Racconti macabri

 


La serie è composta da: 

1. Racconti Macabri Vol. I
2. Racconti Macabri Vol. II

Genere: Classici 

Autore: Edgar Allan Poe 

Illustrato da: Benjamin Lacombe 

"Berenice", "Il gatto nero", "L'isola della fata", "Il cuore rivelatore", "La caduta degli Usher", "Il ritratto ovale", "Morella e Ligeia": i racconti horror di Edgar Allan Poe illustrati da Benjamin Lacombe. Con un saggio di Charles Baudelaire sulla vita e l'opera di Poe. Età di lettura: da 10 anni.


Genere: Classici 

Autore: Edgar Allan Poe 

Illustrato da: Benjamin Lacombe

25 ottobre 

Metzengerstein, Eleonora, Il giocatore di scacchi di Maelzel, Re Peste, Quattro chiacchiere con una mummia, Manoscritto trovato in una bottiglia: un secondo volume di racconti horror di Edgar Allan Poe illustrati da Benjamin Lacombe. Con un saggio di Charles Baudelaire sulla vita e l'opera di Poe. 



Salve salve! La casa editrice Rizzoli mi ha gentilmente inviato il curatissimo e bellissimo volume “Racconti macabri. Volume II”, che raccoglie sei racconti di Edgar Allan Poe illustrati da Benjamin Lacombe, più un saggio di Charles Baudelaire, traduttore francese del poeta americano. 

I racconti del secondo volume sono tra i meno noti di Poe: “Metzengerstein”, “Eleonora”, “Il giocatore di scacchi di Maelzel”, “Re Peste”, “Quattro chiacchiere con una mummia”, “Manoscritto trovato in una bottiglia”.

“È assai probabile che nessuno spettacolo di tal fatta abbia mai acceso così tanta attenzione nell’opinione pubblica quanta il Giocatore di scacchi di Maelzel.”

“Metzengerstein” narra della faida tra due famiglie, i Berlifitzing e i Metzengerstein appunto. La prima guidata da un vecchio infermo amante dei cavalli, la seconda da un diciottenne i cui genitori sono morti da poco e non avvezzo al suo ruolo. Una tragica sera, il giovane Metzengerstein viene tormentato da un arazzo nel suo palazzo raffigurante una battaglia tra due membri delle famiglie, uno di questi su un cavallo demoniaco da cui il giovane diventa ossessionato… 

“Eleonora” narra di una promessa d’amore, poetico nelle sue descrizioni della natura. 

“Il giocatore di scacchi di Maelzel” è tra i più lunghi e più particolari, una sorta di saggio critico sul funzionamento di una macchina che gioca a scacchi. L’obiettivo di questo studio così peculiare e approfondito è quello di scoprire i segreti della “macchina” e del suo padrone. 

“Re Peste” è un racconto allegorico con protagonisti due marinai ubriachi convinti di poter sfidare la morte. 

“Quattro chiacchiere con una mummia” è un racconto davvero bizzarro che ironizza sul desiderio e sulla convinzione degli studiosi moderni di poter controllare e prevalere su ogni essere, vivente e non.

Infine, “Manoscritto trovato in una bottiglia” è la testimonianza di un giovane in mare ritrovatosi su un’enorme nave dall’equipaggio particolare.

Ormai un bel po’ di anni fa (se non ricordo male ero alle medie), ho letto tutti, tutti i racconti di Edgar Allan Poe; galeotto fu un libricino con “I delitti della Rue Morgue” uscito con il libro delle vacanze. 
I racconti che mi sono piaciuti di più li ricordo ancora, alcuni li ho letti e riletti in tante versioni differenti; i sei contenuti in questa raccolta sono di quelli che non avevano ottenuto molto successo durante la mia prima lettura, infatti non li ricordavo, se non “Metzengerstein”. 
Spesso approfitto di nuove edizioni o nuove versioni di storie che ho letto anni fa per ricordarle, riviverle, averne una nuova esperienza. 
E un volume illustrato da Lacombe assicura davvero un’esperienza strabiliante. 

“Non dirò che il fenomeno mi avesse spaventato, poiché spaventato nel mio caso non sarebbe la parola più adatta. Ma avrebbe potuto darsi benissimo che, senza la mia provvista di Brown-Stout, mi sentissi un poco commosso.”

Il volume è estremamente curato. Pagine bianche e nere si alternano ad ogni racconto; anche la qualità della carta è da lodare, lucida e brillante, fa risaltare sia le parole che le illustrazioni. 
Quando sento Lacombe, mi immagino (e mi aspetto) un capolavoro artistico, e così è stato. Le illustrazioni sono perfettamente in linea con i racconti, macabre, enigmatiche, lugubri, poetiche, simboliche. C’è attenzione ai dettagli non solo nei disegni, ma anche nelle cornici delle illustrazioni o nei capolettera, le prime lettere dei racconti finemente adornate da adorabili teschietti! 
Però, posso dirlo (?), avrei voluto molto di più. Sì, ci sono delle illustrazioni colorate che prendono una o due pagine e altri disegni più piccoli “a matita”, ma avrei desiderato che i disegni avviluppassero tutti i miei sensi, tenendomi prigioniera.

“Ma neppure queste immagini orride, macabre, avrebbero avuto il potere d’interdire il passo a due uomini naturalmente coraggiosi e che in quel momento traboccavano addirittura di baldanza sotto l’effetto del “liquido ronzante”, tanto che non avrebbero esitato, se le condizioni di equilibrio gliel’avessero consentito, a procedere a testa alta e con passo marziale entro le fauci stesse della morte.” 

La scelta dei sei racconti è stata davvero peculiare, un po’ azzardata, ma coraggiosa e ammirabile. Grazie a questo Volume II (nel Volume I credo siano presenti i racconti più famosi), si ha la possibilità di recuperare o far ritornare alla mente anche i racconti meno famosi, ma non meno meritevoli di apprezzamento. Io, ad esempio, ho avuto modo di rivalutare “Il giocatore di scacchi di Maelzel” e “Quattro chiacchiere con una mummia”, davvero particolari nella forma e nello scopo. 

Nota di merito di questa edizione, poi, va alla presenza del saggio di Baudelaire (su pagine grigie), che analizza la figura del poeta, utilizzando le parole di Poe stesso, il pregio della forma del racconto (nonostante il disprezzo della critica) e, in generale, il contributo del poeta allo sviluppo della letteratura americana. 
Carinissime le “carte di identità” finali di autore, traduttore e disegnatore! 

Se siete fan di Poe e/o di Lacombe, non potete assolutamente farvi mancare questo piccolo gioiello! 
Io non vedo l’ora di recuperare il Volume I. 
Baci 

Voto libro - 5







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