Soulbound
L’Agente Speciale Patrick Collins è stato inviato a Chicago sulle tracce dello scettro della Morrígan per conto della task force congiunta. Necessitando di una copertura per giustificare la sua presenza nella Città Ventosa, gli viene ordinato di indagare su un politico che si è candidato come sindaco. Nella corsa verso le elezioni, non tutto è come sembra in una città in cui giocare per vincere significa ingraziarsi prima gli dèi e poi gli elettori. Rimasto solo a New York, Jonothon de Vere si trova nel mirino di cacciatori che calpesterebbero chiunque pur di ucciderlo, compresi i branchi sotto la sua protezione. Con una taglia sulla sua testa, Jono è costretto a prendere una decisione che Patrick non approverebbe. Farlo potrebbe mettere a rischio il rapporto di fiducia che ha costruito con l’uomo che ama, però non farlo darebbe al branco divino rivale un vantaggio che lui non è disposto a concedere. Quando i due si riuniscono a Chicago, Patrick dovrà affrontare le fratture in una relazione su cui ha cominciato a basare la sua stessa sanità mentale. Ma i loro problemi personali dovranno aspettare, Niflheim si sta affacciando sulle sponde del lago Michigan e i morti sono affamati.
Il tanto bramato scettro della Morrígan sta per essere venduto sul mercato nero al miglior offerente e l’Agente Speciale dell’AOS Patrick Collins farà tutto il necessario per assicurarsi che il Dominion Sect non ci metta le mani sopra. Restituire l’arma alla sua legittima proprietaria è un altro passo sulla lunga strada che lo libererà dal debito che ha contratto con gli dèi, ma non la percorrerà da solo. Jonothon de Vere non glielo permetterà.
Per obbedire agli dèi, dovranno dirigersi a Londra. Per Jono significa affrontare un passato che credeva di essersi lasciato alle spalle per sempre. In Inghilterra il suo ritorno non è gradito, né lo è il loro branco, e sarà costretto a fronteggiare l’antica ostilità insieme a Patrick. Problemi di politica dei mutaforma a parte, il completamento della missione dovrà rimanere la loro priorità, ma i raggelanti segreti che scopriranno nel branco divino londinese avranno ripercussioni sul caso impossibili da ignorare.
Una corsa contro il tempo li porterà dalle strade di Londra alle brillanti luci di Parigi, dove l’ospitalità è fragile, l’aria è carica di preghiere sussurrate per gli scomparsi e lo scettro della Morrígan finirà nell’unico luogo in cui non sarebbe mai dovuto arrivare… un cimitero.
Perché nel sottosuolo di Parigi riposano morti a lungo dimenticati e, quando si risveglieranno per tornare a camminare, i vivi potranno solo sperare in una morte misericordiosa.
Ciao Lettori,
ritorna la serie Soulbound con il quinto volume “Sulle ali della guerra” edito Triskell Edizioni, che ringrazio per l’ARC del libro.
Siamo al quinto volume, per chi fosse capitato qui per caso, diciamo che la serie è un fantasy m/m poliziesco molto complesso ricco di mitologia e personaggi particolari e avvincenti. Nonostante siamo al quinto volume ancora non ci annoiamo di leggerla e pertanto consigliamo la lettura dall’inizio perché, pur essendo gli episodi autoconclusivi, non si capirebbe granché a leggerla da qui in poi.
"Combatterò al tuo fianco e quando non potrò farlo, ti troverò. Sempre"
Abbiamo lasciato Patrick e Jonothon alle prese con la ricerca dello scettro della Morrigan. I due, insieme al resto del branco, sono costretti a lasciare New York per dirigersi a Londra, territorio da cui Jono è stato bandito e sulla cui testa pende una pena capitale qualora dovesse rimettere piede in città.
Tanto non ferma il lupo, che si rifiuta di lasciare andare da solo il suo compagno così lontano da lui. Arrivati a Londra dovranno affrontare il branco divino della città, dilaniato da una lotta interna che esso stesso non sa come spiegare, ma che farà dama con quanto sta succedendo anche a New York e la presenza di cacciatori alle calcagna di Jono.
Lo scettro sfugge dalle loro mani e i quattro (Jono, Patrick, Sage e Wade) si ritrovano a Parigi, dove, come al solito si scatenerà l’inferno.
Anche questa volta Patrick se la caverà, anche questa volta il prezzo sarà un pezzo della sua anima.
Non mi dilungo troppo, è il quinto volume che la Turner conferma il suo talento narrativo, la sua infinita conoscenza del mito e la sua raffinata abilità nell’intessere trame mai scontate con figure della tradizione anche tanto diverse tra di loro.
Mai noiosa, mai banale, sempre molto attenta e accattivante.
Patrick Collins ha trascorso anni a lavorare a dei casi per l’Agenzia per le Operazioni Sovrannaturali, anche se la sua posizione riguardo al mondo sovrannaturale è cambiata. Avrebbe dovuto confessare da mesi il suo ruolo di alfa e co-leader del branco divino di New York, quando lui e Jonothon de Vere ne hanno preso il comando, ma non l’ha fatto. Adesso, la sua lealtà divisa gli costerà cara, e nel momento peggiore.
Sopraffatto, incastrato per omicidio e preso di mira dal Dominion Sect, Patrick deve affrontare un passato di menzogne per riacquistare la libertà. Ammettere la verità significa abbandonare la vita che lo ha definito fino a questo punto. Tutto quello per cui ha combattuto e che ha cercato di creare con il suo branco è in pericolo, e perdere i suoi compagni è un prezzo che non è disposto a pagare. Ma alcune scelte non spettano a lui.
Jono sa che non possono permettersi di cedere altro territorio, se vogliono vincere la guerra civile in corso tra i due branchi divini di New York. Ma i demoni sono in città per dare la caccia alle anime dei mutaforma, e il canto degli angeli è un avvertimento impossibile da ignorare. Quando la sua peggiore paura diventa realtà e perde l’unica persona senza la quale non può vivere, la sola possibilità che gli rimane è combattere.
Affrontando i demoni del loro passato e quelli del presente, Patrick e Jono impareranno nel modo più duro che alcune macchie non si lavano mai via del tutto.
2 comments
Bellissima recensione, credo tu abbia centrato in pieno il personaggio di Patrick! <3 <3
RispondiEliminaPer quello che riguarda la sua anima danneggiata, nel primo libro non viene spiegato benissimo, ma questa è la mia personale interpretazione.
Il primo danno è stato fatto quando suo padre ha tentato di sacrificarlo per mano di un demone, motivo per cui la sua anima è in grado di riconoscere e percepire l'energia infernale, essendoci entrata direttamente in contatto una volta.
Il secondo danno è avvenuto al termine della Guerra dei Trenta Giorni, ma non specifica come. Da quello che succede sulla spiaggia con Ade, però, presumo che l'utilizzo dell'energia immortale (utilizzata per spezzare il primo rituale) sia "eccessiva" per l'anima umana, che va in sovraccarico e si danneggia (come se saltasse un fusibile in un quadro elettrico).
La TERZA volta che subisce un danno all'anima è proprio sulla spiaggia contro Ade, quando usa le monete. Va in sovraccarico e sente che la ferita nell'anima è aumentata.
Grazie Caterina, mi fa piacere che la recensione ti sia piaciuta! *___*
RispondiEliminaEcco, grazie, non avevo proprio colto perchè riuscisse a percepire l'energia infernale e la presenza demoniaca e la tua interpretazione ci sta benissimo.
Sul sovraccarico hai perfettamente ragione e ti posso dire che durante la Guerra dei Trenta Giorni è proprio un sovraccarico a danneggiarlo, quando attinge al nexus per bloccare il rituale. Speriamo non ci facciano attendere troppo per il sequel ^__-