Anni luce. Squadra 20


Genere: Sci-Fi

Autore: Kass Morgan 

Indebolita dall'attacco devastante di un misterioso nemico, la Flotta di Quatra ha deciso di aprire le porte della sua esclusiva Accademia Aerospaziale anche ai cadetti provenienti dai pianeti esterni del sistema solare. Sotto la guida dei migliori insegnanti, questi ragazzi verranno addestrati per annientare la minaccia più grave che Quatra abbia mai dovuto affrontare: gli Spettri. Vesper è un pilota eccezionale, sogna di diventare capitano e si è preparata per tutta la vita, ma quando al suo posto viene scelto uno sbruffone, le sue certezze vacillano. Intrappolato sul tossico pianeta Deva, Cormak farebbe qualunque cosa per entrare all'Accademia, anche rubare l'identità di qualcun altro per riuscirci. Arran è sempre stato un reietto sul suo gelido pianeta, Chetire; cerca un posto da poter chiamare casa, e potrebbe trovarlo dove meno se l'aspetta. Orelia si è infiltrata nella flotta con una missione che mette in pericolo la vita di tutti coloro che la circondano. Ma se qualcuno scoprisse la sua vera identità, sarebbe la sua di vita a essere in pericolo. Mentre i loro mondi si scontrano, i quattro ragazzi dovranno imparare a fare squadra per sopravvivere. Ma non è facile fidarsi di chi per tutta la vitai hai considerato un nemico…

 
Salve lettori! L’anno scorso è uscito in italiano il primo libro di una nuova serie dell’autrice Kass Morgan, ovvero “Anni luce. Squadra 20”, sci-fi young adult edito da Rizzoli, che ringrazio per l’invio della copia digitale.
Non ho letto l’altra sua serie, “The 100”, ma seguo la serie TV ispirata ai libri ed ero davvero curiosa di farmi un’idea su questa scrittrice di cui ho sentito pareri contrastanti.

I nostri protagonisti sono quattro ragazzi molto diversi fra loro ma che avranno la possibilità di entrare nella prestigiosa Accademia Aerospaziale del sistema solare Quatra, che recluta diversi cadetti per affrontare la più grave minaccia della Flotta di Quatra, gli Spettri, popolo nemico proveniente da una altro sistema solare. Fino all’anno precedente, l’Accademia selezionava i giovani ragazzi solamente dal pianeta madre, Quatra, ma da quest’anno, a causa dell’incombente minaccia, i loro orizzonti si sono allargati anche ai pianeti che ospitanoo i coloni. Vesper, Arron, Cormak e Orelia, dopo il test iniziale per valutare il ruolo a loro più propenso, adesso formano la Squadra 20 e passeranno insieme l’anno scolastico collaborando per far emergere la loro squadra.

Mi sono piaciuti molto i quattro protagonisti, anche se potevano essere caratterizzati meglio.
Cormak viene da Deva, pianeta la cui atmosfera è tossica per gli umani ma che ha varie miniere di uno dei metalli più richiesti; lui e suo fratello Rex sono soli e arrancano per riuscire a mantenersi ma ben presto anche Rex lascia suo fratello, morendo mentre lavorava in miniera.
Poco dopo Cormak scopre che prima di morire aveva partecipato alle selezioni per l’Accademia Aerospaziale ed era stato accettato ma, sapendo della pericolosità del suo lavoro lascia una mail al fratello dove lo invitava a prendere il suo posto se gli fosse successo qualcosa. È così che, per vie traverse, Cormak si ritrova ad essere un cadetto sperando di essere all’altezza del fratello e nascondendo la verità sulla sua identità a tutti. Il test iniziale va meglio del previsto e il ragazzo diventa capitano.

Arron abita su Chetire, è rimasto da solo con la madre ed è sempre stato un ragazzo chiuso e studioso, spesso bullizzato dai suoi compagni di scuola. Quando viene accettato all’Accademia col punteggio più alto di tutti spera di poter ricominciare una nuova vita ma è difficile iniziare a fidarsi degli altri quando per tutta la vita si è stati trattati male. Arron è un piccolo genio con i numeri e dal test gli viene affidata la posizione di ingegnere meccanico.

Vesper è tra i ragazzi provenienti dal pianeta madre e per tutta la sua vita è stata privilegiata e ricca. Nascosta bene dalla sua arroganza e sicurezza, c’è un lato fragile che non si sente mai abbastanza, che cerca a tutti i costi di far sì che la madre, una figura importante nella Flotta di Quadra e nell’Accademia, sia orgogliosa di lei. Puntualmente questo non succede e quando riceve il ruolo da pilota invece che quello da capitano a cui aspiravano lei e sua madre, questa la tratta con freddezza e delusione.

Orelia è la figura più misteriosa dei quattro e, sempre silenziosa e riservata, entra in squadra con il ruolo dell’intelligence. I suoi dati ufficiali dicono che proviene da Loos, ma in realtà è una spia sotto copertura mandata a scoprire la segretissima posizione dell’Accademia. Ha bene in mente il suo scopo ma presto si ritroverà coinvolta nella squadra e sperimenterà sentimenti che il suo addestramento avrebbe dovuto escludere.

Mi sono affezionata a tutti e quattro, nonostante l’autrice avrebbe potuto fare un lavoro migliore nella loro delineazione. Il problema più lampante è che la loro evoluzione non è stata graduale e ben descritta ma è stato tutto troppo veloce. Ci siamo ritrovati con dei personaggi profondamente cambiati da quelli che dovevano essere i loro ideali e le loro convinzioni. Avevano un grandissimo potenziale ma non abbiamo avuto modo di scavare in profondità e lasciargli il giusto tempo per maturare consapevolmente. Tutto è stato molto affrettato e in poco più di 300 pagine è stato raccontato un intero anno accademico, troppo poco per un libro dove bisognava costruire nuovi mondi, realtà diverse dalla nostra e ben quattro protagonisti.

I temi che troviamo nel romanzo sono molto interessanti ma, di nuovo, poco approfonditi. Ci sono il pregiudizio e il razzismo nei confronti dei coloni, ma allo stesso tempo l’omosessualità è accettata; c’è la lealtà verso la propria patria ma anche il saper aprire gli occhi davanti alle azioni sbagliate di questa; ci sono l’amicizia e i primi amori e l’ambientazione dello spazio. Sono davvero delusa che ad un libro con così tanto potenziale non sia stato dato il giusto sviluppo.

Anche la struttura narrativa scelta non è stata congeniale, secondo me, e ha contribuito a rendere il tutto poco approfondito. Raccontare la storia dal punto di vista di quattro singoli personaggi lasciandogli lo spazio solo di un capitolo non è stato l’ideale e ha solo portato buchi di trama ogni volta che il punto di vista cambiava.
Avrei preferito una terza persona generale che potesse coprire tutto ciò che succedeva senza lasciarmi con la brutta sensazione che mi stavo perdendo qualcosa di un personaggio mentre ero occupata a seguire la storyline di un altro, questo mi ha dato fastidio soprattutto nei primi capitoli.

La lettura comunque prosegue velocemente e mi ha fatto appassionare tanto che l’ho letto tutto di fiato in una sola giornata. Avrei voluto vedere approfonditi molti aspetti che sono stati solo accennati e che spero lo saranno nel prossimo capitolo.
Il world building non è eccezionale, mi aspettavo di scoprire di più su questo popolo, il loro sistema politico, la loro storia e come sono arrivati ad avere una tecnologia così avanzata, ma tutto rimane molto vago e molte delle mie domande non hanno trovato risposta.

In conclusione, è stata una bella lettura leggera e scorrevole, nonostante lo stile narrativo non mi abbia fatto impazzire, ma è uno youg adult fantascientifico che sicuramente potrà essere apprezzato dai più giovani e che a me ha fatto affezionare ai protagonisti.
Il finale termina con un cliffhanger e non vedo l’ora di leggere il secondo capitolo sperando che il background sarà approfondito e le mie domande abbiano risposta.
Buone letture!
 

Voto libro - 3.5

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