Io sono Mia


Genere: Romance

Autore: Max Giovagnoli

29 marzo


Un romanzo che arriva dritto al cuore
C'è bisogno di coraggio per essere fragili

Mia ha diciotto anni e una brutta cicatrice sul viso. La mattina va a scuola e di sera costruisce scenografie per il Teatro dell’Opera di Roma. Vive a MU, una casa famiglia che somiglia a un sommergibile, ed è abituata a cavarsela da sola. Da sempre. Con le mani riesce a plasmare tutto quello che vuole. Con le compagne e i ragazzi, invece, è una frana. In classe la chiamano “Non” e tutti sanno che non bisogna toccarla… Andrea è stata per anni una delle più spregiudicate produttrici cinematografiche europee. Nessuno ha mai potuto mettersi tra lei e il successo, nemmeno sua figlia. Finché un giorno, un brutto incidente ferma la sua corsa. Le strade di Mia e Andrea si incrociano di nuovo, in modo del tutto inaspettato, in un viaggio che per entrambe è una fuga. Dalla Roma dei Fori imperiali e delle torri di periferia fino alle aurore boreali e ai vulcani addormentati di un piccolo arcipelago al largo dell’Islanda, Mia e Andrea si trovano a vivere – senza volerlo – l’avventura più importante della propria vita. Dopo tanto tempo, finalmente insieme.

La storia di una madre e una figlia, implacabili e fragili, alla ricerca di un riscatto: disposte a tutto, perché non hanno nulla da perdere.




Salve lettori.

Oggi vi parlerò di "Io sono Mia", un romanzo di Max Giovagnoli che ho potuto leggere in anteprima grazie alla Newton Compton, in uscita oggi, 29 Marzo.

Andrea e Mia sono madre e figlia, ma solo sulla carta.
Andrea, donna di successo nel campo della cinematografia, ha messo al mondo Mia quando non era ancora pronta e, una notte, dopo un tragico incidente tutt'oggi confuso nei suoi ricordi, perde la custodia di Mia in favore di Diana, la loro governante. Per volere del tribunale, Mia deve vedere la madre una volta al mese e questi incontri non finiscono mai bene, soprattutto una volta che Mia cresce, diventando un'adolescente problematica e arrabbiata.
Dopo un incidente in moto e la corsa al pronto soccorso, Andrea scopre di soffrire di una grave cardiopatia che la porterà inevitabilmente alla morte se non si sottoporrà ad un importante intervento salva vita. Il professore della clinica privata che la visita la informa del costo dell'intervento, molto alto e praticamente fuori portata per Andrea, che negli ultimi anni ha perso la presa sul mondo cinematografico e sta cadendo in rovina.
Decide di vendere una vecchia proprietà che, molti anni prima, aveva acquistato di impulso in Islanda.
Per chiudere il contratto di vendita deve recarsi in loco e così, dopo l'ultimo disastroso confronto con la figlia, parte per l'avventura.
Nel frattempo Mia scopre che Diana è in grossi guai con alcuni malviventi romani e che ha bisogno di soldi. Scopre del viaggio della madre e la segue per chiederle il denaro che le serve per salvare Diana.
Il viaggio che ne segue risulterà per entrambe, separatamente, una bella avventura, fatta di pericoli e novità, imprevisti e brutte sorprese, ma anche un percorso emotivo forte e rivelatore, che le porterà alla fine a confrontarsi e chiarire il loro rapporto.

Questo romanzo è indubbiamente un racconto forte e toccante, che mostra il percorso di crescita di due donne apparentemente diverse, ma più simili di quanto possa sembrare.
È un confronto, uno scontro, una guerra all'ultimo sangue tra due caratteri forti e indipendenti, tra una madre e una figlia che non si sopportano, non si comprendono, non si ascoltano. Si tirano addosso colpe e si sputano in faccia veleno, evitando di guardarsi negli occhi, nel cuore, di ascoltare i sentimenti, raccontarsi le emozioni.
Sono segnate dalla loro infanzia. 
Andrea ha alle spalle una famiglia fredda e snob che non l'ha mai appoggiata, che l'ha osteggiata, che non l'ha amata.
Si ritrova ad essere madre e non lo voleva, abbandonata dal compagno e, in seguito, dal mondo per cui ha sempre lottato, il cinema. È stressata, impaziente, si sente legata al terreno da una piccola creatura urlante che ha bisogno di troppe attenzioni e che le toglie il tempo che vorrebbe dedicare al suo sogno. È a questo punto che le cose le sfuggono dalle mani, che si aggrappa all'alcol che le fa compiere un gesto tanto mostruoso quanto inconsapevole. Scarica il suo malcontento, la sua malattia di vivere su Mia, fino al tragico epilogo.
Anche Mia, quindi, come Andrea, non è stata amata dalla famiglia. Porta addosso una cicatrice che non sa come si è fatta e che la sfigura, la segna fuori e dentro.
Si costruisce un muro, spesso e impenetrabile, che nessuno riesce a scalfire. Indossa una maschera che tiene lontani tutti.
È sola e sufficiente a se stessa.
Non ha bisogno di nessuno.
Il viaggio che entrambe intraprendono verso l'Islanda, fredda e inospitale, assume, a mio avviso, un significato simbolico importante nel racconto. 
È un viaggio emotivo, un percorso di crescita, epifanico per certi versi.
Mentre ho adorato il lato emotivo del romanzo, quello simbolico e coinvolgente, non posso dire altrettanto del lato tecnico.
La storia è raccontata da Mia in prima persona e da un narratore esterno per i capitoli che riguardano Andrea e due personaggi chiave che vivono in Islanda, Thorir e Kolbeinn.
Questo non è un male, serve a introdurre l'avventura in Islanda e a spiegare i retroscena importanti nonché a introdurre un tema atroce di attualità, quale la caccia alla balena e al commercio clandestino dei prodotti ricavati dalla sua carne e dalla sua carcassa.
Quello che mi ha lasciata perplessa è stato lo stile dell'autore. 
L'ho trovato troppo ampolloso in alcuni punti, forzatamente ricercato, focalizzato molto sul compito di "dire" piuttosto che "mostrare". 
Questo non ha reso la lettura scorrevole e, insieme al ritmo lento, ha abbassato il grado di fruibilità.
Devo aggiungere che il tutto si riprende alla fine. La storia acquista intensità, ritmo e tensione.
Nonostante questo svantaggio tecnico, mi sento di consigliare la lettura di "Io sono Mia", di non abbandonare la lettura alle prime difficoltà, di andare avanti e lasciarsi prendere.
Buona lettura,


voto libro - 4 Bellissimo

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