Alex Stern


La serie è composta da: 

1. La nona casa

2. Hell Bent. Portale per l'inferno



Genere: Fantasy

Autore: Leigh Bardugo

5 Maggio


Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent'anni, è l'unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov'è l'inganno? E perché proprio lei? Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto "tombe" senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.





Salve lettori!
Sono contentissima di potervi finalmente parlare di “La Nona Casa”, primo libro della serie “Alex Stern” e primo adult fantasy di Leigh Bardugo, sia per l’età dei personaggi che per i contenuti, in uscita il 5 Maggio grazie alla Mondadori.
“La Nona Casa” è molto diverso dalle storie della Bardugo a cui siamo abituati, ma è ricolmo della bravura della scrittrice, sia nella trama originale e interessante che nel modo in cui è scritto.

La protagonista della storia è Galaxy “Alex” Stern, una ragazza californiana che, dopo una festa andata male, si ritrova all’ospedale, dove le si presenta un uomo con una proposta alla quale non può dire di no.
Dovrà trasferirsi a Yale e diventare una studentessa per essere membro della Casa Lethe, ovvero di coloro che tengono sotto controllo le società segrete dell’Università, i loro rituali e il potere che ne acquisiscono, si assicurano che tutto fili liscio e che nessuno si faccia male.
Alex sarà il nuovo Dante, la matricola che imparerà da Virgilio, Daniel Arlington, il gentiluomo e ragazzo d’oro di Lethe, come comportarsi, cosa fare in caso di emergenza, come allontanare i Grigi, i fantasmi.
Alex è stata scelta come nuovo Dante proprio per la sua capacità (un dono per i membri della Casa Lethe, una maledizione per lei) di vedere i fantasmi, che diventano un pericolo durante i rituali perché attirati dal sangue e dalle forti emozioni.
Alex non è una ragazza da Yale, ma può fingere di appartenere a questo mondo elegante, può provare ad adattarsi ai ragazzini ricchi ed ebbri di potere, a dover scrivere saggi su saggi e ai professori pomposi.
Ma quando il suo Virgilio scompare, una ragazza di città viene uccisa la notte di un rituale e i Grigi iniziano a comportarsi in modo strano, Alex si rende conto che lei non sarà mai parte di Yale, ma è parte della Lethe ed è abbastanza sveglia da notare che la morte di Tara non è solamente una disgrazia, ma deve essere collegata alle società in qualche modo.
Scoprire come una ragazza di città sia entrata in contatto con le società segrete di Yale, e trovare chi l’ha uccisa, diventerà l’obiettivo di Alex, che la metterà in situazioni peggiori di quelle che poteva immaginare, metterà a repentaglio la sua reputazione e sanità mentale, ma soprattutto le farà scoprire segreti che scuoteranno le fondamenta della città stessa.
Mistero dopo mistero, Alex deve cercare di sopravvivere a tutte le sfide messe sul suo cammino, deve sbocciare nonostante le difficoltà, per poi arrivare all’ultimo incredibile cliffhanger che mi ha lasciato disperata di leggere al più presto il secondo volume.



“La magia l’ha quasi ucciso, ma alla fine l’ha salvato. Proprio come nei libri.”

La storia si svolge nel corso di un anno, in particolare l’autunno (quando Alex arriva a Yale), l’inverno (quando il suo Virgilio scompare) e l’inizio della primavera.
Il primo capitolo è ambientato proprio alla fine della storia, in primavera, sappiamo che è successo qualcosa di molto grave, che Alex è ferita e si sta nascondendo.
Successivamente la narrazione si sposta dall’autunno all’inverno e dal punto di vista di Alex a quello di Darlington.
Alex racconta di come ha fatto ad arrivare a Yale, della sua esperienza con la sua capacità di vedere i fantasmi, leggeremo flashback di quando era bambina e di come, dopo un evento orribile, la sua vita è cambiata. Come ha conosciuto Len ed Hellie e cosa è successo la fatidica notte che Dean Sandow, l’uomo al capezzale del suo letto d’ospedale, le ha dato la possibilità di ricominciare daccapo.
Nei capitoli ambientati in inverno, invece, Alex si ritroverà senza una guida, alla deriva senza le conoscenze della città, delle società e della magia di Darlington.
È in inverno che Tara, la ragazza di città, viene uccisa e Alex, nonostante le minacce e le aggressioni, non riesce a smettere di indagare. Sente che c’è qualcosa che non va, un fantasma in particolare glielo conferma, e lei deve scoprire cos’è, deve portare giustizia in un luogo in cui la giustizia la decidono i soldi e il potere.
Alex è un personaggio che ha sofferto tanto. Sin da bambina è stata perseguitata da cose che solo lei poteva vedere, senza poterne parlare con nessuno. A dodici anni ha vissuto un’esperienza inimmaginabile che l’ha segnata per sempre e che l’ha fatta scivolare nel baratro della droga, l’unico modo per zittire le presenze intorno a lei.
Ma neanche la sua nuova vita è durata, finita con un massacro e la morte della sua migliore amica.
Deve ricominciare a Yale, ma non può essere la stessa Alex della California. Adesso ha un lavoro, uno scopo, un modo per fermare i Grigi, persone che la capiscono e libri per scoprire cosa succede davvero in questo mondo e nell’altro: oltre il Velo.
Alex è davvero speciale, è forte, coraggiosa, furba, sa cavarsela. Non ci crede ancora ma anche lei è un Cavaliere della Lethe, una paladina della giustizia e dell’ordine in un mondo caotico in cui ragazzini viziati sfruttano poteri che non capiscono.
Come ho detto leggeremo anche capitolo dal punto di vista di Darlington (di cui vi innamorerete), un gentiluomo d’altri tempi, uno studioso alla fervida ricerca di nuovi modi per avvicinarsi al sovrannaturale, a quel mondo che non riesce a vedere ma che desidera tanto svelare.
Sarà lui a raccontare ad Alex le storie più interessanti su Yale, saranno lui, e la sua fame di sapere, la torcia di Alex in un mondo sempre più oscuro e violento.



“Questo è il momento che aspettava: l’opportunità di mostrare a qualcun altro cose incredibili, di vederli realizzare che non gli hanno mentito, che il mondo che gli era stato promesso da bambini non deve essere abbandonato, che c’è davvero qualcosa che si aggira nel bosco, sotto le scale, tra le stelle, che tutto è pieno di mistero.”

“La Nona Casa” è incredibile perché è reale. Non del tutto, ovviamente, ma Yale e le sue società esistono, i luoghi che l’autrice descrive, i fatti storici che ci racconta con dovizia di particolari, le fonti a cui ha attinto, l’aria magica e oscura dei vecchi edifici, l’autrice li ha vissuti e respirati durante i suoi studi lì.
Quindi, nonostante i sacrifici, il Velo e la magia siano frutto della sua superba immaginazione, il fatto che racconta la storia di un luogo reale, di Yale e New Heaven, rende la lettura più profonda.
Il tutto è aiutato dalle descrizioni dettagliate e ricche di particolari e gli approfondimenti di curiosità e fatti storici, che danno un altro tocco di mistero e oscurità.
Le nostre convinzioni vacilleranno e ad un certo punto crederemo davvero che le otto antiche società di Yale pratichino una magia pericolosa e che la città di New Heaven sia bloccata in se stessa perché fulcro essenziale della magia.

“La Nona Casa” è un calderone di tutto ciò che un amante dei fantasy e del proibito adora: mistero, pericolo, magia oscura, rituali per ottenere potere, mitologia, letteratura, poesia, storia, fantasmi, viaggi nell’oltretomba.
La trama è intricata e particolare, il libro è ricco di avvenimenti, informazioni, colpi di scena e, soprattutto, magia. È una storia oscura e ricca, a tratti macabra, che ti avvolge e ti risucchia in questo mondo lussuoso e antico, ricco di misteri e segreti.
È un mondo in cui io e un mio amico entreremmo volentieri a fare parte, in cui la magia permette di conquistare tutto ciò che si desidera se si ha la volontà di superare un piccolo scalino; un mondo fatto di conoscenze e richiami al passato; un mondo costantemente sull’orlo di diventare altro ma che è legato a qualcosa di troppo grande e potente per potersi staccare davvero.



“La magia è quasi letteralmente un’arte morente e New Heaven è uno dei pochi posti nel mondo dove può essere ancora portata in vita.”

Consiglio agli amanti di quei fantasy un po’ dark, ricchi di richiami storici e delle misteriose società segrete, di leggere “La Nona Casa”.
La Bardugo è cresciuta insieme ai suoi romanzi e in questo libro ha inserito tutta l’oscurità, il mistero e il dramma, che ha dovuto trattenere nei suoi young adult.
È una svolta che dona tantissimo alla sua scrittura e che non vedo l’ora di continuare a leggere... purtroppo nel 2021 (sentite il mio cuore spezzarsi).
Baci


Voto libro - 5



La Nona Casa: l'Università e le Case

Leigh Bardugo, nel suo nuovo romanzo fantasy, ha trasformato le leggendarie e misteriose società segrete dell’università di Yale in luoghi ricchi di magia e misteri, sedi di oggetti potenti e incantesimi pericolosi. Ha dato vita anche a una Nona Casa, quella del titolo, Casa Lethe (dal Lete, il fiume dell’oblio della mitologia greca e latina), il cui scopo è quello di tenere sotto controllo le attività delle altre società ed evitare che il potere dia alla testa dei giovani membri.

In questa tappa del blog tour vengono approfondite le otto società realmente esistenti utilizzate dalla scrittrice nel libro, la loro storia (un pizzico, per non farle sembrare troppo reali) e gli insegnamenti che perseguono, ossia i poteri magici che le rendono pericolose nel romanzo. 

Identikit delle otto Case del Velo

Yale è un'università privata situata a New Heaven. Fondata nel 1701, è la terza istituzione superiore di istruzione più antica negli Stati Uniti. Yale è conosciuta anche per il gran numero di società segrete, che hanno ospitato diversi presidenti degli Stati Uniti e altre personalità di spicco. Le loro sedi sono disseminate nel campus ma può entrare solo chi ne è membro. 

CASE MAGGIORI

Skull & Bones 


STORIA: Skull & Bones (Teschio & Ossa) è una delle case più importanti e più antiche dell’Università di Yale. Fu fondata nel 1832 ed è conosciuta per i suoi potenti alunni, considerati parte della cosiddetta «Power Elite» (piccolo numero di persone di spicco con un’elevata influenza sulla comunità), e varie teorie del complotto. La società è conosciuta come “Bones” (ossa) e i suoi membri come “Bonesmen”. La loro sala è conosciuta come “Tomb” (cripta).

INSEGNAMENTI: extispicina e antropomanzia - pratiche di divinazione che consistono nell’ispezione delle viscere di un animale o un essere umano durante rituali mistici. Questi rituali hanno forte valenza esoterica e simbolica.

MOTTO: Poveri e ricchi, tutti sono uguali nella morte (Rich or poor, all are equal in death). 


Scroll & Key 


STORIA: Scroll & Key (Pergamena & Chiave) fu fondata nel 1842 ed è una delle case più importanti insieme a Skull & Bones. La loro sede ha due stili differenti: all’esterno è di stile esotico e orientale, mentre all’interno omaggia il ciclo arturiano, con tanto di tavola rotonda. I membri della società sono chiamati Locksmiths (fabbri).

INSEGNAMENTI: duru dweomer - Il loro potere permette la creazione di portali, proiezioni astrali ed eteriche.

MOTTO: Avere potere su questa terra oscura per illuminarla, e potere su questo mondo morto per farlo vivere (Have power on this dark land to lighten it, and power on this dead world to make it live). 


Wolf’s Head 


STORIA:
Wolf’s Head (testa di lupo) è stata fondata nel 1883 ed è la terza società più antica e più importante insieme a Skull & Bones e Scroll & Key, tanto che inizialmente era chiamata The Third House (la terza casa). Cambiarono nome nel 1888 quando crearono la spilla della società, un ankh (chiave della vita) al contrario, che rappresentava la vita eterna piuttosto che la morte o l’erudizione. Leigh Bardugo, in un’intervista, ha dichiarato che durante il suo periodo a Yale faceva parte di questa società.

INSEGNAMENTI: teriantropia - Termine con cui, nel linguaggio etno-religioso, viene indicata l’attribuzione di connotati animali a divinità e ad altre figure mitiche. Praticano, quindi, una metamorfosi, concentrandosi sull’abilità di mantenere una coscienza e caratteristiche umane durante la forma animale.

MOTTO: La forza del branco è il lupo. La forza del lupo è il branco (The strenght of the pack is the wolf. The strength of the wolf is the pack). 


Book & Snake 



STORIA: Book & Snake è la quarta società segreta più antica di Yale, fondata nel 1863 e fu la prima a permettere alle donne di unirsi. Anche Book & Snake ha la propria sede, un mausoleo senza finestre in stile greco ionico, ispirato ai templi dell’Acropoli di Atene. I membri sono chiamati Lettermen.

INSEGNAMENTI: nekyia o nekromanteía - presso gli antichi Greci, sacrificio o rito con cui si evocavano i morti a scopo divinatorio per interrogarli sul futuro. Lo scopo dei Lettermen è quello di raccogliere informazioni da una rete di spie che non può essere fermata in alcun modo.

MOTTO: Tutto cambia, nulla muore (Everything changes, nothing perishes). 


Manuscript 

 
STORIA:
Manuscript fu fondata nel 1952 ed è una delle società che possedeva la propria sede. La “tomba” sembra avere un solo piano, ma in realtà nasconde diversi piani sotterranei. Ogni anno, nella sede dei Manuscript si tiene una festa per Halloween, a cui nel libro partecipano anche Alex e Darlington.

INSEGNAMENTI:
magia degli specchi, incantamenti, illusioni - Manuscript punta molto sull’apparenza, l’arte, la bellezza, tanto che i suoi membri sono spesso figure dello spettacolo. Bisogna prestare attenzione perché il loro lavoro dipende dalla manipolazione delle percezioni altrui e anche dall’utilizzo di sostanze molto pericolose.

MOTTO: Il sogno ci consegna al sogno, e non c’è fine a un’illusione (Dream delivers us to dream, and there is no end to illusion). 


CASE MINORI

 
Aurelian 

 
STORIA: Aurelian Honor Society fu fondata nel 1910 e deve il suo nome all’imperatore Marco Aurelio, la cui carriera e filosofia sono gli obiettivi che i membri della società desiderano raggiungere. Questi ideali sono rappresentati dall’emblema della società: una stella a sette punte circondata da una ghirlanda. La ghirlanda rappresenta il merito, mentre la stella illumina i campi principali delle attività del college.

INSEGNAMENTI: logomanzia - nella logomanzia il potere si ricava dalle parole e dal linguaggio. Le parole sono indipendenti dal significato che l’uomo ha dato loro e vengono utilizzate in modi che trascendono la comunicazione.

MOTTO: nessuno. 


St. Elmo 

 
STORIA: St. Elmo Society o Elmo's fu fondata nel 1889 come entità indipendente dagli studenti dell’ultimo anno delle confraternite. Fu la terza società fondata nella facoltà di scienze ed ingegneria di Yale. La loro prima sede fu costruita nel 1895, ma nel corso degli anni dovettero spostarsi diverse volte per stabilirsi infine a Rosenfeld Hall.

INSEGNAMENTI: Ars tempestatis - magia degli elementi, controllo del clima e dei fattori atmosferici, evocazione di tempeste.

MOTTO:
nessuno. 


Berzelius 

 
STORIA: Berzelius fu fondata nel 1848 in onore dello scienziato svedese Jöns Jakob Berzelius, considerato uno dei fondatori della chimica moderna. Anch’essa nasce come una società della facoltà scientifica di Yale. Lo scopo della società è di esaminare ogni aspetto della vita e di ottenere la conoscenza attraverso uno scambio di esperienze e opinioni.

INSEGNAMENTI: nessuno.

MOTTO: nessuno.







Genere: Fantasy

Autore: Leigh Bardugo

10 gennaio 2023

Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un'anima dall'inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy "Alex" Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale. Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l'assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il "gentiluomo della Lethe". Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all'opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l'oscurità insita nelle mura dell'università. Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.


Salve salve!
Dopo anni di trepidante attesa, ho avuto l’enorme fortuna di poter leggere in anteprima “Hell Bent - Portale per l’inferno”, secondo volume della serie Alex Stern di Leigh Bardugo. Esatto, l’attesissimo seguito di “La Nona Casa”!
Ringrazio tantissimo Mondadori per la copia in anteprima e i blog che hanno partecipato con me al review party.

Immancabile premessa: attenzione agli spoiler!

Cosa è successo alla fine di “La Nona Casa”? Facciamo un riepilogo veloce.
Darlington è stato risucchiato all’inferno ed è diventato un incubo per le anime che si trovano lì; è lui il demone gentiluomo di cui sussurrano spaventati.
Alex scopre che ad aprire la bocca per l’inferno è stato il preside Sanders, responsabile anche della morte di Tara. Era stato pagato da una delle case per creare un nuovo Nexus (un punto di potere); Darlington era l’unico in grado di smascherare i suoi piani, per questo l’ha eliminato e, successivamente, bandito da Black Elm.
La morte di Tara, però, ha portato a galla il coinvolgimento delle Case del Velo nella creazione e nello spaccio di una droga magica, potente e pericolosa, in grado di cancellare la volontà di chi la prende e usata da Blake Keely per approfittare delle ragazze alle feste.
Alex avrebbe voluto una punizione più pesante per le Case, che hanno ricevuto solo un’ammonizione e una multa.
Quando Alex va ad affrontare Sanders, scopre che la Belbalm, la professoressa di francese, che sembrava prometterle un’estate normale, in realtà è una Camminante della Ruota, proprio come Alex. Loro possono attraversare tutte le porte, sono loro stesse una soglia, per questo possono vedere e ascoltare i Grigi.
Si scopre poi che i Nexus non nascono da un semplice omicidio in un luogo propizio, ma dall’atto orribile del mangiare un’anima viva, cosa che la Belbalm ha fatto per secoli, nutrendosi di altre come lei, attirate a New Haven per qualche motivo.
Alla fine Alex, con l’aiuto dei Grigi, riesce ad uccidere la Belbalm. Adesso non resta che salvare Darlington, il demone gentiluomo.

«L'inferno e l'aldilà non sono che questo: teorie. Perché le persone che riescono a vedere l'altro lato non tornano a parlarcene.»

Anche “Hell Bent - Portale per l’inferno” inizia con un capitolo nel “presente” che ci fa pensare, ci fa sperare, ci fa dubitare e ci lascia sulle spine fino a metà romanzo, quando le due linee temporali si uniscono.
Sono successe diverse cose da quando abbiamo lasciato Alex prima dell’estate ad adesso, a ottobre.
Ciò che non ha vacillato è la convinzione che Darlington sia ancora vivo e che debba essere salvato dall’inferno, nonostante il consiglio della Lethe non voglia sentire ragioni.
Alex e Dawes non si arrendono e le tentano tutte, andando contro la volontà della Lethe, che le ha deluse fin troppe volte ormai.
Tentano rituali su rituali, ma l’unico modo per ottenere ciò che desiderano è trovare il Percorso.
Il Percorso è la strada per l’inferno, secondo Darlington costruita all’interno del campus. I diari della Lethe e la Biblioteca sembrano non contenere nessuna informazione al riguardo, se non pochissime righe in codice, ma abbastanza per Alex e Dawes per mettere insieme i pezzi, unire ciò che sanno della Lethe all’antica e oscura storia di Yale e risolvere l’indovinello.
Con l’aiuto di Turner e di altri due improbabili soggetti, Alex e Dawes tenteranno di andare all’inferno e di tornare indietro per rubare un’anima. Ci riusciranno? Quali saranno le conseguenze? Ma, soprattutto, il Darlington che troveranno (se lo troveranno) sarà ancora il ragazzo d’oro della Lethe?

“Che cosa si era aspettato? Qualche parola mormorata, una voce dall'aldilà? Aveva pensato che sarebbe stata una cerimonia dignitosa? Era così che si presentava la vera magia: indecente, decadente, perversa.”

Io ancora non ci credo di aver letto “Hell Bent”. Lo aspettavo da così tanto tempo da esserne affamata e infatti l’ho divorato; è come se l’avessi letto in un sogno, come se non fossi stata del tutto in me, ma costretta a leggere, leggere, leggere per scoprire cosa sarebbe accaduto.
Leigh Bardugo non delude neanche stavolta, c’è un mix di storia, di magia, di esoterismo, di mistero, di paura, di tensione (anche sessuale) incredibile.
La presenza così forte dell’inferno porta la storia a un nuovo inimmaginabile livello; diventa tutto più reale, più pericoloso, più imminente. Inoltre, ho adorato il modo in cui la storia, l’arte e l’architettura di Yale si adattino così bene ai riti, alla magia, alla simbologia, alle esigenze dell’autrice; si percepisce che il lavoro di ricerca dietro il libro è stato immane.

Anche la figura di Alex continua a crescere, così come il mistero su di lei, sulle sue capacità, sulle sue origini.
Ci saranno ripercussioni assurde alle azioni di questo secondo libro e io, mai come in questo momento, non vedo assolutamente l’ora di leggerle!
So di desiderare una cosa in particolare dal prossimo volume (non posso dirvela, ma penso che la condivideremo) e, conoscendo Leigh Bardugo, ho scarse probabilità di ottenerla, ma vabbè, non ci pensiamo.

«Hai sempre avuto l'aria di una che è inseguita dai guai.» Alex spinse il pulsante di chiusura delle porte. «E allora?» «Ora hai l'aria di una che è stata raggiunta.»

Il paranormale ovviamente si lega alla realtà attraverso la moralità.
Alex e Dawes (e così noi) si interrogano sulla Lethe, sul suo consiglio, sul suo ruolo. È la loro vita, non avrebbero altro senza, ma non possono accettare la realtà di ciò che è, non senza perdere sé stesse.
La Lethe non è una casa di cavalieri e di paladini, di pastori, come Darlington sognava fosse; non è un semplice luogo sicuro in cui rifugiarsi come per Dawes. È nata dalla hybris di uomini con fin troppo potere che si sono divertiti a giocare con forze che non comprendono e che non hanno intenzione di pagare le conseguenze.
Alex era già consapevole di questo, ma le diventa ancora più chiaro man mano che prosegue il suo percorso.
Come pastori, gli uomini e le donne della Lethe dovrebbero essere molto più rigidi, molto più severi, perché le magie e i segreti a cui le Case si avvicinano non sono giochi da poco, invece sono subordinati a un consiglio interessato solo al denaro e alla conquista di ciò che è sconosciuto. Questo discorso tornerà sicuramente nel prossimo volume.

«Hai letto il mio fascicolo» ripeté. «Sai quello che mi ha offerto la Lethe. Non sono qui perché desidero indossare un mantello e giocare a fare il mago. Tutti voi pensate che il mondo oltre il Velo sia speciale, ma solo perché non siete costretti a guardare in quel particolare abisso da tutta la vita. Non sono venuta a Yale per la magia, signor Anselm.»

In questo libro il passato torna prepotente nelle vite di tutti i personaggi, soprattutto in quello di Alex.
All’inizio è quasi facile dimenticare da dove arrivi Alex, poiché si è ambientata davvero bene alla Lethe e si è adattata ai ritmi di Yale. Ma il passato non dà tregua e la tristezza della vita che ha passato torna travolgente ad aggiungere ulteriori strati di emozioni a una storia già ricchissima di scossoni e di colpi di scena.

Leigh Bardugo è davvero brava in un trope (in realtà è brava in qualsiasi cosa faccia, ma vabbè), quello della found family; anche qui, con personaggi così distanti, diversi e sigillati, in situazioni a dir poco particolari, è riuscita a creare la famiglia di cui ognuno di loro aveva bisogno, senza esserne consapevoli.

Le emozioni che ho provato leggendo questo libro sono indescrivibili. Innanzitutto sono passata dall’estrema curiosità, che mi costringeva a divorare il libro, all’infinita tristezza di finirlo, che invece mi faceva rallentare.
E in mezzo, che ve lo dico a fare!
Non immaginate quante volte sarei voluta entrare nel libro, abbracciare tutti e poi far parte del loro pazzo piano.
Quello di Alex Stern è un mondo tanto pericoloso quanto estremamente affascinante.
Questo è un po’ il leitmotiv del romanzo: la magia delle Case non è quella delle favole, uno sfarfallio di bacchetta e via, polvere di fata e si vola. No, le Case usano sangue, sudore, dolore e altre sostanze schifose.
Per ciò che si potrebbe guadagnare ne varrebbe anche la pena; è chi lo fa e i motivi per cui lo fa che rende l’operato delle Case del Velo così macabro e orribile… vano.

“Era quella la verità della magia: sangue e intestini, sperma e sputi, organi conservati nei barattoli, mappe per dare la caccia a esseri umani, teschi di bambini mai nati. Il problema non erano i libri e le favole, era che veniva raccontata solo metà della storia, creando l'illusione di un mondo in cui pagavano con il sangue soltanto i cattivi, le matrigne malvagie, le sorellastre perfide; un mondo in cui la magia era giusta e non richiedeva sacrifici.”

Permettetemi una breve lamentela sulla traduzione, altrimenti perfetta.
Il cognome di Dawes viene costantemente preceduto dall’articolo determinativo femminile, il che è grammaticalmente scorretto e indice di una traduzione regionale (quindi sbagliata).
L’usanza di inserire l’articolo davanti ai nomi propri di persona (soprattutto nel parlato) è propriamente del Nord Italia. Considerati i casi in cui l’articolo davanti al nome o cognome propri viene accettato, quello di “Hell Bent - Portale per l’inferno” (e anche di “La Nona Casa) non lo è.
Implica la scelta di una traduzione regionale e da un libro pubblicato da una casa editrice che non tratta libri rivolti a singole regioni ma a un Paese intero, non si può accettare.

«Il diavolo ora conosce il tuo nome, Galaxy Stern.»

Non oso immaginare quanto dovremo aspettare per il terzo volume, perché sì, sarà palesemente una trilogia.
Io sono pronta a una rilettura, però Leigh, ti prego, non farci soffrire troppo!
Baci


Voto libro - 5

















 
 

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2 comments

  1. È piaciuto tanto anche a me 😍

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    1. Erika, Il confine dei libri16 maggio

      è un libro assolutamente fantastico. Ma è la Bardugo, quindi *-*

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