La collezionista di meraviglie
Autore: Valentina Cebeni
Genere: Narrativa
20 settembre
Una bottega che raccoglie oggetti dimenticati
Due antichi orologi con una storia da raccontare
Una ragazza capace di parlare al passato
Dafne ha appena nove anni e in un vecchio baule di casa ha trovato una spazzola d’argento. È così brillante che non riesce a distogliere lo sguardo. Quando la prende in mano, vede una donna, seduta davanti allo specchio, che si spazzola la lunga chioma bruna. Ed è così che scopre di avere un dono straordinario: le basta sfiorare oggetti antichi per vedere la storia dei loro proprietari. Sono passati anni da allora. Anni in cui ha cercato di ignorare questo dono, che le parla di un passato che ha fatto di tutto per dimenticare. Ma ora che la sua vita non la soddisfa più, non può fare finta di niente. Deve tornare a Torralta, dove tutto è cominciato. Sa bene che solo lì potrà ricominciare da capo. Ad aspettarla c’è la bottega antiquaria di nonno Levante. Appena vi mette piede, si rivede bambina mentre corre tra gli scatoloni ingombri di chincaglierie di ogni genere. E soprattutto sente di nuovo quell’odore familiare di polvere e vernice. Fin troppo familiare per non farle venir voglia di riaprire quel negozio rimasto chiuso per troppo tempo e riportarlo all’antico splendore. Con l’aiuto dell’amorevole nonna Clelia e di Milan, un insolito collaboratore che ha trovato rifugio proprio nel negozio vuoto, Dafne mette a frutto il suo talento nascosto e trasforma la bottega di Levante in un ospedale degli oggetti dimenticati, dando loro nuova vita e riscrivendone la storia. Ma un giorno, tra gli scaffali polverosi si imbatte in un vecchio orologio da taschino che le parla di una coppia e del loro amore contrastato. Dafne non sa a chi sia appartenuto quell’orologio. E non si spiega nemmeno per quale motivo sua nonna ne conservi uno identico, ma sente che in qualche modo ha a che fare con la sua famiglia e con quel dono che è tornato a farle visita. Per questo, è pronta a cercare la verità sul mistero che avvolge quell’oggetto. Perché solo così potrà davvero ritrovare se stessa, ascoltando quello che il passato ha da dirle.
Salve amiche lettrici.
Grazie a Garzanti, questa settimana ho letto un romanzo dal gusto un po' magico, il secondo lavoro di Valentina Cebeni,
"La collezionista di meraviglie", uscito a fine Settembre.
Dafne è una giovane donna in carriera, vive a Roma e ha una relazione col suo capo, sposato, che promette un futuro insieme e non mantiene mai.
Dopo l'ennesima delusione, torna a Torralta, il piccolo paesino da cui proviene e dove è cresciuta insieme ai nonni.
Ad aspettarla a braccia aperte c’è nonna Clelia, che la fa subito sentire a casa.
Dafne decide di rimanere per sempre e riprende l'attività di nonno Levante, morto da qualche anno, che faceva l'antiquario.
La sua bottega è ancora intatta al centro del paese e quando Dafne va a constatarne le condizioni, trova una sorpresa: un uomo è accampato all'interno del negozio.
È una giornata piovosa e Dafne non se la sente di mandarlo fuori a dormire, tanto più che l'uomo, uno straniero di nome Milan, la attrae in maniera strana e non sa spiegarsi il perché.
Dafne ha un dono, come quasi tutte le donne della sua famiglia, riesce a contattare le persone morte attraverso il tocco di oggetti a loro appartenuti, e il legame che sente con Milan si chiarisce non appena tocca un vecchio orologio a lui appartenente e, soprattutto, non scopre che anche suo nonno ne conserva uno uguale.
Pian piano, Dafne, ricostruisce la storia dei due orologi gemelli e scopre che appartenevano ad un uomo e una donna che si erano amati durante la guerra e che si erano giurati di ritrovarsi alla fine del conflitto per coronare il loro amore. Questi sfortunati amanti sono antenati di Dafne e Milan, e Dafne comincia a pensare che il loro incontro non sia un caso ma una trama del destino.
Per Dafne sarà difficile scoprire tutta la storia che gira intorno a questo mistero, soprattutto visto che Milan rimane silenzioso e restio a parlare della sua vita.
Cosa nasconde?
È stato davvero il destino a farli incontrare o il volere dei loro defunti antenati?
Dafne sarà abbastanza intelligente da legare tutti i fili di questa aggrovigliata matassa?
Ma soprattutto, sarà in grado di gestire e accettare la tremenda verità?
Ho trovato difficoltoso collocarlo nella mia scala di gradimento, quindi ci ho pensato a lungo, valutandone ogni aspetto.
Innanzitutto vi dico che la trama è davvero meravigliosa.
Una storia d'amore che coinvolge più personaggi su più livelli temporali e i personaggi stessi sono ricchi di storia e ben delineati.
Non guasta il pizzico di magia dato dal dono di Dafne e di tutte le donne della sua famiglia, che regala quel tocco di originalità che rende il lettore attento e curioso.
Quello che ha rovinato un po' questo quadro, altrimenti perfetto, è da individuare nello stile dell'autrice e nei tempi narrativi.
La Cebeni, infatti, adotta uno stile ricercato, il che non guasta, che abbonda in brani descrittivi, lungamente descrittivi, che interrompono il ritmo narrativo.
Molto spesso si incontrano inutili ripetizioni che, considerate le 600 e passa pagine del romanzo, potevano essere evitate.
Inoltre, quando la storia sembra decollare finalmente, in realtà ecco che viene atterrata da un'altra descrizione o ricordo della protagonista che ben poco hanno da aggiungere al testo. Spesso i dialoghi sono interrotti da tutto ciò e questo è un po' disturbante.
Ma, finalmente, intorno al 75%, la storia prende il volo e cominciano a susseguirsi fasi interessanti che permettono al lettore di immedesimarsi meglio con il tutto.
Credetemi quando vi dico che sono stata fortemente combattuta nel dare il mio giudizio.
Conosco perfettamente il lavoro che c'è dietro ad ogni romanzo e so per certo che uno come questo ha richiesto un lavorone enorme.
Il mio non è un giudizio negativo in toto, ma un appunto preciso su ciò che guasta la godibilità della lettura, altrimenti meravigliosa.
Consiglio la lettura di "La collezionista di meraviglie", che è un viaggio nel tempo e nell'amore e che tratta tematiche difficili che toccano il cuore.
Voto storia - Più che bella
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