Recitativo. Una storia
Genere: Narrativo
Scritto da: Toni Morrison
11 ottobre 2022
Twyla e Roberta si sono conosciute a otto anni, quando sono state affidate a un istituto per ragazzine sole - perché orfane o, come nel loro caso, figlie di genitori non in grado di prendersene cura. Per quattro mesi sono state compagne di stanza, pronte a difendersi dalle ragazze più grandi ma anche a condividere scherzi e segreti. Poi si sono perse di vista, ma la vita ha sempre fatto in modo di farle rincontrare nel corso del tempo, per caso: prima in un ristorante lungo l'autostrada, poi in un emporio, infine durante una manifestazione di protesta. Ogni volta ai lati opposti delle barricate, divise dal colore della pelle, dalla posizione sociale, dalle battaglie civili, persino da ricordi che non coincidono alla perfezione. Eppure, per sempre unite da un legame che affonda le radici nell'infanzia, in quel momento di abbandono in cui sono state una famiglia l'una per l'altra.
Salve lettori,
vi parlo di un libro che ho terminato un paio di settimane fa, ma solo oggi riesco a parlarvene. Avevo bisogni di metabolizzare la storia, di capire e di comprendere, per poi parlarvene. Il libro è “Recitativo” di Toni Morrison, con postfazione di Zadie Smith, edito da Frassinelli che ringrazio per la copia.
Prima di trovare questo libro non conoscevo l’autrice, così sono andata a cercarla su Internet, e un po’ mi sono spaventata. Spaventata di parlarvene e magari non esserne all’altezza, ma ci provo…
Twyla e Roberta sono due ragazze le cui vite, in questo breve romanzo, si intrecciano diventando un tutt’uno, fino a non capire chi sia l’una e chi l’altra, chi sia bianca e chi nera. Il loro è un racconto più che un romanzo, che percorre lentamente la linea del tempo e ci racconta vari momenti della loro vita: il primo incontro, vivere insieme, le cose condivise, il perdersi di vista. Ma soprattutto il desiderio di modificare i propri ricordi ad ogni incontro.
Parto col dire che ho finito la loro storia con diversi punti interrogativi. Poi mi sono dedicata alla postfazione nella speranza che portasse qualche risposta, e così stato. La Smith aiuta a capire al lettore che il racconto è una sorta di esperimento sociale; Toni Morrison vuole lasciare al lettore la volontà di capire chi sia l’una e chi l’altra senza specificare, senza mettere un’etichetta a nessuna delle due, lasciando che il lettore scelga analizzando le parole delle due protagoniste.
Nonostante qualche chiarimento, altre domande mi frullavano in testa che solo una seconda lettura (con un nuovo punto di vista) avrebbe potuto risolvere. Quindi l’ho riletto e, vi dirò, ho trovato il testo persino più bello che con la prima lettura.
Ma non mi sento di dire chi sia l’una e chi l’altra, non vi influenzerò con le mie conclusioni.
Una parola con cui descriverei questo libro è “brillante”. In questa storia il lettore è partecipe di ogni parola, sta attento, misura ciò che c’è scritto e i segnali, tentando di capire chi appartenga a un mondo e chi all’altro.
Nel racconto, il razzismo non è l’unico tema che la Morrison ci presenta, abbiamo anche il bullismo. Di questo tema parla attraverso Maggie, una ragazza con sordomutismo, di cui Twyla e Roberta approfittavano e a cui si rivolgevano con modi duri. Per quanto questa vicenda sia molto importante nella storia, passa velocemente in secondo piano perché si è più preoccupati dalla questione razziale.
A me, in realtà, è successo il contrario: durante la prima lettura mi sono soffermata molto di più su Maggie, su ciò che le facevano e di come veniva raccontato e descritto. Il mio dispiacere è stato talmente tanto che non ho pensato alle protagoniste, forse per questo alla fine ero così confusa. Mentre con la seconda lettura mi sono concentrata solo sulle due, comprendendo, grazie alla postfazione, dove volesse andare a parare l’autrice.
“Recitativo” è un esperimento per ogni lettore, una sfida su come guardiamo il mondo, un modo per capire come la società si soffermi sugli stereotipi e di come il passato continua a influire sul presente.
È una lettura che cambia il tuo punto di vista ogni volta che si legge, può stupirti, confonderti, gioca con la tua mente.
Ma la cosa importante del racconto è il messaggio che lascia.
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