Le strane storie di Fukiage


Scritto da: Banana Yoshimoto

Genere: Narrativa

 4 Ottobre 2022

Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle cresciute nella cittadina di Fukiage. Allevate da una coppia di amici dei genitori perché in un incidente stradale il padre è rimasto ucciso e la madre giace tuttora in coma, compiuti i diciotto anni decidono di trasferirsi a Tōkyō, dove vivono una vita tranquilla, ciascuna intenta a inseguire le proprie inclinazioni. All’improvviso, però, Kodachi svanisce nel nulla. Mimi va a cercarla e torna a Fukiage, dove incontra personaggi misteriosi e scopre verità e leggende bizzarre sulla propria famiglia e su se stessa. Dove è finita Kodachi? Ritornerà? Si risveglierà la loro mamma? Una storia di amore e di sofferenza, di solitudine e spaesamento. Una riflessione sui sentimenti e sulla necessità di innescare il cambiamento che può trasformarci nella versione migliore di noi stessi.

“Fukiage è un luogo particolare, una specie di isola remota circondata dal mare e dalle montagne su cui si raccontano storie misteriose. In qualche modo si intuisce quali di queste siano vere, e da adulta mi sono resa conto che le persone fanno di tutto per renderle credibili. Solo andando via da qui ho scoperto che posto eccentrico sia.”

Salve Confine,
dopo tanto, tantissimo tempo, ritorno a leggere un romanzo di Banana Yoshimoto, la scrittrice che ha nutrito la mia fame di letture durante l’adolescenza e, devo dire, ancora una volta ho provato tutte quelle emozioni che mi erano così familiari un tempo: è stato come tornare a casa.
Il libro in questione è “Le strane storie di Fukiage”, uscito proprio lo scorso ottobre per Feltrinelli, che ringrazio per l’invio della graditissima copia cartacea e per aver scommesso sin dall’inizio su questa particolare autrice e averla portata in Italia, in esclusiva, sin dagli anni ’90.

“Fukiage è un luogo particolare, una specie di isola remota circondata dal mare e dalle montagne su cui si raccontano storie misteriose. In qualche modo si intuisce quali di queste siano vere, e da adulta mi sono resa conto che le persone fanno di tutto per renderle credibili. Solo andando via da qui ho scoperto che posto eccentrico sia.”

Il romanzo inizia con la scomparsa di Kodachi e con la sorella gemella, Mimi, che torna a Fukiage per cercarla.
Mimi e Kodachi sono appunto due sorelle gemelle la cui vita familiare è stata sconvolta da un incidente che ha causato la morte del padre, mentre la madre è entrata in coma e non ne è mai uscita.
Le sorelle vengono affidate ad una coppia di parenti del padre, Masami e Kodama, ma le ragazze non si sentono accettate fino in fondo, soprattutto dalla moglie, Masami, che le tratta come estranee, quasi intruse nella sua vita di coppia.
Ben presto le ragazze decideranno di trasferirsi a Tokyo, dove cominceranno a frequentare l’università e a condurre una vita pressoché nomale, seppure infusa di nostalgia e tristezza per la famiglia che non hanno più.
Capita però che Kodachi, dopo essere tornata a Fukiage, scompare lasciando uno strano biglietto e allora a Mimi non rimane che partire per andare a cercarla, per riportare a sé l’unica persona che può ancora chiamare famiglia.
Quello che non sa è che la ricerca della sorella sarà anche un viaggio attraverso sé stessa, e non solo.

Che magnifico ritorno, il mio!
Sono veramente contenta che Margaret, collega del blog, mi abbia proposto la lettura di questo romanzo.
Conosco Banana Yoshimoto dall’adolescenza, leggevo i suoi romanzi e mi perdevo in quelle atmosfere confuse e misteriose che riusciva a ricreare con le parole. Ad ogni romanzo scoprivo qualcosa di me ed ero soddisfatta. Anche questa volta la Yoshimoto mi ha toccato il cuore con la sua nuova storia e vorrei tanto che toccasse anche il vostro.

Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle molto simili esteriormente, ma profondamente diverse caratterialmente: forte e impulsiva la prima, pacata e sensibile la seconda.
Hanno modellato la loro vita attorno alle mancanze, alla nostalgia, al dolore, ma non hanno mollato, seguendo ognuna le proprie inclinazioni, i proprio interessi, ma rimanendo inseparabili sempre e comunque.
Per questo, quando Kodachi scompare, a Mimi non rimane altro che andare a cercarla e tornare in un luogo, Fukiage, che significa dolore e tristezza, per fare chiarezza su questa vicenda e trovarsi a viaggiare dentro sé stessa, tra realtà fumosa e limpida immaginazione.

“Parlare di Fukiage vuol dire richiamare alla mente brutti ricordi della mia famiglia, perciò finora ho sempre cercato di ritardare questo momento, e anche con mia sorella, che se n’è andata insieme a me, non sono mai riuscita a parlarne.”

I temi affrontati in questo romanzo, come anche negli altri della Yoshimoto, sono temi importanti e sentiti: il dolore, il trauma della perdita, la morte, i legami familiari e la crescita interiore, che passa attraverso esperienze struggenti e curve a gomito davvero pericolose.
Il tutto è servito con un linguaggio leggero, semplice, tipico della tradizione giapponese, ma che porta con sé un alone di mistero, quelle atmosfere fumose dove realtà e fantasia si confondono, dove diventa difficile comprendere se non si è aperti e disponibili a farsi penetrare dalla magia delle parole, dritta e lenta, fino al cuore.
Se avete voglia di farvi trovare da quella magia, allora vi invito a dare una possibilità a questo romanzo che in sole 160 pagine vi porterà in un lungo viaggio verso voi stessi.
Buona lettura.

Voto libro - 4.5
















 

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