That Guy

Hola readers,
Ho appena concluso “That guy” di Kim Jones edito Newton Compton editori e sono corsa a scrivervi, più che altro perché sono leggermente indecisa se questo libro mi è piaciuto o meno. Diciamo che parlare con voi mi schiarirà le idee.
Penelope è una ragazza molto particolare che è fissata con i romanzi romantici. Come ogni protagonista, anche lei è in cerca di "Quel Ragazzo" e durante una delle sue pazzie si ritrova in casa sua. A differenza dei romanzi lui, Jake, non è proprio contento di trovarsela in casa senza permesso a fare i comodi suoi (strano!). Da quel momento Penelope non si stacca più da lui, quando poi Jake si ritrova ad aver bisogno di lei le loro strade sembrano unirsi sempre di più. 
Penelope è strana, sembra abbia preso una botta in testa senza essersi più ripresa. Fa discorsi sconclusionati, compie azioni di dubbia attinenza sociale e ragionamenti astratti. Si infila in una limousine per scappare da un uomo che la inseguiva perché gli aveva rubato la cacca di cane. Penso basti questo a ribadire le mie impressioni. È questa limousine, che ha scambiato per un'altra, che la porta a casa di Jake; lui non c'è e lei si intrattiene lì come se fosse casa sua. 
Capisco che sia un romanzo, ma è una cosa normale da fare? Quando lui torna e giustamente si arrabbia, Penelope è stata capace di imporsi come se fosse normale introdursi a casa di qualcuno. Diciamo che lei è l'antieroina dei romanzi, nonostante sia strana e le scene surreali mi hanno fatto ridere tanto, inoltre spesso esprime pensieri che tutte abbiamo avuto leggendo delle varie protagoniste perfette. È un personaggio strano, ma divertente.

Jake è bello, ricco, ecc., il classico ragazzo perfetto che le protagoniste incontrato. Prima non vuole averla con sé, perché anche lui si rende conto che è spesso protagonista di brutte figure, e chi può biasimarlo? 
Però, nonostante questo, Jake rappresenta il classico prototipo a cui siamo abituate: successo, potere, un grande membro ed è bravissimo a letto. Devo dire che forse questo libro sarebbe stato perfetto se anche lui fosse stato l'antieroe. Sono certa che mi sarei divertita all'inverosimile. Non ho nulla da dire su di lui perché alla fine non è niente di che o di nuovo. L'autrice mi è sembrata distratta nello scrivere questo libro. All'inizio accenna personaggi e situazioni che poi scompaiono per dare spazio a vicende che si potevano evitare. 
Ammetto che la parte più interessante per me è stato l'epilogo, che ha accennato la storia di Cam, l'assistente di Jake. Anche lui è “Quel Ragazzo” che incontrerà l'amica di Penelope, che viene nominata ma in realtà è quasi inesistente nel libro. Volete sapere cosa penso davvero di questo libro? Se avete tempo libero e volete farvi due risate allora leggetelo, ma se avete letture più importanti lasciatelo come tappabuco per il tempo perso. Sono stata troppo cattiva? Mi dispiace, ma vi assicuro che mi aspettavo tanto da questo libro e ci sono rimasta male anche io. Però apprezzate la sincerità di una persona che non ha bisogno di vendervi un libro qualsiasi, ma solo belle storie. Buona lettura.