36 domande per farti innamorare di me


Autore: Vicki Grant 

Genere: Young Adult

13 febbraio


Hildy ha diciotto anni e frequenta l'ultimo anno di liceo. Di buona famiglia, è una studentessa modello fin troppo rispettosa delle regole.

Paul ha quasi diciannove anni, non ha un lavoro fisso ed è meravigliosamente sfrontato e intrigante. Hildy e Paul non si conoscono e appartengono chiaramente a mondi distanti anni luce. È probabile che non si sarebbero mai incontrati se non avessero deciso di partecipare, ognuno per le proprie ragioni, a un esperimento organizzato dal dipartimento di psicologia dell'università. Una ricerca che si propone di rispondere a un quesito semplice quanto ambizioso: può l'amore - sentimento nobilissimo e raro di cui grondano romanzi, film e canzoni pop - essere "pilotato" se non addirittura costruito a tavolino? Per capirlo, Hildy e Paul (vedi alla voce cavie) dovranno rispondere insieme a un questionario di 36 domande.

Di risposta in risposta, alternando le risate ai pianti e passando attraverso arrabbiature, segreti inconfessabili, bugie, fughe improvvise e ritorni inaspettati potrebbero accorgersi che forse, al di là delle loro evidenti differenze, qualcosa di profondo li unisce. Che si tratti di quella cosa che inizia per A di cui tutti sembrano andare in cerca?


Buon inizio settimana, lettrici.
Questo fine settimana mi è capitato tra le mani uno young adult molto carino edito Mondadori. Trattasi di "36 domande per farti innamorare di me" di Vicki Grant.
Hildy e Paul non si conoscono.
Partecipano a un esperimento sociale organizzato dalla facoltà di psicologia dell'Università della loro cittadina.
Un esperimento atto a dimostrare che è possibile, per due individui che non si conoscono, sviluppare un legame attraverso una serie di 36 domande da porsi scambievolmente.
I due, poco più che maggiorenni, hanno motivazioni diverse per la partecipazione. Hildy lo fa per dovere morale, per la ricerca, in più vuole
dimostrare qualcosa a se stessa; Paul lo fa per i 40 dollari che pagano per sottoporsi alla cosa. Da subito, Hildy e Paul si prendono male. Hildy è puntigliosa e chiacchierona, vuole che il suo partener si impegni con serietà ma lui invece continua a fare lo spaccone e si adopera affinché Hildy perda la sua pazienza. Infatti ci riesce! Dopo poche domande Hildy si arrabbia di brutto e tira, in faccia a Paul, il pesce King Kong che aveva comprato per il fratello piccolo, poi si alza e va via. Ha ben altri problemi da affrontare! La sua famiglia, un tempo felice, corre un rischio pesante e la colpa potrebbe essere sua. Qualche giorno dopo, però, Hildy non riesce ancora a dimenticare Paul e il suo caratteraccio. Ne parla coi suoi migliori amici, Xiu e Max, cercando di convincersi che è matta a pensarlo ancora. Una sera Paul la contatta sulla chat di Facebook. Hildy è felice come non mai, ma allo stesso tempo ha paura. Paul le dice che faranno bene a continuare le loro domande perché vuole i 40 dollari che gli spettano, in cambio le restituirà il suo pesce.
Cominciano così una fitta conversazione via chat, imparando ad aprirsi e conoscersi, raccontandosi, seppur con reticenza e paura, i loro più intimi segreti.
Hildy sente qualcosa per questo ragazzo, ma la storia della sua vita le insegna che lei non è fatta per le relazioni, per essere amata, e chi più ne ha più ne metta. Ha paura, non vuole incontrarlo, eppure farlo sarebbe la cosa che più la farebbe felice.
Paul, da parte sua, ha avuto una vita difficile. Vive solo e non ha nessuno. Tutti quelli che ha amato non ci sono più, lo hanno lasciato e lui non vuole più legarsi ad una sola persona, Hildy però... Hildy ha qualcosa che non riesce a combattere. Farebbe bene a mollare tutto e soffrire o rimanere e correre il richio di stare ancora più male?
Una storia molto young e poco adult veramente carina e godibile.
I protagonisti, soprattutto Hildy, risultano un tantino immaturi per la loro età, lo stesso vale, a tratti, per i dialoghi, che si alternano tra momenti di scaramucce bambinesche e momenti di profonda riflessione.
Ho trovato la struttura del romanzo molto originale, fatta di pochissimi momenti narrativi e molti dialoghi sotto forma di messaggi al pc. 
Lo schema Hildy: bla bla bla
Paul: bla bla bla
continua anche quando i due si incontrano e parlano faccia a faccia. Questo mi è piaciuto per diversi motivi. 
Innanzitutto ha tenuto ferma l'attenzione sulle 36 domande, poi ha reso la lettura veloce e comprensibile senza le parti descrittive che, in questo tipo di costruzione, non erano necessarie.
La storia personale di Hildy e quella di Paul sono molto interessanti. Anche se poco sviluppate, sono state decisisve per comprendere i protagonisti e il loro carattere.
È un romanzo leggero, adatto al weekend, poco impegnativo ma delizioso.
Adatto più che altro ad un pubblico di giovanissimi, può essere apprezzato anche da noi adulti.
Buona lettura, quindi.


Voto libro - 3 ½  Molto bello








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