La lettera dell’amore perduto
Autore: Debbie Rix
Genere: Storico
Italia, 1959. Rachael è una giovane vedova con una bambina piccola. Dopo essere fuggita dai tumulti dell’Ungheria, ha trascorso alcuni mesi difficili in un campo per rifugiati. E adesso non ha nessun posto da chiamare casa. Quando il destino la porta nella soleggiata isola di Sant’Antioco, in Sardegna, Rachael comincia a sperare in un nuovo inizio. Il mare cristallino e la luce incantata delle scogliere, infatti, potrebbero dissipare le ombre del suo passato e riuscire persino a farle trovare il coraggio di amare.
Inghilterra, 2016. Sophie ha un marito affascinante, una bella casa e una carriera avviata come antropologa. La sua unica preoccupazione è quella di non riuscire ad avere un figlio, cosa che rischia di mettere in crisi il suo matrimonio. Nel tentativo di distrarsi, cerca conforto nei suoi ricordi d’infanzia, frugando tra le cose della sua adorata nonna Rachael. E così un pomeriggio trova un bellissimo braccialetto, conservato insieme a una lettera. Sophie ancora non lo sa, ma uno straordinario viaggio nel passato sta per cominciare.
Sarà un'estate indimenticabile
I segreti del passato possono cambiare per sempre il destino di una famiglia
Salve Confine!
Oggi vi parlo di un romanzo che ho letto grazie alla Newton Compton editori.
Si tratta di "La lettera dell'amore perduto" di Debbie Rix.
La narrazione ci conduce, attraverso due diverse linee temporali, nelle vite di Rachel e di Sophie.
La storia di Rachel inizia nell'Ungheria delle rivolte del 1956, dalla quale si ritrova a scappare dopo la morte del suo giovane marito, per rifugiarsi in un campo profughi austriaco in compagnia di suo padre, dove la ragazza scoprirà di aspettare un bambino.
Da lì si sposteranno a Londra, dove troveranno alloggio presso la casa della signora Roper, che diventerà parte della loro famiglia e aiuterà Rachel con la bambina che nascerà, Angela.
Due anni dopo la nascita di Angela, George, il padre di Rachel, otterrà un lavoro di ricerca archeologica nell'isola sarda di Sant'Antioco.
In quest'isola, tra mare, scavi e "fili di bisso", Rachel ricomincerà a vivere.
"Nessuno rimane sempre uguale a se stesso, tutti cambiamo, andiamo avanti, ci adattiamo.
Eppure, continuò a camminare, spinta da una forza misteriosa."
Nel 2016, Sophie vive a Londra con suo marito, è figlia di Angela e desidera avere un figlio con tutta se stessa, desiderio che rischia di rovinare il suo matrimonio, soprattutto quando i due sposi si trasferiranno in un paese distante da Londra.
Sophie sta inoltre svolgendo un dottorato in antropologia e, durante la sua opera di ricerca, scopre l'esistenza di un particolare tessuto, il bisso, prodotto nell'isola di Sant'Antioco: sarà proprio questo a portarla sull'isola e a conoscere meglio sua nonna.
"Mentre tornava a casa, Sophie ripensò a sua nonna. L’anziana signora con cui aveva vissuto ad Hampstead [...] Sembrava così appagata, e per Sophie era una fonte di conforto e felicità, un punto di riferimento per tutta la famiglia [...] Ma a tutti era sfuggito qualcosa di estremamente importante: la nonna aveva il potere di far cadere gli uomini ai suoi piedi."
La storia è narrata in terza persona ma, nonostante ciò, le due protagoniste mi hanno totalmente catturata: ho vissuto le gioie e i dolori di entrambe.
Ho viaggiato con Rachel dall'Ungheria all'Inghilterra, dalla Sardegna agli Stati Uniti, ho riscoperto con lei la vita e l'amore in tutte le sue forme. L’ho ammirata tantissimo, più e più volte, anche nei momenti più bui è riuscita comunque a sorprendermi.
Ho attraversato con Sophie il "calvario" per avere un figlio, provando ogni sentimento contrastante e ho combattuto le sue battaglie.
Sono entrambe donne estremamente forti, seppur inconsapevolmente.
L'autrice è stata molto brava nel rendere la storia scorrevole, nonostante i viaggi temporali e la narrazione esterna.
Si può notare, inoltre, un lungo lavoro di ricerca svolto prima della stesura del romanzo, sia per quanto riguarda gli usi e i costumi di ogni luogo narrato sia riguardo gli avvenimenti storici, facendo coincidere alla perfezione tutti i tempi e spiegando ogni ricerca di Sophie e George.
Si trova qualche difficoltà soltanto nella lettura dei primi capitoli, in quanto si "entra" a storia iniziata.
Il mio cuore, durante la lettura di questo libro, si è spezzato e ricomposto innumerevoli volte. Non è la solita lettura estiva, di quelle frizzanti e spiritose, richiede un po' di impegno emotivo in più, ma, proprio per questo, mi sento di consigliarlo con tutto il cuore e vi invito a lasciarvi trascinare da queste due fantastiche donne.
Aurora
Voto libro - 4.5
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