Il nemico
Scritto da: Iain Reid
Genere: Thriller
La fattoria sorge in mezzo al niente. Intorno, solo campi di colza geneticamente modificata. È lì che vivono Hen e Junior, sposati da cinque anni, in una bolla di solitudine e quiete che a loro sembra perfetta e inscalfibile. Una sera, due fari verdi illuminano il vialetto e dalla macchina che si ferma davanti a casa scende un uomo in completo scuro, con una ventiquattrore in mano. Dice di chiamarsi Terrance e di lavorare per una società collegata al governo, e che Junior è stato preselezionato per un viaggio interspaziale che lo terrà lontano per molto tempo, forse anni. È un’opportunità straordinaria, aggiunge, che non ammette rifiuti; e Hen non deve preoccuparsi perché non rimarrà sola neanche un secondo. Il governo ha già predisposto un piano per prendersi cura di lei durante l’assenza del marito: Junior verrà sostituito da un rimpiazzo, un duplicato biomeccanico estremamente sofisticato identico a lui in tutto e per tutto. La data prevista per l’inizio della missione si avvicina e nel frattempo Terrance si insedia a casa loro per prepararli ad affrontare al meglio quell’imminente, formidabile cambiamento. Ma la sua presenza è parassitaria, un’interferenza inimmaginabile e definitiva che a poco a poco striscia nel tessuto della loro normalità, intrappolando Hen e Junior in un incubo soffocante che cancella il confine tra realtà e apparenza; tra l’inizio e la fine di ogni storia. Iain Reid usa la vita matrimoniale e l’invadenza della tecnologia per smascherare la solitudine e i fraintendimenti che minano la stabilità dei rapporti. Un thriller psicologico spiazzante per una trappola mentale claustrofobica e visionaria.
Salve Confine,
È passato un po’ di tempo, di nuovo, ma eccomi qui a parlarvi di un romanzo che ho letto verso la fine di ottobre e che mi ha lasciata combattuta sul giudizio.
Hen e Junior sono una coppia di giovani sposi che vive in una fattoria persa nel nulla, soffocata dai campi di colza.
Vivono sereni la loro claustrofobica realtà e sembrano esserne contenti: giorni tutti uguali che scorrono monotoni, uno dopo l’altro.
Questa serenità viene disturbata quando un uomo del governo, Terrance, bussa alla loro porta con i suoi modi affabili e i sorrisi inquietanti. Cosa vuole?
Sembra che Junior abbia vinto una strana lotteria governativa a cui non sa di aver partecipato. Il premio è una missione nello spazio in cui verrà osservato e studiato, insieme ad altri “fortunati” prescelti, per testare la vita umana nello spazio; è il suo contributo alla scienza, agli Stati Uniti, a cui non può sottrarsi.
Hen e Junior sembrano reagire in modi diversi alla novità e, quando il funzionario del governo va via, per poi tornare più avanti, i due devono trovare il modo di assestarsi alla nuova realtà che li aspetta.
La missione durerà molto tempo e il governo manderà un aiuto per Hen, in sostituzione di Junior: un androide con le sembianze di quest’ultimo, col suo carattere, i modi e i suoi gusti. Per fare ciò l’uomo del governo tornerà a studiare Junior per raccogliere i dati utili per costruire un software da inserire nell’androide. Ma è davvero così come dice?
Questo “nemico”, venuto a scombinare gli equilibri di Hen e Junior, cosa vuole davvero da loro?
“La mia teoria non è più tale, ormai. Una teoria non è mai certa, mentre la mia scoperta non può che essere la verità. Ora l’ho capito. E intendo dimostrarlo. Terrance non è nostro amico. Non lo è stato mai.”
Romanzo con un potenziale veramente buono e, devo dire, l’idea è stata sfruttata bene davvero. Seppur non troppo nuova, (abbiamo già letto e riletto di androidi che sostituiscono umani e tutto il resto), la scrittura di Reid, fin dalle prime pagine, cattura chi legge.
Proprio le prime pagine fanno la magia, incuriosiscono come poche, costringono subito a continuare la lettura. Purtroppo, però, dopo queste ci si ritrova a leggere e rileggere sempre le stesse cose, le stesse dinamiche e situazioni, fino alla fine, quando il colpo di scena, se non si è lettori troppo attenti, lascia stupiti.
Se invece si è lettori attenti e scafati, il colpo di scena si intuisce sin da subito, anche se non se ne ha la certezza se non alla fine.
Non posso dire altro, non posso spiegare meglio perché farei il “grosso spoiler”, quello che rivela l’arcano, quindi abbiate pazienza se non vi sono sembrata molto chiara in questo passaggio, quando leggerete, capirete.
Quello che voglio dire è che questo romanzo di 250 pagine, avrebbe potuto concludersi in poco più di 50 ed essere comunque degno di applausi, senza tutte queste lungaggini nel mezzo che, a un certo punto, mi hanno annoiata un pochetto.
Ho sentito che presto uscirà su Prime Video un film tratto da questo romanzo con la regia di Garth Davis. Sono curiosa di vederlo perché, mentre leggevo, avevo proprio la sensazione che sarebbe venuto meglio come serie tv o film, si presta molto bene.
Chissà, magari mi piacerà di più, intanto lascerò un voto intermedio, perché mi è piaciuto a tratti, ma non ha finito per convincermi del tutto.
Buona lettura.
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