La felicità è un tè con te
Genere: Romance
Autore: Mamen Sánchez
2 Luglio
Il giovane Atticus Craftsman, rampollo di una delle più importanti famiglie dell'industria editoriale inglese, è sparito. Suo padre lo aveva inviato in Spagna per rimediare alle perdite rovinose che la rivista Librarte stava causando al gruppo. Ma, a pochi giorni dal suo arrivo a Madrid, armato dell'inseparabile bollitore elettrico e ingenti quantità di tè, rigorosamente Earl Grey, di Atticus si è persa ogni traccia. Le ultime ad averlo visto in carne e ossa sono proprio le cinque donne impiegate nella rivista: la saggia e solitaria Berta, la dolce Gaby, la malinconica Asunción, l'irrequieta María e la bella Soleá.
Su di loro comincia a indagare l'impacciato ispettore Manchego, che si trova costretto a fare i conti con cinque sospettate così diverse tra loro, ma disposte a far qualsiasi cosa pur di salvare il proprio posto di lavoro.
Tra risate, azione e colpi di scena, il destino della rivista Librarte e delle sue cinque impiegate sarà quindi legato a doppio filo con quello del giovane Atticus. Un intricato garbuglio che attraverserà le strette vie di Madrid per arrivare giù fino al cuore bohémien dell'Andalusia, e che potrà risolversi solo grazie all'amore, all'amicizia e... al buon vecchio Hemingway.
Salve Confine!
Continua la mia estate di relax e letture.
Oggi vorrei proporvi “La felicità è un tè con te” di Mamen Sanchez, edito Sperling & Kupfer, che ringrazio per l’invio della copia.
Atticus Craftsman è l’erede di una delle case editrici inglesi più importanti.
La Craftsman ha sedi in tutto il mondo e, attraverso il lavoro di alcune riviste letterarie da essa finanziata, è riuscita a diventare una pietra miliare nel campo dell’editoria.
L’unica nota stonata in questa enorme sinfonia di successo è la rivista spagnola Librarte che, invece di produrre e portare lettori, ha creato un grosso buco nelle finanze della casa editrice. Tocca quindi ad Atticus andare in Spagna e chiudere la rivista.
La Librarte è una rivista tutta al femminile; le cinque donne che vi lavorano sono ormai come sorelle e quando Berta, la direttrice, viene informata dall’alto che la rivista verrà chiusa, escogita con le sue colleghe un modo per prolungarne la vita.
Una volta che il giovane Atticus arriverà alla redazione della rivista a Madrid, sarà compito di Soleá, la più bella e affascinante tra loro, attirarlo in una trappola per portarlo il più lontano possibile e dare la possibilità alle sue colleghe di capire come mai la rivista stia affondando nonostante i sacrifici e le manovre di risparmio.
Soleá lascia intendere ad Atticus che nel paese dal quale proviene e dove ancora vive tutta la sua famiglia, la nonna di questa nasconda delle poesie indite di un famoso poeta.
Quale enorme attrattiva una notizia del genere può rappresentare per un giovane che vive per i romanzi, la poesia e fumanti tazze di Earl Grey!
Atticus accetta e si reca con Soleá nello sperduto villaggio senza avvertire la famiglia, che, allarmata per la prolungata assenza, si rivolge alla polizia di Madrid e si affida all’ispettore Manchego per trovarlo.
Ma quando cinque donne determinate uniscono la loro forza a una famiglia veramente particolare, al fascino della scoperta letteraria e alla magia dell’amore, nemmeno il detective più astuto può riuscire nel suo compito…
"Mi vedi così, Soleá? O è solo che non ti piaccio, che disprezzi le mie mani goffe, il mio accento barbaro, il mio modo di presentarmi al tuo cospetto nudo? Perché se c'è qualcosa in me che rifiuti, Soleá, qualunque cosa sia, posso cambiarlo. Posso imparare a suonare la chitarra, posso mangiare il prosciutto e fingere di trovarlo squisito, e condividere i miei segreti con tutta la tua famiglia, e vivere in una grotta, se vuoi, o ubriacarmi di vino e gazzosa, o sopportare con la faccia compiaciuta una corrida con sei tori, basterà pensare a qualcos'altro, e posso invecchiare a Granada, sedermi su una panchina a guardare passare le macchine, a patto che tu , Soleá, voglia sederti al mio fianco e bere un tè insieme a me."
Bella lettura di respiro.
Scorrevole e ben scritta, godibilissima nonostante la coralità dei punti di vista, anzi forse più ricca proprio per questo.
Lo stile della Sanchez è elegante e fiabesco, se mi passate il termine, questo perché, leggendo il romanzo, si ha la sensazione di stare assistendo ad una favola ambientata in un mondo di altri tempi, ricca di magia, a volte bianca a volte oscura.
Il racconto è corale e in terza persona, così ci troviamo a leggere i punti di vista di più personaggi raccontati da un narratore esterno abile di parola.
Questo ci permette di entrare a fondo nella vita dei personaggi principali e di comprendere il perché dei loro gesti.
Personaggi che sono davvero impressivi.
Tutti, da Atticus al cugino di Soleá, sono importanti nel contesto in cui sono inquadrati.
Rimarrete affascinate da questo giovane rampollo senza fumi per la testa, di una semplicità disarmante, che dopo una giovinezza di bagordi ha scoperto la bellezza delle parole e il gusto confortante del tè Earl Grey, che decide di rischiare e andare all’avventura per il gusto della scoperta e che si trasforma da Atticus in Tico per amore, un amore disperato che gli varrà un soprannome tutto suo.
Un altro personaggio che mi è molto piaciuto è l’ispettore Manchego, con la sua caratteristica aria da duro ma che nasconde un cuore tenero tenero. Una sorta di Ispettore Zenigata, ma più robusto e più bonaccione.
E non dimentico la nonna furbetta che la sa lunga e i genitori “bon ton” di Atticus, che mi hanno strappato più di una risata.
Se cercate un romanzo per chiudere in bellezza l’estate, allora “La felicità è un tè con te” fa al caso vostro.
Buona lettura.
Voto libro - 4
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