The Near Witch


Genere: Fantasy

Autore: V. E. Schwab

La Strega di Near è solo una vecchia storia per spaventare i bambini.
Se il vento chiama la notte, non devi ascoltare. Il vento è solo e sempre alla ricerca di compagnia.
Non ci sono estranei nella città di Near.


Queste sono le frasi che Lexi ha sentito tutta la vita. Ma quando un vero estraneo, un ragazzo che sembra svanire come fumo, appare di fronte alla sua casa, nella brughiera di notte, sa che almeno una di queste frasi non è più vera.
Poi, i bambini di Near iniziano a scomparire dai loro letti, e il ragazzo misterioso viene sospettato. Come la caccia ai bambini si intesifica, così il bisogno di Lexi di sapere della strega che potrebbe essere di più di una favola e della storia del ragazzo senza nome. 



Salve lettori!
Ho tolto un altro libro dalla lista dei lavori di Victoria Schwab da recuperare. Stavolta è toccato a “The Near Witch”, romanzo d’esordio dell’autrice pubblicato per la prima volta nel 2011 e ripubblicato nel 2019 in una nuova, bellissima versione. 



“Tanto, tanto tempo fa, la strega di Near viveva in una piccola casa ai limiti del villaggio, e usava far addormentare le colline cantando.”

Lexi Harris non è una ragazza come le altre del villaggio di Near.
Suo padre era un cacciatore e le ha insegnato tutto ciò che sapeva, come avrebbe fatto con un figlio maschio. Le ha anche raccontato numerose storie su Near, la sua strega e la brughiera, la loro casa.
È per questo che Lexi, a differenza del resto del villaggio, non ha paura e rispetta le sorelle Thorne, le streghe che abitano ai margini di Near, e non teme lo sconosciuto che compare una notte e sparisce nel vento.
Non lo teme e non lo accusa quando i bambini iniziano a scomparire dai loro letti senza lasciare traccia, consapevole che dietro tutto questo c’è qualcosa, o qualcuno, di molto più potente, antico e volutamente dimenticato. 



“Tutta Near sa.”
“Tutta Near dimentica.”
“O ci prova.”

Lettori, “The Near Witch” è una storia bellissima e intrigante, ricca di mistero e vecchie storie.
Inizia tutto con l’arrivo di uno sconosciuto in una piccola cittadina dove tutti conoscono tutti e dove i ruoli sono già stati stabiliti per i giovani che stanno raggiungendo l’età adulta.
Ma Lexi non ha intenzione di diventare la brava massaia che lo zio spera diventi per evitare grattacapi; suo padre l’ha cresciuta come una cacciatrice, nella brughiera, raccontandole le storie della strega di Near e mostrandole, con occhi diversi, le meraviglie che le streghe possono ottenere semplicemente parlando con gli elementi che formano quei luoghi.
Per questo desidera conoscere lo sconosciuto; per questo e per l’attrazione che ha sentito, fin dalla prima notte, verso quella figura indistinta nel vento.
Conosce così Cole, che tenta di starle lontano fisicamente e con i suoi silenzi.
Ma poi i bambini iniziano a scomparire senza lasciare tracce, per chi non sa guardare ovviamente.
Le impronte sono nascoste nel passaggio del vento e, grazie a Cole, Lexi può iniziare a seguirle.
Ma la situazione si complica notte dopo notte con la scomparsa di altri bambini, con la rabbia e la paura degli abitanti di Near che vengono alimentate contro colui che non conoscono.
Solo Lexi capisce e accetta la verità, ricomincia a credere e si rifiuta di dimenticare.
Ma ovviamente gli uomini del villaggio non le permettono di parlare, di cercare, di combattere, così la storia prosegue in una serrata successione di capitoli che tengono con il fiato sospeso e l’ansia che possa succedere qualcosa di brutto.
Ho adorato Lexi, un prototipo di quelle che saranno tutte le protagoniste femminili della Schwab: forti, coraggiose, dai saldi principi, ribelli, furbe, intelligenti, leali, affettuose, capaci di qualsiasi cosa, originali, indimenticabili.
Anche Cole è un bel protagonista maschile, con una storia drammatica e tanta insicurezza e dolcezza.
I miei personaggi preferiti in assoluto sono state le sorelle Thorne, Madga e Dreska, le uniche streghe rimaste a Near ma che ormai si limitano a creare pochi talismani, tanta è la paura e la diffidenza degli abitanti.
La brughiera è il luogo perfetto per lo svolgimento dei fatti: instabile, aspro, inclemente, ma sorprendentemente affascinante.


“Tutte le anime nate nella brughiera hanno la brughiera in loro. È ciò che permette al vento di agitare qualcosa in noi quando soffia. È ciò che ci tiene qui, sempre vicini a casa.”

La scrittura della Schwab in questo libro è estremamente poetica, visiva, musicale. Ha ha usato tanto i colori per delineare l’atmosfera notturna, onirica, l’ora delle streghe, e rime e filastrocche per farci entrare in un luogo in cui le leggende sono a un passo dalla realtà. Davvero incredibile.
“The Near Witch”, però, è anche il libro che ho sentito meno Schwab in assoluto. Ovviamente essendo il primo è normale, ma c’era una nota stonata e credo che questa fosse il romance.
La Schwab è nota per non dare precedenza alla storia d’amore, ma di tesserla nella trama, sullo sfondo, quasi invisibile eppure sempre presente. In questo libro invece il romance era una parte importante della storia, ma che non ci stava bene.
Ma, di nuovo, io sono abituata alla Schwab di adesso, quindi è normale che il romance così marcato mi suoni stonato in un suo romanzo.

In ogni caso, la Schwab è la Schwab. Sono contenta di star recuperando tutti i suoi lavori, è incredibile vedere come riesca a creare trame sempre originali e interessanti, e come sia evoluta nel corso del tempo fino a diventare la grande scrittrice che è oggi!
Baci  


Voto libro - 4





Genere: Fantasy

Autore: V. E. Schwab

Prima di arrivare a Near...
Prima di incontrare Lexi...
Prima di aver affrontato la strega...
Chi è il ragazzo chiamato Cole?

Seguiteci a Dale, una città su una collina, dove in pochi giorni il fuoco divorerà tutto. Incontrate il Lord e la Lady, e il loro figlio, il ragazzo destinato ad ereditare tutto... finché non diventa cenere.

È tempo di scoprire la verità dietro la storia dello straniero. 

Salve lettori!
Dopo aver letto “The Near Witch” di Victoria Schwab, ho ovviamente recuperato anche la novella legata alla storia: “The Ash-Born Boy”.



“Tanto tempo fa c’erano un uomo e una donna, e un ragazzo, e un villaggio pieno di persone. Poi il villaggio brucio. E poi, non ci fu più nulla.”

La novella parla di Cole, o meglio il ragazzo che era Cole prima di perdere tutto nell’incendio che ha distrutto il suo villaggio e i suoi abitanti.
Scopriamo chi era il ragazzo, il suo vero nome, il suo ceto, e viviamo in prima persona (non solo attraverso le sofferte parole quando l’ha raccontato a Lexi) cosa è successo il giorno dell’incendio e in quelli precedenti che hanno portato alla catastrofe. E come, quel giorno, è nato un nuovo ragazzo dalle ceneri del suo passato.

“Le notti erano incubi e le giornate erano peggio.”

Di solito amo le short stories della Schwab, perché provocano emozioni pazzesche e sono necessarie affinché il lettore possa davvero abbandonare la storia che l’ha catturato indissolubilmente.
Stavolta, invece, questa novella non ha avuto lo stesso effetto su di me.
Credo perché non ho avuto modo di affezionarmi a Cole come dovuto per apprezzare davvero la sua storia; mi è piaciuto il personaggio, ma non ho provato quelle emozioni stravolgenti che di solito mi legano a tutti gli altri personaggi dell’autrice.

In ogni caso la novella è scritta bene e permette al lettore di vivere tutti i sentimenti negativi che hanno costellato la vita di Cole fino alla catastrofe: la disperazione di non saper controllare il proprio potere, la violenza e l’odio del padre, il desiderio della madre di farlo essere qualcuno che non è.
In pochi capitoli la scrittrice mostra il cambiamento di una vita, la distruzione e la rinascita forzata.
Insomma, la sensazione è sempre che queste storie non urlano Victoria Schwab (giustamente), ma sono comunque belle storie e sono state un buon inizio per un’autrice che poi ha scritto Meraviglie indimenticabili.
Baci


Voto libro - 3



Potrebbe interessarti anche: 
https://ilconfinedeilibri.blogspot.com/2020/03/the-dark-vaults.htmlhttps://ilconfinedeilibri.blogspot.com/2017/06/questo-canto-selvaggio.htmlhttps://ilconfinedeilibri.blogspot.com/2017/12/because-you-love-to-hate-me_29.html





You Might Also Like

0 comments