L'unica cosa che voglio

Salve lettori!

Oggi vi parlo di un contemporary romance che ho avuto la possibilità di leggere grazie alla Newton Compton editori. 

Il titolo è “L’unica cosa che voglio”, il debutto italiano di K. I. Lynn, mentre il titolo originale è “Welcome to the Cameo Hotel”.

Questa storia ci conduce al Cameo Hotel, dove Emma lavora come receptionist e Gavin Grayson si trova ad alloggiare per un lungo periodo.

Emma Addison sta per concludere il suo master in Gestione delle Imprese, ciò per cui non vede la sua famiglia da anni, e lavora al Cameo Hotel, motivo per il quale non può iniziare una relazione con James per via delle politiche di non fraternizzazione tra dipendenti. 

Quando pensa che tutto stia per concludersi nel migliore dei modi, ecco che all’hotel arriva un cliente particolarmente esigente che sembra disposto a farle passare in modo infernale gli ultimi mesi al Cameo.

"Di norma, ero abbastanza invisibile agli ospiti, ma il signor Grayson si era fissato con me. Avere a che fare con lui mi portò per la prima volta a desiderare di picchiare qualcuno. In venticinque anni, non avevo mai incontrato nessuno così irritante come Gavin Grayson."

Gavin Grayson è un multimilionario a un passo dalla promozione ad amministratore delegato dell’azienda di cui fa parte e per la quale si è spostato a Boston. 

Nell’attesa di trovare la casa che faccia al caso suo decide di alloggiare al Cameo Hotel e qui si imbatte in Emma. 

Dal momento in cui incrocia il suo sguardo capisce che la donna è destinata a sconvolgere la sua vita e, allora, decide di giocare in attacco, trovando ogni giorno un pretesto diverso per chiamarla nella sua stanza. 

"In trentacinque anni avevo seguito piani attenti e preparati in modo strategico. Fino a Boston. Fino a lei."

Quando le settimane di soggiorno di Grayson diventano mesi, il rapporto tra i due si evolve. 

Entrambi si sono ormai abituati agli scambi giornalieri, sono diventati quasi complici, ma se c’è una regola più importante di quella che vieta le relazioni tra colleghi è quella che le vieta tra dipendenti e clienti. 

Che dire? La trama sembra abbastanza un cliché, ma l’autrice è stata molto brava a rendere la storia unica, a partire dalla divisione del libro come se fosse un edificio: ogni capitolo rappresenta un piano, dalla hall all’attico, cosa che reputo molto carina vista l’ambientazione prevalente rappresentata da edifici aziendali.

Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati e partecipi al punto giusto. Mi è molto piaciuta la coppia formata da Josh e Ava, che hanno rappresentato un “angolo sicuro” in un momento buio per Emma.

Inoltre, nonostante sembri una storia già vista, i protagonisti stravolgono molti degli stereotipi del genere: Gavin, nonostante la sua apparente superiorità, è umile, combatte per ciò che vuole, è partito dall’essere un secchione preso di mira ad essere un uomo di potere che ispira rispetto al primo sguardo; Emma è una giovane donna che decide di lavorare per mantenersi e, a differenza di molte protagoniste nella sua situazione, non permette al “suo uomo” di decidere per lei, in qualsiasi campo.

La storia è narrata principalmente dal POV di Emma, sinceramente mi sarebbe piaciuto “sentire” di più la voce di Gavin, spesso ne ho avvertito la necessità.

Nonostante ciò la trama è ben sviluppata e resa molto scorrevole dal grande utilizzo di dialoghi (cosa che mi piace sempre leggere). 

Unica nota per qualcuno: il linguaggio usato appare spesso volgare, ma niente di eclatante.

Ho letto questo libro in spiaggia e devo dire che rappresenta esattamente la mia idea di lettura estiva, per questo motivo mi sento assolutamente di consigliarlo a voi.

Vi auguro buone vacanze e buone letture!

Alla prossima. 

Aurora

Voto libro - 4