Prometto di perdere



Genere: Romanzo Rosa

Autore: Pedro Chagas Freitas

Data: 15 Settembre 2016

La strada è piena di rumori: le macchine che sfrecciano, le voci dei passanti, i clacson impazziti. Ma l’uomo non sente nulla. È come se tutto il mondo si fosse fermato in un istante. Per lui esiste solo lei. Lei che stranita si guarda intorno mentre il vento le scompiglia i capelli. Non la conosce, ma non importa. Sa di amarla. In fondo basta guardare i suoi occhi, le sue mani e la sua bocca. L’amore non ha bisogno di altro. L’uomo le si avvicina e le chiede di essere sua per sempre. Lei gli dice di sì. Comincia così la sfida che come loro tutti gli amanti devono affrontare, e ogni loro storia insegna qualcosa. Insegna che per restare insieme si devono fare errori. Bisogna credere nell’impossibile e convincere l’altro che l’amore non è una bugia, un’invenzione dei poeti. È dentro ognuno di noi. Basta non avere paura, paura di perdere.


Salve lettori, oggi vi parlerò del seguito di “Prometto di sbagliare”, intitolato “Prometto di perdere”, dell’autore Pedro Chagas Freitas ed edito da Garzanti Editore il 15 Settembre di quest’anno. Come la scorsa recensione è stata davvero stramba
e complicata, anche questa sicuramente vi lascerà con milioni di domande, d'altronde non è esattamente questo il ruolo dei libri? Portare le persone a farsi delle domande ed aiutarle a darsi delle risposte. A questo proposito, in seguito, vi segnalerò l’unico difettuccio che ho riscontrato in questo libro. Come nel primo volume, anche in questo non ci sono protagonisti specifici. La storia è un miscuglio sconnesso di pensieri, di sensazioni, di vita. Freitas ci accoglie nella propria mente e nella propria esistenza, aprendoci la porta a quelli che sono i suoi pensieri più intimi, ma permettendoci, allo stesso tempo di renderli nostri e amalgamarli al significato che noi vogliamo dargli. L’amore è sempre l’argomento centrale e, come tale, riempie la vita di chiunque. Senza amore non c'è niente. Il niente deriva dal non amore.

“Avere cura di un amore è non lasciarlo mai addormentare, non permettere mai che si senta comodo. Un amore comodo si lascia andare, si lascia trascinare. Un amore comodo vuole solo rimanere lì, nel suo cantuccio, nel suo territorio d’infallibilità. Ma solo ciò che è fallibile è vivo.”

Non so ancora quale nome dare a queste opere. Non li posso catalogare come romanzi o come lettere, sono semplicemente delle perle di saggezza che ognuno di noi dovrebbe leggere. Freitas dice che probabilmente sono cose che già sapevamo, ma che a volte c'è bisogno di qualcuno che le dica al posto nostro per rendersene conto davvero, e penso che sia una grande verità.

“Che queste parole non servono esattamente a nulla e tutto ciò che ho scritto già lo sapevi, ma forse avevi bisogno di leggerle o forse no, comunque sia eccole qui: abituati.”

Non si tratta di una lettura semplice, ma a differenza di “Prometto di sbagliare”, l’autore ha voluto usare parole ancora più semplici ed ha tentato di spiegare, come fa un insegnante ad un alunno, i suoi concetti. Nonostante ciò ho percepito un tono leggermente più saccente e la sua penna, prima così piena di umiltà, è diventata più ruvida.

“Le persone parlano troppo quando vogliono far male. Le parole non sono fatte per ferire. Chi ha inventato le parole le ha inventate per amare.”

Ovviamente questo non mi ha negato la possibilità di godermi ogni singola lettera di questa bellissima opera che vi consiglio davvero di leggere, perché sono del parere che ognuno di noi dovrebbe riflettere, almeno una volta, sul significato della propria esistenza ed imparare a gioire dei lati più affascinanti, come per quelli più dolorosi. Un abbraccio 
 

Voto storia - 5 Wow! Meraviglioso





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