I Traditori
Genere: Thriller
Autrice: Fiona Neill
2 marzo 2021
Cara Rosie, la ragione per cui ti scrivo è semplice: vorrei vederti un'ultima volta.
Vorrei chiederti perdono e dirti una cosa che devi sapere. Prima che sia troppo tardi. Lisa
Rosie e Lisa. Inseparabili fin da bambine, sono rimaste l'una accanto all'altra nei momenti più importanti della loro vita adulta. Fino a quella fatale settimana di vacanza insieme sulla selvaggia costa del Norfolk, battuta dal vento anche d'estate. Una settimana che cambiò per sempre i loro destini, e distrusse come un castello di carte le loro famiglie.
Da allora Rosie ha tentato di dimenticare, cercando di rifarsi una vita senza il marito Nick; dal canto loro Daisy e Max, i suoi figli allora bambini, hanno portato dolorosamente su di sé le cicatrici della prima grande delusione delle loro vite. Nick, colpevole di aver spezzato il proprio matrimonio, ha passato a sua volta questi anni a spiegare a se stesso il suo comportamento. A trovarvi un senso che forse non c'è. Tutti e quattro, ciascuno a suo modo, hanno seppellito nel silenzio il ricordo di quello che è stato. Ma il ricordo, anche così, non ha mai smesso di fare male.
E adesso Lisa, ormai malata, si rifà viva con una lettera. Per chiedere perdono. Per raccontare anche lei la sua versione. E per svelare un ultimo, terribile segreto rimasto sepolto in quei giorni di tanti anni fa.
Un romanzo che ha incantato le lettrici e i lettori inglesi, per la sua capacità di intrecciare le storie dei suoi personaggi in un inestricabile nodo di affetti, rancori e desideri, e di esplorare la natura stessa del rimpianto e del perdono. Rosie, Daisy, Max, Nick: quattro punti di vista, quattro storie, quattro versioni di un unico evento. A quale crederai?
Salve Confine,
oggi è il turno di un thriller psicologico uscito lo scorso marzo per Piemme, che ringrazio per l’invio della copia.
In verità “I traditori” di Fiona Neill, questo è il romanzo in questione, non ha proprio i connotati del thriller psicologico, lo definirei più un noir casalingo, che rimane comunque una lettura intrigante e interessante.
“Cara Rosie, la ragione per cui ti scrivo è semplice: vorrei vederti un'ultima volta. Vorrei chiederti perdono e dirti una cosa che devi sapere. Prima che sia troppo tardi. Lisa”
È con una lettera che comincia questa storia, o meglio che ricomincia.
Rosie e Lisa sono amiche da moltissimo tempo, sono così unite che, anche dopo aver realizzato le loro rispettive vite con lavoro e famiglia, continuano a frequentarsi coinvolgendo anche i coniugi e i figli.
Rosie è un’oncologa affermata, devota al suo lavoro e alle sue pazienti, tanto che finisce per togliere qualcosa alla sua famiglia, in particolare al marito Nick, il grande amore della sua vita.
Forse è per questo che Nick, ad un certo punto, viene tentato da chi sembra riservargli attenzioni e che di attenzioni ha bisogno, ovvero Lisa.
Lisa sta vivendo una grossa crisi nel suo rapporto; il marito, giornalista musicale, ha problemi col lavoro e affoga le sue frustrazioni nell’alcol, creando dissapori e tensioni all’interno della coppia.
È in questo clima che i due si trovano e si innamorano, dopo una vacanza decisamente terribile sulle coste del Norflok, in cui accade di tutto e il contrario di tutto, in cui sembra essere successo qualcosa le cui ripercussioni si risolvono nella distruzione di due famiglie e di una grande amicizia.
Ognuno ha un particolare ricordo di quella vacanza, ognuno porta il peso delle scelte fatte durante quella settimana estiva in cui una strana moria di coccinelle sembrava presagio di qualcosa di brutto. Ma sono passati otto anni e ognuno sembra aver ritrovato, a fatica, una sorta di equilibrio. Rosie, tornata single dopo il divorzio dal marito, si è dedicata a un programma di sperimentazione di una terapia alternativa per le donne malate di cancro; i figli, Daisy e Max, ormai più grandi, stanno cercando di trovare la loro strada; Max studia medicina, diviso tra gli studi e una sorta di fidanzata più grande che sembra distaccata, Daisy combatte contro il suo disturbo ossessivo compulsivo che tiene nascosto al suo fidanzato Kit, che le dà la speranza di una vita normale.
Lisa e Nick vivono insieme, la loro storia d’amore, nata sul dolore di due famiglie distrutte, sembra segnata dal destino avverso perché Lisa sta morendo per via del cancro.
È proprio per cercare di avere una sorta di assoluzione dall’amica che le scrive una lettera in cui le racconta della sua malattia, le chiede scusa e un incontro per poter parlare, finalmente, una volta per tutte di qualcosa che a lungo è rimasta nascosta.
Una verità che sembrano conoscere tutti tranne Rosie; una verità che cambia tante facce quante sono i protagonisti di questa storia, ma qual è quella vera, semmai esiste?
“La scienza dimostra che chi sostiene di ricordare gli eventi in grande dettaglio di solito è un gran bugiardo. In realtà richiamando spesso un ricordo, che il fatto sia avvenuto davvero o no, diventerà reale. Sapere che ogni giorno ci svegliamo con una storia personale leggermente diversa è un concetto terribile e bellissimo”
Quando ho girato l’ultima pagina de “I traditori” mi sono chiesta cosa avessi appena finito di leggere.
Ovviamente mi aspettavo un thriller di quelli con tutte le classiche caratteristiche del genere ma, al suo posto, ho trovato altro, una forma più fine di thriller in cui la tensione e l’aspettativa rimangono sempre alte, in attesa che succeda qualcosa, che venga svelato l’arcano e quant’altro, solo che nulla di quello che immaginiamo, in realtà, accadrà.
Mi è piaciuto tantissimo nonostante non sia risultato ciò che mi aspettavo.
L’autrice è stata bravissima a tenermi sul filo per tutto il tempo, mentre la tensione cresceva e io mi aspettavo un’esplosione da un momento all’altro.
Ha creato un ambiente perfetto per nutrire la mia fantasia macabra e l’espediente della moria in massa di coccinelle, i cui cadaverini rinsecchiti venivano ritrovati a centinaia ovunque, mi ha messo addosso una sorta di disagio che non saprei spiegare.
I personaggi poi sono il pezzo forte del romanzo.
Sono otto persone unite tra loro da legami forti come quello familiare o amicale, ognuno con una personalità ben definita. Sono delineati alla perfezione e, cosa più importante, sono veri, sembrano essere presi dalla vita di tutti i giorni, perché la storia di dolore, distruzione e disagio che raccontano potrebbe comunque essere quella di chiunque di noi.
Ognuno di loro è allo stesso tempo un personaggio positivo e negativo all’interno della storia e delle dinamiche che scaturiscono da un unico pomeriggio che contiene tante verità quanti sono gli attori di questo dramma.
I narratori sono quattro, Rosie, Nick, Daisy e Max che, alternando i capitoli tra presente e passato, ci raccontano tutto, ma non mancano i punti di vista di Lisa e la sua famiglia, che ci arrivano attraverso le rivelazioni varie ed eventuali a cui assisteremo, soprattutto verso la fine.
Ognuno di loro ci presenta una verità, deformata, falsata, dal peso che sentono di portare sulle spalle e fino alla fine non capiremo a cosa stiamo assistendo e quale sarà l’epilogo di tutto, ma saremo così presi che la lettura risulterà veloce e incalzante, interessante e tensiva.
Ve lo consiglio assolutamente.
Buona lettura.
Voto Libro - 4
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