Miami Flings


Autore: Elle Christensen 

Genere: Romance

L’attrazione a prima vista tra Abbi e Logan si trasforma in una settimana di passione, in un modo che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato. Trascorsa la settimana, e terminata la pausa primaverile, entrambi vorrebbero trasformare l’avventura in qualcosa di più. Quando però si scopre che Logan è il nuovo insegnante della scuola di Abbi, sembra proprio che la loro relazione sia condannata a non essere altro che un breve interludio.


Salve lettrici,
Subito dopo aver letto “Another Postcard” ho deciso di leggere anche l’altra storia di Elle Christensen, uscita lo stesso giorno.
“Spring Fling”, però, è piuttosto una novella che un romanzo.
In questo volume, che apre la nuova serie, “Miami Flings”, leggiamo la storia del professore Logan, che in una serata spensierata posa gli occhi sull’appena maggiore Abbi. Tra i due è subito attrazione e poi amore, e decisamente non ho apprezzato la fretta con cui sembra essere stato scritto questo libro.
Succede tutto troppo velocemente; i due protagonisti si conoscono, fanno sesso, s’innamorano e si sposano nel giro di pochissime pagine.
Sfido chiunque a godersi una lettura del genere. Nessun dettaglio, nessuna struttura ottimale, solo troppo sesso e troppa volgarità.
Oltre le tempistiche, non ho apprezzato il linguaggio utilizzato.
Un vero peccato, insomma, perché il primo romanzo dell’altra serie mi aveva sicuramente preso di più. La penna dell’autrice non sembra nemmeno la stessa.
Ma se deve colpevolizzare qualcuno, do la colpa alla brevità del romanzo.
La storia non è brutta, è semplicemente troppo breve per sviluppare una storia d’amore, soprattutto se si vuole dare spazio a così tante scene erotiche.
Di solito questi elementi non mi disturbano, ma in così poche pagine resta impossibile apprezzare la scelta dell’autrice. A me piacciono i dettagli, gli approfondimenti, l’intensità, le emozioni. In questo romanzo mancano tutto ciò che io cerco in una lettura, praticamente. Non c’è niente che mi ha colpito e niente che mi spinga a consigliarvela. Continuerò a leggere la serie, che sembra essere composta da quattro volumi, perché l’autrice non mi ha deluso in “Another Postcard” e perché, nonostante tutto, il finale mi ha un po’ incuriosito.
Dunque, darò un’altra opportunità a questa serie composta da volumi auto conclusivi, e voi? Pensate di leggerla?


Voto libro - 2.5


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