The Cassandra complex


Genere: Fantascienza 


Scritto da: Holly Smale

25 giugno 2024

Cassandra Penelope Dankworth è una persona molto abitudinaria. Ama i musei, le tute comode, il fidanzato Will; detesta la confusione, i cambiamenti, il capo che beve dalla sua tazza. La sua vita scorre su binari piacevolmente prevedibili… fino a quando viene scaricata da Will, licenziata dal lavoro e la caffetteria all'angolo finisce i muffin alla banana. E tutto in un solo giorno! Il suo mondo crolla. Ma poi Cassie si accorge di avere il potere di tornare indietro nel tempo e sistemare le cose. Ha infiniti tentativi a disposizione per riuscirci, come potrebbe fallire?


Salve salve!
Oggi vi parlo di un libro totalmente inaspettato. Inaspettato per la storia, ma anche perché non era in lista, non lo conoscevo nemmeno. Mi sono ritrovata a leggerlo perché Mondadori Oscar Vault me l’ha gentilmente regalato, e non posso far altro che ringraziarli, sia per la copia che per la magnifica lettura. Parlo di “The Cassandra Complex” di Holly Smale.

“Dove comincia una storia?
La prima pagina di un libro è una bugia, perché si camuffa da inizio. Un inizio reale, l'avvio di qualcosa, quando invece ciò che ti viene offerto è una linea di demarcazione sulla sabbia. Questa storia inizia qui. Si prende un evento a caso. Si lascia perdere tutto ciò che accade prima o quel che si verifica dopo. Si fa finta che il mondo finisca quando si chiude il libro, o che una decisione non sia semplicemente un altro momento a caso in una precisa sequenza temporale.
Ma la vita non funziona così, perciò i libri sono un inganno.
Forse è per questo che gli esseri umani li adorano.”

Cassandra Penelope Dankworth non è come gli altri, e a volte non riesce proprio a sopportarlo.
Cassandra è una persona abitudinaria e molto precisa, a ogni giorno lavorativo corrisponde una tuta da indossare, mangia i muffin solo alla banana, odia quando le persone non rispettano le regole o utilizzano la sua tazza.
Odia comunicare, eppure lavora nelle pubbliche relazioni, e stare in mezzo alle persone spesso è fisicamente doloroso per lei: il minimo contatto fisico diventa intollerabile, i rumori sono esplosioni e le luci accecanti.
Ancora più difficile, poi, è interpretare le emozioni.
Per Cassandra le emozioni sono colori che riesce a vedere, ma non vuol dire che sono facili da comprendere.
Ad esempio Will, il ragazzo con cui sta da quattro mesi, e di cui pensa di potersi innamorare, la lascia e Cassandra non riesce proprio a capire da dove sia arrivata questa decisione.
Per aggiungere la beffa al danno, nello stesso giorno viene licenziata dal lavoro che odia e il bar finisce i muffin alla banana.
Travolta dal dolore, Cassandra chiude gli occhi… e torna indietro nel tempo.
Non si sa come, le è stato fatto questo dono e Cassandra lo utilizzerà per sistemare le cose con Will… e con il lavoro, e con i coinquilini, e con sé stessa.
Tentativo dopo tentativo, Cassandra prova a cambiare i pezzi di sé stessa che pensa siano il problema, ma arriverà a una conclusione che mai sarebbe riuscita a prevedere.

“Ed ecco come inizia la mia storia.
Con una tazza dentro una scatola, una vera e propria opera di denigrazione e la presa di coscienza che quando lascio un edificio la mia assenza verrà notata di gran lunga meno di quella di una pianta di ficus mezzo morta.”

A differenza di quel che potrebbe sembrare dalla trama, “The Cassandra Complex” non è un romance. Si maschera da romance per permettere alla sua protagonista di scendere a patti con la vera portata di questa storia con i suoi tempi.
Non che l’amore non abbia un ruolo importante; si parla di due tipi di amore in particolare, quello per sé stessi e… l’altro non ve lo dico.
Cassandra è la narratrice della sua storia e in prima persona ci porta non solo nella sua vita, ma anche nella sua mente rigidamente compartimentalizzata.
Forse all’inizio la lettura potrebbe risultare un po’ ostica, perché a volte è una sfida essere in sintonia con le decisioni e i pensieri di Cassandra.
Ad esempio, è chiaro per chi legge che Will non è un buon fidanzato per Cassandra, eppure lei si ostina a cancellare il tempo (e a cancellare sé stessa) per far sì che la relazione funzioni, quando qualsiasi cosa grida che non succederà mai.
È difficile digerire anche il modo in cui tutte le persone intorno a Cassandra la trattano. Spesso sono proprio cattive e lei lo accetta, prendendosi quasi la colpa del loro atteggiamento. Viene quasi da urlare “Perché non capite?!”.

“In un modo o nell'altro, E sempre così che si riducono le mie relazioni: una mancata
"connessione", come se fossi un pezzo di Lego rotto col quale nessun altro si può incastrare.”

Holly Smale, l’autrice, a 39 anni ha ricevuto una diagnosi di autismo.
Cassandra è il suo modo di dare voce alle persone neurodivergenti, presumibilmente partendo dalla sua stessa esperienza.
Cassandra è la prima a non conoscersi e capirsi; quando hanno il coraggio di farlo, le persone le hanno sempre detto che è diversa e/o difettosa e, nonostante odi sentirselo dire, in fondo lo pensa anche lei.
Accetta il modo in cui pensa e vive, ma non per questo lo accetta al 100%.
I continui viaggi nel tempo dimostrano proprio questo, che in fondo, in qualche modo, vorrebbe cambiarsi per far funzionare le cose, ma forse la sua nuova capacità ha un altro scopo, diverso da quello che crede.
Forse il segreto non è farsi amare dagli altri, ma accettare e amare sé stessa fino in fondo.

“A quanto pare, tutto ciò che devo fare è chiudere gli occhi, concentrarmi attentamente sul momento in cui vorrei ritrovarmi, e riaprirli.”

Che storia bellissima!
È inaspettata, toccante, davvero emozionante.
Quell’ultima pagina. Sto ancora pensando a quell’ultima pagina.
Il finale è un po’ aperto, ma è la prima volta che non mi infastidisce, perché in questo caso il libro termina anche con una fortissima nota di speranza, che tutto andrà per il verso giusto, a cui è impossibile non credere.
Fatevi questo regalo e fate la conoscenza di Cassandra, sono certa che amerete lei e la sua storia.
Baci

 

Voto libro - 5


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