Meglio sola che male innamorata


Autore: Alexandra Maio
Genere: Romanzo Rosa



Tullio Venturi è un uomo d'affari dal grande fascino, tanto bello, sicuro di sé e ricco quanto irraggiungibile. Adria Agostini è il suo opposto: timida, impacciata e ancora irrimediabilmente vergine. Innamorata da sempre di quel ragazzo viziato che ha avuto occhi per tutte tranne per lei, sogna due cose: diventare una famosa bag designer e conquistare il cuore dell'uomo per cui ha una cotta segreta. Tutto sembrerebbe facile visto che lavorano fianco a fianco, se non fosse che Adria non si sente alla sua altezza e soprattutto se la dea dell'amore non ce l'avesse tanto con lei... Ogni volta che ha la possibilità di stargli vicino succede qualcosa che la mette in ridicolo e inoltre Tullio ha una famiglia... Ma forse dietro alla sua vita dorata ci sono crepe che non tutti vedono e quando lui avrà bisogno di una babysitter per sua figlia e chiede aiuto a quell'amica d'infanzia, la convivenza forzata li metterà in difficoltà facendo provare loro sensazioni sconosciute...

Cosa c'è di peggio che non essere notata dall'uomo per cui hai una cotta segreta? Incontrarlo tutti i giorni... 

Ci sono amori predestinati. Ci sono persone che nascono per incontrarsi. Ci sono persone che non smetteranno mai di cercarsi, destinate a continuare ad amarsi per sempre. 



Buongiorno, lettrici. Eccomi pronta a tirarvi su di morale per la fine dell’estate con una nuova lettura allegra e romantica firmata Alexandra Maio, edita Butterfly edizioni: “Meglio sola che male innamorata”.

Adria è innamorata di Tullio Venturi, da sempre. Da quando aveva 12 anni e lui 22, lei figlia del custode nella grande villa dei Venturi, lui giovane rampollo con un futuro brillante davanti a sé. Lo ha amato per tutta la vita anche dopo che lei ha iniziato a lavorare per la sua azienda e lui si è sposato e ha avuto una bambina. Solo che Tullio non lo ha mai saputo. La svolta avviene quando un giorno rimangono bloccati in ascensore insieme e finalmente lui la riconosce come quella presenza fissa della sua giovinezza e decide di offrirle un lavoro: fare da babysitter a sua figlia. Adria è consapevole della follia che questo lavoro rappresenta, visto i sentimenti che prova per il padre della piccola, ma è costretta ad accettare per la necessità di avere quei soldi in più che la porterebbero più vicino al realizzarsi del suo sogno, cioè creare un suo atelier di borse. Giorno dopo giorno, la vicinanza forzata con l’uomo che ama si rivela sempre più difficile, ma anche piena di sorprese, perché Tullio si rivela molto più dell’affascinante uomo d’affari dongiovanni che appare dall’esterno. È un padre dolce e premuroso che si occupa in modo attento della figlia. Peccato che il quadretto familiare che si è creato sia solo un’illusione; il ruolo che Adria ricopre è solo momentaneo, ma l’amore è reale. Come farà a superare il ritorno alla vita senza Tullio quando questo tempo finirà?

Ragazze, chi di voi non ha mai avuto un amore impossibile? Una di quelle cotte che ci accompagnano da tempo immemore ma che sembrano destinate a essere solo un sogno ad occhi aperti, solitamente rivolto verso il classico bello che poi puntualmente si fidanza con un’altra. Ecco, questa storia parla di uno di quegli amori, portato avanti per talmente tanto tempo che ormai è parte della vita della protagonista. Adria è una ragazza intraprendente con un progetto per il futuro e la voglia di dimostrare il suo valore al mondo, ma quando si trova davanti a Tullio perde ogni facoltà intellettiva e non riesce a formulare una frase coerente. Ormai è rassegnata a essere invisibile, nel migliore dei casi, e rendersi ridicola nell’ipotesi peggiore, complice secondo lei l’intervento costante di Afrodite, dea dell’amore che desidera solo metterle i bastoni tra le ruote. Il secondo caso non sembra una possibilità realistica dal momento che Tullio non la degna di uno sguardo. Un giorno, però, complice il più classico degli imprevisti, vale a dire l’ascensore bloccato, questo velo d’invisibilità viene sollevato e finalmente Tullio la vede, e non solo, si ricorda della bambina che frequentava la casa della sua famiglia durante la sua gioventù. La proposta di fare da babysitter alla figlia arriva dal nulla, anche vista e considerata la mancanza totale di esperienza di Adria con i bambini. La tentazione di passare del tempo in compagnia dell’uomo che ama è molto forte, tanto che alla fine supera le sue titubanze, legate alla certezza che vivere così a stretto contatto con lui in questa parvenza di finta quotidianità la porterà sicuramente a soffrire. Inaspettatamente si trova molto a suo agio con la piccola Carol, con cui si crea un rapporto basato sull’affetto reciproco e la spontaneità, che non sfugge all’affascinante padre. Ma nonostante la complicità crescente fra loro, Adria non riesce a lasciarsi andare completamente perché consapevole che in quella famiglia sta solo occupando un posto già preso, quello della moglie e madre, e quando quella vera tornerà, lei dovrà andarsene lasciando i giochi in piscina con la bambina, le storie della buonanotte e soprattutto quel calore di famiglia dato dai piccoli gesti come il salutarsi dalla finestra prima di andare al lavoro.

Se vorrete dare una chance a questo romanzo sono sicura che vi conquisterà per la sua scorrevolezza e leggerezza. Penso sia impossibile non sorridere di fronte alle mille disavventure di Adria, così determinata nel pianificare il suo futuro ma tanto timida e imbranata in amore. Mi sono ritrovata più volte con lei in trepidazione per l’imbarazzo in seguito a una gaffe o una situazione sfortunata e con lei mi sono emozionata per i piccoli momenti di intimità familiare che sente di aver rubato alla famiglia Venturi. Se devo trovargli un difetto direi che è finito un po’ troppo in fretta; l’ho divorato in un solo giorno e avrei preferito rimanere in compagnia di Adria ancora per qualche decina di pagina, magari articolando meglio la parte finale, ma nel complesso non posso fare altro che consigliarlo.

voto libro - 4.5 Stupendo



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