Il bacio che non ti ho dato
Autore: Angela Contini
Genere: Romance
16 luglio
Una storia d’amore che promette fuochi d’artificio
Marco Leonardi è un professore di Lettere e Filosofia in attesa di una cattedra all’università. Crede nell’amore a prima vista o almeno nell’attrazione a prima vista, ed è quello che gli succede quando incontra Stella a una festa di compleanno. Fra i due sembra nascere un’intesa, ma poi Stella sparisce senza nemmeno salutarlo. Stella Bonallevi è una giovane e promettente stilista con un passato scomodo. A ventinove anni decide di prendere il diploma di maturità per inseguire il suo sogno e, nell’istituto privato dove si è iscritta, si ritrova come professore di lettere proprio Marco. Non solo, Marco ha preso in affitto una stanza nella casa delle sue due zie dove vive anche lei. Al tipo di attrazione che provano entrambi non si sfugge, ma Stella fatica a lasciarsi andare. E se il destino avesse dei piani per loro? Sullo sfondo della campagna toscana, Marco e Stella stanno per imparare che, alla lunga, è impossibile ignorare i desideri del cuore.
Buongiorno lettori del Confine!
Se avete bisogno di un po’ di leggerezza e di freschezza, il libro di cui vi parlo oggi è proprio ciò che fa al caso vostro!
Mi riferisco a “Il bacio che non ti ho dato” di Angela Contini, edito Newton Compton editori.
Questa è una storia tutta italiana: dall’autrice ai personaggi, ai luoghi e alle usanze.
I protagonisti sono Stella Bonallevi e Marco Leonardi.
Stella è una ragazza cresciuta in un orfanotrofio che ha abbandonato la scuola per seguire il suo sogno: diventare una stilista.
Vive con Letizia e Beatrice, due sorelle che le sono state vicino sin dai tempi in cui viveva in casa famiglia.
Marco è un docente universitario con due lauree alle spalle che partirà presto per insegnare alla Middlesex University di Londra.
È il destino a farli incontrare durante una festa di compleanno a Bologna: si notano sin da subito, ma nessuno dei due trova il coraggio di andare dall'altro.
È Marco a fare il primo passo, ma quando arriva il momento del bacio sono interrotti da una chiamata che determina la fine di quella serata per entrambi.
Sarà di nuovo il destino a farli finire sotto lo stesso tetto a San Gimignano, perché Beatrice e Letizia hanno deciso di affittare una stanza e il loro annuncio è il primo che vede Marco.
Come se non bastasse, quando Stella decide di iscriversi ai corsi serali per recuperare l’ultimo anno di liceo, troverà proprio Marco come professore di lettere.
“Stella ha un fremito di fastidio e mi ringhia contro come un cane rabbioso. «Quando la smetterai di correggermi, quando?»
«Stavo solo puntualizzando».
«Tu puntualizzi solo ciò che ti conviene». Stavolta sono io a non capire. «Che vuol dire?»
«Potrei essere più chiara, ma mi diverte vederti confuso».
Mi ripaga con la stessa moneta, strappandomi un sorriso.”
La loro intesa iniziale non fa che riproporsi, così come la realtà del vivere in un piccolo paese della Toscana, dove le bugie e le apparenze sembrano contare più della verità.
Riusciranno ad andare oltre tutto ciò e a capire cos’ha in programma per loro questo destino che continua a farli incontrare?
Questo è uno di quei libri che ti lascia una sensazione di vuoto appena dopo averlo finito. I personaggi entrano veramente sottopelle, senza contare lo stile e l’ironia di questa autrice che non avevo mai letto ma che per me è assolutamente promossa.
La storia è narrata in prima persona con i punti di vista dei due protagonisti alternati. La narrazione procede in modo scorrevole, ogni parola e ogni luogo assumono un significato preciso.
Tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo, non particolarmente dal punto di vista esteriore ma nei loro modi di fare: l’affetto di Beatrice e Letizia esce dalle pagine e arriva fino al lettore, così come la profonda lealtà degli amici dei due protagonisti.
È una storia colma di tanti piccoli risvolti che si vanno a intrecciare dando vita a una trama complessa e lineare allo stesso tempo.
Ho adorato tutti i dialoghi, in particolare gli scambi di battute tra Stella e Marco riguardo l’uso dei tempi verbali da parte di lei, hanno dato un senso di realtà a tutta la storia.
Mi sono anche piaciuti, inaspettatamente, i momenti introspettivi dove sono state trattate anche le “cicatrici” che restano sui bambini che crescono in casa famiglia.
Stella è profondamente insicura all’inizio del libro, ma pagina dopo pagina si assiste alla sua crescita, dall’uso dell’italiano alla presa di coscienza del suo valore come persona e come stilista.
Marco deve subire un percorso inverso se così si può dire, all’inizio è sicuro di sé, convinto di poter avere tutto e di avere sempre ragione, risultando anche infantile in molti punti, ma fortunatamente lungo il libro si sveglia.
Ovviamente non possono mancare i guastafeste del caso, ma vi lascio scoprire da soli chi odiare.
Come avrete intuito, questo libro mi è piaciuto moltissimo, mi ha trasmesso molta allegria e una sorta di fiducia nel destino, o almeno la speranza che esista e che un giorno possa intervenire in questo modo.
Vi lascio a questa lettura super consigliata!
Aurora
Voto libro - 4.5
1 comments
Grazie della splendida recensione!
RispondiElimina