra che stia aspettando qualcosa… o qualcuno.

I gemelli Hargreaves si trovano costretti a una lotta contro il tempo, mentre i segreti della loro famiglia si fanno sempre più grandi.

Everan decide di tacere riguardo alla maledizione che la Leannain Sith ha lanciato contro di lui anni prima. Una maledizione con il quale lo tiene in scacco.

Uccidere Lilith diventa di vitale importanza, ma per poterlo fare Evans deve trovare un equilibrio in se stessa.

Un equilibrio che sembra aver perso quando ha ripudiato la luce.


Ciao Lettori,
è con molto piacere che partecipiamo al Review Party del secondo volume della serie “Creature del Crepuscolo” di Sandy Giannotti dal titolo “Darkness and Starlight”. Ringraziamo Sandy per l'invito al Party e al dono della copia ARC del libro.

La serie di Sandy è di genere fantasy romance ed è indispensabile aver letto i primi due volumi per poter comprendere l'evoluzione della storia. Quindi consiglio a chi non conosce i libri di interrompere la lettura della recensione per evitare sgraditi spoiler e di leggere i primi due volumi.

Abbiamo lasciato i ragazzi a Northwood. Hunter ha incontrato la sua “predestinata”, mentre Evans ha finalmente trovato il re della Corte della Luce, Colins, e il padre adottivo Iron. Everan è diventata l'ombra di sé stessa, in termini figurati e non, perché ha rinunciato alla luce, soffocandola in ogni modo; si lascia trascinare dalla vita in un nugolo di rabbia, risentimento e dolore rivolto principalmente al suo gemello. Sopprimere e sottomettere la luce però la sta deteriorando e corrodendo da dentro e si rende conto che il suo corpo si sta lentamente sfaldando per lo sforzo. Rimane Killian, il changeling, amore e odio dei due gemelli che in realtà è diventato l'unica presenza salvifica per Everan, alla quale è molto affezionato.

Al compimento del 21esimo anno di età, l'incantesimo che rende umano Colins svanirà e tutti i poteri Fae del ragazzo torneranno effettivi. Sarà in quel momento che i due ragazzi torneranno a Rosedale per portare avanti il piano di distruzione di Lilith.
Le cose non sono così semplici, tuttavia, e alla fine i sei si ritroveranno tutti a Rosedale ad affrontare una realtà molto diversa da quella che si sono sempre aspettati.

In questo capitolo Sandy lavora poco sulla trama; in 500 pagine succede poco, o comunque molto meno di quanto ci avesse abituati nei primi due volumi e molto più lentamente, è come se la scena avesse subito un rallentamento e da un “allegro” fossimo passati a un “andante moderato”. La trama si infittisce, si arricchisce, ma non è sviluppata, immagino perché lascia molto più spazio alle relazioni, ne ha tante e deve collegarle bene. I triangoli sembrano moltiplicarsi a mano a mano che si legge, tanto che a un certo punto ho pensato a un bel threesome dietro l'angolo e non sono proprio sicura che la cosa sia del tutto sfumata.

Altra novità di questo capitolo è la piega che prende il personaggio di Lilith, questo mostro portatore di caos e distruzione la cui sconfitta è stata al centro dei pensieri e delle azioni dei nostri protagonisti per cinque anni, che invece diventa quasi un personaggio secondario oscurata da una minaccia ancora più grande.
E questo succede a quasi tutti i personaggi secondari della serie, subiscono tutti una qualche evoluzione (alla Pokèmon o alla Dragonball, avete presente?)

Questa scelta, tuttavia, ha un risvolto negativo, perché, unita al rallentarsi del ritmo della narrazione, rende la lettura un po' pesante e trascinata, gira e rigira le cose sono sempre quelle, soprattutto tra Evans e Sylvain, la cui relazione subisce grandi cambiamenti.
A mio avviso, mentre da un lato ho apprezzato questo frenare dei fatti e avanzare delle relazioni, ho al tempo stesso sentito mancare un parallelo sui personaggi. Perché se nel primo volume le azioni e i comportamenti parlavano per i caratteri, in questo non succede. Un profilo più approfondito dei personaggi sarebbe stato ciò che avrebbe fatto la differenza.

È tuttavia un mio personalissimo parere, perché per il resto Sandy ha una cura e un'attenzione per i suoi libri che mi piace moltissimo. Un esempio per tutti è il fatto che ogni capitolo è introdotto da un flashback che riporta i fatti accaduti poco prima della partenza da Rosedale e tutti i fili di trama introdotti vengono presi ed elaborati senza perderne alcuno.

In più, ciò che manca in velocità prima, viene recuperato tutto negli ultimissimi capitoli, quando da “andante moderato” arriviamo a un “allegrissimo” e le carte in tavola vengono completamente ribaltate.
Ha lavorato molto anche sullo stile, che ho trovato più maturo e morbido, smussato delle asperità che ricordo aveva il primo volume.

In sintesi, il libro mi è piaciuto e mi ha lasciata incuriosita, il mio parere sulla serie rimane lo stesso, la serie di Sandy è una bella lettura e va continuata.
Voto libro - 3.5








 

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