Domani che giorno è?
Genere: Paranormal Thriller
Autore: L. Cassie
Uscita: 5
maggio 2018
Il 14 novembre è ormai alle porte ed Elizabeth Cooper non vede l’ora di
brindare ai suoi trent’anni.
Nulla potrebbe essere più bello di così, se non fosse che la sera prima
del suo compleanno un terribile incidente automobilistico la vede coinvolta,
facendole perdere la vita.
Il mattino dopo, tuttavia, si sveglia nel suo letto in ottima salute e
senza nemmeno un graffio.
È di nuovo il 13 novembre.
Uno strano scherzo del destino comincia a prendersi gioco di lei,
facendole rivivere lo stesso giorno un’infinità di volte.
Cosa sta accadendo? Sta forse impazzendo e tutta questa strana faccenda è
quindi frutto della sua immaginazione o l’universo sta cercando di comunicargli
qualcosa?
Voto libro - 3.5 Molto Bello
Buongiorno, lettori!
Oggi vi parlo in anteprima del nuovo thriller di L. Cassie, “Domani che giorno è?”, che ho avuto la possibilità di leggere e recensire per voi.
È il 13 novembre e Elisabeth Cooper è alle prese con una vita apparentemente perfetta. Il giorno dopo sarà il suo trentesimo compleanno, il suo storico fidanzato le ha appena chiesto di sposarlo e gestisce un’azienda di successo ereditata dal padre. Beth si sente realizzata nel lavoro e nella sua relazione, ma oggi è un giorno particolare che la farà riflettere molto, perché oggi sarà l’ultimo giorno della sua vita. Vivrà una giornata come le altre e, di ritorno dal lavoro, morirà in un incidente automobilistico. Ma inaspettatamente avrà il dono, o la sventura, di dover rivivere quel 13 novembre altre volte, sempre con la stessa conclusione. È solo uno strano scherzo dell’universo o tutto succede per uno scopo? Forse, grazie a questo, la nostra protagonista comprenderà qualcosa in più di su stessa e della vita che sta vivendo.
Noi, leggendo, l’accompagniamo nel giorno che più le ha cambiato la vita e scopriamo di più su di lei e sugli altri personaggi che giocano un ruolo fondamentale nella narrazione attraverso flashback o capitoli dedicati. Perché forse la sua vita non è così perfetta come immaginiamo.
La trama mi ha subito incuriosita e mi ha dato la spinta per intraprendere questa breve lettura che, senza troppe pretese, può regalarci un pomeriggio immersi nella storia di questa donna e, allo stesso tempo, ci porta a riflettere su noi stessi e sulla nostra vita.
E se oggi, proprio oggi, fosse il nostro ultimo giorno, saremmo soddisfatti di come lo stiamo vivendo? E se avessimo la possibilità di riviverlo, cambieremo qualcosa per trarne il massimo o saremmo divorati dal terrore della morte imminente?
Elisabeth in poche pagine compie una crescita personale impressionante e riflette come probabilmente non ha mai fatto prima. Guidata dagli eventi e messa di fronte all’inevitabilità della morte si interroga sulla sua condotta morale e sulla sua reale felicità.
A
volte siamo vittime della vita frenetica di tutti i giorni e ci
lasciamo semplicemente trasportare dagli eventi e non mettiamo in pieno
risalto quello che vogliamo veramente o ciò che ci renderebbe felici, a
volte scegliamo la strada più facile rispetto a quella con buche e curve
sul percorso.
Magari leggiamo la scritta Carpe Diem o Memento Mori in giro sul web e vogliamo credere che è quello che stiamo facendo, che cogliamo ogni attimo che ci si presenta dinnanzi, oppure pensiamo che siano solo scemenze, ma l’interrogativo principe dopo questa lettura è: come e per cosa viviamo?
E, quando avrete finito questo libro, vi chiederete a chi volete somigliare: Lizzy o Beth?
Consiglio questa lettura a tutti, perché tutti abbiamo bisogno di farci qualche interrogativo sul senso della vita ogni tanto, sennò che stupidi, intelligenti, cocciuti, geniali umani saremmo? E se abbiamo la possibilità di farlo grazie ad un libro scritto da una giovane scrittrice italiana, che ci fa immergere in una storia semplice e particolare grazie ad uno stile fluente e che si fa leggere da solo, cosa possiamo chiedere di più?
Ci leggeremo presto, con nuove letture che ci regalano momenti in compagnia di noi stessi.
Oggi vi parlo in anteprima del nuovo thriller di L. Cassie, “Domani che giorno è?”, che ho avuto la possibilità di leggere e recensire per voi.
È il 13 novembre e Elisabeth Cooper è alle prese con una vita apparentemente perfetta. Il giorno dopo sarà il suo trentesimo compleanno, il suo storico fidanzato le ha appena chiesto di sposarlo e gestisce un’azienda di successo ereditata dal padre. Beth si sente realizzata nel lavoro e nella sua relazione, ma oggi è un giorno particolare che la farà riflettere molto, perché oggi sarà l’ultimo giorno della sua vita. Vivrà una giornata come le altre e, di ritorno dal lavoro, morirà in un incidente automobilistico. Ma inaspettatamente avrà il dono, o la sventura, di dover rivivere quel 13 novembre altre volte, sempre con la stessa conclusione. È solo uno strano scherzo dell’universo o tutto succede per uno scopo? Forse, grazie a questo, la nostra protagonista comprenderà qualcosa in più di su stessa e della vita che sta vivendo.
Noi, leggendo, l’accompagniamo nel giorno che più le ha cambiato la vita e scopriamo di più su di lei e sugli altri personaggi che giocano un ruolo fondamentale nella narrazione attraverso flashback o capitoli dedicati. Perché forse la sua vita non è così perfetta come immaginiamo.
La trama mi ha subito incuriosita e mi ha dato la spinta per intraprendere questa breve lettura che, senza troppe pretese, può regalarci un pomeriggio immersi nella storia di questa donna e, allo stesso tempo, ci porta a riflettere su noi stessi e sulla nostra vita.
E se oggi, proprio oggi, fosse il nostro ultimo giorno, saremmo soddisfatti di come lo stiamo vivendo? E se avessimo la possibilità di riviverlo, cambieremo qualcosa per trarne il massimo o saremmo divorati dal terrore della morte imminente?
Elisabeth in poche pagine compie una crescita personale impressionante e riflette come probabilmente non ha mai fatto prima. Guidata dagli eventi e messa di fronte all’inevitabilità della morte si interroga sulla sua condotta morale e sulla sua reale felicità.
“La strana esperienza che sto vivendo mi sta facendo aprire gli occhi e guardare le cose sotto un’altra prospettiva.”
Magari leggiamo la scritta Carpe Diem o Memento Mori in giro sul web e vogliamo credere che è quello che stiamo facendo, che cogliamo ogni attimo che ci si presenta dinnanzi, oppure pensiamo che siano solo scemenze, ma l’interrogativo principe dopo questa lettura è: come e per cosa viviamo?
E, quando avrete finito questo libro, vi chiederete a chi volete somigliare: Lizzy o Beth?
Consiglio questa lettura a tutti, perché tutti abbiamo bisogno di farci qualche interrogativo sul senso della vita ogni tanto, sennò che stupidi, intelligenti, cocciuti, geniali umani saremmo? E se abbiamo la possibilità di farlo grazie ad un libro scritto da una giovane scrittrice italiana, che ci fa immergere in una storia semplice e particolare grazie ad uno stile fluente e che si fa leggere da solo, cosa possiamo chiedere di più?
Ci leggeremo presto, con nuove letture che ci regalano momenti in compagnia di noi stessi.
3 comments
Grazie mille per il tempo che mi avete dedicato e per le belle parole di questa recensione!
RispondiEliminaCiao! Grazie a te per averlo scritto
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