Bone Crier's Moon



La serie è composta da: 
 
1. Bone Crier's Moon 
 
2. Bone Crier's Dawn




Genere: Fantasy

Autrice: Kathryn Purdie

3 Marzo 

Le Bone Criers sono le ultime discendenti di un'antica famille con il compito di usare la magia che ricavano dalle ossa di animali per traghettare i morti nell'oltretomba, così che non risucchino la luce dai viventi.

Ailesse è stata preparata sin dalla nascita a diventare la matriarca, ma prima deve completare il suo rito di passaggio: uccidere il ragazzo che è destinata ad amare.

Il padred di Bastien è stato accoltellato da una Bone Crier e cerca vendetta da allora. Adesso la sua vendetta deve aspettare perché il rituale di Ailesse è iniziato e i loro destini sono intrecciati, nella vita e nella morte. 



Salve lettori!
A marzo è uscito un fantasy Young Adult che non vedevo l’ora di leggere.
Si tratta di “Bone Crier’s Moon”, primo libro della serie Bone Grace di Kathryn Purdie, una rivisitazione de Les Dames Blanches, spiriti femminili della mitologia e del folklore francese.
Nelle storie queste donne vestite di bianco avrebbero chiesto agli uomini, che le incontravano su un ponte di notte, di ballare. Se loro l’avessero fatto li avrebbero fatti passare, altrimenti li avrebbero uccisi. L’autrice è rimasta talmente affascinata da questa storia da voler creare la sua versione con la sua spiegazione del motivo per cui Les Dames Blanches uccidevano quegli uomini.

Ailesse e Sabine sono Leuress, Bone Criers, il loro obiettivo è diventare Ferrier, ossia traghettatrici delle anime dei morti verso il paradiso di Elara o l’inferno di Tyrus (due degli dei di questo mondo, che in tutto sono quattro).
Sono migliori amiche, quasi sorelle, ma hanno caratteri completamente diversi.
Ailesse è la figlia della Matrona, l’erede; è coraggiosa e intraprendente, cerca gli animali migliori (e più pericolosi) per creare le sue Grace Bones (ossa di determinati animali usate come amuleti) e ottenere attraverso di esse le abilità necessarie per diventare una Ferrier perfetta e, soprattutto, rendere fiera sua madre Odiva, fredda e mai soddisfatta della figlia.
Sabine, al contrario, vive nell’ombra di Ailesse, ha solo una Grace Bone, perché non ha il coraggio di uccidere gli animali per ottenerle, non immagina nemmeno lontanamente di poter uccidere il suo amourés, la sua anima gemella, che dovrà attirare su un ponte e uccidere per dimostrare agli dei la sua lealtà e poter diventare una Ferrier.
Ailesse invece è pronta. Ha il flauto, conosce la canzone, ha il suo pugnale sacrificale e ha anche avuto il permesso di avere con sé Sabine come testimone.
Quello che le due ragazze non sanno, però, è che c’è qualcuno che sa chi sono e ha intenzione di vendicarsi per i padri che hanno perso per mano delle donne della loro famiglia.
Bastien ha visto suo padre morire su un ponte per colpa di una Leuress, così come Jules e Marcel, che però l’hanno visto morire molto più lentamente.
I tre ragazzi (Marcel un po’ di meno; lui è uno studioso e gli piacerebbe più imparare da loro che ucciderle) hanno intenzione di accoltellare la Bone Crier prima che lei possa fare del male a Bastien, coglierla impreparata mentre è convinta che l’uomo sia ipnotizzato dal suo richiamo.
Cosa fattibile dato che Ailesse non può avere le sue Grace Bones durante il rituale, ma non avevano messo in conto il fatto che Bastien poteva effettivamente essere l’anima gemella di Ailesse e che a quel punto le loro vite (e le loro morti) sarebbero state intrecciate.
Se Ailesse morisse anche Bastien morirebbe e se qualcun altro oltre Ailesse uccidesse il ragazzo, anche lei morirebbe.
Così i tre rapiscono Ailesse e rubano il flauto, l’unico strumento che permette alle Ferrier di richiamare gli spiriti e di far comparire i portali verso il Paradiso e l’Inferno.
Sabine è sconvolta da ciò che è successo, ma non si ferma davanti a niente e nessuno, nemmeno agli ordini della sua Matrona, per salvare Ailesse.
Ma per poterla salvare ha bisogna delle Grace Bones e dovrà scegliere accuratamente gli altri due animali da cui ricavarle, ma soprattutto dovrà capire cosa nasconde Odiva, che si comporta in modo sempre più strano.
Nel frattempo Ailesse si indebolisce, nascosta dalla luce di Elara, eppure scopre che anche i suoi carcerieri hanno le loro ragioni, nonostante la loro ignoranza sulle Leuress, dovrà venire a patti con dolorose verità e scoprire una forza che non pensava di avere.

Lettori, perdonatemi il papiro ma dovevo introdurvi in questo nuovo mondo ispirato al folklore francese e a Les Dames Blanche.
Ho trovato estremamente interessante la riscrittura di questo mito e originale la visione dell’autrice.
Il compito delle Leuress è sacro e nonostante sia ingiusto uccidere uomini che non hanno fatto nulla di male, se non essere scelti dagli dei, questo è il prezzo che devono pagare per poter servire il loro scopo. Non è facile nemmeno per loro uccidere l’amore della loro vita e l’unico uomo a cui possono unirsi, ma ovviamente gli umani non conoscono le loro tradizioni e, come nel caso di Bastien, vanno alla ricerca di una vendetta che potrebbe mettere a rischio l’equilibrio del mondo dei viventi.
La storia, infatti, è incentrata sulle conseguenze della perdita del flauto per traghettare i morti e, ovviamente, sulla ricerca disperata di Ailesse da parte di Sabine. Da lì, poi, si diramano tutti i filoni che regalano plot twist interessanti e una storia estremamente coinvolgente.
In questo primo libro il mondo esterno non è in primo piano, siamo immersi nei boschi, nascosti nelle catacombe, sotto la luna e vicino al mare, sempre di corsa con Sabine, in cerca di una via di fuga con Ailesse, confusi dai nostri sentimenti con Bastien.
All’inizio l’autrice si sofferma su ogni dettaglio, ovviamente, per farci capire come funzionano le Lauress, poi l’azione si infittisce con il rapimento di Ailesse.
Da lì anche i sentimenti si complicano e si diversificano: viene posta l’attenzione sull’amore tra Sabine e Ailesse, quasi due sorelle che sono l’una la forza dell’altra; sulla battaglia di Bastien tra il desiderio di vendicarsi e il rispetto che sta sviluppando per la sua prigioniera; sulla sfiducia di Sabine verso la sua Matrona che cresce ad ogni capitolo.
Il tutto legato alle fasi lunari, fondamentali nella vita delle Leuress: con la luna piena si può portare a termine il rituale per diventare Ferrier e con la luna nuova si possono traghettare i morti, ma sempre su un ponte. Nel corso della storia, però, scoprono tante antichissime informazioni che potrebbero aiutarle in più di un modo.
Le descrizioni sono strabilianti e la narrazione trascina inesorabilmente il lettore in questo mondo di dei, donne in bianco e uomini da sacrificare.
Mi è mancato qualcosa, però, quel legame indissolubile con i personaggi che mi avrebbe legato alla storia anima e corpo. È arrivato troppo tardi, quindi nonostante fossi interessata alle vicende, dal punto di vista emotivo non ero completamente immersa, se non con Sabine, che ho adorato dal primo istante!

Sono davvero curiosa di scoprire cosa succederà nel prossimo volume, il fatto che nella mia edizione era disponibile il primo capitolo mi ha lasciato con l’impressione di dover ritornare da Ailesse, Sabine e Bastien, ma purtroppo devo aspettare ancora!
Baci



Voto libro - 4






Genere: Fantasy

Autrice: Kathryn Purdie
 
30 marzo

L'amore è una questione di vita o di morte.
Le Bone Criers trasportano i morti nell'aldilà da secoli, un compito pericoloso che è possibile solo grazie ai poteri che ottengono sacrificando i loro amourés, gli uomini che sono destinati ad amarle e a morire. Ma le Bone Criers Ailesse e Sabine, insieme all'amore di Ailesse, Bastien, stanno tentando di tracciare la propria rotta e riscrivere le regole dell'aldilà. Ma se non rompono il legame dell'anima tra Ailesse e il suo amouré, questa potrebbe morire, così come il padre di Bastien.

Sabine lotta per mantenere la sua autorità come matrona della sua famille (il ruolo da sempre destinato a sua sorella), mentre combatte per controllare il potere violento dello sciacallo dentro di lei.

Bastien deve affrontare un nuovo dilemma mentre gli spiriti degli Inferi minacciano le anime dei suoi amici... e di suo padre.

Ailesse tenta di resistere al canto delle sirene di sua madre, ma nel frattempo viene tirata nella sua versione degli Inferi. Come salverà i suoi amici una volta tagliata fuori dal loro mondo?

Questo emozionante seguito di “Bone Crier's Moon” è una storia di amore, sorellanza e determinazione, dove i tre amici trovano il coraggio e il potere di infrangere il confine tra i vivi e i morti.
 
Salve lettrici e lettori!
Questa recensione, purtroppo, è dedicata a un libro che NON. FINIVA. PIÙ.
E non in senso positivo. Si tratta di “Bone Crier’s Dawn” di Kathryn Purdie, seguito di “Bone Crier’s Moon”.
Il primo libro mi era piaciuto molto, ma il secondo, per l’amor del cielo... sono stata punita per aver comprato il cartaceo prima di leggerlo in digitale! Cercherò di farvi capire perché.
Se ancora non avete letto il primo volume, dovrò fare qualche spoiler. 

Ailesse e Sabine hanno visto Odiva scomparire nel portale dell’Oltretomba.
La matrone ha preferito sacrificarsi e raggiungere l’uomo che ha sempre amato (ma che non era il suo amouré) piuttosto che guidare la sua famille.
Ailesse è devastata dalla scoperta del tradimento della madre, mentre Sabine dovrebbe metterla al corrente di un’altra verità che potrebbe cambiare il loro rapporto. Ma non hanno tempo di fare nessuna delle due cose perché Ailesse viene rapita dal principe Casimir, il suo vero amouré.
Per salvare Ailesse, convinti che il principe la tenga prigioniera, Sabine e Bastien si alleano e attendono il momento perfetto per salvarla. Per scoprire però che Ailesse non è affatto trattato male, anzi, viene trattata come una principessa. Ma il principe ha rubato le sue Grace bones e non può andare via senza i suoi poteri, inoltre Ailesse si è resa conto che Cas non si merita di morire solo perché gli dei hanno deciso che è la sua anima gemella. Vuole trovare un modo per salvarlo.
Nel frattempo, però, Sabine ha combinato un disastro durante la notte del trasporto delle anime. Le anime dei peccatori hanno invaso la città e stanno facendo del male ai vivi, rubano la loro Luce e distruggono la loro anima.
Se non fosse abbastanza, un’altra minaccia mai sopita si accinge a tornare dall’Oltretomba. Ma soprattutto, i dubbi e le paure delle due ragazze continuano a torturare e a farle dubitare ad ogni loro passo. 

“La loro pace è la mia pace, e soddisfa molto più della vendetta.”

Mi dispiace dirlo, ma ci sono diverse cose che non vanno in questo libro.
La prima sono il gran numero di eventi, piani e missioni che tra loro non c’entrano nulla. È come se il libro fosse composto da tante piccole sottotrame scollegate. Risolta una si va all’altra. Dopo aver fatto passare almeno 15 giorni di silenzio stampa, dove i personaggi fanno cose che non ci è dato sapere, ma che saranno poi fondamentali per lo sviluppo della trama. A noi però questi sviluppi non interessano, ci basta sapere che la luna nuova/piena è arrivata e quindi si può passare all’azione...

Ailesse e Sabine restano le protagoniste, sempre più lontane e con sempre più segreti tra loro. Siamo nella testa di entrambe, un sacco e... niente, usciteci prima di rimanerci impantanate. Si lamentano tanto, spesso anche dell’ovvio, senza concludere niente però, anzi perdendo solo tempo e prendendo decisioni stupide. Entrambe comunque iniziano a mostrare desideri e aspirazioni che non si capisce da dove arrivino.
Per Ailesse ha un po’ di senso, perché è sempre stata uno spirito libero, amante dell’avventura, ma ha passato la vita cercando di dimostrarsi all’altezza della madre per diventare matrone. Ora si rende conto che forse non è quello che vuole davvero, ma non lo sa neanche lei e nessuno dei discorsi motivazionali che si fa servono ad aiutarla a capire quello che vuole. Anzi, ce ne fosse uno che veramente affronta questo argomento! 

Sabine poteva avere un percorso molto interessante dato il potere dello sciacallo dorato, ma viene proprio buttato al vento, con pochi dubbi che venivano subito messi da parte. Il suo desiderio di restare matrone, invece, non si capisce da dove viene, sembra più un attaccamento al potere una volta assaggiatone il sapore.
Ci sono stati momenti in cui sembrava avere un lato oscuro molto interessante, da cui magari Ailesse avrebbe potuto salvarla, ma che ve lo dico a fare... inconcludenti.
Però l’autrice ci ha buttato l’instalove... È passata da un bellissimo enemies to lovers del primo libro alla cotta adolescenziale, sempre tra nemici che poi iniziano a ridacchiare intorno all’altro. Ma veramente facciamo?!
L’unico personaggio che merita un applauso è Jules, fedele a sé stessa e con i piedi per terra. 

Gli dei avrebbero dovuto avere una presenza più importante, così come i mondi ultraterreni, ma a parte una confusione con i colori dei morti e qualche nome strano buttato qui e là, anche le loro storie sono state introdotte e lasciate andare alla deriva. Soprattutto per i già citati 15 giorni che passavano in uno schiocco di dita e in cui i personaggi hanno fatto cose che li hanno fatti arrivare a conclusioni e a piani apparentemente geniali. Di cui noi poi assistiamo solo ai fallimenti. 

E questo è. Sono molto delusa e annoiata anche solo a ripensare al libro per parlarvene. Metto 2 solo perché, nonostante tutto, i capitoli si facevano leggere. In fondo, finché non ho capito che la trama fosse sconclusionata, i primi colpi di scena mi avevano incuriosita.
Baci 
 
 Voto libro - 2 
 

 
 
 

You Might Also Like

0 comments