Antico Egitto


La serie è composta da: 

1. River God
2. The Seventh Scroll
3. Warlock
4. The Quest
5. Desert God
6. Pharaoh
7. Il nuovo regno
8. Lotta fra Titani



Genere: Narrativa storica

Scritto da: Wilbur Smith - Mark Chadbourn

28 ottobre 2021
 
La vita di Hui, figlio del governatore di Lahun, è quella di un privilegiato e il suo futuro, seguire le orme del padre alla guida della bellissima città dalle bianche mura, sembra ormai scritto. Ma dietro quella facciata idilliaca sono all’opera oscure forze malvagie… Accecati dalla gelosia, Isetnofret, matrigna di Hui e spregiudicata strega devota al culto del dio Seth, e Qen, il suo fratellastro, tramano nell’ombra per scalzare dalla sua posizione il governatore, sbarazzarsi una volta per tutte del ragazzo e impadronirsi del potere. Costretto ad abbandonare la città e tutto ciò che ama, il giovane Hui si unisce a una banda di predoni hyksos, i temibili nemici del suo popolo, deciso a vendicarsi e salvare la sorellastra Ipwet. Da loro apprende l’arte della guerra, impara a combattere e diventa un abilissimo auriga…

Finché non si trova al centro di una battaglia ancor più grande, quella per il cuore stesso dell’Egitto. Così, mentre i segreti del passato emergono dalle tenebre e anche gli dei scendono in campo, Hui si ritrova a combattere al fianco del prode generale egizio Tanus e del potente mago Taita. E a quel punto dovrà scegliere il proprio destino: diventare un eroe del vecchio mondo, o andare incontro al futuro di un regno nuovo.

Ciao Lettori,
“Il nuovo regno” è il settimo volume della serie “Antico Egitto” dello scrittore Wilbur Smith, edito come primo dalla HarperCollins, che ringraziamo per la copia recensione del libro.
Nonostante sia il settimo della serie, può essere letto da solo perché autoconclusivo. La serie è, come quasi tutti i libri dell'autore, un libro storico di avventura.

Hui è il figlio del governatore della città di Lahun. Il suo brillante destino è già segnato, se non fosse per la matrigna Isetnofret e il suo fratellastro, che riescono a farlo esiliare dalla città e lo condannano ad essere un fuggitivo per tutta la vita.
Costretto alla fuga, sarà catturato prima dagli Hyksos, terribili guerrieri che minacciano il regno Egiziano di cui però riesce a guadagnare il rispetto, tanto da farsi istruire alla cura dei cavalli, animali misteriosi e sconosciuti agli Egizi e alla guida dei carri da guerra. Le Averle, tribù di assassini e predoni del deserto, sono la sua seconda casa e anche tra loro riesce a guadagnarsi rispetto e apprezzamenti.
Infine, diventerà uno dei comandanti dell'esercito egiziano e si guadagnerà il rispetto di Taita e Tanus, rispettivamente il mago di corte e il generale di tutti gli eserciti del Faraone.
Gli Hyksos lo faranno guerriero, con gli Averla conoscerà la brutalità e l'esercito farà emergere coraggio e intraprendenza, tutte doti innate che solo grazie agli eventi che è costretto ad affrontare sbocceranno appieno in lui.

Come tutti i libri di Smith, il fascino dei suoi romanzi sta nell'accuratezza e nell'amore per il contesto storico. Attraverso i suoi libri riviviamo abitudini e scene di vita quotidiana di una popolazione antica di 4000 anni, ci immergiamo nella grandiosità della civiltà egiziana e ci meravigliamo di quanto globalizzato fosse l'Egitto all'epoca dei Faraoni, di quanto diverso da oggi sia.
Hui è il protagonista assoluto di questa storia, non ci sono altre figure altrettanto importanti, sebbene tutti i personaggi disegnati dall'autore siano sempre vividi e reali, bastano poche parole al nostro autore per dare vita alle persone; persone, non personaggi.
Il viaggio di Hui attraverso i popoli gli permette di crescere e di trasformarsi in un uomo, il suo viaggio trasforma il diciassettenne ambizioso e spensierato in un uomo che, nonostante le avversità, mantiene salda la sua integrità e forza morale, senza tradire mai sé stesso. Mi è piaciuto molto seguire il percorso di Hui e incontrare insieme a lui personaggi controversi ma pieni di umanità e carattere.

Voto libro - 4
 


 

Genere: Narrativa storica

Scritto da: Wilbur Smith - Mark Chadbourn

18 ottobre 2022

Per oltre cinquant'anni la valle del Nilo non ha conosciuto altro che guerra e distruzione per mano degli Hyksos, un popolo assetato di sangue giunto dal lontano Oriente. La situazione è disperata: a frenare l'avanzata del nemico rimane solo un manipolo di coraggiosi ribelli capitanati da Taita, potente mago e consigliere del faraone, l'unico convinto che esista ancora una speranza. Piay, che gli è stato affidato dai genitori quando aveva solo cinque anni, è stato addestrato per diventare un prode guerriero e una spia senza rivali. Ed è proprio a lui che Taita affida una pericolosa missione: spingersi a nord, attraverso le terre nemiche e oltre il grande mare, per cercare alleati che li aiutino a difendere l'Egitto. Sarà un viaggio durissimo e pericoloso, che lo metterà alla prova in modi che non avrebbe mai immaginato, ma Piay sa che il destino del Regno è nelle sue mani, ed è determinato a dare prova del proprio valore… Antiche rivalità e intrighi, tradimenti e duelli, fughe rocambolesche e passione: in questo secondo romanzo della serie ambientata nell'Antico Egitto storia e avventura si intrecciano in perfetto stile Wilbur Smith.


Ciao Lettori,
a fine ottobre è uscito il nuovo libro di Wilbur Smith e ringraziamo la HarperCollins per averci donato la copia digitale del libro.
In originale questo volume fa parte della lunga serie "Antico Egitto", ma in Italia è pubblicato come uno standalone. Di fatto, i libri sono autoconclusivi e si concentrano ogni volta su un protagonista diverso. Come tutti i libri di Smith è un libro di avventura, con la A maiuscola, che nessun amante del genere può perdersi.

“Lotta fra Titani” è ambientato in Egitto nel XVIII secolo A.C., nel pieno dell'invasione da parte del popolo Hyksos che, dopo cinquant'anni di lotte, è riuscito a mettere in ginocchio il Regno del Faraone. La causa ormai è persa, l'esercito sgominato, nulla può salvare il paese se non la speranza. Speranza che il mago Taita (personaggio trasversale della serie e regista dei diversi volumi) incarna nel suo allievo Piay.

Piay è una creatura di Taita, dall'età di cinque anni lo ha formato in tutte le arti di sua conoscenza (belliche, strategiche, di spionaggio, culturali) per essere una propagazione della sua persona. A tutti gli effetti un antesignano del James Bond moderno. E di James Bond ha pure l'arroganza, tant'è che dopo il fallimento di una missione, Taita lo allontana. Il suo servo non gli è più utile, il Regno è ormai perduto e il maestro non ha più bisogno di un allievo che si comporta ancora come un asino.
Piay è sgomento, mai il suo maestro lo aveva trattato con tale freddezza. Ma Taita gli assegna un ultimo, disperato compito. Piay dovrà mettersi in viaggio al di fuori dell'Egitto in cerca di regni alleati. Chiunque sarà disposto a venire in soccorso del Faraone ne ricaverà immani ricchezze.
Piay, con il solo supporto del suo aiutante Hannu, attraverserà tutto il Mediterraneo e mezza Africa per non deludere il suo Maestro e tutto il suo Regno.

Conosco Wilbur Smith per le sue serie Africane, i suoi libri hanno un posticino privilegiato nella biblioteca del mio cuore, ma è la prima volta che leggo qualcosa che non sia ambientato nel Continente Nero. Se vi piace il suo genere, Wilbur Smith non vi può deludere, è una narratore straordinario capace di tessere storie coinvolgenti e mai scontate, anche se questo volume non è stato all'altezza delle mie aspettative.

Ma, innanzitutto i pregi: la trama è quella di un classico libro di avventura, il protagonista e i suoi amici affrontano un lungo viaggio che li porterà ai confini del mondo conosciuto, tra terre inesplorate, misteriose e pericolose, popoli pieni di onore e uomini spietati, durante il quale il nostro protagonista potrà finalmente mettere a frutto i lunghi anni di insegnamento trascorsi sotto la tutela del suo maestro.
È un libro di formazione: quando si mette in viaggio, Piay è un giovane uomo che si crede grande, ma che in realtà risplende solo della luce riflessa del suo maestro. Solo di fronte alle avversità che dovrà affrontare e superare imparerà davvero cosa significhi essere all'altezza sia delle aspettative del suo maestro che, prima di tutto, di sé stesso. Si trasformerà davvero nel grande uomo che prima era solo a parole.

Non vi nascondo che nei primi capitoli, Piay mi stava parecchio antipatico, ma la mia avversione nei sui confronti si è mitigata e poi spenta man mano che il suo personaggio si plasmava e cresceva, fino ad arrivare ad apprezzarlo come uomo.
Degni di grande nota sono anche i personaggi complementari a Piay: Hannu, che riveste il ruolo di grillo parlante; brontolone e irriverente, mi ha fatto fare un sacco di risate, ma è anche il personaggio che preferisco, perché è quello più profondo, la cui umanità spicca in ogni parola espressa. Myssa invece è il personaggio femminile che, come in ogni romanzo di Smith, brilla per la sua arguzia e intelligenza, senza di lei il libro sarebbe finito dopo 50 pagine.
Ma da autori del calibro di Smith uno non può che aspettarsi opere di questo calibro. Come una scacchiera perfettamente ordinata, tutti i pezzi sono esattamente nel posto che spetta loro.

A mio avviso, però, è tutto troppo freddo, un esercizio svolto senza errori ma anche senza anima. L'ultimo libro di Smith che ho letto è “Il richiamo del corvo”, che mi ha letteralmente strappato il cuore, quindi conosco i livelli di pathos che questi può raggiungere. Anche se ogni libro è un universo non replicabile, la differenza con “Lotta tra titani” è abissale.

Voto libro - 3.5
 





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