La tua ultima bugia
Genere: Thriller
Autore: Rachel Abbott
La casa di Marcus North appare come un luogo magnifico e spaventoso a Evie, la prima volta che vi mette piede. Immensa, affacciata su una scogliera, una stupenda vetrata dopo l'altra. Peccato che sulla costa occidentale dell'Inghilterra il vento e il grigio la facciano da padroni: ma anche così, davanti a lei si apre uno spettacolo. Per Marcus, però, le cose sono molto diverse. Quella casa è legata per sempre al ricordo della prima moglie, Mia, e di ciò che accadde al piano di sotto, dove la palestra e la piscina ormai sono chiuse da tempo. E dove lui non mette più piede. Ma adesso c'è Evie, un nuovo, luminoso amore che cancellerà il buio del passato. Almeno così la vede lui.
Non la pensa così Cleo, la sorella di Mark. Non le piace Evie, come del resto non le piaceva Mia. E quando Mark comincia ad allontanarsi, Evie a restare sempre più spesso sola con la sua bambina in quella immensa casa, e Cleo a cercare di capire che cosa c'è davvero tra il fratello e la sua nuova donna, pian piano le verità che ciascuno nasconde verranno a galla. E, come avrà modo di scoprire la detective King - la stessa che accorse quando Mia cadde dalle scale, e che adesso si troverà di fronte, in quella stessa casa, a una scena spaventosa -, l'ultima bugia sarà la più terribile.
Salve Confine!
Oggi vi parlerò di un thriller molto atteso e che non vedevo l'ora di leggere.
Si tratta di "La tua ultima bugia" di Rachel Abbott, edito Piemme, che ringrazio per l'invio della copia, che ho apprezzato molto.
Marcus/Mark North è un famoso fotografo che vive, in maniera piuttosto isolata, in una meravigliosa e suggestiva villa in cima ad una scogliera a picco sul mare.
È da qualche anno vedovo; la moglie è morta in circostanze terribili mentre lui era via, in un viaggio di lavoro.
Ha una sorella, Cleo, molto protettiva nei suoi confronti che cerca di organizzargli la vita e di tenerlo impegnato, in modo da allontanarlo dal dolore e dal senso di colpa per la morte della moglie che ancora lo pervade.
Incontra Evie, una bellissima e giovane donna, che vuole commissionargli un lavoro e finiranno per intrecciare una relazione, che terranno nascosta per un po' a Cleo.
Mark sa che la sorella non condivide le sue scelte in fatto di donne e cerca di tenerla lontana dalla loro vita quanto può, anche quando Evie rimane incinta e si trasferisce a casa di lui, nella famigerata villa.
Dopo la nascita della bambina, Lulu, strani incidenti cominciano ad accadere a Evie, soprattutto quando Mark sta per partire per un viaggio e deve lasciarla da sola, ma Evie non si pronuncia e Cleo pensa che sia solo la conseguenza della goffaggine della ragazza.
Ma cosa si nasconde dietro a quelle ferite, a quelle ossa rotte, ai tagli e alle bruciature che compaiono sul corpo di Evie in occasione dei viaggi del compagno?
Perchè Mark vive con così tanta angoscia ogni partenza?
E perchè Cleo si ostina a tenere il paraocchi e a difendere il fratello nonostante nel loro passato si nasconda uno scheletro spaventoso?
Quale verità terribile nascondono tutte le bugie raccontate dai personaggi di questo romanzo?
“Quindi è così che finisce. Adesso è tutto chiaro: dovrò scegliere tra ucciderti e morire. Certe morti sono inevitabili. Altre si possono prevenire. E poi ci sono tragedie con una forza propria, che una volta innescate travolgono tutto, causando un dolore dopo l’altro. Sì. È ora di finirla.”
GRAZIE Piemme per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo che si è dimostrato all'altezza delle mie aspettative e anche oltre.
Un thriller veramente thriller che mi ha portato in giro tra le sue pagine, mettendomi indizi e piste sotto al naso per poi togliermele con un plot twist dietro l'altro.
Non si riesce a capire fino all'ultimo dove l'autrice voglia condurci, ci lascia intendere ma non ci dà certezze e questa è la qualità che apprezzo in questo tipo di romanzo, ragion per cui posso solo applaudire.
La Abbott adotta uno stile che ho gradito, descrittivo, evocativo, elegante, ma così ricco di movimento che non annoia mai, anzi sprona ad andare avanti per averne un altro po'. La lettura è scorrevole e veloce, incalzante e ricca di tensione grazie al mistero che aleggia attorno ai personaggi e all'intera vicenda.
Mi è piaciuta anche la scelta dell'adozione del pov alternato tra Evie, che ci presenta la storia in prima persona, ed è un racconto emotivo e personale, e il pov di un narratore esterno che quindi, in terza persona, ci presenta i pensieri degli altri personaggi che abitano il romanzo.
Parlando dei personaggi, ce ne sono tre fondamentali che sono appunto Mark, Evie e Cleo, che sono continuamente avvolti da una nebbiolina leggera di dubbio, mistero, che ce li rende sfuggenti, che non ci permette di inquadrarli bene per posizionarli sullo scaffale giusto. Chi è la vittima? Chi il carnefice? Evie è davvero così goffa da procurarsi lividi e ferite da sola? E Mark, con quell'atteggiamento amorevole e posato, è veramente il mostro crudele che sfigura e ferisce Evie prima di ogni partenza? O si tratta di Cleo, potrebbe essere lei a far piazza pulita nella vita del fratello?
Veramente, ci faremo mille e mille domande sul conto di questi tre e sappiate che soltanto nelle ultime pagine avremo un riscontro preciso ai nostri dubbi.
Ecco, forse l'unica pecca che posso trovare a questo thriller è che la fine, anche se per nulla scontata, non è abbastanza sconvolgente rispetto alla tensione che cresce pagina dopo pagine per tutto il romanzo.
Il botto c'è stato, ma non ha causato abbastana frastuono.
Ma questo è solo un mio parere, detto soltanto per voler trovare il pelo nell'uovo di una lettura altrimenti emozionante e altamente tensiva. La tensione cresce pagina dopo pagina fino a raggiungere il climax massimo che ci farà rabbrividire!
voto libro - 4.5
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