Texas Mutiny
Genere: Sport-Romance
Autore: M. E. Carter
1 Novembre
1 Novembre
Dribblato: verbo intransitivo. Nel gioco del calcio, eseguire il dribbling. In senso figurativo e con uso transitivo significa eludere, scansare abilmente.
Come ad esempio, Daniel Zavaro e Quincy Watson:
Star emergente della città di Houston, Daniel ha trovato fama come capitano della sua squadra di calcio e in breve è diventato lo scapolo più ambito della città. Daniel ha tutto ciò che vuole – con l'eccezione di una persona speciale - ma gli sta bene così. Non vuole e non ha bisogno di complicazioni.
Quincy di complicazioni ne ha tante. Dopo un tragico accidente che stravolge la sua vita, si trova in breve tempo ad essere una madre single, allevando il nipote di cui non sapeva nulla. Tra l'imparare a fare da mamma, il suo lavoro a tempo pieno, e il dolore soffocante della perdita di sua sorella, ogni giorno è una lotta.
Quando le loro strade s’incrociano spesso e inaspettatamente, tra i due nasce un’amicizia inverosimile che continua ad evolvere.
I loro sentimenti cominciano a cambiare. I limiti vengono oltrepassati, e quello che succede li sorprende entrambi...
Prima che se ne accorgano – sono stati dribblati.
Autore: M. E. Carter
5 Dicembre
Groupie, /ġrùupi/, una persona, in particolare una giovane donna, che segue regolarmente una celebrità nella speranza di incontrarla o conoscerla meglio. Come ad esempio, Tiffany Wendel.
Puttana. Troia. Mangiatrice di calciatori. Sono abituata ad essere chiamata con questi nomignoli, perciò non mi danno fastidio. I giocatori del Texas Mutiny sono i miei ragazzi. I miei amici. Quindi cosa c'è di male se mi piace fare sesso spinto con loro? Quello che faccio col mio corpo è affar mio e di nessun altro.
Allora perché Rowen Flanigan mi fa riconsiderare il modo in cui vivo la mia vita? Perché mi fa mettere in discussione le mie scelte? È soltanto una recluta.
Recluta, /reclùta/, membro di una squadra sportiva alla sua prima stagione. Come ad esempio, Rowen Flanigan.
Calciatore. Figlio di una leggenda. Recluta.
Certo, ho sentito le storie che si raccontano sulle groupie. Chi non le ha sentite? Semplicemente, ho condotto una vita più morigerata dei miei compagni di squadra. E allora? Non mi aspettavo che lei fosse intelligente. Spiritosa. Gentile. Mi mette in ginocchio in tutti i sensi... tranne uno.
Per quello mi sto conservando per il momento giusto.
Allora come diavolo ho finito per innamorarmi di una groupie come Tiffany? E come diavolo potrà funzionare tra di noi quando tutti i miei compagni hanno avuto un assaggio dell'unica cosa che io non ho avuto?
Biografia:
Madre, lettrice, scrittrice. M.E. Carter non ha mai avuto intenzione di scrivere romanzi. Ma quando un'amica l'ha praticamente obbligata a leggere Twilight, l'amore per la scrittura che aveva perso da bambina si è riacceso. Dal momento che le frulla sempre qualche storia in mente, non dovrebbe sorprendere che finalmente abbia iniziato a metterle nero su bianco. Vive in Texas con i suoi quattro figli, Mary, Elizabeth, Carter e Bug, che sfortunatamente è nato molto tempo dopo la creazione del suo pseudonimo, e a causa di ciò probabilmente avrà bisogno di una lunga psicoterapia.
Estratto:
Buonasera!
Voto libro - 3.5 Molto Bello
Genere: Sport-Romance
Autore: M. E. Carter
Portiere, /por-tiè-re/, sostantivo. Un giocatore il cui obiettivo è di non far entrare o passare la palla dentro la porta.
Ecco Santos e Marianna DeGuajarando.
Come portiere del Texas Munity, Santos è bravo a proteggere la rete. Ma non si è mai preoccupato di proteggere il suo matrimonio.
Lasciando che la fama e la notorietà gli andasse alla testa, ha perso le cose che amava di più… sua moglie e i suoi figli. Adesso ha un’ultima possibilità per sistemare le cose prima di perdere in questo gioco delle relazioni ed è determinato a non sbagliare.
Marianna è rimasta ferita profondamente dai tradimenti di Santos e porterà per sempre le cicatrici. Dopo quasi dieci anni di matrimonio, però, lo conosce bene e sa che non la lascerà andare senza combattere. Ma si rifiuta di ricaderci un’altra volta.
Perché l’amore non è mai abbastanza…
Come ad esempio, Daniel Zavaro e Quincy Watson:
Star emergente della città di Houston, Daniel ha trovato fama come capitano della sua squadra di calcio e in breve è diventato lo scapolo più ambito della città. Daniel ha tutto ciò che vuole – con l'eccezione di una persona speciale - ma gli sta bene così. Non vuole e non ha bisogno di complicazioni.
Quincy di complicazioni ne ha tante. Dopo un tragico accidente che stravolge la sua vita, si trova in breve tempo ad essere una madre single, allevando il nipote di cui non sapeva nulla. Tra l'imparare a fare da mamma, il suo lavoro a tempo pieno, e il dolore soffocante della perdita di sua sorella, ogni giorno è una lotta.
Quando le loro strade s’incrociano spesso e inaspettatamente, tra i due nasce un’amicizia inverosimile che continua ad evolvere.
I loro sentimenti cominciano a cambiare. I limiti vengono oltrepassati, e quello che succede li sorprende entrambi...
Prima che se ne accorgano – sono stati dribblati.
Buonasera!
Oggi inizio a parlarvi di una nuova serie, “Texas Munity”, con il primo libro, “Dribblato”, di M.E. Carter, uscito in Italia lo scorso settembre.
Quincy Watson ha visto la sua vita stravolgersi dopo una chiamata dall’ospedale, con il tragico incidente di sua sorella, e si ritrova a prendersi cura di un nipote di cui non sapeva nemmeno l’esistenza. Per quanto siano difficili i primi tempi, Quincy sta mettendo tutta se stessa per far star bene Chance.
Ed è nella prima serata difficile che incontra il sexy calciatore Daniel Zavaro, che senza sapere nulla le offre conforto. Questo incontro non sarà l’ultimo, in quanto i destini di questi due protagonisti si sono inesorabilmente intrecciati.
Prima di iniziare a parlare di questo delizioso romanzo, voglio ringraziare l’autrice che mi ha dato la possibilità di leggerlo.
Tornando a noi, “Dribblato” è un romanzo sport romance che racconta la storia d’amore tra un calciatore libertino e una ragazza con un gran cuore.
Entrambi affronteranno delle sfide e cresceranno sia singolarmente che insieme, dovranno affrontare le proprie paure e combattere per ciò a cui tengono. Quincy è una ragazza forte e intraprendente, dopo la dolorosa perdita della sorella si è rimboccata le maniche e senza timore ha preso con sé il piccolo Chance. Certo, lei non sa nulla di neonati, ma è disposta a tutto per non far mancare nulla a suo nipote, l’unico familiare che le è rimasto.
L’incontro con Daniel è stato sia una manna dal cielo che l’inizio di qualcosa; quello sconosciuto che l’ha aiutata durante un momento di debolezza gli era rimasto nel cuore e quando mesi dopo lo rincontra, non può che non pensare che forse era destino. È così che inizia un’amicizia che presto si trasformerà in qualcosa di più.
C’è un solo unico problema, Daniel non inizia relazioni. Quello che c’è tra loro è qualcosa del momento, senza promesse né futuro. Ma ne sono sicuri?
Daniel è un donnaiolo senza pari, ma diversamente dai suoi compagni di squadra non tratta le donne come fazzoletti. Quando sono con lui sanno già cosa vuole e che non ci sarà mai niente in futuro. Ha il timore di impegnarsi, questo perché non crede nell’amore e non vuole far soffrire qualcuno come suo padre ha fatto soffrire sua madre.
Ma non può resistere all’attrazione che prova per Quincy, una ragazza che vede il vero Daniel e non il ricco giocatore di calcio.
Ed è così che quando la rivede, cede alla tentazione e le chiede di uscire, instaurando così un rapporto di amicizia vera. Poi c’è Chance, il piccolo di cui si sta innamorando perdutamente. E quando la situazione inizia a complicarsi, Daniel dovrà decidere se fuggire o combattere. Cosa sceglierà?
Cosa posso dirvi? Per chi adora leggere romanzi dolci con protagonisti che fanno parte del mondo dello sport e donne forti, allora questo romanzo fa per voi. È una lettura scorrevole e piacevole, per passare un pomeriggio freddo insieme ad una bella tazza di cioccolata calda.
Oggi inizio a parlarvi di una nuova serie, “Texas Munity”, con il primo libro, “Dribblato”, di M.E. Carter, uscito in Italia lo scorso settembre.
Quincy Watson ha visto la sua vita stravolgersi dopo una chiamata dall’ospedale, con il tragico incidente di sua sorella, e si ritrova a prendersi cura di un nipote di cui non sapeva nemmeno l’esistenza. Per quanto siano difficili i primi tempi, Quincy sta mettendo tutta se stessa per far star bene Chance.
Ed è nella prima serata difficile che incontra il sexy calciatore Daniel Zavaro, che senza sapere nulla le offre conforto. Questo incontro non sarà l’ultimo, in quanto i destini di questi due protagonisti si sono inesorabilmente intrecciati.
Prima di iniziare a parlare di questo delizioso romanzo, voglio ringraziare l’autrice che mi ha dato la possibilità di leggerlo.
Tornando a noi, “Dribblato” è un romanzo sport romance che racconta la storia d’amore tra un calciatore libertino e una ragazza con un gran cuore.
Entrambi affronteranno delle sfide e cresceranno sia singolarmente che insieme, dovranno affrontare le proprie paure e combattere per ciò a cui tengono. Quincy è una ragazza forte e intraprendente, dopo la dolorosa perdita della sorella si è rimboccata le maniche e senza timore ha preso con sé il piccolo Chance. Certo, lei non sa nulla di neonati, ma è disposta a tutto per non far mancare nulla a suo nipote, l’unico familiare che le è rimasto.
L’incontro con Daniel è stato sia una manna dal cielo che l’inizio di qualcosa; quello sconosciuto che l’ha aiutata durante un momento di debolezza gli era rimasto nel cuore e quando mesi dopo lo rincontra, non può che non pensare che forse era destino. È così che inizia un’amicizia che presto si trasformerà in qualcosa di più.
C’è un solo unico problema, Daniel non inizia relazioni. Quello che c’è tra loro è qualcosa del momento, senza promesse né futuro. Ma ne sono sicuri?
Daniel è un donnaiolo senza pari, ma diversamente dai suoi compagni di squadra non tratta le donne come fazzoletti. Quando sono con lui sanno già cosa vuole e che non ci sarà mai niente in futuro. Ha il timore di impegnarsi, questo perché non crede nell’amore e non vuole far soffrire qualcuno come suo padre ha fatto soffrire sua madre.
Ma non può resistere all’attrazione che prova per Quincy, una ragazza che vede il vero Daniel e non il ricco giocatore di calcio.
Ed è così che quando la rivede, cede alla tentazione e le chiede di uscire, instaurando così un rapporto di amicizia vera. Poi c’è Chance, il piccolo di cui si sta innamorando perdutamente. E quando la situazione inizia a complicarsi, Daniel dovrà decidere se fuggire o combattere. Cosa sceglierà?
Cosa posso dirvi? Per chi adora leggere romanzi dolci con protagonisti che fanno parte del mondo dello sport e donne forti, allora questo romanzo fa per voi. È una lettura scorrevole e piacevole, per passare un pomeriggio freddo insieme ad una bella tazza di cioccolata calda.
Voto libro - 3.5 Molto Bello
Genere: Sport-Romance
5 Dicembre
Groupie, /ġrùupi/, una persona, in particolare una giovane donna, che segue regolarmente una celebrità nella speranza di incontrarla o conoscerla meglio. Come ad esempio, Tiffany Wendel.
Puttana. Troia. Mangiatrice di calciatori. Sono abituata ad essere chiamata con questi nomignoli, perciò non mi danno fastidio. I giocatori del Texas Mutiny sono i miei ragazzi. I miei amici. Quindi cosa c'è di male se mi piace fare sesso spinto con loro? Quello che faccio col mio corpo è affar mio e di nessun altro.
Allora perché Rowen Flanigan mi fa riconsiderare il modo in cui vivo la mia vita? Perché mi fa mettere in discussione le mie scelte? È soltanto una recluta.
Recluta, /reclùta/, membro di una squadra sportiva alla sua prima stagione. Come ad esempio, Rowen Flanigan.
Calciatore. Figlio di una leggenda. Recluta.
Certo, ho sentito le storie che si raccontano sulle groupie. Chi non le ha sentite? Semplicemente, ho condotto una vita più morigerata dei miei compagni di squadra. E allora? Non mi aspettavo che lei fosse intelligente. Spiritosa. Gentile. Mi mette in ginocchio in tutti i sensi... tranne uno.
Per quello mi sto conservando per il momento giusto.
Allora come diavolo ho finito per innamorarmi di una groupie come Tiffany? E come diavolo potrà funzionare tra di noi quando tutti i miei compagni hanno avuto un assaggio dell'unica cosa che io non ho avuto?
Biografia:
Madre, lettrice, scrittrice. M.E. Carter non ha mai avuto intenzione di scrivere romanzi. Ma quando un'amica l'ha praticamente obbligata a leggere Twilight, l'amore per la scrittura che aveva perso da bambina si è riacceso. Dal momento che le frulla sempre qualche storia in mente, non dovrebbe sorprendere che finalmente abbia iniziato a metterle nero su bianco. Vive in Texas con i suoi quattro figli, Mary, Elizabeth, Carter e Bug, che sfortunatamente è nato molto tempo dopo la creazione del suo pseudonimo, e a causa di ciò probabilmente avrà bisogno di una lunga psicoterapia.
Estratto:
La porta della camera si spalanca e lo sento parlare con qualcuno. «È il tuo turno, novellino.» Spinge un ragazzo nella stanza e sbatte la porta dietro di sé.
Mi metto seduta sul letto. «Rowen?»
I suoi occhi si sgranano e un rossore gli sale su per il collo quando vede il mio aspetto. Gli sorrido. «Hai deciso di venire, quindi. Mi stavo proprio domandando se ti saresti fatto vivo. Sono contenta che tu sia qui.»
«Io... ehm...» Ha difficoltà ad esprimere quel che vuole dire. «Mi dispiace. Dovrei lasciarti da sola per permetterti di vestirti.»
Si volta per andarsene ma io lo chiamo. «Aspetta!» Lui si ferma. «Non c'è problema, Rowen. Non sono imbarazzata o a disagio.»
«Tu no, ma io sì.»
Non mi è mai passato per la mente che potesse essere così pudico. La maggior parte dei giocatori appena vede una ragazza nuda a una festa le salta addosso. Voglio dire, è il motivo principale per cui siamo qui. La sua reazione mi lascia di stucco. E mi confonde. In più, la trovo anche piuttosto dolce.
«Non credevo che questo ti avrebbe messo a disagio.» Scendo dal letto. «Dammi un secondo.» Mi infilo i jeans e la maglia rossa del Mutiny, lasciando perdere la biancheria intima. «Adesso puoi voltarti.»
Rowen si gira lentamente verso di me. «Grazie» dice. «Non mi aspettavo di trovarti... ehm...»
«Nuda?» suggerisco con un sorriso.
«Esatto» replica in fretta, infilandosi le mani in tasca.
«Vuoi sederti?» Vado verso il tavolino e mi accomodo su una sedia. Lui ci pensa su un secondo ma infine segue il mio esempio. I suoi movimenti sono rigidi e lenti, come se la situazione lo mettesse ancora a disagio. «Puoi rilassarti» dico. «Solo perché siamo qui non significa che dobbiamo fare sesso. Possiamo anche chiacchierare.»
Lui annuisce e si morde il labbro. Si guarda intorno, osservando tutto come ha fatto al bar. Non ho mai incontrato qualcuno che ama vedere le cose a cui la maggior parte della gente non presta attenzione. «Quindi sei una groupie.»
Sbatto le palpebre, sorpresa. Non è così semplice come rispondere “sì” o “no”. «Alcune persone mi chiamano così.»
«Tu come ti definisci?»
«Una fan.»
«Una fan» ripete impassibile.
Faccio spallucce. «Una super fan?»
«Probabilmente è più accurato.»
«Perché faccio sesso con alcuni dei giocatori?» Questa conversazione sta cominciando a farmi incazzare. Non devo giustificarmi con lui né con nessun altro per le mie azioni.
Lui solleva lo sguardo, sorpreso, e il rossore ritorna. «Mi dispiace» dice a bassa voce, togliendosi il berretto e mettendo in mostra una chioma rosso fuoco. Il colore mi ricorda Carrot Top, ma Rowen è molto più attraente del comico dai capelli rossi. «Non voglio sembrare un moralista o altro. So che esistono le groupie, ma non ne ho mai incontrata una. Sei diversa da come me le immaginavo.»
Sollevo un ginocchio contro il petto e ci poggio sopra il mento mentre lui si rimette il berretto. Sono stupita che non sia mai stato con una groupie prima d'ora. Presumo che giochi a calcio da tutta la vita. Non è mai andato a una festa? Non credo che il calcio al college sia molto diverso da quello professionistico sotto questo aspetto. «Come immaginavi che fossi?»
Rowen tira un respiro profondo e fissa la parete più lontana. «Suppongo che mi immaginassi qualcuna che somigliasse di più ad una prostituta, una con cui nessuno parla davvero e che trascina in uno stanzino solo per farci sesso.»
«Lo fai sembrare così osceno.»
Lui scrolla le spalle. «Hanno cominciato ad invitarmi a uscire solo poche settimane fa. Non ho mai avuto un termine di paragone finora.»
«Neanche al college? Ci sono groupie anche lì.»
«Oh no!» Solleva le mani in maniera difensiva. «Il mio coach era molto severo su come ci comportavamo, dentro e fuori dal campo. Una cosa del genere non ce l'avrebbe fatta passare liscia.»
Mi piace la sua innocenza. Alcuni calciatori si approfittano della situazione. Adoro fare sesso, quindi ne rifiuto pochi. Ma non sono tutti dolci come Rowen. O gentili come Santos. La maggior parte è come... beh, Mack.
«Posso farti una domanda?» Congiunge le mani e poggia i gomiti sulle ginocchia. «Perché lo fai? Per divertimento? Cioè, sei bellissima. E una fan leale. E probabilmente anche intelligente e arguta... perché permetti a quei coglioni di trattarti così?»
Sono sbalordita. Nessun giocatore mi ha mai posto questa domanda. Danno per scontato che sia qui per fare sesso. Vorrei rispondere alla sua domanda in maniera onesta, ma non so cosa dire.
«Scusa, non intendo offenderti.»
«No, non preoccuparti. Ti capisco» ribatto. «È solo che nessuno me l'ha mai chiesto prima. Mi hai colta alla sprovvista.» Aspetto per vedere se ritira la domanda, ma non lo fa, perciò cerco di essere il più sincera possibile. «Mi piace fare sesso. È un ottimo antistress e ha grandiosi effetti benefici per la salute. E... mi piace e basta» ammetto, scrollando una spalla. «I ragazzi della squadra sono miei amici. I miei ragazzi. So che tu pensi che siano dei coglioni, e sì, molti lo sono, ma ci tengo a loro. È un po' come avere degli “amici con benefici”.»
Rowen fa un sorrisetto. «Sono un sacco di benefici.»
Colgo il tono scherzoso nella sua voce e ricambio il sorriso. «A volte sì, ma solo se mi va. Nessuno mi obbliga a fare nulla.»
Lui si appoggia allo schienale della sedia e io osservo il suo viso. So che sta pensando, ma non so bene a cosa. «Non sono come loro. Non sono il tipo da “amicizia con benefici”» dice.
«Nessun problema» replico sommessamente. «Mi piace avere anche dei semplici amici.»
Mi guarda dritto negli occhi, facendomi mozzare il fiato. Sembra quasi che mi stia guardando dentro. Nella parte più profonda di me stessa. È quasi terrificante.
Mi metto seduta sul letto. «Rowen?»
I suoi occhi si sgranano e un rossore gli sale su per il collo quando vede il mio aspetto. Gli sorrido. «Hai deciso di venire, quindi. Mi stavo proprio domandando se ti saresti fatto vivo. Sono contenta che tu sia qui.»
«Io... ehm...» Ha difficoltà ad esprimere quel che vuole dire. «Mi dispiace. Dovrei lasciarti da sola per permetterti di vestirti.»
Si volta per andarsene ma io lo chiamo. «Aspetta!» Lui si ferma. «Non c'è problema, Rowen. Non sono imbarazzata o a disagio.»
«Tu no, ma io sì.»
Non mi è mai passato per la mente che potesse essere così pudico. La maggior parte dei giocatori appena vede una ragazza nuda a una festa le salta addosso. Voglio dire, è il motivo principale per cui siamo qui. La sua reazione mi lascia di stucco. E mi confonde. In più, la trovo anche piuttosto dolce.
«Non credevo che questo ti avrebbe messo a disagio.» Scendo dal letto. «Dammi un secondo.» Mi infilo i jeans e la maglia rossa del Mutiny, lasciando perdere la biancheria intima. «Adesso puoi voltarti.»
Rowen si gira lentamente verso di me. «Grazie» dice. «Non mi aspettavo di trovarti... ehm...»
«Nuda?» suggerisco con un sorriso.
«Esatto» replica in fretta, infilandosi le mani in tasca.
«Vuoi sederti?» Vado verso il tavolino e mi accomodo su una sedia. Lui ci pensa su un secondo ma infine segue il mio esempio. I suoi movimenti sono rigidi e lenti, come se la situazione lo mettesse ancora a disagio. «Puoi rilassarti» dico. «Solo perché siamo qui non significa che dobbiamo fare sesso. Possiamo anche chiacchierare.»
Lui annuisce e si morde il labbro. Si guarda intorno, osservando tutto come ha fatto al bar. Non ho mai incontrato qualcuno che ama vedere le cose a cui la maggior parte della gente non presta attenzione. «Quindi sei una groupie.»
Sbatto le palpebre, sorpresa. Non è così semplice come rispondere “sì” o “no”. «Alcune persone mi chiamano così.»
«Tu come ti definisci?»
«Una fan.»
«Una fan» ripete impassibile.
Faccio spallucce. «Una super fan?»
«Probabilmente è più accurato.»
«Perché faccio sesso con alcuni dei giocatori?» Questa conversazione sta cominciando a farmi incazzare. Non devo giustificarmi con lui né con nessun altro per le mie azioni.
Lui solleva lo sguardo, sorpreso, e il rossore ritorna. «Mi dispiace» dice a bassa voce, togliendosi il berretto e mettendo in mostra una chioma rosso fuoco. Il colore mi ricorda Carrot Top, ma Rowen è molto più attraente del comico dai capelli rossi. «Non voglio sembrare un moralista o altro. So che esistono le groupie, ma non ne ho mai incontrata una. Sei diversa da come me le immaginavo.»
Sollevo un ginocchio contro il petto e ci poggio sopra il mento mentre lui si rimette il berretto. Sono stupita che non sia mai stato con una groupie prima d'ora. Presumo che giochi a calcio da tutta la vita. Non è mai andato a una festa? Non credo che il calcio al college sia molto diverso da quello professionistico sotto questo aspetto. «Come immaginavi che fossi?»
Rowen tira un respiro profondo e fissa la parete più lontana. «Suppongo che mi immaginassi qualcuna che somigliasse di più ad una prostituta, una con cui nessuno parla davvero e che trascina in uno stanzino solo per farci sesso.»
«Lo fai sembrare così osceno.»
Lui scrolla le spalle. «Hanno cominciato ad invitarmi a uscire solo poche settimane fa. Non ho mai avuto un termine di paragone finora.»
«Neanche al college? Ci sono groupie anche lì.»
«Oh no!» Solleva le mani in maniera difensiva. «Il mio coach era molto severo su come ci comportavamo, dentro e fuori dal campo. Una cosa del genere non ce l'avrebbe fatta passare liscia.»
Mi piace la sua innocenza. Alcuni calciatori si approfittano della situazione. Adoro fare sesso, quindi ne rifiuto pochi. Ma non sono tutti dolci come Rowen. O gentili come Santos. La maggior parte è come... beh, Mack.
«Posso farti una domanda?» Congiunge le mani e poggia i gomiti sulle ginocchia. «Perché lo fai? Per divertimento? Cioè, sei bellissima. E una fan leale. E probabilmente anche intelligente e arguta... perché permetti a quei coglioni di trattarti così?»
Sono sbalordita. Nessun giocatore mi ha mai posto questa domanda. Danno per scontato che sia qui per fare sesso. Vorrei rispondere alla sua domanda in maniera onesta, ma non so cosa dire.
«Scusa, non intendo offenderti.»
«No, non preoccuparti. Ti capisco» ribatto. «È solo che nessuno me l'ha mai chiesto prima. Mi hai colta alla sprovvista.» Aspetto per vedere se ritira la domanda, ma non lo fa, perciò cerco di essere il più sincera possibile. «Mi piace fare sesso. È un ottimo antistress e ha grandiosi effetti benefici per la salute. E... mi piace e basta» ammetto, scrollando una spalla. «I ragazzi della squadra sono miei amici. I miei ragazzi. So che tu pensi che siano dei coglioni, e sì, molti lo sono, ma ci tengo a loro. È un po' come avere degli “amici con benefici”.»
Rowen fa un sorrisetto. «Sono un sacco di benefici.»
Colgo il tono scherzoso nella sua voce e ricambio il sorriso. «A volte sì, ma solo se mi va. Nessuno mi obbliga a fare nulla.»
Lui si appoggia allo schienale della sedia e io osservo il suo viso. So che sta pensando, ma non so bene a cosa. «Non sono come loro. Non sono il tipo da “amicizia con benefici”» dice.
«Nessun problema» replico sommessamente. «Mi piace avere anche dei semplici amici.»
Mi guarda dritto negli occhi, facendomi mozzare il fiato. Sembra quasi che mi stia guardando dentro. Nella parte più profonda di me stessa. È quasi terrificante.
Buonasera!
Oggi vi parlo in anteprima del secondo libro della serie “Texas Munity” di M.E. Carter, “Groupie, l’amore non ha regole”, in uscita il prossimo 5 Dicembre.
Tiffany Wendel si definisce con una parola: groupie. È da sempre fan dei Texas Munity e con molti dei giocatori è anche qualcosa di più… Questo fino a quando non incontra il nuovo giocatore, Rowen Flanigan. Quel ragazzo così estraneo dal suo stile di vita la attrae, tanto da mettere in discussione tutto ciò che ha sempre fatto e se stessa.
Tra loro sembra tutto perfetto, almeno fino a quando il passato di lei torna a galla, mettendoli in crisi.
Rowen riuscirà a guardare oltre e vedere ciò che è realmente Tiffany?
Prima di parlarvi del romanzo voglio ringraziare l’autrice e Paola Ciccarelli che mi hanno permesso di leggere in anteprima questo nuovo romanzo!
Tornando a noi, la storia di Rowen e Tiffany non è come tutte le storie d’amore che leggiamo normalmente, almeno per me.
Questo perché Tiffany fa parte di una categoria che in queste storie viene associata a personaggi negativi e guastafeste, tipo quelli che fanno di tutto per intromettersi nella relazione dei protagonisti principali per poi rovinarla. Tiffany è una groupie, non si vergogna di ciò che fa con i componenti della squadra e li reputa suoi amici, anche se con molti di loro ha una relazione basata sul sesso. Tiffany è felice così, si gode la sua vita al massimo senza farsi influenzare da ciò che gli altri pensano di lei. Questo fino a quando non incontra Rowen, la sexy e dolce recluta che è rimasto stranamente attratto da lei. Sembra che a lui non importi come Tiffany abbia vissuto la sua vita o cosa gli altri dicano di lei.
A differenza degli altri, lui cerca di conoscerla, così i due iniziano a frequentarsi.
Per lui è disposta a lasciare i festini e il sesso alle spalle, l’unica cosa che le importa è che lui la veda per ciò che è e non per ciò che ha fatto.
Rowen è diverso dai suoi compagni di squadra. I festini e le groupie non fanno per lui, a lui importa della sua carriera e di trovare una donna speciale con cui passare il resto della sua vita. Poter vivere una storia d’amore come quella dei suoi genitori.
Ma sembra proprio che la donna a lui destinata faccia parte di un mondo di cui lui non ha mai voluto fare parte.
Agli inizi è un po’ difficile scacciare i pensieri sul passato di lei, soprattutto quando alcuni suoi colleghi che sono stati con lei fanno battute maligne, sminuendola.
Lei li considera ancora amici, ma non può che non difenderla ogni volta che uno di loro parla male di lei, tanto da mettere a repentaglio la sua carriera. Potrà mai superare tutto ciò?
Questa strana storia d’amore all’insegna del calcio ci fa conoscere due personaggi così diversi ma che insieme sono perfetti, ci fa vedere che bisogna guardare oltre le apparenze e il passato di una persona. Certo, Tiffany non è una delle protagoniste migliori.
In ciò che ha fatto ha involontariamente commesso degli errori, errori per cui nel corso della storia dovrà rendere conto, crescendo così come persona.
Di Rowen non si può dire nulla di male. È un personaggio dolce e dal cuore grande, un uomo che al giorno d’oggi è quasi impossibile trovare!
Certo, anche lui commetterà qualche errore con Tiffany, ma se il loro amore è vero allora tutto si risolverà per il meglio.
“Groupie” è una lettura scorrevole e frizzante, diversa dal solito che può piacere o meno. A me in fondo è piaciuta, mi ha fatto passare un bel pomeriggio.
Credo di avervi detto abbastanza, quindi vi lascio alla lettura e ci vediamo con il prossimo libro.
A presto.
Tiffany Wendel si definisce con una parola: groupie. È da sempre fan dei Texas Munity e con molti dei giocatori è anche qualcosa di più… Questo fino a quando non incontra il nuovo giocatore, Rowen Flanigan. Quel ragazzo così estraneo dal suo stile di vita la attrae, tanto da mettere in discussione tutto ciò che ha sempre fatto e se stessa.
Tra loro sembra tutto perfetto, almeno fino a quando il passato di lei torna a galla, mettendoli in crisi.
Rowen riuscirà a guardare oltre e vedere ciò che è realmente Tiffany?
Prima di parlarvi del romanzo voglio ringraziare l’autrice e Paola Ciccarelli che mi hanno permesso di leggere in anteprima questo nuovo romanzo!
Tornando a noi, la storia di Rowen e Tiffany non è come tutte le storie d’amore che leggiamo normalmente, almeno per me.
Questo perché Tiffany fa parte di una categoria che in queste storie viene associata a personaggi negativi e guastafeste, tipo quelli che fanno di tutto per intromettersi nella relazione dei protagonisti principali per poi rovinarla. Tiffany è una groupie, non si vergogna di ciò che fa con i componenti della squadra e li reputa suoi amici, anche se con molti di loro ha una relazione basata sul sesso. Tiffany è felice così, si gode la sua vita al massimo senza farsi influenzare da ciò che gli altri pensano di lei. Questo fino a quando non incontra Rowen, la sexy e dolce recluta che è rimasto stranamente attratto da lei. Sembra che a lui non importi come Tiffany abbia vissuto la sua vita o cosa gli altri dicano di lei.
A differenza degli altri, lui cerca di conoscerla, così i due iniziano a frequentarsi.
Per lui è disposta a lasciare i festini e il sesso alle spalle, l’unica cosa che le importa è che lui la veda per ciò che è e non per ciò che ha fatto.
Rowen è diverso dai suoi compagni di squadra. I festini e le groupie non fanno per lui, a lui importa della sua carriera e di trovare una donna speciale con cui passare il resto della sua vita. Poter vivere una storia d’amore come quella dei suoi genitori.
Ma sembra proprio che la donna a lui destinata faccia parte di un mondo di cui lui non ha mai voluto fare parte.
Agli inizi è un po’ difficile scacciare i pensieri sul passato di lei, soprattutto quando alcuni suoi colleghi che sono stati con lei fanno battute maligne, sminuendola.
Lei li considera ancora amici, ma non può che non difenderla ogni volta che uno di loro parla male di lei, tanto da mettere a repentaglio la sua carriera. Potrà mai superare tutto ciò?
Questa strana storia d’amore all’insegna del calcio ci fa conoscere due personaggi così diversi ma che insieme sono perfetti, ci fa vedere che bisogna guardare oltre le apparenze e il passato di una persona. Certo, Tiffany non è una delle protagoniste migliori.
In ciò che ha fatto ha involontariamente commesso degli errori, errori per cui nel corso della storia dovrà rendere conto, crescendo così come persona.
Di Rowen non si può dire nulla di male. È un personaggio dolce e dal cuore grande, un uomo che al giorno d’oggi è quasi impossibile trovare!
Certo, anche lui commetterà qualche errore con Tiffany, ma se il loro amore è vero allora tutto si risolverà per il meglio.
“Groupie” è una lettura scorrevole e frizzante, diversa dal solito che può piacere o meno. A me in fondo è piaciuta, mi ha fatto passare un bel pomeriggio.
Credo di avervi detto abbastanza, quindi vi lascio alla lettura e ci vediamo con il prossimo libro.
A presto.
Voto libro - 3.5 Molto Bello
Genere: Sport-Romance
Portiere, /por-tiè-re/, sostantivo. Un giocatore il cui obiettivo è di non far entrare o passare la palla dentro la porta.
Ecco Santos e Marianna DeGuajarando.
Come portiere del Texas Munity, Santos è bravo a proteggere la rete. Ma non si è mai preoccupato di proteggere il suo matrimonio.
Lasciando che la fama e la notorietà gli andasse alla testa, ha perso le cose che amava di più… sua moglie e i suoi figli. Adesso ha un’ultima possibilità per sistemare le cose prima di perdere in questo gioco delle relazioni ed è determinato a non sbagliare.
Marianna è rimasta ferita profondamente dai tradimenti di Santos e porterà per sempre le cicatrici. Dopo quasi dieci anni di matrimonio, però, lo conosce bene e sa che non la lascerà andare senza combattere. Ma si rifiuta di ricaderci un’altra volta.
Perché l’amore non è mai abbastanza…
Buonasera! Oggi vi parlo in anteprima della mia ultima lettura in lingua inglese, ovvero del terzo libro della serie “Texas Munity” di M.E. Carter, “Goalie”.
Mariana non avrebbe mai immaginato che il suo matrimonio fosse una menzogna, credeva che Santos l’amasse, ma a quanto pare era tutta una farsa. Dopo aver scoperto i tradimenti del marito ha deciso di andarsene, portando con sé i suoi tre bambini per poter ricominciare una nuova vita lontano dal dolore.
Santos ha tutto: è il portiere dei Texas Munity, ha una moglie e una famiglia e si gode la vita. Ma quando verranno a galla i suoi tradimenti, perderà la cosa che per lui era la più importante. L’aveva sempre data per scontato fino a quanto non ha più nulla. Non ha intenzione di arrendersi e vuole riconquistare sua moglie, ma come può rimediare ad anni di tradimenti e menzogne?
Scrivere questa recensione per me è stato un po’ difficile, in quanto non amo molto le storie in cui un protagonista tradisce la propria compagna o compagno, ferendo e mancando loro di rispetto, per poi cercare di avere una seconda possibilità. Personalmente non tollero i tradimenti, sono dell’opinione che quando l’amore o l’attrazione viene a mancare basti dirlo, essere sinceri, parlare e confrontarsi con l’altro. Capisco che bisogna vivere una certa esperienza per capirla, che ogni situazione è diversa dall’altra, ma se una persona è adulta e vaccinata, credo che sia un suo dovere portare sempre rispetto all’altro fino alla fine, per poi proseguire sulla propria strada.
Santos è un padre perfetto, adora i suoi figli e farebbe di tutto per loro, è un giocatore impeccabile, ma è un pessimo marito. Per quanto ami sua moglie non le è stato mai fedele, tradendola ogni giorno del suo matrimonio, tanto che rimane sorpreso e ferito quando lei, dopo aver scoperto tutto, decide di lasciarlo chiedendo il divorzio. Ha sempre dato per scontato la sua famiglia, mettendo se stesso e la sua voglia di divertirsi al primo posto, senza mai pensare che le sue azioni potessero ferire qualcuno.
Quello che ha fatto è imperdonabile, ha ferito la sua migliore amica, la donna che amava nel profondo, le ha dato una ferita da cui è difficile guarire, in quanto ha mandato in frantumi la sua fiducia. Ma anche di fronte ai suoi sbagli è intenzionato a riconquistarla, a cambiare e farsi perdonare. La strada è lunga, sono tante le cose da fare, ma basteranno i suoi sentimenti e le buone intenzioni per intraprendere questo percorso?
O le sue vecchie e cattive abitudini torneranno?
Mariana, per me, è la vera eroina di questo romanzo, non la storia d’amore e Santos (personaggio dalla morale molto discutibile). Per quanto quella rivelazione l’abbia distrutta, Mariana ha avuto la forza di rialzarsi e tenere duro, tenendo testa all’orribile situazione in cui si è ritrovata. Per i suoi figli è decisa a tenere dei rapporti amichevoli con Santos, e continuare a vederlo solo per loro. Ma il suo matrimonio è finito ed è intenzionata a guarire, per poi finalmente rifarsi una vita, una vita in cui è rispettata ed amata per davvero. Ci vorrà tempo per guarire, per ritrovare la fiducia negli altri, ma soprattutto in se stessa. Sa che non tornerà mai quella prima, ma questo non la scoraggia. Mariana ha un cuore grande ed è altruista, forse anche troppo, tanto che decide di acconsentire alla richiesta di Santos di andare in terapia. Ma i suoi sentimenti ormai sono contaminati dal dolore e dalla rabbia, come potrebbe mai perdonarlo?
Questo romanzo parla di pentimenti, della forza di rialzarsi nonostante il dolore e di seconde possibilità. Seconde possibilità che non tutti meritano e, devo dirlo, per me Santos non se la merita.
Come gli altri libri della serie, la lettura è veloce e scorrevole. Susciterà diverse emozioni, sia positive che negative.
Il finale è per certi versi aperto e credo che la vera conclusione la scopriremo nel prossimo romanzo. Devo dire che avrei di gran lunga preferito che la storia avesse preso un’altra piega, ma voi come la pensate?
Con questo vi lascio e ci vediamo alla prossima lettura.
A presto.
Mariana non avrebbe mai immaginato che il suo matrimonio fosse una menzogna, credeva che Santos l’amasse, ma a quanto pare era tutta una farsa. Dopo aver scoperto i tradimenti del marito ha deciso di andarsene, portando con sé i suoi tre bambini per poter ricominciare una nuova vita lontano dal dolore.
Santos ha tutto: è il portiere dei Texas Munity, ha una moglie e una famiglia e si gode la vita. Ma quando verranno a galla i suoi tradimenti, perderà la cosa che per lui era la più importante. L’aveva sempre data per scontato fino a quanto non ha più nulla. Non ha intenzione di arrendersi e vuole riconquistare sua moglie, ma come può rimediare ad anni di tradimenti e menzogne?
Scrivere questa recensione per me è stato un po’ difficile, in quanto non amo molto le storie in cui un protagonista tradisce la propria compagna o compagno, ferendo e mancando loro di rispetto, per poi cercare di avere una seconda possibilità. Personalmente non tollero i tradimenti, sono dell’opinione che quando l’amore o l’attrazione viene a mancare basti dirlo, essere sinceri, parlare e confrontarsi con l’altro. Capisco che bisogna vivere una certa esperienza per capirla, che ogni situazione è diversa dall’altra, ma se una persona è adulta e vaccinata, credo che sia un suo dovere portare sempre rispetto all’altro fino alla fine, per poi proseguire sulla propria strada.
Santos è un padre perfetto, adora i suoi figli e farebbe di tutto per loro, è un giocatore impeccabile, ma è un pessimo marito. Per quanto ami sua moglie non le è stato mai fedele, tradendola ogni giorno del suo matrimonio, tanto che rimane sorpreso e ferito quando lei, dopo aver scoperto tutto, decide di lasciarlo chiedendo il divorzio. Ha sempre dato per scontato la sua famiglia, mettendo se stesso e la sua voglia di divertirsi al primo posto, senza mai pensare che le sue azioni potessero ferire qualcuno.
Quello che ha fatto è imperdonabile, ha ferito la sua migliore amica, la donna che amava nel profondo, le ha dato una ferita da cui è difficile guarire, in quanto ha mandato in frantumi la sua fiducia. Ma anche di fronte ai suoi sbagli è intenzionato a riconquistarla, a cambiare e farsi perdonare. La strada è lunga, sono tante le cose da fare, ma basteranno i suoi sentimenti e le buone intenzioni per intraprendere questo percorso?
O le sue vecchie e cattive abitudini torneranno?
Mariana, per me, è la vera eroina di questo romanzo, non la storia d’amore e Santos (personaggio dalla morale molto discutibile). Per quanto quella rivelazione l’abbia distrutta, Mariana ha avuto la forza di rialzarsi e tenere duro, tenendo testa all’orribile situazione in cui si è ritrovata. Per i suoi figli è decisa a tenere dei rapporti amichevoli con Santos, e continuare a vederlo solo per loro. Ma il suo matrimonio è finito ed è intenzionata a guarire, per poi finalmente rifarsi una vita, una vita in cui è rispettata ed amata per davvero. Ci vorrà tempo per guarire, per ritrovare la fiducia negli altri, ma soprattutto in se stessa. Sa che non tornerà mai quella prima, ma questo non la scoraggia. Mariana ha un cuore grande ed è altruista, forse anche troppo, tanto che decide di acconsentire alla richiesta di Santos di andare in terapia. Ma i suoi sentimenti ormai sono contaminati dal dolore e dalla rabbia, come potrebbe mai perdonarlo?
Questo romanzo parla di pentimenti, della forza di rialzarsi nonostante il dolore e di seconde possibilità. Seconde possibilità che non tutti meritano e, devo dirlo, per me Santos non se la merita.
Come gli altri libri della serie, la lettura è veloce e scorrevole. Susciterà diverse emozioni, sia positive che negative.
Il finale è per certi versi aperto e credo che la vera conclusione la scopriremo nel prossimo romanzo. Devo dire che avrei di gran lunga preferito che la storia avesse preso un’altra piega, ma voi come la pensate?
Con questo vi lascio e ci vediamo alla prossima lettura.
A presto.
Voto libro - 2 Insoddisfacente
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