La poesia dell'anima
Genere: Romance
Autore: Patrisha Mar
10 febbraio
Giulio Dante è un giovane meccanico che vive ad Ancona, ha una passione segreta per la poesia e fa da padre al fratello Tommaso, che ha la sindrome di Down. Nella sua vita non c’è posto per l’amore, ma solo per avventure mordi e fuggi. Solo che Giulio non ha fatto i conti con il destino: sarà proprio una delle sue “avventure”, infatti, la prorompente Dafne, a presentargli Anna Prete, futura impiegata dell’officina. Chissà se il loro rapporto resterà puramente professionale…
Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.
Care amiche del blog, per me non è facile scrivere questa recensione, le emozioni sono tante e non so se potrò esprimerle con le parole.
È facile sentirsi così dopo aver letto un libro di Patrisha Mar e, credetemi, “La poesia dell'anima” non è uno scritto che si dimentica facilmente.
Non è una storia d'amore, è un libro traboccante d'amore.
L'amore tra due mondi apparentemente lontani: l'affetto per l'amica di sempre e quello per un fratello che si vuole proteggere.
Anna è una ragazza timida, di famiglia semplice e con sani valori troppo spesso dimenticati, che grazie alla sua amica Dafne trova lavoro nell'officina di Giulio. Dapprima è Dafne a frequentarlo, complice l'attrazione fisica e il principio secondo il quale Giulio cerca solo storie di una notte perché non vuole impegnarsi. Non vuole aggiungere altre responsabilità alla sua vita oltre al lavoro e al prendersi cura di suo fratello, ma con l'arrivo di Anna tutto è destinato a cambiare.
Dapprima impercettibilmente, poi in maniera sempre più totalizzante. Anna si innamora per la prima volta, ma si frena perché per lei l'amicizia di Dafne è troppo importante.
Eppure, quando il vero amore si insinua nel nostro cuore e lo coinvolge appieno non si può rifuggirlo, non senza soffrire. Giulio, dal canto suo, non capisce come Anna, così diversa dalle ragazze che ha frequentato, gli sia penetrata nell'anima, facendolo aprire come nessuno aveva mai fatto. Neppure suo fratello Tommaso, il suo fratello così speciale, con la sindrome di Down, un ragazzo sensibile e sveglio che capisce subito quanto Anna e Giulio siano fatti l'uno per l'altra.
Non sapete quanto vorrei avere un po' della saggezza e degli occhi buoni di Tommaso, quanto tutto ciò servirebbe in questa realtà dove le diversità sono viste come muri e non come opportunità per arricchirsi.
E non sapete quanto i valori di Anna mi diano speranza che, nonostante le brutture là fuori, non tutto sia perduto. Quanto la sensibilità nascosta di Giulio e il suo essere un uomo migliore grazie ad Anna abbiano fatto una carezza romantica al mio cuore.
Grazie a questa storia, esso si è spalancato e si è ritrovato pieno di pensieri buoni, di dolcezza, ha abbracciato tutti questi personaggi come gli amici che sarebbe bello ognuno avesse nella sua vita.
Patrisha ha saputo descrivere con delicatezza e leggerezza la vita di chi ha la sindrome di Down e ha saputo farlo magistralmente.
Nei suoi ringraziamenti ha orgogliosamente scritto di essere madre di una bambina speciale e non nascondo che ho invidiato il suo modo di cogliere le sfumature di queste persone che non sono poi così diverse da noi. Con i loro sogni, le loro incertezze, le loro difficoltà, i loro pensieri semplici e diretti e un grande affetto da dare e ricevere.
Io spesso non so cogliere queste sfumature e me ne rammarico, vado avanti come un treno e molte cose degne di nota mi passano accanto velocemente. E ne perdo la bellezza.
Questa storia mi ha ricordato che non devo perdere il privilegio di essere una buona osservatrice, soprattutto di riscoprire valori dei quali parlo spesso e che posso e devo ritrovare ogni giorno.
La vita di Anna, Giulio e Tommaso è un racconto bellissimo, ricco, profondo e vero e ho amato scoprire l'evolversi dei loro pensieri e del loro rapporto, di come siano diventati amici, di come Anna e Giulio si siano innamorati, di come Tommaso abbia acquistato sicurezza e si sia aperto alla vita di adulto, lui che, ventiduenne, potrebbe insegnare molte cose a chi ha qualche anno in più.
Tommaso ha di diritto un posto speciale tra i miei personaggi preferiti in tutti i libri che ho letto. E non tanto per via della sua condizione, non mi interessa. Perché è una persona saggia, dolce, che sa cogliere la bellezza delle piccole cose e la profondità delle persone.
È un'anima antica immersa in una modernità che la affascina e che vuole vivere appieno. Non posso che consigliarvi, anzi esortarvi, a leggere questo libro, vi emozionerete e arricchirete, credetemi.
E quando arriverà l'epilogo, questi ragazzi vi mancheranno.
A te, Patrisha, non posso che augurare di scrivere ancora per moltissimo tempo tutte le storie che il tuo cuore e la tua fantasia ti suggeriscono, con il linguaggio empatico, tremendamente diretto e introspettivo che ti contraddistingue.
Io, dal canto mio, sono felice di poter leggere ogni tua storia consapevole di emozionarmi, arricchendo il mio cuore e la mia anima di una bontà e di un amore per la vita e per gli altri dei quali lì fuori spesso sento la mancanza.
Al nostro prossimo incontro!
voto libro - 4,5 Stupendo
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