I panni degli altri


Genere: Romance

Autore: A. Andrea Pinna 

19 maggio 2020

«Eugenio, quali sono i tuoi panni?» chiese Cristiàn.

«Sono un commesso, un esperto di moda, uno che sta cercando di sopravvivere al trattamento di Clelia.» «Stop, attenzione: tu potrai essere esperto di moda, anche se l'autoreferenzialità è il secondo male del mondo, dopo l'inesperienza. Ma non sei un commesso! Sai che cosa ci vuole per essere un commesso?» «Saperne di moda.» «Altro errore. Tu non hai sbagliato perché hai detto "bucherellato" invece di "traforato", o hai chiesto la taglia alla cliente. O, meglio, non solo per questo. Tu hai sbagliato perché non hai avuto em-pa-ti-a. Non hai saputo vestire i suoi panni.» Finché non aveva iniziato il tirocinio da Dimanche, la boutique più esclusiva di Cagliari, Eugenio quelle domande non se le era mai poste. Era sempre stato il figlio minore, quello che seguiva una strada già tracciata dagli altri per lui. Aveva fatto il Classico e si era poi iscritto a Giurisprudenza per inerzia, seguendo le orme di sua sorella Gilda. Eppure sapeva di essere diverso, di non essere a suo agio nei panni del futuro magistrato, del fidanzato virile e passionale: a lui piacevano le riviste di moda, i vestiti, sapere la differenza tra "décolleté open-toe" e "slingback".

Ed è tra clienti tanto ricche quanto taccagne, contesse cleptomani, viziatissime figlie di papà e, soprattutto, grazie a Clelia, un capo alla Miranda de Il diavolo veste Prada, che Eugenio è costretto finalmente a fare i conti con se stesso, a scegliere tra la giurisprudenza e la sua passione, tra quello che vuole la sua famiglia per lui e i suoi sogni, tra vestire i panni degli altri oppure, per una volta, provare a vestire i propri.

Del resto niente può mettere in discussione le proprie certezze come cercare di gestire le invasioni barbariche delle clienti che si scatenano da Dimanche durante i saldi.


Salve Confine,
è finalmente uscito “I panni degli altri” della seguitissima star di Instagram, Andrea Pinna, un romanzo edito Mondadori che ringrazio per l’invio della copia digitale.

Eugenio Piras è un diciannovenne con un grande sogno, lavorare come commesso nell’esclusivo negozio di alta moda di Cagliari, Dimanche, ma purtroppo è destinato a iscriversi e frequentare la facoltà di legge come tradizione familiare e papà Raimondo vogliono.
La fidanzata Alessandra, che invece si è iscritta a legge senza remore, cerca di esortarlo a decidere per sé, ma con fermezza. Eugenio, infatti, ha tanta paura di deludere i suoi, ma la moda lo chiama fortemente e decide di presentarsi, armato di curriculum vitae, da Dimanche, al cospetto della famigerata proprietaria, Clelia.
Finisce per frequentare le lezioni la mattina e lavorare al negozio di pomeriggio e qui cominciano le avventure e qualche disavventura per il nostro amico.
Eugenio, confuso e frastornato, comincia a sentirsi attratto dal suo collega Cristiàn, chiaramente omosessuale. Questo lo condurrà un passo alla volta ad uscire dai panni che indossa per comodità e ad indossarne di nuovi, portandolo alla consapevolezza di sé e di quello che vuole essere e diventare, anche se finirà per spezzargli il cuore.
Tra varie peripezie, nuove consapevolezze e tanta ironia e autoironia, Eugenio troverà la sua strada nel mondo, indossando i panni che sono suoi e solo suoi.

“Parliamoci chiaro, è difficile comprendere i panni degli altri se non si comprendono neanche i propri, se la vita non la si vive ma ne si accarezza la superficie”

Sono sicura che molte di voi conoscono Andrea Pinna e seguono i suoi profili sui social conosciuti con il nome di “Le perle di Pinna”.
Andrea è un ragazzo omosessuale dotato di grande ironia, che ha raccolto sul web milioni di fans e followers, perché non finge mai di essere ma, anzi, si mostra sempre per quello che è e si sputtana anche molto spesso senza vergogna. Io lo adoro e adoro il modo che ha di porsi e di interagire coi suoi followers.
In una recente story su IG, a chi gli ha chiesto se il romanzo è autobiografico, lui ha risposto di no, ma chi lo segue e lo conosce, avendo letto “I panni degli altri”, avrà sicuramente riscontrato molte analogie tra Andrea ed Eugenio.
Diciamo che cambiano i nomi, cambia qualche evento, ma ciò che leggiamo nel romanzo è ciò che abbiamo sentito raccontare dalla sua stessa voce su IG.
Come non identificare in Clelia, la sua amica ed ex datrice di lavoro, Donatella, e in Dimanche, il negozio di questa, il famoso Dona Concept Store di via Sulis a Cagliari?
Come non sovrapporre Eugenio ad Andrea, e viceversa, quando sappiano che Pinna dopo gli studi classici ha frequentato per un breve periodo la facoltà di legge e con scarsi risultati, proprio come il suo alter ego del romanzo?
Non possiamo dimenticarci dei suoi racconti di vita vissuta, perché sono sempre così ben narrati, divertenti ed ironici, che rimangono impressi, ed è per questo che li ho ritrovati tutti qui, nel suo romanzo.
Quindi sì, “I panni degli altri” non è autobiografico perché i nomi sono diversi e i fatti sono romanzati, ma il romanzo è il racconto romanzato del periodo della sua vita che va dalla fine degli studi al liceo classico fino al suo trasferimento a Roma, nel mezzo il suo coming out e la nascita della sua pagina facebook “Le perle di Pinna”, che diventerà ben presto famosa.
 
Devo dire che, sebbene sia ben scritto, mi sarei aspettata qualcosa di più da Pinna, soprattutto visto che racconta di fatti a lui ben noti.
Ho trovato il racconto abbastanza umoristico ma piatto, privo di fatti salienti e di tensione emotiva.
È un racconto che va, liscio liscio, dal punto A al punto B, senza curve né dossi, nemmeno uno scossone.
Oltretutto i dialoghi sono spesso farciti dalle sue ben note “Perle” o da frasi fatte, troppo scontate per lui.
Per il resto si legge abbastanza bene, è scorrevole e ben esposto, un racconto veloce e divertente che è lo specchio della sua lingua sferzante ed irriverente, condito dall’ironia e dall’autoironia che lo caratterizzano.

Ecco, penso che mi perdonerà se dico che non si presenta proprio come un capolavoro, ma lo ritengo abbastanza idoneo come scelta di una lettura leggera, da spiaggia o da bordo piscina, magari sotto un ombrellone, perché ad Andrea e ad Eugenio non piace prendere il sole, badate bene!
Buona lettura.


Voto libro – 3




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