Sorelle sbagliate


Genere: Thriller

Autore: Alafair Burke

11 Giugno


Chloe è la più giovane delle sorelle Taylor, ma è sempre stata la più amata, forse perché nella sua vita tutto è sempre apparso sotto controllo. Invece Nicky… La scapestrata Nicky. Quella che ha sempre combinato tanti casini. Che ha sempre bevuto un po' troppo. Che ha sposato d'impulso il giovane avvocato Adam Macintosh e ha avuto un bambino, ma non sa essere né moglie né madre. Oggi, Chloe e Nicky sono due perfette estranee. Nicky è rimasta a Cleveland, sola. Chloe lavora a New York in un importante giornale di moda. Ce l'ha fatta. Non solo: si è presa qualcosa che apparteneva a Nicky. È stato più forte di loro: lei e Adam si sono innamorati. D'altra parte Nicky, quella volta, l'aveva fatta grossa, e quando Adam ha visto il suo bambino in pericolo, ha deciso che era troppo. Adesso Chloe e Adam sono sposati, e insieme stanno crescendo Ethan, il figlio che Nicky non ha saputo amare. Ma quando Adam viene trovato morto sul pavimento della loro casa di vacanza negli Hamptons, una serie di dubbi comincia ad affacciarsi nella vita di Chloe. Dubbi sul marito, che ultimamente era sempre più reticente a parlare del proprio lavoro. Dubbi sul figlio, che l'adolescenza ha decisamente messo in crisi. E perfino dubbi su se stessa. Perché la verità è molto più di quello che l'apparenza lascia credere. E la vita troppo spesso ci fa dimenticare le cose più vere. 


Salve lettori!
Grazie alla casa editrice Piemme ho avuto la possibilità di leggere un libro che dalla trama mi aveva colpito molto.
Parlo di “Sorelle sbagliate” di Alafair Burke, una delle grandi signore del thriller molto apprezzata in Italia, uscito l’11 giugno.

Chloe Taylor ha una vita perfetta.
È una giornalista di successo, un idolo delle masse da quando ha dato vita al movimento “ThemToo”, per aiutare le donne comuni a denunciare le violenze subite.
Se solo non ci fossero quegli hater sul web a buttarla costantemente giù.
Ha la fortuna di avere una famiglia perfetta. Suo marito, Adam, la ama e la sostiene in tutto, e suo figlio, Ethan, è orgoglioso di lei. Se solo non sentisse che il marito ultimamente è diverso, si arrabbia spesso e non la informa dei suoi spostamenti. Se solo Ethan fosse davvero suo figlio e non si sentisse costantemente minacciata di perderlo per sempre.
Anche la sua giovinezza è stata felice, se non fosse stato per sua sorella maggiore, la guastafeste ribelle, la sua nemesi.
O forse, se solo avesse preso le sue parti sedici anni prima, si sarebbe accorta che dietro la patina di amore e successo, le cose non sono perfette come in superficie.
“Fingi di essere ciò che non sei, e alla fine lo diventerai.”

Lettori, ho iniziato questo libro aspettandomi un certo tipo di storia, ma ben presto ho capito che non sarei stata accontentata.
Nelle note l’autrice spiega che (cito testualmente) “Sorelle sbagliate” forma con “La ragazza nel parco” e “La ragazza che ho sposato” una trilogia di romanzi che esplorano la complessità delle relazioni femminili e i diversi ruoli che le donne svolgono nella società contemporanea.
Con questa consapevolezza finale ho potuto dare un altro senso ad un libro che personalmente non mi è piaciuto. Non è una questione di stile, di bravura o altro, assolutamente.
La Burke è bravissima nel creare una trama che ti sprona a proseguire la lettura, a mantenere il lettore attento e curioso, nel disporre i dettagli e poi farli combaciare.
Semplicemente non era il libro che volevo leggere io.
“Sorelle sbagliate” è il percorso di Chloe, che ha costruito intorno a sé e alla sua famiglia una facciata talmente perfetta e solida che, nonostante vivesse la realtà dei fatti, era comunque convinta della sua versione.
E dato che il libro è raccontato completamente dal punto di vista di Chloe, anche il lettore si lascia abbindolare dalla sua bravura con le parole e crede davvero che la sua sia una vita perfetta, che i litigi con il marito fossero normali battibecchi, che il figlio fosse solo un adolescente timido e che la sorella avesse davvero bisogno di aiuto.
Il lettore è talmente immerso nella sua versione dei fatti, che quando la verità arriva cade dalle nuvole, il muro crolla, Chloe crolla e noi con lei.
Piccole crepe iniziano a formarsi durante il corso del libro, ma sono giustificabili, il colpo finale invece, quello è inevitabile e troppo forte per essere fermato e coperto.
Sono tantissimi i temi affrontati dalla scrittrice in questo libro: il ruolo della donna in una società maschilista, soprattutto di una donna che porta cambiamenti; l’importanza di avere un’immagine che rispecchi perfettamente gli obiettivi raggiunti sul lavoro, per non rischiare di essere considerata un’ipocrita; il ruolo dei social in questa farsa.
Costantemente sui social, anche in Italia, si leggono commenti pessimi contro le donne al potere. Pensieri che mettono ribrezzo e che ti fanno chiedere come ha fatto l’umanità a cadere così in basso, come fanno le persone a pensare cose del genere solo perché una donna è presidente, giornalista, attrice, manager, di successo.
Questo tema è fondamentale, sia perché sul web c’è davvero poca protezione per chi viene attaccato e fin troppa per chi attacca dall’anonimato, sia perché, per quanto riguarda il libro, è uno dei motivi per cui Chloe continua a vivere nel suo mondo perfetto, dimenticando che ci sono persone reali più importanti dei milioni che danno la loro opinione senza tenere conto delle ragioni e delle sofferenze passate.
Essere nella testa di Chloe è illuminante, fa capire come noi donne pensiamo mille cose contemporaneamente, come cerchiamo di trovare la soluzione più pratica a un problema, come cambia il nostro comportamento in base alle cose che sappiamo, ai luoghi in cui ci troviamo e alle persone con cui siamo.
“Si possono avere dei nemici se non si sa chi sono?”

Oggettivamente questo libro è perfetto. Un’introspezione psicologica ottima, descrizioni accurate, dettagli curati, ritmo leggero ma incalzante.
Inoltre ho letto che la Burke è un avvocato penalista, dettaglio importante data l’accuratezza del processo, delle mosse e dei piani legali studiati nei minimi dettagli.
Personalmente, però, non è un libro che fa per me. L’ho continuato perché ormai ero curiosa di conoscere tutta la storia, ma non posso dire di averlo letto con piacere.
Questo thriller si basa sull’interiorità di Chloe e le bugie che è stata disposta a creare per nascondere il marciume che aveva in famiglia e sul processo pubblico e personale, curato nei minimi dettagli, per mettere fine a questa sofferenza.
Purtroppo a me il mondo legale non piace, preferisco l’azione di un poliziesco.
Mentre per quanto riguarda l’aspetto psicologico, per piacermi deve sconvolgermi, e questo non era quel tipo di thriller. A tratti mi sembrava più un misto tra thriller, romance e dramma, soprattutto per il rapporto con la sorella, ma sicuramente non qualcosa che non mi facesse dormire la notte per la voglia di capire la situazione.

Ripeto, questa è la mia opinione personale, ma sono sicura che agli amanti del genere piacerà.
In più, oggettivamente non posso che lodarlo per la bravura tecnica della scrittrice.
Diciamo che è stata la conferma che mi serviva per farmi capire che non sono una fan di Alafair Burke, ma mi ha fatto anche capire che è una scrittrice formidabile e perché è così amata.
Baci

Voto: 3.5 


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