La prossima persona che incontrerai in cielo


Genere: Narrativa

Autore: Mitch Albom

26 Marzo


La vita, si sa, non è un rettilineo che scorre all'infinito senza scosse e senza ostacoli; prima o poi, il destino si rivela nei suoi risvolti più ardui e tortuosi. Ma non è neppure un viaggio solitario e accidentale: il nostro cammino è costellato di incontri, di altre rotte che intrecciano e accompagnano la nostra in maniera non casuale, anche quando non ne siamo consapevoli. Siamo un breve tratto di una grande mappa, uno snodo di trama in un intreccio di storie. Siamo la parte minuscola ma indispensabile di un disegno che ci sfugge.
Da bambina, Annie è stata protagonista involontaria di quello che molti hanno definito un miracolo: salvata da un incidente fatale grazie all'atto eroico di un uomo che ha dato la vita per lei. Ma quell'episodio l'ha segnata profondamente, nel corpo e nell'anima. Le è costato tanto trovare il suo posto nel mondo e accettare se stessa, senza sentirsi sbagliata. Finché, quando crede di stringere finalmente in pugno la felicità, una catena ineluttabile di eventi la strappa a questa vita.


Ora il viaggio di Annie continua verso il Cielo. E proprio in questa nuova parte del cammino si ripetono cinque degli incontri che più hanno segnato la sua esistenza. Ognuna delle cinque persone che ritrova le farà a suo modo capire come nulla sia stato vano, e quanto ogni attimo terreno da lei vissuto sia stato importante - per lei stessa e per chi l'ha conosciuta. Perché tutto ciò che facciamo lascia un segno nelle vite degli altri, e ognuno di noi conta nel disegno più grande che ci unisce. Basterebbe solo alzare gli occhi e abbracciare con lo sguardo quell'orizzonte dove ogni fine sfuma in un principio e ogni singolo si fonde con un tutto che lo illumina.





Cari lettori del Confine, ben trovati!
Siamo finalmente ad aprile e questo mese porta con sé il clima mite che adoro, le belle giornate di tiepido sole durante le quali si può stare fuori a leggere, magari al parco o su una panchina sul lungo mare. È un periodo che mi ispira tanto, soprattutto mi porta verso un certo genere di letture.
È così che mi sono trovata a voler leggere "La prossima persona che incontrerai in Cielo" di Mitch Albom, uscito il 26 marzo per Sperling & Kupfer, che ringrazio per l'invio della copia.

Annie muore il giorno dopo il suo matrimonio in circostanze davvero particolari e accidentali.
Si ritrova letteralmente catapultata in paradiso, nel paradiso personale di una persona che ha influenzato il corso della sua vita e che le insegnerà qualcosa.
Annie incontrerà altre quattro persone che la condurranno fino alla fine del suo viaggio nell'aldilà e che le insegneranno a perdonarsi e a perdonare e che faranno luce su alcuni avvenimenti che hanno influenzato la sua vita.
Scoprirà che tutto quello che ha vissuto, e che le è accaduto in vita, è frutto del suo libero arbitrio e che l'ha condotta lì, esattamente al triste giorno in cui è morta.
Comprenderà il comportamento della madre nei suoi confronti, che ha segnato la sua infanzia e la sua adolescenza, in seguito ad un brutto incidente accorsole durante una giornata ad un parco divertimenti, in cui lei perderà la sua manina e un uomo perderà la sua vita per salvarla.
Capirà che ognuno di noi lascia un segno nella vita di qualcuno, che nessuno è veramente solo nel cammino della vita, ma che è legato agli altri da un’intricata rete di fili invisibili che compongono una trama fitta e magica.

"La prossima persona che incontrerai in Cielo" è una lettura davvero speciale che invita alla riflessione.
Ho apprezzato molto la narrazione in terza persona che dona al romanzo quell'atmosfera da storia antica e magica e anche una certa solennità.
L'autore alterna eventi del presente della vita di Annienad episodi del passato, raccontandoci la storia di una bimba "miracolata", costretta a vivere dalla madre per motivi validi che capiremo in seguito, chiusa in casa, con l'unica compagnia di una cagnetta di nome Cloe.
Una bambina che cresce e diventa donna in un mondo in cui non riesce a trovare il suo posto, in cui non si sente a suo agio, a causa della sua menomazione fisica ma soprattutto emotiva.
Una persona che, evento dopo evento, si trova alla fine a stringere tra le braccia la felicità che ha sempre sognato, anche se per poco.


“Innumerevoli volte le nostre vite vengono alterate in modo invisibile, mutevoli come un tratto di matita a ogni colpo di gomma.”

I personaggi del romanzo, a parte Annie, non sono marcati e ben definiti, ma questo, in questo caso, non è una mancanza, né una cosa negativa, ma indirizza l'attenzione del lettore verso quello che veramente è importante nella storia.
Penso che rafforzi anche il concetto che la nostra vita è influenzata dai gesti, dagli atti, dalle decisioni di persone che magari nemmeno conosciamo, ma che in un certo momento nel tempo hanno fatto qualcosa la cui risonanza, come un'onda, ci raggiunge e ci avvolge, influenzando la nostra vita.
Ho apprezzato anche lo stile elegante ma non pretenzioso, chiaro nel descrivere alcune situazioni che Annie vive nel paradiso, che sono come delle sensazioni impalpabili che l'autore rende visibili.
Non è una lettura facile, suggerisce l'esistenza di un luogo oltre la morte a cui non tutti credono, che regala la speranza di una redenzione, di una sorta di unione con i cari defunti prima di noi, ma io credo che possa essere letto in altri modi. La chiave di lettura del romanzo è insita nel lettore, ma sono sicura che, in qualunque modo si voglia interpretare il romanzo, ognuno di noi potrà trarne qualcosa.
Buona lettura, quindi.


Voto: 4 

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