La magica libreria delle meraviglie serie
La serie è composta da:
1. Libri magici e altre meraviglie
2. La magica libreria delle meraviglie
Un libro di narrativa per bambini e bambine dagli 11 anni, perfetto per tutti gli amanti degli enigmi e dei racconti avvincenti e ricchi di mistero. Una storia magica sulla bellezza e l’incanto di un mondo pieno di libri e di avventure. Per Pearl e Vally la Cole’s Book Arcade è la libreria di famiglia, ma in realtà il negozio è molto di più: è la più grande libreria del mondo e insieme un emporio traboccante di curiosità e meraviglie. Qui è possibile assaporare tè cinese di finissima qualità e assaggiare caramelle che fanno cambiare voce, trovare libri illustrati a misura di cliente e passeggiare in una foresta tropicale in compagnia di pappagalli parlanti. Un giorno, però, Pearl e Vally scoprono che il padre ha concluso un accordo con un uomo misterioso pronto a impadronirsi della libreria. E così i due ragazzi si trovano coinvolti in un gioco pericoloso: dovranno risolvere sette enigmi prima dello scoccare della mezzanotte. Se riusciranno nell’impresa, riavranno il negozio, altrimenti lo perderanno per sempre e dimenticheranno che sia mai esistito.
Salve salve!
In questa recensione ho il grandissimo piacere di parlarvi di una lettura che mi ha completamente conquistata, stupita e lasciata con una sensazione di calore e di positività incredibile.
Si tratta di “La magica libreria delle meraviglie” di Amelia Mellor, edito da Edizioni El, che ringrazio tantissimo per la bellissima e curatissima copia!
Siamo a Melbourne nel 1893 e su una delle strade più trafficate della città si erge il più strano, il più fantastico, il più incredibile negozio: la Cole’s Book Arcade.
La Cole’s Book Arcade non è una semplice libreria: è una libreria, un parco giochi, una sala del tè, un laboratorio di caramelle, una foresta, uno zoo, una gioielleria, ma soprattutto è una casa.
Aperto da Edward William Cole, il negozio accoglie, al secondo piano, l’intera famiglia Cole (marito, moglie, tre figlie, due figli, un cane).
È una perla della città di Melbourne e Pearl ha la fortuna di definirla casa sua.
Pearl Cole, 10 anni, è la penultima arrivata in famiglia ed è la nostra narratrice e protagonista.
Un giorno, mentre gironzola per la libreria, incontra uno stranissimo personaggio: l’Ombromante.
L’uomo sembra conoscere tutto di Pearl e della sua famiglia, sa persino che Ruby, sua sorella, purtroppo non c’è più. L’Ombromante cerca di fare una specie di patto con Pearl, ma la bambina è furba e non si lascia abbindolare. Solo dopo, parlando con il padre, scoprirà la verità sul mago. L’Ombromante è un uomo pericoloso che fa patti stravaganti e violenti con le persone alla disperata ricerca di qualcosa di impossibile. E il signor Cole ne è diventato preda.
“Nessun uomo sano di mente avrebbe potuto sognare qualcosa di così meraviglioso, così magico, così particolare come la Cole’s Book Arcade. Ma era giusto essere un tantino eccentrici se l’eccentricità era la ragione per cui tutti ti amavano.”
Nel mondo in cui mettiamo piede grazie a questo libro, la magia dilaga. La libreria, infatti, è resa così grandiosa dai meravigliosi e intricati incantesimi del signor Cole.
La magia ha tre principi: articolazione, immaginazione, convinzione. Solo primeggiare in tutti e tre i principi permette di creare incantesimi validi e duraturi, e il signor Cole è il mago più abile e bravo di Melbourne. Ma da quando è comparso quell’uomo, L’Ombromante, la Cole’s Book Arcade sembra andare a rotoli e così la salute del signor Cole. Negozio e proprietario sono uniti da un legame fortissimo, sono uno l’anima dell’altro, e l’instabilità di uno influisce sull’altro.
Gli unici ad accorgersi della malattia del padre e del decadimento della libreria sono Pearl e Vally, il fratello, che decidono di fare un azzardato patto con l’Ombromante per salvarli. Hanno 28 ore per risolvere sette indovinelli, sette quanto le bande dell’arcobaleno che caratterizza la libreria, simbolo amatissimo dal signor Cole.
I bambini tentano di stabilire regole e cavilli, in modo da avere una possibilità di gioco senza inganni. Riusciranno a salvare la Cole’s Book Arcade o l’Ombromante riuscirà ad imbrogliarli?
“Evitate le insidie che ogni prova vi prospetta. Come è iniziata, così finisce. Siate leali, mai rivali.”
Tra le tante cose che mi potessi aspettare da “La magica libreria delle meraviglie” (misteri, indovinelli, avventure, magia), mai mi sarei aspettata i numerosi, profondi, a tratti macabri, livelli di lettura di questo libro. Ci sono strati e strati di messaggi da interpretare, e di cui fare tesoro, di cui si percepisce la presenza quasi all’improvviso, inaspettatamente.
Si affronta la lettura pensando che il lavoro di Amelia Mellor sia un semplice middle grade su una magica avventura e ti ritrovi nel Paese delle Meraviglie, tra luoghi impossibili, magie incredibili, personaggi misteriosi, avventure molto pericolose e relazioni familiari complesse.
Incredibile l’atmosfera, che riesce a passare dalla leggerezza alla paura più divorante, dalla curiosità all’ansia in maniera incredibile.
C’è una tristezza che permea la storia estremamente toccante; nascosta sotto strati di divertimento, di magia, di filastrocche e di incantesimi, la perdita di Ruby è stata tragica per tutta la famiglia. Nonostante siano passati tre anni, nonostante sembra che siano andati avanti e l’abbiano superata, hanno tutti delle ferite ancora doloranti che le decisioni del padre hanno solamente riaperto.
“Perché Pearl non poteva trovare conforto in quello che era stato, senza che il dolore per la perdita di Ruby le annodasse la gola? Era come sbattere la tibia sempre sullo stesso mobile al buio. Come mai era ancora su quella strada? Perché faceva male, di nuovo?”
A primo acchito non sembra, ma tema principale del libro è proprio il lutto e il suo superamento. Viene affrontato in modo molto delicato, rispettoso, dal punto di vista di due bambini che hanno subito una terribile perdita e da questa sono stati separati.
Pearl e Vally, infatti, erano molto legati a Ruby, non come un trio, ma come due coppie. Ruby era divisa tra fratello e sorella, mostrando due lati di sé all’uno e all’altra, creando una distanza che, con la sua scomparsa, ha finito per sembrare invalicabile.
Questa storia mostra come il dolore, apparentemente superato, in realtà crei delle crepe in tutte le persone che tocca e di come basti una piccola scossa per far crollare tutto… o per sistemare ogni cosa.
Pearl e Vally lo capiranno con tanta fatica e tanta paura, nel disperato tentativo di salvare la Cole’s Book Arcade, il padre e loro stessi.
C’è un sottotesto macabro incredibilmente costruito e nascosto sotto la patina della magia. Ma a volte questa magia fa venire quasi i brividi, soprattutto se si considera ciò che comporta. È inaspettato, davvero, non saprei come altro definirlo.
Inaspettatamente (direi che è la parola del giorno), ho letto il libro in pochissimo tempo. Non saprei definire con precisione cosa mi abbia risucchiata così profondamente nella lettura, ma è impossibile staccarsi. Sarà l’ambientazione così particolare, la pericolosità della scommessa e delle partite, la misteriosa motivazione dell’Ombromante, due personaggi che è impossibile non capire e appoggiare, l’amore che si percepisce scorrere tra i vari membri della famiglia e verso la libreria, sarà stata l’atmosfera (bizzarra, triste, ansiosa, gioiosa) o lo stile di scrittura, che ricrea perfettamente lo stupore, la frustrazione, la paura, il desiderio, l’amore che due bambini coraggiosi e disperati possono provare.
“La paura e l’incertezza appartenevano al mondo fuori. Casa doveva essere un posto sicuro e felice, un luogo in cui risolvere un problema era semplice come trovare il libro giusto.”
Pearl e Vally sono molto diversi. Pearl è vivace, chiassosa, curiosa, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, è anche dolcissima e leale. Ama la magia, adora i suoi poteri, si allena in ogni momento disponibile.
Vally è più serio, compito, silenzioso ed è infastidito dalla sorellina così caotica, tanto da chiamarla “Irritazione Costante”. Inoltre, non si fida della magia, non è sicura, non è costante, troppo imprevedibile e pericolosa. Ci ha già avuto fin troppe brutte esperienze.
La crepa tra loro due è quella più ampia, più spaventosa, e non è un caso che i protagonisti del gioco dell’Ombromante saranno proprio loro.
Alla fine la storia lascia una sensazione meravigliosa, di ottimismo, di estrema dolcezza, di amore e felicità, di speranza, un toccasana, un sentore di freschezza e leggerezza posatasi sui nostri cuori maltrattati dal mondo che ci circonda.
Sapere che Amelia Mellor si è liberamente ispirata a una storia vera e caratteristica della storia di Melbourne per scrivere il libro è stato ancora più magico!
A quanto pare la Cole’s Book Arcade è esistita davvero!
Così come il signor Cole e la sua famiglia, l’appartamento sulla libreria e, purtroppo, la morte di Ruby.
Edward William Cole sembrava davvero un uomo incredibile, molto avanti rispetto ai suoi tempi su tantissimi temi, soprattutto di inclusione. Come specifica l’autrice, era comunque un uomo del suo tempo e ha fatto degli errori, ma aveva una mente spettacolare e da cui qualcuno potrebbe ancora imparare tanto.
L’unica cosa che manca nella realtà a cui Mellor si è ispirata è la magia.
Il lavoro che ha fatto, rendendo fantastici un luogo e una persona così importanti e leggendari nella storia della città e del paese, è incredibile; ha armonizzato ogni singolo dettaglio e ha creato una storia indimenticabile, da leggere e rileggere, da soli o in compagnia dei più piccoli.
Credo che i principi della magia possano essere persino utili per spiegare come costruire una frase, mentre la creazione di incantesimi aiuterebbe a rendere divertenti e stimolanti i relativi esercizi.
Ho scoperto che Mellor ha scritto un secondo libro, in realtà prequel, che vede un signor Cole più giovane, il suo apprendista, l’Ombromante e altri personaggi realmente esistiti!
Lo dico che non vedo l’ora di leggerlo? Ovvio che sì! Ti prego Edizioni El, non farci aspettare tanto!
Baci
Voto libro - 5
0 comments