The Very Secret Society of Irregular Witches
Genere: Fantasy / Romance
Scritto da: Sangu Mandanna
Essendo una delle poche streghe della Gran Bretagna, Mika Moon knows deve nascondere la sua magia, tenere un basso profilo e stare lontana dalle altre streghe in modo che i loro poteri non si uniscano e attirino l’attenzione. Da orfana che ha perso i genitori da piccola e cresciuta da sconosciuti, è abituata a stare da sola e a seguire le regole… con una sola eccezione: un account online dove posta video in cui “finge” di essere una strega. Pensa che nessuno potrebbe prenderla sul serio.
Ma qualcuno lo fa. Le arriva un messaggio inaspettato che la prega di andare alla remota e misteriosa Nowhere House per insegnare a tre giovani streghe come controllare la propria magia. Va contro tutte le regole, ma Mika va comunque e si ritrova subito immischiata nelle vite e nei segreti non solo delle tre bambine, ma anche di un’archeologa assente, un attore in pensione, due governanti e… Jamie. Il bellissimo e irritabile bibliotecario di Nowhere House farebbe di tutto per proteggere le bambine e, per lui, una sconosciuta come Mika è una minaccia. Una minaccia fastidiosamente affascinante.
Mika inizia a trovare il suo posto a Nowhere House e l’idea di potere appartenere a un luogo inizia a sembrare una possibilità. Ma la magia non è l’unica minaccia nel mondo e quando il pericolo bussa alla loro porta, Mika deve decidere se rischiare tutto per proteggere la famiglia che ha trovato e che non sapeva di star cercando…
(Trama tradotta da Il confine dei libri)
Salve salve!
Ultimamente mi basta leggere “cozy” in qualche recensione per decidere che il libro deve essere mio. Adoro questa categoria di romanzi (di solito fantasy e/o romance), sono una coccola spesso necessaria.
In questa categoria rientra “The Very Secret Society of Irregular Witches” di Sangu Mandanna.
Mika Moon è una strega e il giovedì di ogni terzo mese si incontra, nei posti più disparati e isolati, con altre streghe, per chiacchierare, condividere incantesimi e notizie. Una sorta di società segreta, anche se Primrose, la strega più anziana e capo della “società”, non accetta i nomi che Mika cerca di dare al loro gruppo.
Il resto del tempo le streghe non hanno alcun contatto, ognuna ha la propria vita in cui nessuno sa della loro magia.
A causa di un incantesimo finito male, da secoli le streghe diventano orfane subito dopo la nascita, cresciute da parenti lontani, non possono condividere la loro natura e nascondono costantemente una parte di sé a coloro che amano (in fondo sono “le Regole”).
A Mika questo pesa, lei adora la magia, che è presente intorno a tutti (e attratta in modo particolare dalle streghe) sotto forma di polvere dorata e quasi senziente. Per questo apre un profilo social dove condivide video dove la pratica, fingendo di contribuire allo sviluppo dell’estetica “witchcore”.
Così Ian, Ken, Lucie e Jamie scoprono di Mika, di cui si rendono conto (uno di loro con reticenza) di aver assolutamente bisogno. I quattro sono i custodi di Nowhere House e la famiglia di tre bambine (Rosetta, Terracotta e Altamira) per cui farebbero di tutto. Le tre bambine sono streghe e sono cresciute insieme perché Primrose non sa della loro esistenza, quindi non ha potuto separarle, ma sono in pericolo. Mika è l’ultima speranza per la famiglia di Nowhere House, il suo compito sarà istruire le tre bambine nell’utilizzo della magia.
Tra minacce di morte, voli inaspettati, simpatie istantanee e antipatie che potrebbero nascondere altro, Mika potrebbe trovare a Nowhere House quello che non ha mai potuto avere in tutta la sua vita: una famiglia.
“Un’archeologa assente, una governante, un bibliotecario, un giardiniere, un attore in pensione e tre improbabili streghe. Tra i vari retroscena, è uno dei più strani che Mika abbia mai sentito.”
Ah, che bella lettura!
Dolce, romantica, accogliente, fa sognare, fa sorridere, fa anche pensare ed emozionare. “Cozy” in tutto e per tutto.
Io adoro il trope della found family e qui viene interpretato in modo molto dolce e spontaneo. Così come la protagonista Mika è dolce e spontanea, impossibile non amarla e provare tenerezza per lei.
Mika è una persona meravigliosa, solare e gentile nonostante un’infanzia solitaria, triste ed ingiusta. Desidera solamente poter essere sé stessa, magia compresa, in un luogo da poter chiamare casa. Invece vive da nomade e può essere una strega solo facendo finta di fingere nei video.
Quando arriva a Nowhere House si rende conto che per la prima volta non ha bisogno di nascondere nessuna parte di sé, può essere sé stessa senza il timore di essere cacciata, usata, giudicata.
Inoltre si rende conto che i problemi che potrebbero sorgere a causa della vicinanza di più streghe non sono insormontabili, quindi la solitudine e la lontananza potrebbero non essere l’unico stile di vita per le streghe.
A Nowhere House Mika scopre come potrebbe essere, finalmente, avere una famiglia, nonostante ci siano dei membri che non saltano all’idea di accoglierla, per la precisione Terracotta e… Jamie.
“Amare e lasciarsi amare sono un salto nel buio. È chiudere gli occhi, lanciarsi nel vuoto e credere che volerai invece che cadere.”
Rosetta, Altamira e Terracotta sono tre bambine dolcissime e molto diverse tra loro. Altamira è una combina guai, Rosetta è timida e adora imparare, Terracotta, invece, è “feroce” nel proteggere la sua famiglia, per questo fa la gradassa verso Mika che, con tanta pazienza e la gentilezza che la contraddistingue, saprà farsi strada anche nel cuore più protetto.
Come quello di Jamie, ad esempio. Anche lui ha un passato difficile da cui Ian, Ken e Lucie l’hanno salvato, le bambine sono come figlie per lui e non è disposto a farle soffrire a causa di una sconosciuta che potrebbe portare problemi imprevedibili. Ma con la sua genuinità, il suo sorriso e il suo adorabile golden retriever, Mika riuscirà a sciogliere il cuore anche dell’imbronciato pessimista.
“Il fatto è che essere una strega è straordinario. Potrebbe sembrare che siamo solo strane o diverse, ma la verità è che siamo fantastiche. Siamo parte della terra sotto di noi e nel cielo sopra di noi. Le nostre vene richiamano gli schemi di fiumi e radici. Ci sono le luci del sole e della luna nelle nostre ossa.”
Questo romanzo è stato paragonato a “La casa sul mare celeste” per le vibes e concordo.
C’è una casa isolata abitata da tre bambine e degli adulti unici che farebbero di tutto per loro, c’è l’affascinante custode che fa palpitare il cuore e l’estranea che trova tutto quello di cui ha bisogno senza neanche rendersene conto.
La storia ci mostra come Mika pian piano trovi un posto in questa famiglia, finché non succede qualcosa che rischia di rovinare tutto quello che hanno finalmente trovato.
L’ho trovata una lettura bellissima, una vera coccola in cui rintanarsi quando si ha bisogno di qualcosa di dolce e rincuorante.
Inoltre, tra le varie scene dolcissime o divertenti, l’autrice riesce a toccare anche argomenti seri quali la solitudine, il dover cambiare sé stessi per gli altri, i traumi dell’infanzia che definiscono lo stile di vita adulto, l’appartenenza a una minoranza, e ancora.
Il libro rapisce e per finirlo basta un attimo, poiché è facilissimo immergersi nella storia. È abbastanza prevedibile, anche se alla fine riesce comunque a stupire.
Anche la visione della magia è dolcissima e mi è piaciuta tantissimo.
“Nowhere House stava cambiando nella mente di Mika. La nuova Nowhere House era più incasinata della prima, un luogo composto di pezzi rotti che, in qualche modo, si sono uniti per creare qualcosa di meraviglioso e intero.”
Se devo trovare un difetto direi che la risoluzione finale mi è sembrata un po’ veloce, io gli avrei prestato qualche pagina in più. Diciamo che ci sarebbe anche la possibilità di un seguito o di una novella, ma chissà. A me farebbe tanto piacere leggere qualche altra cosa su questa incredibile famiglia.
È una lettura che fa sorridere per tutto il tempo e che lascia il sorriso sulle labbra. Lo rileggerei volentieri perché solo pensarci mi riempie il cuore di gioia.
Baci
Voto libro - 4.5
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