Empire of the Vampire


La serie è composta da: 
 
1. L'impero del vampiro 
 
2. L'impero dei dannati


Genere: Dark Fantasy

Autore: Jay Kristoff

  14 Settembre 2021

Sono passati ventisette lunghi anni dall'ultima alba. Per quasi tre decenni, i vampiri hanno mosso guerra all'umanità; hanno costruito il loro impero eterno, a costo di demolire il nostro. Ormai, solo poche minuscole scintille di luce resistono in un mare di oscurità. Gabriel de León, metà uomo, metà mostro e ultimo dei Santi d'argento - confratello nonché una delle migliori spade del sacro Ordine d'argento, dedito a difendere il regno dalle creature della notte -, è tutto ciò che si frappone tra il mondo e la sua fine. Imprigionato dagli stessi mostri che ha giurato di distruggere, è costretto a raccontare la sua storia. Una storia di battaglie leggendarie e amore proibito, di fede perduta e amicizie trovate, della guerra del Re Sempiterno e della ricerca dell'ultima speranza rimasta all'umanità. Il Sacro Graal.
 

Ciao a voi, lettrici e lettori!
È da una settimana che continuo a riflettere su come parlare del libro che vi proporrò oggi. Inizio col dirvi che è un fantasy scritto da un autore che noi tutti conosciamo bene: Jay Kristoff.
Da quando ha annunciato il suo “L’impero del vampiro”, ogni mese sono stata in trepidante attesa di uno sneak peek o di qualche illustrazione. Finalmente ho avuto l’opportunità di leggere questo tomo grazie a Mondadori. La domanda è: ha superato le mie aspettative? Venite a scoprirlo!

«Troppo odio riduce un uomo in cenere, chevalier.»
«Oui. Ma almeno muore al caldo.»

“L’impero del vampiro” ha una trama che, a primo impatto, non sembra poi così originale. Ciò che vi assicuro è che vi stupirà man mano che andrete avanti. 
Ci troviamo in un mondo sconquassato da una guerra tra vampiri e umani, con l’obiettivo di imporre la propria supremazia fondando un impero eterno a costo di quello mortale. Ci troveremo dinanzi a vari personaggi nel corso della lettura, ma il nostro protagonista è alquanto interessante.
Si chiama Gabriel de León ed è per metà umano e metà mostro. Il suo scopo, come ultimo membro rimasto della setta dei Santi d’argento e confratello dell’Ordine d’argento, è quello di attaccare i vampiri e far sì che le creature della notte non ottengano il potere che bramano.
Però, il libro si apre con la sua evidente cattura da parte degli stessi mostri che ha giurato di annientare. Essi sono interessati alla sua storia, al passato che tanto lo rende una figura leggendaria. In particolare, ciò che vogliono sapere è dove si trova il Sacro Graal, l’ultima speranza che resta all’umanità per essere salvata.

“Non esiste tristezza più profonda di quella che affronti da solo. Notti più buie di quelle che passi per conto tuo. Ma puoi imparare a convivere con ogni peso. Le cicatrici diventano tanto spesse da trasformarsi in una corazza.”

Partiamo subito da ciò che mi è piaciuto di questo libro. 
Il world-building è a dir poco eccezionale. Mi ha risucchiata all’interno dell’opera come se stessi vivendo io stessa le imprese (e i dolori!) dei personaggi. Penso che questi ultimi siano il fiore all’occhiello de “L’impero del vampiro”. Devo ammettere che, a tratti, ho pensato molto a Castlevania. Probabilmente Kristoff si è ispirato a vari format diversi per poter portare a compimento quest’opera complessa, dando a caratteristiche già viste dei dettagli in più per renderle particolari, se non uniche nel loro genere.

Qui, però, inizio a parlare di tutte le pecche. Non posso dire che il libro non mi sia piaciuto, ma la scrittura dell’autore non mi ha fatto impazzire, e questo è il motivo principale per cui ho impiegato più di un mese per completare la lettura dell’opera. In “Nevernight” mi è piaciuto moltissimo, essendo non estremamente complesso e dando una certa scorrevolezza alla narrazione. Qui invece troviamo un tipo di scrittura più arzigogolato che appesantisce tutto. Ci sono veramente troppe descrizioni e molte di esse sono praticamente inutili e palesemente scritte per allungare il brodo. Non per esagerare, ma se avesse rimosso tutto ciò che in questa lettura non serve, probabilmente ci saremmo trovati davanti a circa 350 pagine, anziché 720. Si denota quindi una scrittura molto pretenziosa, forse per il tono e il peso che Jay Kristoff voleva dare a un’opera “maestosa” come “L’impero del vampiro”.

“[…] Esiste una differenza tra coloro che nuotano con la corrente e quelli che affogano opponendosi a essa. E il suo nome è Saggezza.”

Mi aspettavo di sicuro una lettura più impegnativa per quanto riguarda la storia in sé. Il finale mi è piaciuto, così come il prologo, ma il problema è ciò che si trova nel mezzo. L’ho trovato noioso, privo di un climax o colpi di scena inaspettati. A un certo punto non è stata più una lettura avviata per puro piacere, ma si è trasformata in una sfida personale nel riuscire a portarla a compimento.
Se dovessi dare una recensione basandomi sul piacere che ho provato nel leggere “L’impero del vampiro”, probabilmente darei un paio di stelle. Ma considerando il libro nel suo totale, direi che non è poi così malaccio. Si avverte tanto l’obiettivo di Kristoff nel creare qualcosa di folle, mai visto prima, ma per me ha ottenuto l’effetto contrario. Si avverte un sacco l’ispirazione da Anne Rice e ad altri format (come “The Last of Us”, da cui ha scopiazzato anche qualche dialogo, ma meglio passarci sopra…). 
Mi duole dirlo, ma tutti i libri che ha scritto a quattro mani mi sono piaciuti molto di più poiché Amie Kaufman ha saputo stemperare lo stile “vanaglorioso” di zio Jay più volte. Una scrittura ambiziosa va bene, ma troppo può guastare.


Voto libro - 3.5






Genere: Dark Fantasy

Autore: Jay Kristoff

   9 aprile 2024


Gabriel de León è riuscito a salvare dalla morte il Santo Graal, ma non ha più alcuna possibilità di fermare la notte senza fine. Dopo aver voltato le spalle ai suoi confratelli Santi d'argento una volta per tutte, insieme al Graal Gabriel si mette alla ricerca del modo per porre fine al sine die. Ma l'ultimo dei Santi d'argento dovrà affrontare molti pericoli, interni ed esterni. Inseguito dai figli del Re Sempiterno, trascinato dentro conflitti e intrighi intessuti attraverso i secoli, tormentato dalla sua stessa crescente sete di sangue, Gabriel potrebbe non vivere abbastanza a lungo da vedere rivelata la verità del Graal. Una verità forse troppo orrenda anche solo da immaginare.

 
 

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