La teoria imperfetta dell'amore




Autore: Julie Buxbaum

Genere: Romance

4 settembre


E se amore e amicizia fossero due risultati diversi della stessa equazione? 

A volte basta cambiare prospettiva per dare senso al mondo. Da quando suo padre è morto in un incidente d’auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L’unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero e voltare pagina. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che gira per i corridoi della scuola con le cuffie nelle orecchie e non parla con nessuno. David, che è un genio della fisica ma quando si agita trema come una foglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso, e tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici. Forse qualcosa di più. Fino a quando David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Perché David non sopporta le questioni irrisolte, non sopporta le equazioni lasciate a metà. E farebbe di tutto per ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. Ma il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per resistere alla verità?




Buongiorno lettrici. 
Oggi sono molto contenta di potervi parlare della mia ultima lettura. Si tratta de "La teoria imperfetta dell'amore" di Julie Buxbaum, per cui ringrazio la casa editrice DeA della lettura in anteprima. 
L'autrice ci è già nota grazie a "Dimmi tre segreti", uno YA molto tenero ed emozionante.
E tenera ed emozionante è anche questa storia, ma c'è molto, molto di più.

Kit e David sono due adolescenti che frequentano lo stesso liceo, e qui si fermano le somiglianze e le cose che hanno in comune.
Kit è popolare e molto amata e fa parte di una cerchia ristretta di amici. Ha due amiche del cuore, buoni voti e fa parte della redazione del giornale scolastico. David è intelligentissimo, solitario e taciturno. Cammina per i corridoi della scuola indossando grosse cuffie isolanti, così da non sentire la gente intorno a sé e rendersi praticamente invisibile, e questa condizione gli va totalmente bene, perché una tra le caratteristiche di chi è nello spettro dell'autismo è, appunto, la difficoltà di interagire in ambito sociale. 
David, infatti, ha la sindrome di Asperger, per questo tiene un quaderno blu con i nomi di tutti i suoi compagni e le loro caratteristiche, le interazioni avute con loro e una sigla accanto al nome che indica se è una persona affidabile.
Sul quaderno di David, Kit è segnata come affidabile e non solo. Per lui, Kit è la ragazza più bella della scuola e lui vorrebbe tanto essere "normale", ma solo per lei, così da poter parlare con lei ed essere accettato.
Così quando un giorno, a mensa, Kit va a sedersi al tavolo di David, che sta lì tutto da solo, il ragazzo è totalmente confuso. Quella situazione va oltre la sua "confort zone" e non sa come comportarsi, cosa dire, cerca tra le raccomandazioni che Miney, sua sorella maggiore, gli ha fatto prima di partire per il college, ma non trova nulla, così dice la prima cosa che gli viene in testa, nominando il padre di lei, morto da meno di un mese in un incidente stradale.
Peccato che Kit è andata a sedere vicino a David proprio perché sperava in un po' di pace, visto che David è conosciuto per la sua indole silenziosa.
In ogni caso, quel breve scambio di battute tra i due rimane impresso nella mente di entrambi e Kit, ben presto, si ritrova a cercare la compagnia di quello strambo ragazzo che tutti prendono in giro. Grazie a lui, riesce a distrarsi dalla tragedia della morte del padre e addirittura a parlarne, guarendo ogni giorno di più.
Anche David trae giovamento da questa amicizia, migliorando e facendo piccoli passi avanti verso quella che lui chiama "normalità".
Peccato che la vita al liceo è davvero dura e David, più di altri, è nel continuo mirino dei bulli.
Peccato che il suo disturbo non gli permetta di empatizzare in maniera normale, di condurre un dialogo senza fare danni per la troppa sincerità...
E così, quello che ha costruito con Kit e per Kit, potrebbe rivelarsi inutile e perso per sempre... o forse no.

- <<C'è una strana quiete in te. Se fossi un'onda radio, avresti le tue personalissime frequenze. Il che ti isola, visto che non penso che riescano a sentirti tutti.>> Sta parlando ai miei piedi ma poi, all'improvviso, alza lo sguardo e mi fissa negli occhi. Il contatto visivo sembra crudo e intimo, e mi vengono i brividi <<Sì, insomma, hai anche tante altre onde, tutte quelle frequenze generalmente condivise, quelle che soprattutto a me mancano, ma le onde più importanti, quelle essenziali, sono quelle più difficili da decifrare per le altre persone. In ogni modo questa è la mia teoria.>> -

Ultimamente mi è capitato di leggere qualche romanzo in cui uno dei protagonisti è nello spettro dell'autismo.
Devo dire che non tutti sono riusciti bene, perché è sicuramente difficile costruire un personaggio con un tale disturbo senza cadere nei luoghi comuni, rendendolo banale e piatto.
Non è il caso di David, né di tutto il romanzo in generale.
State sicuri che "La teoria imperfetta dell'amore" andrà dritto sullo scaffale della libreria dedicato ai preferiti non appena comprerò la versione cartacea, e ringrazio ancora la DeA per il file in anteprima.
È stata una lettura davvero bella, rilassante, a tratti divertente, a volte commovente, una piccola perla che consiglio caldamente di leggere.
La Buxbaum ha quello stile fresco e giovanile che è tipico degli adolescenti e che dovrebbe caratterizzare gli Young Adult.
La lettura è scorrevole e veloce, io l'ho letto in un giorno e non avrei smesso.
La storia è molto più articolata di come l'ho riassunta, ma mi sono autocensurata per ovvi motivi.
Ci sono tutti gli stereotipi che possiamo incontrare in un liceo: le Mean Girls, gli Atleti, le Amiche del Cuore, il Club dei Nerd, l'Emarginato e la Ragazza Che Lo Aiuterà.
In realtà David e Kit si aiuteranno l'un l'altra, perché questa non è una semplice storia di amicizia e amore, è anche una storia di guarigione e presa di coscienza.
Grazie a Kit e a quel groviglio confuso di sentimenti che David prova per lei, che gli fanno battere il cuore in maniera strana e che gli fanno venire voglia di baciarla, di toccarla ed essere toccato (il suo disturbo prevede anche il rifiuto di interagire fisicmanete con gli altri), il ragazzo esce fuori dall'isolazione autoimposta, trova il coraggio di reagire ai soprusi, di considerarsi "normale" in maniera per lui accettabile.
Grazie a David, Kit fa un viaggio attraverso se stessa, elabora il lutto per la morte del padre e impara a venire a patti col destino, con se stessa e con gli altri. Impara a distinguere ciò che davvero conta, chi ha davvero importanza nella sua vita e guarisce.
Guarisce perché è lei l'anima ferita del romanzo è David è la medicina che la cura.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Kit e le reazioni genuine che l'autrice le ha regalato, ma ancora di più ho amato David.
La sua disarmante sincerità, che lo mette nei guai, e il come tenta di tenerla a freno, sapendo che spesso ferisce, anche se non sa spiegarsi il perché. In fondo la sincerità dovrebbe essere sempre una cosa buona, anche quando è brutale e priva di riguardo. Per Kit lo è stata.

- << I numeri primi hanno a che fare con tutto. Per farti capire, questo è ciò che penso significhi innamorarsi e poi rimanere sposati: si comincia come i numeri primi gemelli piccoli, e con il tempo, se si riesce ad andare contro le probabilità statistiche e a non dovorziare, si diventa come quei numeri primi gemelli più rari, comunque separati soltanto da un fattore due. È un’impresa fantastica.>> -

David che cerca di capire, che si interroga e svolge complicati calcoli matematici per comprendere le cose, che si rifugia nella perfezione del Pi Greco per non farsi ferire dal mondo.
Un personaggio brutalmente poetico e incosciamente simpatico.
E ancora, "La teoria imperfetta dell'amore" non è soltanto quello che vi ho raccontato, c'è davvero di più, e per scoprirlo dovrete leggerlo. Vi assicuro che vale tutto il tempo che gli dedicherete.
Buona lettura.


voto libro - 4.5 Stupendo



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2 comments

  1. E' vero, descrivere un personaggio autistico non è semplice, ma in questo libro credo sia stato fatto bene e senza banalizzarlo! Come te credo acquisterò il cartaceo del romanzo perchè si è meritato un bel posto nella mia libreria. :D

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  2. Mi piace un sacco come l'hai definita: Guarisce perché è lei l'anima ferita del romanzo è David è la medicina che la cura

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