Soulbound



La serie è composta da: 
 
0.5. Down a Twisted Path 
 
1. Un traghetto di ossa e oro 
 
2. Tutte le anime vicine e lontane

3. Una corona di ferro e argento

4. Una veglia per i caduti

5. Sulle ali della guerra

6. An Echo in the Sorrow


Genere: Urban fantasy m/m
 
Autrice: Hailey Turner

30 novembre 2020
 
Patrick Collins lavora da tre anni per l’AOS, l’Agenzia per le Operazioni Sovrannaturali, quando gli dèi decidono che è il momento di riscuotere il suo debito con loro. Un immortale è scomparso a New York e continuano a spuntare cadaveri collegati a un rituale demoniaco che gli ricorda fin troppo quello dei suoi incubi.
Non potendo fuggire, si trova nuovamente ad affrontare i praticanti magici del Dominion Sect. Combattere da solo non è mai stata una tattica vincente, secondo la sua esperienza, ma sono passati anni dall’ultima volta in cui ha avuto un partner di cui potersi fidare.
Cercando alleati nei luoghi più sbagliati, scopre che il prossimo obiettivo del Dominion Sect è lo stesso licantropo che i Fati hanno gettato sulla sua strada. Si è sentito immediatamente attratto da lui, ma il desiderio non serve in guerra. Questo non gli impedisce di volere ciò che non dovrebbe avere. Jonothon de Vere è bellissimo, pericoloso e non porta altro che problemi, per il caso, per la lotta contro l’Inferno e, non da ultimo, per il cuore e l’anima di Patrick.
Alla fine, tutti i debiti devono essere ripagati e Patrick è costretto a fare ciò che gli riesce meglio: ingannare la morte.




Ciao lettori,
oggi vi terrò un po’ di compagnia con il primo libro di una serie, nuova per noi in Italia, parlo di "Soulbound" di Hailey Turner edita dalla Triskell Edizioni, che ringrazio per l'anteprima del primo libro. La serie in lingua è già arrivata al quinto, con il sesto in uscita nel 2021, quindi, se siete lettrici o lettori che non amano iniziare le serie appena nate perché incapaci di lunghe attese, questa fa al caso vostro, perché si spera che la Triskell ci faccia aspettare giusto il tempo di una buona traduzione. 
La serie è definita in orginale un Urban Fantasy con sottotrama m/m, ma in realtà è molto di più: c'è magia, paranormale, un po’ di thriller...
 
"Un traghetto di ossa e oro", il primo titolo di Soulbound, ci introduce Patrick Collins, il protagonista, in una New York in cui si stanno susseguendo misteriosi e molto feroci omicidi.
Omicidi molto particolari che coinvolgono forze sovrannaturali e rientrano quindi sotto la giurisdizione di enti governativi gestiti da maghi e streghe.
Siamo infatti in un mondo in cui naturale e sovrannaturale convivono e Patrick è un mago che lavora per l'AOS, l'Agenzia per le Operazioni Sovrannaturali, come leggiamo sin dalle primissime pagine dell'opera.
Arrivato a New York, Patrick dovrà cercare il collegamento tra gli omicidi che si sono susseguiti e che diventano sempre più feroci e vicini e risolvere un caso in cui per sei mesi la polizia locale ha brancolato nel buio. Purtroppo si renderà presto conto di avere a che fare con il suo passato e che questa volta non potrà sfuggirgli.
Come dicevo, le prime pagine sono un vortice di nozioni e personaggi: la prima persona che incontra a New York è Giovanni Casale, il capo dell'unità crimini paranormali di New York, che lo stesso giorno lo porta a conoscere un famoso Oracolo della città, Marek Taylor. L'oracolo è circondato dai lupi, nel vero senso del termine, visto che uno dei branchi della città lo ha praticamente adottato, e anche se il loro primo incontro non può certamente definirsi dei migliori, la stessa sera Patrick lo raggiunge in un famoso locale, dove incontra per la prima volta Jonothon de Vere, un licantropo che da subito attira la sua attenzione, e non solo quella, e a cui sarà legato dal destino, anche qui nel vero senso del termine, visto che le Norne di cui Marek è il ricettacolo lo costringono a una convivenza forzata col lupo.
Ma ciò che maggiormente preoccupa Patrick, oltre alla particolare natura degli omicidi su cui indaga, è l'inquietante ricomparsa degli dei dell'Olimpo appena messo piede a NY. La stessa sera del suo trasferimento, Hermes gli fa visita con un messaggio:
 
«Monete greche? Sono nel bel mezzo di un caso, Hermes. Che diavolo ci dovrei fare con delle monete greche?» 
«Salvarci.»

 Da questo momento in poi, i pezzi del puzzle iniziano a ricomporsi per Patrick, noi lettori invece veniamo lasciati a bocca asciutta, perché mentre lui ha sempre più chiaro in mente ciò che sta succedendo, noi invece continuiamo a brancolare nel buio fin quasi alla fine del libro.
Tra omicidi rituali, demoni mietianime, dei capricciosi, un lupo che al solo guardarlo gli fa ribollire il sangue nelle vene e il solstizio d'estate che potrebbe essere la prossima data della fine del mondo, Patrick dovrà dare fondo a tutte le sue forze per restare vivo alla fine di tutto.
Di più non posso dirvi, a meno di non rivelare troppo della trama, ma posso dirvi quelle che sono le mie impressioni di questo bel libro.
All'inizio si fa un po’ di fatica a seguire la storia, innanzitutto perché il libro ci butta a capofitto nel bel mezzo dei fatti che portano Patrick a New York e nello stesso giorno praticamente si incontrano tutti i personaggi della serie. In secondo luogo perché in meno di una cinquantina di pagine si concentra tutto il worldbuilding della Turner: il mondo come lo conosciamo noi è arricchito da tutta la mitologia europea e non, palesata e integrata tra gli esseri umani, più una serie di enti e regole per far funzionare il tutto sciorinate come fossero proiettili di una mitragliatrice. 
Tra il comprendere cosa sta succedendo e come funziona il gioco si rischia di perdere qualche pezzo, come è successo a me.
Nonostante questo, però, la Turner tiene ben strette le redini e non ci fa perdere nemmeno una delle bricioline che ci lascia strada facendo. Il contesto ha poche regole ma buone e il tutto fila senza grossi problemi. Sono ripresi anche concetti e meccanismi non appartenenti alla tradizione pura, ma utilizzati in altri libri del genere e dati per assodati.
Anche i personaggi della mitologia e sovrannaturali in genere non sono alterati, ma riflettono i loro ruoli tradizionali: gli dei greci sono gli stessi subdoli e intriganti attaccabrighe che ben conosciamo, i lupi mannari sono lupi mannari, i vampiri sono cattivi e affascinanti e non ci sono deviazioni buoniste che personalmente poco gradisco.
 
Il thriller è ben congegnato, anche se, nonostante la doppia lettura, ancora non sono riuscita a capire in cosa realmente consiste la menomazione magica di Patrick, è chiarito quando se l'è procurata e qual è stata la diretta conseguenza dell'incidente, ma non in cosa sia consistita o abbia provocato nell'anima del nostro protagonista. Chissà se questa cosa è intenzionale e verrà chiarita nei libri successivi, se è un buco nella trama di cui l'autrice non si è accorta o forse sono io a non aver colto.
Se sono io, vi prego, scrivetemi le vostre impressioni quando avrete finito di leggere. Secondo voi, cosa può aver provocato all'anima di Patrick l'incapacità di attingere ai nexus? E perché sente così forte l'influenza della magia demoniaca?
E ora veniamo al pezzo forte di questo romanzo: i personaggi.
Diciamo subito che, essendo una lunga serie, in questo primo libro l'autrice ci presenta tutto o quasi tutto il suo cast. Dico questo perché quasi tutti i personaggi introdotti nel romanzo hanno un passato molto importante o un futuro altrettanto rilevante nello sviluppo della serie. La Turner non solo costruisce una bella scenografia, ma l'arricchisce con dei personaggi uno più interessante dell'altro.
A parte Patrick e Jono, molto ben caratterizzati sono anche tutti gli altri: Giovanni Casale a capo dell'unità crimini paranormali di New York, Emma, l'alpha del branco Tempest, Sage, la compagna di Marek, loro sono solo alcuni dei personaggi più interessanti che l'autrice ci fa incontrare. Ha un vero talento nel descrivere i personaggi, che con pochissime battute ben piazzate ci fa immaginare in carne e ossa. 
Storia a parte per Patrick e Jono.
Patrick è un eroe rotto. Rotto nella sua accezione di malfunzionante: è un mago, ma le ferite che si porta dietro lo hanno quasi privato di questo titolo, va avanti solo perché è più ostinato e testardo di un mulo e con una forza di volontà mista a rassegnazione che rasenta l'autodistruzione. È rotto perché è sempre nervoso, perché non può andare in vacanza e deve risolvere i casini, perché è solo e vorrebbe non esserlo, perché ha l'animo a pezzi e non sa come riaggiustarla. È rotto nel senso che si è stancato di essere girato e voltato come un burattino senza nessuna via di scampo se non arrendersi.
Ma proprio perché è rotto, è quindi fallace, non è perfetto e questo mi è piaciuto così tanto. Perché è rotto e sa di esserlo se gli offrono aiuto se lo prende, se gli offrono conforto lo assorbe come una spugna l'acqua. Volendolo paragonare ad un personaggio televisivo è identico a Rocco Schiavone.
Jono, Jonothon De Vere, già il nome è una garanzia! Licantropo alpha con una personalità talmente intensa che tutto comincia a gravitare attorno a lui quando è presente in una stanza. A differenza di Patrick rimane un personaggio non svelato nel suo intimo, l'autrice non ci racconta molto di lui se non l'essenziale e mentre di Patrick conosciamo ogni pensiero (il POV è principalmente il suo, tranne qualche capitolo con quello di Jono, che però è più descrittivo che introspettivo), Jono lo conosciamo attraverso gli occhi di Patrick e i gesti che compie verso di lui.
Jono è la coperta che ti avvolge quando hai freddo, la cioccolata calda che ti risveglia i sensi e appaga l'anima, Jono è il pieno nel vuoto di Patrick, lo racchiude, lo protegge, gli offre conforto, dal momento in cui sono costretti insieme diventa la sua ombra, ma soprattutto se ne prende cura perché:
 
"Patrick è mio e io sono suo fino a quando tutto questo non sarà finito". 
 
E, anche se non lo è, si comporta come un compagno sollecito e premuroso nonostante Patrick il più delle volte sia gentile come un istrice. Si capisce che l'ho amato?
La Turner mi ha conquistata, ha scritto il libro su misura per me, con la giusta dose di azione e mistero, pieno zeppo di miti, leggende e magia, un lupo che ha la stessa intensità del cioccolato fondente che si scioglie sulla lingua, un vampiro cattivo e freddo come il ghiaccio, un protagonista che è straordinario ma solo se circondato dagli altri e il resto dei personaggi che ti fanno compagnia anche dopo aver chiuso il libro come dei vecchi amici di comitiva.
Non vedo l'ora di leggere i successivi.

Voto libro - 3.5




Genere: Urban fantasy m/m
 
Autrice: Hailey Turner

3 maggio 2021

L’Agente Speciale Patrick Collins è stato assegnato a New York dall’Agenzia per le Operazioni Sovrannaturali. Gestire la sua nuova relazione con Jonothon de Vere, il licantropo con cui adesso condivide un legame dell’anima, non è nulla rispetto alle dispute per il territorio tra i vampiri e i mutaforma che considerano i cinque distretti casa propria. Ma gli accordi delicati che hanno mantenuto gli equilibri nel mondo sovrannaturale si stanno sfaldando, e il contraccolpo sta per investire il mondo umano.

I club di Manhattan sono invasi da una droga nota come shine e la metropolitana è diventato un luogo in cui abbandonare i cadaveri. Quando l’ultimo corpo si rivela essere un mutaforma scomparso, Patrick e Jono si trovano invischiati nella politica dei branchi e nelle macchinazioni dei vampiri.

Imparare a fidarsi l’uno dell’altro è problematico per entrambi, e gli dèi con cui il mago è in debito non hanno ancora finito con lui. Vincolati da promesse che non possono infrangere, Patrick e Jono devono trovare un modo per sopravvivere a una minaccia instancabile che non fa prigionieri e che sta dando loro la caccia attraverso tutta la città.

Tradimenti vecchi e nuovi vengono a galla, ma la verità, sepolta nel sangue, è più pericolosa delle bugie stesse. Cercare di sfuggire alla morte è un incubo, uno da cui Patrick potrebbe non risvegliarsi.


Ciao Lettori,
aspettavo con una certa impazienza la seconda uscita della serie Soulbound di Hailey Turner e ringrazio la Triskell Edizioni per la copia recensione che mi ha gentilmente inviato.
Il secondo volume delle avventure, o meglio, disavventure dell’Agente Speciale Patrick Collins si intitola “Tutte le anime vicine e lontane” e non vi nascondo che ho cercato anche questa volta il nesso tra la storia e la scelta del titolo, anche questa volta legata a un personaggio divino.

Sono passati solo due mesi dagli eventi disastrosi che hanno coinvolto Patrick al suo arrivo a New York e, sebbene messo a dura prova, l’esperienza questa volta non gli ha lasciato solo cicatrici, visibili e non, ma anche un regalo, nella forma di un compagno e di amici a cui Patrick si sta lentamente legando e affezionando.
Appena rientrato da una missione fuori città, Patrick viene convocato sulla scena di un delitto nelle gallerie della metropolitana della città. Il cadavere rinvenuto è quello di un giovanissimo mutaforma che presenta evidenze di tortura, tra i suoi averi pasticche di una potente droga prodotta e spacciata dai vampiri.
Questi due elementi, il fatto che il ragazzo sia un mutaforma e che sia in possesso di ferite e una droga di origini vampiresche, fa immediatamente sospettare Patrick di un traffico illecito che potrebbe coinvolgere il branco divino e le corti della notte.
Il fatto che Lucien, potentissimo vampiro che abbiamo già incontrato nel precedente volume, lo coinvolga nella sua personale vendetta contro Tremaine, Master della Corte della Notte di Manhattan, non fa altro che appesantire un quadro già parecchio problematico. Dal canto suo anche Jonothon viene messo a dura prova, perché gli è sempre più difficile ignorare il pessimo modo in cui gli alfa divini governano i branchi di New York e il suo istinto che gli urla di prendere il sopravvento.
A completare il tutto, la morte stessa ha messo gli occhi sull’anima del nostro ammaccato eroe.

Con questo secondo volume la Turner ci conferma il suo stile al cardiopalma, il suo personaggio non ha un momento di respiro e noi insieme a lui. Così come nel primo volume, anche nel secondo entriamo nel vivo della storia già dalle primissime righe e dobbiamo stare molto attenti a tutto quello che succede al nostro bistrattato protagonista perché, come nei migliori gialli, i dettagli fanno la differenza.

Anche il world building si sviluppa in questo volume. L’autrice continua a darci ulteriori dettagli sul suo mondo, soffermandosi principalmente sulle intricate regole sociali che governano le relazioni tra i vari gruppi sovrannaturali, regole puntualmente disattese dagli stessi gruppi che dovrebbero rispettarle. Noi, infatti, non facciamo in tempo a capirle che le vediamo esplodere in un mare di vampiri smembrati e lupi banditi.
L’azione è la vera protagonista di questo volume, meno spazio è lasciato ai personaggi e al loro sentire, sono troppo impegnati a non cadere in qualche tranello divino o sotto le zampe di un giaguaro incavolato.
Tuttavia, tra un combattimento e uno scampato pericolo, ritroviamo lo stesso Patrick, rassegnato al suo destino di vittima sacrificale o burattino nelle mani degli dei che se lo rimpallano come su un tavolo da ping pong, ma determinato a stare al gioco alle sue condizioni, spesso a costo della sua stessa salvaguardia.

All’inizio del volume ancora si comporta come un un morto che cammina, ma con l’avanzare delle pagine prende consapevolezza che i suoi sentimenti per Jono e per il branco creato con lui lo stanno cambiando e non può più andare incontro alla morte come prima, quando non aveva nulla da perdere. Ritroviamo il nostro intenso lupo, Jonothon de Vere, a cui è lasciato molto più spazio e promosso a pieno titolo a secondo protagonista, tant’è che i capitoli si alternano tra il punto di vista di Patrick e quello suo. Resta oscuro il suo passato, ma una linea netta è tracciata per il suo futuro e nel frattempo è lui la chiave del cambiamento di Patrick.
Come nelle migliori relazioni, i due non esprimono i loro sentimenti a parole, ma Jono, con il suo fare protettivo, la tendenza a rassicurare e fare da scudo, la dedizione e l’attenzione che presta a Patrick e alla sua ermetica personalità, riescono a superare tutti i suoi scudi. Jono è un protettore e Patrick lo accoglie come un assetato accoglie l'acqua nel deserto.

Sono felice di confermare la mia opinione della serie, che diventa sempre più interessante con il trascorrere delle pagine e anzi posso dire che con il primo volume sono stata fin troppo prudente.

Voto libro - 4




Genere: Urban fantasy m/m
 
Autrice: Hailey Turner

16 ottobre 2021

New York è tutta addobbata per le feste e l’Agente Speciale Patrick Collins si sta preparando all’imminente riunione con la sua vecchia squadra, quando gli viene assegnato un nuovo caso. Una bambina umana è scomparsa e un’importante famiglia di streghe esige giustizia per la changeling lasciata al suo posto dai fae.
Nel frattempo, le continue vessazioni da parte del branco divino di New York spingono Jonothon de Vere a rendere ufficiale il proprio, che guida insieme a Patrick. Facendo questo, però, scatena una guerra civile all’interno della comunità dei mutaforma, uno scontro da cui potrebbe uscire sconfitto, se non si procurerà degli alleati. Fare affari con i fae non è mai una buona idea, ma Patrick e Jono non hanno niente da perdere quando uno dei lord di quel popolo chiede il loro aiuto.
La Dama d’Estate è stata rapita dalla Corte Seelie e, se riusciranno a ritrovarla, i due cementeranno la loro alleanza con i fae. Ma gli indizi sulla sua scomparsa si trovano a Tír na nÓg, e l’Oltremondo non è mai stato gentile con i mortali.
Avventurandosi al di là del velo alla ricerca di risposte, Patrick e Jono rischiano di perdere territorio, tempo e le loro stesse vite. Perché la Regina dell’Aria e dell’Oscurità sa del loro arrivo, e la regnante della Corte Unseelie ha un’offerta per loro che non potranno rifiutare.



Ciao Lettori,
continuiamo con la serie "Soulbound" di Hailey Turner, con il terzo volume dal titolo "Una corona di ferro e argento" edito Triskell Edizioni, che ringrazio per la copia recensione.
La Turner è come il vino buono, matura col tempo, posso tranquillamente dire che la serie prende sempre più corpo e intensità con lo scorrere delle pagine e si fa sempre più interessante.

Questa volta Patrick si troverà ad affrontare gli insidiosi Fae e le varie creature del Piccolo Mondo. New York è messa a soqquadro dalla Caccia Selvaggia e dagli sluagh, che, nella trama della Hailey, seguono fazioni diverse del Piccolo Mondo.
La loro prima comparsa è nella dimora di una potente famiglia di streghe che hanno denunciato il rapimento della loro figlia, sostituita da una bambina fae.
Quando arrivano i morti, Patrick si trova in casa degli stregoni e solo grazie all'aiuto delle streghe riesce a fuggire portando in salvo la bambina. Da quel momento in poi, New York è avvolta da un penetrante gelo, foriero della Caccia che si annida nella tempesta.
Le mani di Patrick sono piene, è in attesa dei suoi ex commilitoni, gli Hellraiser, spediti a New York per cercare lo scettro della Morrigan, artefatto in grado di resuscitare i morti, che, si sospetta, sia caduto nelle mani del padre di Patrick.
Jono, oltre ad essere coinvolto nelle ricerche in qualità di leader del branco di Patrick, cammina su un campo minato contro i due leader del branco divino, Estelle e Youssef, e diventare un obiettivo della Caccia non aiuta la sua già critica situazione.
Le cose peggiorano ulteriormente quando il suo ex-capitano negli Hellraiser, Gerard, comunica a Patrick il rapimento della sua fidanzata, la dama d'Estate. Che Gerard sia fidanzato con una Fae è una vera sorpesa, ma questa non sarà certamente l'ultima che il suo capitano gli riserverà durante la loro missione.
È forte il sospetto che tutti questi fattori siano concatenati ai piani di Ethan e sodali, e Patrick sarà costretto anche questa volta a mettere in ballo la sua vita e la sua libertà per cercare di risolvere la situazione.

Come potete vedere, la Turner mette parecchia carne sul fuoco e si fa non poca fatica a seguire tutti gli avvicendamenti del libro, soprattutto per la numerosa presenza di figure mitologiche della tradizione irlandese, di cui personalmente conosco poco, e che mi ha costretto a interrompere in più riprese la lettura del romanzo per andare a studiare i miti citati per poter capire la portata degli eventi del libro.
Nonostante ciò, anzi proprio per questo, ho particolarmente apprezzato questo volume, che mi ha dato la possibilità di conoscere tutta una serie di figure soprannaturali che non conoscevo.
In ogni caso, la Turner cuoce la brace a puntino, perché in nessun momento della lettura mi sono trovata persa o tediata o col punto interrogativo sulla testa perché non riuscivo a seguire il filo della trama; l'autrice in questo è magistrale, scrive fitto fitto, ma il sentiero è luminoso e ben tracciato.
Al terzo volume, posso serenamente dire che la Turner ha un peculiare gusto per il worldbuilding, privilegiato rispetto all'anima thriller e romance della serie. Ma anche su quel piano l'autrice non delude, in tutto questo marasma di accadimenti soddisfa anche la nostra anima romantica regalandoci bellissimi pezzi di Jono e Patrick, quest'ultimo sempre più coinvolto e sempre più vicino non solo a riconoscere l'amore di Jono per lui, che il lupo non manca mai di esprimere in ogni suo gesto, ma anche i suoi sentimenti verso il lupo, che sempre più spesso sente come suo.
Ah, che meraviglia!
Non vedo l'ora che esca il quarto volume!


Voto libro - 4



Genere: Urban fantasy m/m
 
Autrice: Hailey Turner

2 novembre 2023

L’Agente Speciale Patrick Collins è stato inviato a Chicago sulle tracce dello scettro della Morrígan per conto della task force congiunta. Necessitando di una copertura per giustificare la sua presenza nella Città Ventosa, gli viene ordinato di indagare su un politico che si è candidato come sindaco. Nella corsa verso le elezioni, non tutto è come sembra in una città in cui giocare per vincere significa ingraziarsi prima gli dèi e poi gli elettori. Rimasto solo a New York, Jonothon de Vere si trova nel mirino di cacciatori che calpesterebbero chiunque pur di ucciderlo, compresi i branchi sotto la sua protezione. Con una taglia sulla sua testa, Jono è costretto a prendere una decisione che Patrick non approverebbe. Farlo potrebbe mettere a rischio il rapporto di fiducia che ha costruito con l’uomo che ama, però non farlo darebbe al branco divino rivale un vantaggio che lui non è disposto a concedere. Quando i due si riuniscono a Chicago, Patrick dovrà affrontare le fratture in una relazione su cui ha cominciato a basare la sua stessa sanità mentale. Ma i loro problemi personali dovranno aspettare, Niflheim si sta affacciando sulle sponde del lago Michigan e i morti sono affamati.




Ciao Lettori,
dopo un’attesa troppo lunga, finalmente ho avuto sotto le mani il quarto volume della serie “Soulbound” di Hailey Turner: “Una veglia per i caduti”.
Grazie alla Triskell Edizioni per averci donato il piacere di continuare a leggere la serie e a me più nello specifico di aver regalato la copia ARC del libro.

Riprendendo brevemente le fila della serie, siamo davanti a un Urban Fantasy (alla Percy Jacskon per intenderci) con forti note m/m. Seppure all'inizio la componente romance era sembrata molto più prevalente, dal terzo romanzo in poi quasi sparisce e l'anima thriller/avventura prende il dominio di tutta la trama.
Non so perché sono così affezionata a questa serie, sarà per i personaggi, sarà per le trame sempre così complicate e macchinose ma, pur allontanandosi sempre di più dai canoni dei romanzi che solitamente mi attirano, non vedevo l'ora di riprendere da dove avevo interrotto.
E dove eravamo arrivati?

"I Fati gli avevano assegnato una strada tortuosa da percorrere, però lui non avrebbe rimpianto nessun duro colpo, nessun passo conquistato a fatica, perchè l'avevano portato lì, in piedi accanto a Patrick, pronto a combattere".

Il Dominion Sect, questa setta di psicopatici con a capo il padre di Patrick (protagonista maschile della serie) ha come obiettivo il dominio del mondo divino e umano. Strumento attraverso il quale raggiungere l'ambito scopo è far diventare una divinità lo stesso padre di Patrick mettendo ogni volta a rischio intere città. Nel terzo volume vittime degli ambiziosi piani del Dominion Sect sono stati Zeus e New York, questa volta è il turno di Odino e Chicago.
Ma il bello di questa serie è che alla trama principale si intrecciano almeno altre due/tre sottotrame per cui alla fine della lettura hai il cervello sbrindellato perchè sono successe troppe cose contemporaneamente e ci vuole qualche giorno per metterle in ordine. Da qui la mia recensione a diverse settimane dalla fine della lettura del libro.

Contemporaneamente a Patrick che cerca di sgominare padre, sorella e il dio degli inferi di turno a cui il padre si è associato, vediamo Jono, il bellissimo licantropo compagno di Patrick, alle prese con la sua sfida personale: diventare l'alfa dei branchi di New York. Anche lui si vedrà costretto ad allacciare alleanze a dir poco rischiose con vampiri poco raccomandabili, ma acquisendo sempre più credito e potere perché, diciamocelo, è irresistibile.
Non procedo oltre anche perché si è ben capito che anche questo volume mi è piaciuto.

A parte ammirare la sua capacità di intreccio e sviluppo delle mille trame della serie, talento che evidenzio ogni volta che leggo un suo volume, la Turner è proprio brava anche a scrivere e onore al merito a chi traduce perché non è facile stare dietro e mantenere viva in una traduzione la stessa tensione dell'originale (motivo per il quale ho aspettato l'uscita italiana e non ho letto la versione madre). Molto bello, spero solo di riuscire a leggere il quinto prima di due anni.

Voto libro - 4





Genere: Urban fantasy m/m
 
Autrice: Hailey Turner

30 aprile 2024

Il tanto bramato scettro della Morrígan sta per essere venduto sul mercato nero al miglior offerente e l’Agente Speciale dell’AOS Patrick Collins farà tutto il necessario per assicurarsi che il Dominion Sect non ci metta le mani sopra. Restituire l’arma alla sua legittima proprietaria è un altro passo sulla lunga strada che lo libererà dal debito che ha contratto con gli dèi, ma non la percorrerà da solo. Jonothon de Vere non glielo permetterà.


Per obbedire agli dèi, dovranno dirigersi a Londra. Per Jono significa affrontare un passato che credeva di essersi lasciato alle spalle per sempre. In Inghilterra il suo ritorno non è gradito, né lo è il loro branco, e sarà costretto a fronteggiare l’antica ostilità insieme a Patrick. Problemi di politica dei mutaforma a parte, il completamento della missione dovrà rimanere la loro priorità, ma i raggelanti segreti che scopriranno nel branco divino londinese avranno ripercussioni sul caso impossibili da ignorare.


Una corsa contro il tempo li porterà dalle strade di Londra alle brillanti luci di Parigi, dove l’ospitalità è fragile, l’aria è carica di preghiere sussurrate per gli scomparsi e lo scettro della Morrígan finirà nell’unico luogo in cui non sarebbe mai dovuto arrivare… un cimitero.


Perché nel sottosuolo di Parigi riposano morti a lungo dimenticati e, quando si risveglieranno per tornare a camminare, i vivi potranno solo sperare in una morte misericordiosa.















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2 comments

  1. Caterina Bolognesi30 novembre

    Bellissima recensione, credo tu abbia centrato in pieno il personaggio di Patrick! <3 <3
    Per quello che riguarda la sua anima danneggiata, nel primo libro non viene spiegato benissimo, ma questa è la mia personale interpretazione.
    Il primo danno è stato fatto quando suo padre ha tentato di sacrificarlo per mano di un demone, motivo per cui la sua anima è in grado di riconoscere e percepire l'energia infernale, essendoci entrata direttamente in contatto una volta.
    Il secondo danno è avvenuto al termine della Guerra dei Trenta Giorni, ma non specifica come. Da quello che succede sulla spiaggia con Ade, però, presumo che l'utilizzo dell'energia immortale (utilizzata per spezzare il primo rituale) sia "eccessiva" per l'anima umana, che va in sovraccarico e si danneggia (come se saltasse un fusibile in un quadro elettrico).
    La TERZA volta che subisce un danno all'anima è proprio sulla spiaggia contro Ade, quando usa le monete. Va in sovraccarico e sente che la ferita nell'anima è aumentata.

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  2. Grazie Caterina, mi fa piacere che la recensione ti sia piaciuta! *___*
    Ecco, grazie, non avevo proprio colto perchè riuscisse a percepire l'energia infernale e la presenza demoniaca e la tua interpretazione ci sta benissimo.
    Sul sovraccarico hai perfettamente ragione e ti posso dire che durante la Guerra dei Trenta Giorni è proprio un sovraccarico a danneggiarlo, quando attinge al nexus per bloccare il rituale. Speriamo non ci facciano attendere troppo per il sequel ^__-

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