Evelyn Talbot series
Genere: Thriller
Autore: Brenda Novak
Stanno accadendo strane cose nel piccolo villaggio di Hilltop, remota
località dell'Alaska dove l'inverno è così gelido da ottenebrare le
coscienze. Da quando, tre mesi prima, è stata aperta Hanover House, una
clinica psichiatrica di massima sicurezza che ospita con finalità
scientifiche i più feroci serial killer d'America, nessuno dorme più
sonni tranquilli e a nulla servono le rassicurazioni di Evelyn Talbot,
la psichiatra trentenne e determinata che dirige l'istituto insieme al
collega Fitzpatrick. Soprattutto quando nella neve avviene un macabro
ritrovamento: i resti di una donna, orrendamente martoriata. Per il
giovane sergente Amarok è la conferma di ciò che ha sempre temuto:
portare un branco di efferati assassini a pochi metri dalle loro case e
dalle loro famiglie è stata una decisione estremamente pericolosa. Ma la
sua fermezza si scontra con il fascino fragile e misterioso di Evelyn,
il cui passato nasconde il più nero e atroce degli incubi. E mentre una
violenta tormenta di neve si abbatte sul paese rendendo impossibili i
collegamenti e le comunicazioni, la psichiatra ha più di un motivo per
pensare che quel primo omicidio sia un messaggio destinato proprio a lei
e che l'ombra del passato la stia per raggiungere ancora una volta.
Salve
lettori! Come va? Io sono pronta per una recensione all’insegna di
corpi smembrati e psicopatici dalle tendenze omicide. Tutto ciò avviene
in una zona sperduta del mondo, precisamente l’Alaska. Tra la neve che
cade come pioggia, riuscirà Evelyn Talbot
a raggiungere il suo grande sogno? Ovvero quello di dirigere un carcere
per efferati serial killer psicopatici, con tendenze sessuali e
ossessioni anomale?
Il libro in questione si intitola
"Alaska", è stato scritto da Brenda Novak e pubblicato dalla casa
editrice Giunti nel novembre scorso. Hanover House è un
carcere di massima sicurezza, allocato appunto nella remota Alaska e,
nel quale, molti laureati hanno deciso di studiare la psiche di serial
killer spietati, definiti psicopatici perché secondo la scala di Hare
hanno dimostrato un
punteggio molto alto di pazzia. In pratica, non sono
persone dotate di un cervello normale. Non si pentono di nulla e hanno
ucciso per il solo gusto di farlo. Però, c'è un motivo per cui Evelyn
Talbot, assieme al co-dirigente Tim Fotzpatrick, hanno deciso di creare
questo luogo. Infatti la nostra protagonista ha subito una situazione
molto simile quando era solo una ragazzina. Il suo fidanzato, Jasper, si
era finto un ragazzo per bene e lei si era fidata ciecamente. I suoi
comportamenti erano così normali, che nessuno avrebbe mai pensato che
potesse essere in grado di uccidere le sue tre migliori amiche e
posizionarle nelle pose più umilianti possibili. Inoltre, Evelyn non
avrebbe mai immaginato che avrebbe potuto farle del male. Invece si
sbagliava di grosso. Per questo motivo, dopo essere sopravvissuta, ha
deciso che nessun'altra ragazza avrebbe dovuto trovarsi nella sua stessa
situazione. Perché gli psicopatici sembrano talmente normali che è
impossibile riconoscerne le caratteristiche.
«Non avendo alcun timore della punizione, non mostravano reazioni fisiologiche. È uno dei motivi della loro recidività. Non imparano nulla dalle loro azioni, se non nuovi modi per non farsi scoprire.» Era anche la ragione per cui le terapie di gestione della rabbia erano state controproducenti. «Vogliono quello che vogliono, qualunque siano le conseguenze, e vivono per ottenerlo.»
Hanover House
è il luogo perfetto dove Evelyn può studiare le persone e cercare di
trovare un metodo di calcolo che possa salvare molte vite. Ma, in un
luogo del genere, com'è possibile riuscire a controllare ogni movimento?
Ogni persona? Infatti, ad un certo punto la situazione diventerà
ingestibile. Alla vigilia di due omicidi macabri e inspiegabili, le
indagini arriveranno a trovare colpevoli così vicini a Evelyn, che sarà
impossibile anticiparne il risultato. Con l’aiuto di Amarok, un ragazzo
ventinovenne e innamorato di Evelyn, la verità verrà a galla e la nostra
protagonista si renderà conto che nulla è mai come sembra e che le
persone non si possono conoscere fino in fondo.
“Lui non chiese scusa. «È vero, l’Alaska non fa per te.»
«Questo è il mio lavoro!» «Non
hai bisogno di studiare gli psicopatici. Quello che hai subito a sedici
anni e ancora quest’estate ti ha instillato una tale paura degli uomini
che non riesci più a fidarti di loro. Perché peggiorare le cose?”
Questo
thriller dall’ambientazione inquietante e soffocante mi ha affascinata
molto, e devo dire che sarei molto curiosa di conoscere ogni curiosità
sul mondo delle psicopatie. Nonostante la delicatezza dell’argomento,
Brenda Novak è riuscita a rendere questo libro molto scorrevole e
soprattutto ho apprezzato il fatto che ogni colpo di scena non era per
niente prevedibile. Magari c’era un momento di tensione in cui non
accadeva niente e due secondi dopo, quando si pensava che la tempesta si
fosse placata, ecco che accadeva l’impensabile. Mi sono ritrovata
parecchie volte a pensare: Oh mio dio! Come farà ora Evelyn? Ma,
ovviamente, lei se l'è sempre cavata nel migliore dei modi ed ha
dimostrato di essere molto coraggiosa. La forza di una donna è
inesauribile! L’unico piccolo lato che non mi è piaciuto molto è stato
il fatto che i personaggi fossero così tanti e poco descritti. Molte
volte mi è capitato di chiedermi da dove saltasse fuori un certo nome e
che ruolo avesse nella storia. Proprio per questo non sono riuscita a
ragionare sul possibile colpevole degli omicidi, e non è forse questo il
lato più divertente di un thriller? In ogni caso, vi consiglio questa
lettura perché non è per nulla pensate e riesce ad aprire la mente verso
argomenti che non si trattano molto spesso. Detto ciò, buona lettura e
non dimenticate di procurarvi una coperta, perché farà molto freddo!
Un bacio.
Voto storia - 4 Molto Bella
Voto erotico - 2 Poco Casto
Genere: Thriller
Autore: Brenda Novak
10 Ottobre
È
trascorso ormai un anno da quando Evelyn Talbot si è trasferita in
Alaska, ad Hanover House, la clinica psichiatrica di massima sicurezza
dove vengono internati i serial killer più efferati. Solo pochi di loro
hanno una mente così brillante da riuscire a spiegare il complesso modus
operandi che si cela dietro ai propri crimini, e uno di questi è appena
arrivato. Si tratta di Lyman Bishop, il “Fabbricante di Zombi”, un
genetista accusato di lobotomizzare le sue vittime con un rompighiaccio.
L’unico il cui raffinato intelletto regge il confronto con il
famigerato Hannibal Lecter. Appena Evelyn lo incontra sente il sangue
gelarsi nelle vene, e non è certo per la tempesta di ghiaccio che sta
per abbattersi sulla zona... Ha la netta sensazione che qualcosa nella
sua vita stia per cambiare, irreparabilmente. Quando viene ritrovato il
corpo di una nuova vittima uccisa con un rompighiaccio, il dubbio che
Bishop sia l’uomo sbagliato emerge con violenza. Ma le sfide non sono
finite per Evelyn, perché la minaccia di Jasper, il ragazzo che a sedici
anni l’ha segregata e seviziata, sembra più vicina che mai. Esiste un
legame tra questi eventi?
È solo un caso che la donna massacrata assomigli terribilmente alla bella psichiatra?
1 comments
Bella recensione, il libro sembra davvero interessante :)
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