Niente è fuori posto
Genere: Narrativa
Autore: Joanna Nadin
4 Luglio
Le cose più preziose sono quelle che hai davanti agli occhi.
Dido ha solo sei anni, ma è molto curiosa. Seduta su un ramo di melo nel suo giardino, scorge la casa accanto e non può fare altro che sbirciare. Ed è lì che vede per la prima volta Tom e Harry, due bambini come lei. Qualcosa che non sa spiegarsi, da quel giorno, la spinge a continuare a spiarli. È allora che Dido scopre la quotidianità della loro famiglia: due genitori che si amano, due fratelli che giocano, un tavolo intorno al quale sedersi insieme per la cena. Sembra che nulla sia fuori posto: è proprio la vita che ha sempre desiderato, ma che non le appartiene. Perché sua madre ha un modo tutto suo di dimostrarle il proprio amore. Per lei non ci sono regole, non ci sono cose giuste o sbagliate da fare. Dido è ancora troppo piccola per capirlo e non ha neppure il conforto di una figura paterna, visto che non ha mai conosciuto suo padre. Così, decide che Tom e Harry saranno i suoi migliori amici e i genitori dei due le figure di riferimento che non ha mai avuto. Qualcosa di molto forte la unisce a loro e, con il passare del tempo, si sente sempre più parte di quel nucleo, allontanandosi progressivamente dalla madre, che fatica a comprenderla. Ma, anno dopo anno, Dido impara che anche il rifugio più sicuro, quando si cresce, diventa fragile e troppo piccolo per offrire la medesima protezione. Impara che anche i legami, in apparenza perfetti, nascondono tradimenti, bugie, verità inascoltate. E che, a volte, l’amore vero è proprio dove non sembra essercene, dove non lo si è mai cercato. Perché è più facile restare affascinati da una realtà sconosciuta che accettare la bellezza di quello che si possiede.
Salve Confine!
Agosto volge al termine e vorrei salutarlo con la recensione di un romanzo che ho letto durante questo mese di caldo e sudore.
Il libro è "Niente è fuori posto" di Joanna Nadin, uscito i primi giorni di luglio per Garzanti, che mi ha gentilmente omaggiato della copia ebook.
Dido è una bimba di sei anni che si trasferisce con la madre, Edie, fuori Londra, in una casa tutta loro ereditata da una vecchia zia.
Dido è contenta di questo cambiamento, ha visto troppe cose che non doveva durante gli anni vissuti a Londra presso un appartamento condiviso con altre persone, e spera che la madre possa giovarne e cambiare, abbandonando le abitudini di eccessi e sregolatezza. Quando capisce che la madre non condivide le sue stesse intenzioni, volge la sua attenzione altrove e dal ramo più grosso del melo in giardino, spia e rimane affascinata dalla coppia di fratellini che abitano nella villa al di là del muro di cinta. Tom ed Harry sono due bambini come tanti, con una madre che si preoccupa per loro e si occupa di loro.
Hanno regole e rimproveri insieme ad una piscinetta in giardino nella quale sguazzare e una casetta sull'albero nella quale rifuggiarsi.
Dido vuole tutte queste cose normali, vuole i rimproveri e le regole, vuole gli abbracci e le attenzioni, vuole far parte della famiglia Trevelyan e piano piano entra a far parte della loro vita.
È adorata da Tom e Harry, ma molto spesso viene guardata con sdegno dalla madre di questi, per via di Edie e dei suoi comportamenti e per via delle cose che Dido racconta con l'ingenuità della sua età.
A Dido non importa che la signora Trevelyan sembri non averla in simpatia, vuole comunque una madre come lei, che si accorga che esiste, che la punisca e la mandi in castigo, piuttosto che una madre che la ignora, non giochi con lei, non la abbraccia con amore.
Però, molto spesso, l'amore che bramiamo non si trova dove lo cerchiamo e dove pensiamo di vederlo, talvolta l'amore si annida nei luoghi in cui non ci aspettiamo di trovarlo, ben nascosto agli occhi e al cuore, ma presente e pronto ad essere compreso.
Il romanzo si apre con una Dido adulta che, rivolgendosi alla madre in una sorta di lunga lettera, racconta la loro vita insieme partendo dal momento in cui, a sei anni, la sua vita sembra cambiare quando si trasferiscono nella piccola casa fuori Londra.
Un arco di tempo di più di vent’anni in cui faremo la conoscenza di tutte le persone importanti nella vita della protagonista, a partire da Harriette (Harry), che diventerà la sua migliore amica, e Tom, che invece sarà il suo primo amore, continuando con i loro genitori, che Dido vorrebbe fossero i suoi, e con tutte quelle persone che incroceranno il suo cammino e che le lasceranno irrimediabilmente qualcosa che la segnerà per sempre.
Dido è protagonista assoluta e narratrice, attraverso il suo racconto la conosceremo in tutte le età della sua vita, un racconto in linea retta di tutti i suoi errori, dei momenti vissuti, belli e brutti o particolarmente significativi che l'hanno condotta dove si trova e con una rivelazione che mai pensava di arrivare ad avere.
Sì, perché nonostante tutto, Dido capirà di volere bene alla madre, di avergliene sempre voluto anche quando desiderava con tutta se stessa fare parte di un'altra famiglia, avere altri genitori che, con la lente rosa dell'ingenuità infantile considerava perfetti e che col senno di poi si sono rivelati esattamente il contrario, semplici esseri umani.
Un personaggio molto importante ed emblematico del romanzo è Edie, la madre sregolata e poco attenta che ha mani e braccia per scansare la figlioletta e mai per attirarla a sé in un abbraccio.
Ci sembrerà crudele e controversa durante la lettura, ma capiremo che è una donna diventata mamma troppo giovane, quando lei stessa aveva ancora bisogno degli abbracci di una madre.
Il modo in cui si comporta con la figlioletta è l'unico che conosce, l'unico che, a suo avviso, può insegnarle presto cosa aspettarsi dalla vita.
"Niente è fuori posto" è un romanzo di crescita che, con un linguaggio evocativo e intenso ci introduce e ci fa immergere nella vita difficile di una bambina che cresce e diventa donna.
È una lettura tenera ed emozionamente che ci presenta la vita vera col suo volto cangiante e il suo gusto dolce amaro.
È il racconto di un confronto, di un rapporto difficile e pieno di amore come quello che passa tra madre e figlia, con tutte le imcomprensioni e le recriminazioni del caso.
È una storia che va letta col cuore aperto, che deve essere compresa affinché offra spunti di riflessione importanti, in quanto tutte noi siamo state figlie e molte di noi sono o saranno madri.
Buona lettura.
voto libro - 4.5
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