E se il cattivo...
COME SAREBBE ANDATA LA STORIA, SE FOSSE STATO IL CATTIVO AD AVERE LA MEGLIO?
Vuole la vendetta, ma vuole lei di più.
COME SAREBBE ANDATA LA STORIA, SE FOSSE STATO IL CATTIVO AD AVERE LA MEGLIO?
Salve lettori,
con “Scar. La storia di Tristan, il Principe Sfregiato” tornano l’autrice Emily McIntire e le sue rivisitazioni dei villain più affascinanti di sempre nella serie “E se il cattivo...”
Dopo aver amato la storia di Uncino, ero molto curiosa di conoscere quella di Scar, che in questo romanzo è un principe sfregiato, il secondogenito, dunque non l’erede al torno.
Proprio come il villain del cartone Disney insomma. Come il leone, anche Tristan vuole la corona e in segreto guida un gruppo di ribelli.
Ovviamente Michael, il primogenito, il re, non è così buono. In questo romanzo non ci sono buoni, quindi è ancora più facile per noi schierarci dalla parte del protagonista.
È così anche per Sara.
Sara è appena arrivata al castello perché presto dovrà sposare il re, ma è stata istruita tutta la vita per diventare colei che distruggerà la dinastia Faasa, incluso il principe sfregiato.
Una volta conosciuto Tristan e le vere intenzioni di ognuno dei personaggi che incontriamo in questa storia, anche per Sara diventerà facile schierarsi dalla parte della squadra giusta, la squadra dei bullizzati, dei danneggiati, dei reietti.
Ricordo che la serie è di genere dark romance e anche in questo romanzo si trovano scene dure, piene di violenza e di errori.
Non è il mio genere preferito, ma il primo mi era piaciuto così tanto che ho deciso di proseguire la serie rendendo questo romanzo la mia ultima lettura del 2022, ma indovinate un po’? Ne sono rimasta un pochino delusa, forse a causa delle alte aspettative.
La storia è bella, molto dettagliata, ma mi è parsa un po’ vuota a tratti e non mi ha trasmesso niente.
Ho apprezzato tutti i personaggi e gli elementi che l’autrice ha piazzato per ricordarci il cartone che amiamo, ma sinceramente mi aspettavo altro.
Il primo libro mi era decisamente piaciuto di più d forse a causa di aspettative troppo alte sono rimasta fregata.
Non ho provato nessun coinvolgimento verso la storia e non ho sentito quella piacevole sensazione che di solito lascia un romanzo del genere, quella sensazione che ti spinge a leggere ancora e ancora, nonostante abbia trovato i caratteri dei personaggi molto intriganti e leggere di uno Scar innamorato sia stato davvero piacevole.
Ci tengo a precisare che questa è stata la mia impressione; la storia in fondo è interessante, quindi continuerò la serie. I villain mi affascinano perché ci ricordano che in ogni storia il cattivo è sempre colui o colei che non ha modo di raccontare il suo punto di vista. Chi sarà il prossimo?
Non vedo l’ora di scoprirlo!
COME SAREBBE ANDATA LA STORIA, SE FOSSE STATO IL CATTIVO AD AVERE LA MEGLIO?
Tanto tempo fa, una giovane ragazza privata di ogni cosa, indossava una corazza
fatta di mistero, di arguzia e crudeltà celava il suo acume sotto l'oscurità.
Per quanto fosse sveglia, istintiva e intelligente di un uomo non si accorse, un misterioso agente.
Seguendola scoprì, mai dandosi per vinto un muro di mattoni, di un giallo un poco stinto.
E quello che comprese a furia di spiare è che egli non l'avrebbe mai più lasciata andare.
Più Evelina lo odiava, più l'uomo la voleva rapito dal carattere che quella donna aveva.
Ma a volte le corazze son fatte per celare un grado di perfidia che non si fa svelare.
Salve lettori,
Con “Evelina” siamo arrivati al terzo volume della serie “E se il cattivo...” di Emily McIntire, una serie incentrata sui cattivi delle storie più famose di sempre.
L’autrice si è ispirata ai personaggi cattivissimi delle favole e ha regalato loro un lieto fine.
Questa volta andiamo nel magico mondo di Oz, dove Evelina, a noi nota come la strega dell’Est, è cresciuta in una famiglia assente, con un padre più interessato al successo nel mondo della criminalità che ai figli, e una sorella, Dorothy, che vive di apparenze e gelosia. L’unico punto fermo per Evelina era sua sorella maggiore Nancy, che a suo parere è stata uccisa proprio da Dorothy anni prima. Per anni Evelina cova il sogno di uccidere sua sorella e vendicare Nancy.
Nicholas è un agente federale della DEA, uno dei migliori. Anche lui con un passato intenso, l’unico punto fermo per lui è sua sorella, che sente di dover proteggere da tutto.
I due, seppur non lo sanno ancora e pensano di non avere un cuore, sanno amare, questo lo si intuisce da subito vedendo il rapporto che entrambi hanno con le proprie sorelle.
Il loro primo incontro avviene in un locale dove i due, senza svelare troppo all’altro, si lasciano andare a una passione sfrenata.
Ricordo che il romanzo è un dark contemporary, molto esplicito e passionale.
Nicholas però sta per partire per un lavoro sotto copertura. Indovinate un po’? Proprio per indagare sulla famiglia di Evelina.
Sotto falsa identità, o meglio sotto quella di un criminale, i due si ritroveranno ancora.
Evelina all’inizio sarà titubante sul ragazzo, ma poi, una volta passato del tempo insieme, inizierà a fidarsi alimentando non solo la loro passione, ma anche i loro sentimenti.
La loro relazione sarà passionale, molto intensa e piena di citazioni romantiche e momenti epici.
Nicholas però è un “buono”, mentre Evelina è una donna spietata e senza morale.
Il bene e il male, li si potrebbe definire, ma quanto sarebbe falso? Ognuno di noi, insegna questo romanzo, ha entrambe le facce e Eveline è molto più di questo, come Nicholas è più di un uomo di latta.
Ed è proprio Nicholas, per me, il cuore del romanzo.
Il ragazzo rinuncia a ciò che è per amore e non lo fa con superficialità. Nicholas combatte contro sé stesso e si odia, ma non può scegliere chi amare.
È inutile dire, visto il tipo di romanzo, che non solo ha delle caratteristiche davvero intriganti, ma è anche molto sexy, come ogni personaggio che nasce dalla penna di questa autrice. Nicholas è autoritario, passionale e molto romantico.
Evelina invece mi ha un po’ deluso, forse perché non me l’aspettavo così crudele, ma d’altronde che cattiva sarebbe stata?
Evelina non ha pietà e non conosce amore, se non quello che prova per Nicholas e quello viscerale che prova per sua sorella maggiore.
Dunque, con tantissime scene spicy e tanta crudeltà, questo romanzo scorre molto bene e non annoia.
Ho apprezzato che finalmente la cattiva fosse una donna e che tutti, ma proprio tutti i personaggi che incontriamo ci sorprendono.
Premetto che per leggerlo si deve amare il genere, tosto e senza tanti giri di parole ma, seppur non proprio nelle mie corde, io sono riuscita ad apprezzarlo molto.
È crudo e spietato e allo stesso tempo dolce e romantico. Un bel mix, no? Altrimenti non sarebbe un dark contemporary romance!
Lei è il suo diamante allo stato grezzo.
Lui è il suo peggior incubo.
Yasmin Karam, figlia di uno degli uomini più ricchi del mondo, non ha mai conosciuto difficoltà. Così, quando il suo amato padre si ammala, è determinata a rendere i suoi ultimi giorni i più felici. Il suo ultimo desiderio? Vederla sposata con un uomo scelto da lui. Ma il cuore di Yasmin appartiene già a qualcun altro. Un servo. Un uomo di strada. Qualcuno che suo padre non considererebbe mai degno. Bloccata tra l'incudine e il martello, Yasmin stringe un accordo disperato con il braccio destro di suo padre, Julian, senza rendersi però conto che l'uomo sta celando un proprio piano perverso.
Julian Faraci ha un solo obiettivo: diventare l'uomo più potente della terra. Si è costruito un futuro a suon di ossa rotte e lividi, senza mai curarsi di coloro che ha abbattuto lungo il cammino. Ma quando il suo mentore cade malato, si ritrova sul punto di perdere tutto, e non si fermerà davanti a nulla pur di ereditare ciò che gli spetta di diritto. Anche a costo di costringere al matrimonio una donna che non può sopportare.
Yasmin è una mocciosa che parla a sproposito, e lui è il cattivo della sua storia. Ma Julian ha stabilito che lei sarà sua, costi quel che costi.
Lui è la rettitudine fatta persona. Lei è il peccato fatto carne.
Padre Cade Frédéric è un sant'uomo. Cresciuto nelle strade di Parigi, ha dedicato la sua vita alla religione. Ma c'è un mostro che indugia appena sotto la superficie. Una malattia. Una piaga che sanguina oscurità e che si nutre di dannati. Quando gli viene affidato il compito di diventare sacerdote a Festivalé, nel Vermont, una cittadina tanto bella quanto piena di disperazione, la sua malattia comincia a farsi sentire, chiedendogli di liberare il luogo dalla perdizione.
0 comments