Io sono Alice. Avventure e disavventure nel paese dei libri parlanti


Genere: Narrativa per ragazzi

Autore: Bianca Chiabrando

5 Maggio

Che cosa succede quando le porte della Biblioteca Ariosto si chiudono, le lampade si spengono e nella sala di lettura scende il silenzio? Be', ovvio: i libri possono smettere di fingersi inanimati, sgranchirsi le pagine e riunirsi in assemblea. Esatto, avete capito bene, i libri parlano, vivono... e, sorprendentemente, mentre noi li leggiamo, loro leggono noi. È quello che accade ad Alice (nel Paese delle Meraviglie) che si ritrova prima tra le mani del giovane Michele Pepe, appassionato lettore e aspirante scrittore, poi in quelle di Nina Specchi, alle prese col suo primo romanzo da illustrare per guadagnarsi la promozione a scuola. Entrambi dimenticano tra le sue pagine alcuni oggetti preziosi, e quando per recuperarli tornano in biblioteca scoprono che Alice non c'è. È stata presa in prestito? Peggio: è stata rapita!



Salve lettori!
Ormai conoscete il mio amore per i romanzi per ragazzi e quando ho visto tra le nuove uscite della Mondadori Ragazzi “Io sono Alice” di Bianca Chiabrando sono stata subito catturata dalla trama. Non potevo assolutamente farmelo scappare e ringrazio la casa editrice per l’invio della copia digitale.

Per noi lettori i libri sono molto più che fogli di carta rilegati, li teniamo con cura sui nostri scaffali e sono testimoni di pianti e risate. Ma se questi fossero ancora di più di quello che pensiamo? Se avessero un’anima?

Alla Biblioteca Nazionale Ludovico Ariosto a Milano c’è una rara copia di “Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio” di Lewis Carroll, un libro con una bellissima rilegatura color lilla che si fa chiamare dai suoi amici libri semplicemente Alice.
Noi non lo sappiamo, ma mentre li leggiamo i libri leggono noi, osservando e studiandoci, poi chiacchierano fra loro lontano da occhi che non potrebbero capire. Questo succede anche alla biblioteca dove quotidianamente, dopo l’orario di chiusura, i libri indicono riunioni, spettegolano sugli ultimi sviluppi e si lamentano della temibile bibliotecaria che somiglia alla Regina di Cuori.
“Quelli che ai vostri occhi appaiono come banali oggetti inanimati fatti di carta, colla e inchiostro in realtà sono esseri dotati di coscienza. Creature vive che, esattamente come voi, pensano, si muovono, parlano, ridono, litigano e provano emozioni.”

Non ho potuto che innamorarmi dell’idea originale del romanzo e di una realtà in cui i libri sono esseri viventi che provano tutto lo spettro delle emozioni umane, leggono anche loro altri libri e, ancora più fantastico, leggono noi.
Alice ci narra in prima persona le sue giornate in biblioteca e durante i suoi prestiti: è così che facciamo la conoscenza di Michele Pepe, un ragazzo che adora leggere e ha il sogno di diventare scrittore.
Sin da quando era bambino il suo libro preferito è proprio “Alice nel Paese delle Meraviglie”, nello specifico è particolarmente legato alla copia della Biblioteca Nazionale Ariosto, che rilegge almeno una volta all’anno. Alice adora quando arriva il momento di passare un mese con il suo più fedele lettore Michele, a cui è molto affezionata.

Michele è il personaggio con cui più ci possiamo rispecchiare noi lettori, serio e a volte scostante, ama la lettura, che è tutto il suo mondo.
A me è piaciuta particolarmente anche Nina Specchi, una ragazza che preferisce i manga e le graphic novel ai libri, ma l’unico modo che ha per non essere bocciata a scuola è dimostrare ad un suo professore di aver letto un libro a sua scelta illustrandolo. Quasi a caso sceglie “Alice nel Paese delle Meraviglie”, che prende in prestito dalla Biblioteca Nazionale Ariosto e la nostra Alice si ritrova ad osservarla mentre disegna i personaggi della sua storia.

I due ragazzi si incroceranno quando entrambi ritorneranno alla biblioteca dopo aver riconsegnato Alice perché si sono accorti di aver dimenticato qualcosa di importante al suo interno, ma il libro è già stato preso in prestito da qualcun altro! Nelle loro indagini per scoprire l’identità di questa persona, scopriranno che in realtà Alice è stata rapita e toccherà a loro trovarla.

La giovanissima autrice Bianca Chiabrando è riuscita a raccontare una storia appassionante e divertente con un’aura di magia a confezionare il tutto. Lo stile di scrittura l’ho trovato perfetto per il tipo di storia raccontata e il target a cui è rivolto, i personaggi sono stati molto simpatici e la cara Alice rispecchia in piano il carattere e la dolcezza della protagonista che tutti noi conosciamo. Devo dire che mi aspettavo che l’avventura partisse da subito, invece l’introduzione della storia si prolunga fino al 50%.
Questo secondo me è stato un po’ eccessiva, soprattutto pensando ai lettori a cui è rivolto e la cui attenzione può essere facilmente distratta.
Comunque quando si entra nel vivo la lettura scorre molto più velocemente e questo aspetto non ha intaccato più di tanto il mio giudizio molto positivo.

Consiglio il libro a tutti i lettori che amano la famosa storia di Lewis Carroll, che potranno immergersi in un racconto che apprezzeranno sicuramente; naturalmente lo consiglio anche ai più giovani, anche se avverto che la lentezza della prima metà potrebbe essere uno scoglio.
Ho apprezzato particolarmente anche che, alla fine del romanzo, si trovi una parte dedicata ai libri che incontriamo durante la lettura, con delle brevi trame rivisitate ad hoc per i giovani. È stato un particolare in più che ho approvato e che potrebbe far incuriosire i ragazzi ai grandi classici citati.
Vi auguro buone letture!

 Voto libro - 4


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