Questo canto selvaggio
Genere: Young Adult - Paranormal
Autore: Victoria Schwab
13 Giugno
13 Giugno
Per anni Verity City è stata teatro di crimini e attentati, finché ogni episodio di violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i Sunai, più potenti, che come implacabili angeli vendicatori con il loro canto seducente catturano e divorano l'anima di chi si sia macchiato di gravi crimini. Ora la città è attraversata da un muro che separa due mondi inconciliabili e difende una fragile tregua: al Nord lo spietato Callum Harker offre ai ricchi protezione in cambio di denaro, mentre al Sud Henry Flynn, che ha perso la famiglia nella guerra civile, si è messo a capo di un corpo di volontari pronti a dare la vita pur di difendere i concittadini e ha accolto come figli tre Sunai. In caso di guerra la leva più efficace per trattare con Harker sarebbe la figlia. Così August, il più giovane Sunai, si iscrive in incognito alla stessa accademia di Kate per tenerla sotto controllo. Ma lei, irrequieta, implacabile e decisa a tutto pur di dimostrare al padre di essere sua degna erede, non è un'ingenua...
Salve lettori! Liberarmi dagli esami ha giovato molto alle mie letture, ne sto macinando una dopo l'altra, come ho divorato il libro di cui vi parlerò in questa recensione.
In questi giorni ho letto "Questo canto selvaggio" di Victoria Schwab, primo libro della serie Monsters of Verity, edito dalla casa editrice Giunti.
Questo è il primo libro della scrittrice portato in Italia, ma al suo attivo ha altre serie che sono davvero curiosa di leggere.
Ma parliamo di "Il mio canto selvaggio". La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è stata la copertina: bianca e nera, semplice, ma con un'attrattiva fortissima. Uno di quei libri che vorresti avere nella tua libreria solo perché hanno una cover troppo bella.
Ma passiamo alla storia.
L'America non è più il paese che conosciamo, è ora divisa in dieci territori ognuno denominato in base ad una virtù: Verity, Justice, Prosperity, Felicity.
Verity è una città in cui ogni atto violento lascia un segno non solo nell'anima del peccatore, il suo peccato prende vita sotto forma di mostri: Corsai, Malchai, Sunai.
I Corsai sono esseri d'ombra con lunghe zanne ed artigli che ti strappano la carne; nascono da un atto violento che però non provoca la morte. I Malchai sono simili a vampiri, colorito bianco, occhi rosso sangue, scheletrici; non lasciano una goccia di sangue nel tuo corpo. Nascono da atti violenti che provocano la morte.
I Sunai, più pericolosi e più rari; sono i mostri più simili agli uomini, sia per l'aspetto fisico che per i sentimenti. I Sunai nascono da atti di violenza che provocano la morte di un grande numero di persone, come i bombardamenti. I Sunai, attraverso la musica, attirano in superficie l'anima delle persone, le spingono a confessare le verità più nascoste e, se sono peccatori, si nutrono di essa.
C'è stato un periodo a Verity, in cui la città era in mano ai mostri. Erano talmente tanti gli atti di violenza che la popolazione rischiava di soccombere alle loro ombre.
Ora, sei anni dopo, Verity è spaccata in due. Verity Nord in mano a Callum Harker, un uomo subdolo e potente, che ha unito al suo servizio Corsai e Malchai, e compra la protezione dei suoi cittadini. Niente soldi, niente protezione. Niente protezione, i mostri possono fare di te ciò che vogliono.
Verity Sud è sotto la protezione di Henry Flynn. Flynn, a differenza di Harker, vuole eliminare tutti i mostri e mettere fine alla paura che permea la vita dei cittadini di Verity.
Inoltre, a differenza di Harker, Flynn non ha sottomesso i mostri al suo potere, ma ha adottato tre Sunai come fossero suoi figli.
Leo è diventato il volto della task force dei Flynn; Ilsa è costretta dalla tregua tra Nord e Sud a rimanere chiusa nell'edificio dei Flynn senza poter uscire; August, il più giovane, cerca di capire lui cosa sia.
È un mostro, ma sembra un umano. Non è un umano, ma prova emozioni. Lui non vuole essere un mostro, vuole vivere senza dover tenere conto della fame, vuole suonare senza preoccuparsi di attirare a sé anime innocenti e soprattutto vuole aiutare la sua famiglia e la sua città a liberarsi dai mostri e riportare la pace.
Dall'altro lato della barriera che divide Nord e Sud di Verity un'altra ragazza, Katherine Harker, cerca di lasciare un'impronta nella sua città e soprattutto nel padre.
Sin da bambina, Kate ha avuto un'immagine eroica del padre, Callum Harker, l'uomo che è riuscito a controllare Corsai e Malchai e a portare la pace al Nord di Verity. Ma la realtà non corrisponde alle fantasie di bambina di Kate. Dopo la morte della madre, il padre ha cercato in tutti i modi di allontanarla da Verity, ma Kate, facendosi espellere dai collegi, si è avvicinata sempre di più al suo obiettivo.
È tornata a Verity e qui avrà la possibilità di dimostrare al padre di essere una vera Harker.
"Dove sei, Kate? si chiese... Le piaceva l'idea che ci fossero centinaia di Kate differenti, che vivevano centinaia di vite differenti. Forse in una di esse, non c'erano mostri. Forse la sua famiglia era ancora unita. Forse lei e sua madre non avevano mai lasciato la loro casa. Forse non erano mai tornate indietro. Forse, forse, forse - se ci fossero centinaia di vite, centinaia di Kate, allora lei sarebbe una di quelle e questa sarebbe esattamente chi dovrebbe essere."
Mentre Kate cercherà in tutti i modi di attirare l'attenzione del padre, ad August verrà affidata la missione di tenerla d'occhio a scuola.
Entrambi si sentono fuori posto: Kate è la figlia dell'uomo più potente della città, August è un mostro sotto copertura nella parte della città nemica. Ma quando i loro sguardi si incrociano, ciò che sono non conta: Harker, Flynn, mostro, umano, bene, male. Quando parlano sono semplicemente due ragazzi che non devono fingere di essere ciò che non sono, che possono esprimere ciò che pensano e ciò che sognano.
Ma questi momenti idilliaci, in cui il resto del mondo scompare, non possono durare per sempre. La tregua si sta rompendo, le ombre stanno prendendo sempre più piede e la guerra sembra essere alle porte.
Serve solo il capo espiatorio a cui accollare la colpa di questa rottura.
"Buono e cattivo sono parole deboli. Ai mostri non interessano intenzioni o ideali. I fatti sono semplici. Il Sud è chaos. Il Nord è ordine. È un ordine comprato e pagato con sangue e paura, ma ordine comunque."
Il libro è diviso in quattro parti. In ognuna di queste parti possiamo vedere un cambiamento nei nostri protagonisti, una crescita, un rafforzamento.
Kate è una ragazza ferita. Sua madre è morta per scappare dalla violenza della città, suo padre la ignora. Tutto ciò che desidera è fargli capire che lei è la sua degna figlia, che può affrontare i mostri e anche ucciderli. Sarebbe disposta anche a consegnargli August, l'unico ragazzo che sembra vedere dentro di lei, che non ha paura del suo nome e che le dice la verità in faccia. È l'unico che riesce a vedere che dietro la facciata di forza e calma, si nasconde una bambina sola, distrutta dalla morte della madre, che agogna di allontanarsi da tutto e vivere in un mondo senza mostri. Ma nel frattempo, la sua forza e il suo coraggio uniti alla consapevolezza che il mondo non è diviso e giusto come cercano di far credere, la tireranno per tutto il romanzo fino a farle capire qual è il suo vero scopo.
August, be' per prima cosa vi avverto che vi innamorerete all'istante di lui.
Dovrebbe essere un mostro invincibile, ma è ricco di fragilità. Ha bisogno di sapere chi è, cosa è, qual è il suo obiettivo in un mondo distrutto dall'oscurità. Un'oscurità che lo chiama e lo attira a sé, ma a cui lui cerca in tutti i modi di resistere. Sa che, se si abbandonasse ora all'oscurità non tornerà più quello di prima. E lui non vuole perdere quella traccia di umanità che lo rende in qualche modo "normale".
"Perché vuoi essere umano? Siamo fragili. Moriamo."
"Ma vivete anche. Non passate ogni giorno immaginando perché esistete, ma non vi sentite reali, perché sembrate umani, ma non potete esserlo. Non fate tutto ciò che potete per essere una buona persona solo per aver costantemente sbattuto in faccia che non siete una persona per niente."
"Ma vivete anche. Non passate ogni giorno immaginando perché esistete, ma non vi sentite reali, perché sembrate umani, ma non potete esserlo. Non fate tutto ciò che potete per essere una buona persona solo per aver costantemente sbattuto in faccia che non siete una persona per niente."
La storia si sviluppa lentamente, così come anche le spiegazioni. All'inizio sembra che queste non arrivino mai, ci sono tanti nomi ma a nessuno di questi riusciamo ad affibbiare un significato, ma nel corso della lettura riusciremo a capire tutto. Mano a mano che si va avanti, si viene trascinati in questo mondo distopico in cui il male prende forma, in cui nessun luogo è sicuro e in cui due ragazzi completamente diversi cercano il loro posto nel mondo.
Ho adorato il legame che si forma tra August e Kate. Dovrebbero essere nemici, non solo per le loro famiglie, ma anche per ciò che sono. Sono due ragazzini eppure hanno capito meglio dei grandi che il bene e il male non può essere separato, che un mostro non deve essere per forza un mostro e che vendetta non significa giustizia.
Quando August stava cadendo nell'oscurità e ha chiesto a Kate di non lasciarlo andare, di non permettergli di cadere... lettori, il mio cuore si stava sciogliendo!
All'inizio la narrazione sembra un po' lenta, ma è solo apparenza. In realtà si leggono capitoli come fossero ciliegie: uno tira l'altro.
Parte tutto in modo così tranquillo, ma allo stesso tempo in modo così forte.
In più ho amato il modo in cui la scrittrice ha diviso le parti; le possiamo interpretare come il percorso dei nostri protagonisti: dalla consapevolezza di essere diversi, al dubbio di chi siano, all'accettazione dei propri mostri interiori.
Il finale finisce con un cliffhanger che se non avessi già preso il seguito, probabilmente mi sarei messa ad urlare!
Quindi, lettori, alla prossima recensione! Che, avrete capito, sarà quella di "Our Dark Duet", secondo volume della serie Monsters of Verity. Baci
Parte tutto in modo così tranquillo, ma allo stesso tempo in modo così forte.
In più ho amato il modo in cui la scrittrice ha diviso le parti; le possiamo interpretare come il percorso dei nostri protagonisti: dalla consapevolezza di essere diversi, al dubbio di chi siano, all'accettazione dei propri mostri interiori.
Il finale finisce con un cliffhanger che se non avessi già preso il seguito, probabilmente mi sarei messa ad urlare!
Quindi, lettori, alla prossima recensione! Che, avrete capito, sarà quella di "Our Dark Duet", secondo volume della serie Monsters of Verity. Baci
Voto libro - 4
Genere: Young Adult - Paranormal
Autore: Victoria Schwab
8 Gennaio 2020
8 Gennaio 2020
Nel secondo e ultimo episodio della serie Monsters of Verity torniamo nelle strade infestate dai mostri, tra giochi di potere e nuovi intrighi. - Ma Kate Harker non ha paura dei mostri. Li caccia, li uccide ed è anche brava. Ora Kate vive a Property e combatte. August Flynn, il mostro che bramava di diventare umano, ora vive a Verity e combatte. Le loro strade sono destinate a incontrarsi di nuovo. Così come i loro cuori. Ora, infatti, la guerra è iniziata. I mostri stanno vincendo. E uno nuovo mostro li sta aspettando - uno che si nutre di caos e fa emergere il lato oscuro delle sue vittime. Kate deve tornare a Verity. August dovrà lasciarla tornare.
Salve lettori! Scrivo questa recensione con le lacrime agli occhi, lacrime che mi hanno accompagnato nella lettura delle ultime pagine del libro di cui vi parlerò, ossia "Our Dark Duet" di Victoria Schwab.
"Our Dark Duet" è il seguito di "Questo canto selvaggio" (di cui trovate la recensione, be', qui sopra) ed è il secondo volume della duologia "Monsters of Verity".
Mentre il primo volume è stato pubblicato in Italia dalla casa editrice Giunti, questo secondo volume è ancora inedito, ma non ho assolutamente potuto aspettare il suo arrivo nella nostra lingua per leggerlo.
Avverto chi non ha letto il primo volume della duologia che ci saranno SPOILER nella recensione riguardo ciò che succede nel finale di esso, non vorrei ma mi serve citare almeno gli avvenimenti più importanti. Quindi, se non avete letto "Questo canto selvaggio", evitate di leggere questa mia recensione.
Avevamo lasciato i nostri protagonisti che prendevano due strade opposte, dopo quella che sembrava la fine del predominio dell'avidità sulla giustizia.
Kate è diventata una cacciatrice di mostri a Prosperity e ha trovato anche delle persone che tengono a lei e che la aiutano in questa missione.
August è tornato a South Verity e ha preso il posto di suo fratello Leo, è il capo delle forze armate dei Flynn e il suo potere è al servizio degli uomini.
Sono passati sei mesi e le cose sono profondamente cambiate.
Dopo la morte di Callum Harker, i mostri hanno preso il predominio sul Nord della città, guidati da un Malchai che credevamo morto: Sloan.
Sloan, da servo di Harker, è diventato il re dei mostri e della città. Gli umani al Nord possono o scappare a Sud ed unirsi ai Flynn, diventare schiavi dei mostri oppure diventare carne da macello per Corsai e Malchai.
A questa lotta contro il male si aggiunge la nascita di un nuovo mostro, un mostro molto più pericoloso di quelli che già conosciamo. Un mostro che non si nutre di qualcosa di concreto, ma del caos; un mostro che entra nella testa delle persone e che come un virus fa fuoriuscire gli istinti più bassi e crudeli degli uomini.
"Our Dark Duet" è il seguito di "Questo canto selvaggio" (di cui trovate la recensione, be', qui sopra) ed è il secondo volume della duologia "Monsters of Verity".
Mentre il primo volume è stato pubblicato in Italia dalla casa editrice Giunti, questo secondo volume è ancora inedito, ma non ho assolutamente potuto aspettare il suo arrivo nella nostra lingua per leggerlo.
Avverto chi non ha letto il primo volume della duologia che ci saranno SPOILER nella recensione riguardo ciò che succede nel finale di esso, non vorrei ma mi serve citare almeno gli avvenimenti più importanti. Quindi, se non avete letto "Questo canto selvaggio", evitate di leggere questa mia recensione.
Avevamo lasciato i nostri protagonisti che prendevano due strade opposte, dopo quella che sembrava la fine del predominio dell'avidità sulla giustizia.
Kate è diventata una cacciatrice di mostri a Prosperity e ha trovato anche delle persone che tengono a lei e che la aiutano in questa missione.
August è tornato a South Verity e ha preso il posto di suo fratello Leo, è il capo delle forze armate dei Flynn e il suo potere è al servizio degli uomini.
Sono passati sei mesi e le cose sono profondamente cambiate.
Dopo la morte di Callum Harker, i mostri hanno preso il predominio sul Nord della città, guidati da un Malchai che credevamo morto: Sloan.
Sloan, da servo di Harker, è diventato il re dei mostri e della città. Gli umani al Nord possono o scappare a Sud ed unirsi ai Flynn, diventare schiavi dei mostri oppure diventare carne da macello per Corsai e Malchai.
A questa lotta contro il male si aggiunge la nascita di un nuovo mostro, un mostro molto più pericoloso di quelli che già conosciamo. Un mostro che non si nutre di qualcosa di concreto, ma del caos; un mostro che entra nella testa delle persone e che come un virus fa fuoriuscire gli istinti più bassi e crudeli degli uomini.
"Come cacci qualcosa che non ha forma, un'ombra che fa delle persone dei pupazzi? Come puoi distruggere il nulla?"
Ma quelli che più sono cambiati in questi mesi sono i nostri protagonisti.
Sia August che Kate volevano trovare il loro scopo nel mondo e mentre Kate l'ha trovato, August dovrà lottare ancora molto, soprattutto con se stesso.
Kate, dopo aver finalmente scoperto ciò che suo padre realmente era, si è liberata da un peso ed è stata libera di poter essere se stessa. Ha capito di non aver bisogno del consenso o del permesso di nessuno, solo del suo. La solitudine è stato il suo modo di difendersi, dimenticare ciò che ha lasciato alle spalle il suo modo di andare avanti, ma c'è un pensiero fisso che non la abbandona mai: August.
Il cambiamento di August è quello che colpisce di più. Abbiamo sempre saputo che Kate fosse una "tosta" e che in un modo o nell'altro sarebbe finita a sgozzare mostri, ma August, al contrario, non ha mai desiderato combattere.
Non voleva che il suo potere determinasse la sua vita; lui è sempre stato molto di più che un Sunai o un mostro. Il suo desiderio più grande era quello di essere un umano, provare i sentimenti che provano gli uomini, ma in sei mesi quel desiderio è stato sepolto sotto strati di dovere, compiti e obblighi.
Tra i pensieri di Leo che gli riempiono la testa, la disapprovazione e rigidità di Soro (un nuovo Sunai nato dopo la rottura della tregua) e le accuse mute di Ilsa, August ha abbandonato ciò che voleva essere per ciò che serve alla sua città.
Ma è il legame tra August e Kate che vi riempirà il cuore. Mentre August ha rinunciato a se stesso, Kate ha lottato per ricordare, e quando si ritrovano, è come se in August scattasse qualcosa e quella voglia di essere altro, oltre che un Sunai, si risveglia più forte di prima, più forte delle voci che lo tormentano.
Quei due ragazzi che avrebbero dovuto essere nemici sono, ora più che mai, uniti, alla ricerca di un mondo in cui poter essere ciò che vogliono, insieme.
"Conosceva un segreto: ci sono due tipi di mostri, il tipo che caccia nelle strade e quello che vive nella tua testa. Lei poteva combattere il primo, ma il secondo è molto più pericoloso. È sempre, sempre, sempre un passo avanti. Non ha denti o zanne, non si nutre di carne o sangue o cuori. Ti ricorda semplicemente di cosa succede quando ti affezioni alle persone. Dietro le palpebre poteva vedere August Flynn smettere di combattere, a causa sua. Cadere nell'oscurità, a causa sua. Sacrificare una parte di sé -la sua umanità, la sua luce, la sua anima- a causa sua."
Io amo questi due protagonisti. Kate è una dura che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, che ha fatto delle sue fragilità una corazza e che affronta i suoi mostri a testa alta anche se è terrorizzata. Sia che quei mostri siano dentro la sua testa, che in ossa e ombra davanti a lei.
Mi sono ritrovata a leggere ad alta voce molte delle sue risposte taglienti!
August invece è strappato a metà. Finge di essere integro, ma la sua testa è divisa e combatte ogni giorno tra ciò che vuole e ciò che deve fare. È il dubbio ad accompagnare ogni suo passo e neanche la musica riesce a colmarlo come una volta, è vuoto e pieno allo stesso tempo, combattuto tra perdersi nell'oscurità o lottare per restare nella luce.
Questo secondo libro mi è piaciuto molto di più del primo e mi ha fatto provare anche emozioni molto più forti. I nostri protagonisti non sono più due ragazzini illusi, ma due adulti che sanno che per ottenere la pace bisogna rischiare e anche accettare la sofferenza.
Ho amato il fatto che il romanzo fosse raccontato da diversi punti di vista: Kate, August, Sloan, il Mangiatore di Caos.
Ci permette di vivere appieno la storia, entrare e comprendere ogni singola parte dei personaggi, ogni pensiero ed emozione.
Odiavo profondamente le parti dal punto di vista di Sloan, mentre provavo terrore e stupore leggendo quelle del Mangiatore di Caos (sì lo so è orribile la resa in italiano, ma non so come altro tradurlo se non letteralmente). Scritte in modo spezzato, attraverso enjambement, colpiscono con la loro forza che deriva dal caos e dalla paura.
Il ritmo della narrazione è serrato, non c'è un attimo di respiro, si è sempre con l'ansia che qualcosa possa accadere. E se all'inizio sembra che le cose possano andare nel verso giusto per i buoni, tutto d'un tratto va tutto a rotoli.
L'ultima parte del romanzo l'ho letta accompagnata dalla colonna sonora dei miei "No, no, no". Fino ad arrivare agli ultimi capitoli. Gli ultimi capitoli mi hanno spezzato il cuore, sono quelli che mi hanno lasciato in lacrime prima ancora che accadesse ciò che è effettivamente successo.
E non pensate che finita quella scena le lacrime siano cessate. Al contrario, mi hanno rigato le guance persino sui ringraziamenti.
Sono state l'angoscia, le emozioni, i pensieri dei protagonisti a non permettermi di leggere le ultime pagine in modo chiaro, ma offuscato dalle gocce che mi riempivano gli occhi.
Questo libro mi perseguiterà per sempre, lo sento. Mi verrà in mente all'improvviso insieme all'angoscia che ho provato VIVENDO quelle parole e mi scervellerò per trovare un finale alternativo in cui ci sia il "e vissero per sempre felici e contenti", per poi rendermi conto, pensandoci razionalmente, che, in effetti, un altro modo non c'era. E ve ne renderete conto anche voi leggendolo. Baci.
L'ultima parte del romanzo l'ho letta accompagnata dalla colonna sonora dei miei "No, no, no". Fino ad arrivare agli ultimi capitoli. Gli ultimi capitoli mi hanno spezzato il cuore, sono quelli che mi hanno lasciato in lacrime prima ancora che accadesse ciò che è effettivamente successo.
E non pensate che finita quella scena le lacrime siano cessate. Al contrario, mi hanno rigato le guance persino sui ringraziamenti.
Sono state l'angoscia, le emozioni, i pensieri dei protagonisti a non permettermi di leggere le ultime pagine in modo chiaro, ma offuscato dalle gocce che mi riempivano gli occhi.
Questo libro mi perseguiterà per sempre, lo sento. Mi verrà in mente all'improvviso insieme all'angoscia che ho provato VIVENDO quelle parole e mi scervellerò per trovare un finale alternativo in cui ci sia il "e vissero per sempre felici e contenti", per poi rendermi conto, pensandoci razionalmente, che, in effetti, un altro modo non c'era. E ve ne renderete conto anche voi leggendolo. Baci.
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