Il bambino della porta accanto
Genere: Thriller
Autore: Shalini Boland
luglio 2020
Kirstie Rawlings si sveglia sentendo il pianto di un bambino.
Pochi istanti dopo, una voce sconosciuta proveniente dal baby monitor dice: «Prendiamo il bambino e andiamo» facendola così piombare nel peggior incubo per qualsiasi genitore.
Qualcuno sta forse cercando di rapire Daisy, la sua bambina?
In realtà sua figlia dorme al sicuro nel suo lettino. La voce potrebbe essere giunta da una casa vicina? Non ci sono però altri bambini di pochi mesi che vivono nella sua tranquilla strada di campagna...
La polizia non le crede. E nemmeno suo marito.
Kirstie sa che c’è qualcosa che non va. Pensava di potersi fidare dei vicini, ma ora non ne è più così sicura. Mentre Kirstie scopre i segreti dei suoi vicini, la sua vita perfetta inizia a crollare.
Qualcuno nasconde un terribile segreto e farà di tutto per impedire a Kirstie di scoprire la verità. E, forse, il pericolo è più vicino di quanto Kirstie si aspetti…
Buonasera amici del Confine,
oggi vorrei parlarvi della mia ultima lettura.
Ho avuto il piacere di leggere il nuovo thriller dell'autrice inglese Shalini Boland, dal titolo "Il bambino della porta accanto", grazie alla casa editrice Hope edizioni.
Kirstie Rawlings è mamma di una piccola bimba di nome Daisy, ha lottato tanto per averla e la sua vita ora è completamente incentrata su di lei. Ha una vita quasi perfetta, vive in un quartiere tranquillo circondata da tanti vicini e un marito amorevole ossessionato dallo sport.
Una notte viene svegliata da un lamento proveniente dal baby monitor; sta succedendo qualcosa alla sua bambina e in tutta fretta si precipita nella sua camera, ma Daisy dorme profondamente. Sente però di nuovo qualcosa, delle voci e un uomo che dice "Prendiamo il bambino e andiamo".
C’è stata un’interferenza nel baby monitor, qualcuno sta rapendo un bambino da qualche parte e lei vuole essere d'aiuto, ma nessuno dei suoi vicini ha un neonato, in più nessuno le crede quando racconta l’accaduto, non suo marito né la sua amica e neanche la polizia, ma Kirstie è sicura di quello che ha sentito e non si dà pace.
Potrebbero aver rapito un bambino e se dovesse succedere anche alla sua Daisy? La vita che Kirstie credeva perfetta inizia a crollare insieme alla quiete del suo quartiere.
"Il mio stomaco fa una giravolta improvvisa, e ho la sensazione che qualcosa sia cambiato irreversibilmente."
Quando ho letto la trama di questo libro per prima cosa sono stata presa dalla curiosità, volevo assolutamente sapere cosa fosse successo e mi sembra più che normale vista la sinossi con cui veniva presentato, ma sin dall'inizio della lettura la curiosità è passata in secondo piano. Mi spiego meglio; ero curiosa, ma il primo sentimento che provavo era la paura mista ad ansia, mi sono totalmente immedesimata nella protagonista da provare i suoi stessi sentimenti.
La lenta descrizione dei fatti, l'inserimento dei vari personaggi a poco a poco, ha contribuito a creare la giusta atmosfera e a far dubitare noi lettori di qualsiasi cosa e persona, persino della protagonista stessa, e a porci un sacco di domande.
È un thriller psicologico scritto alla perfezione, ha proprio tutte le caratteristiche per farti il lavaggio del cervello.
Kirstie dall'episodio con il baby motitor inizia ad avere una vera e propria ossessione per l’incolumità della figlia, ha paura di qualsiasi cosa e sospetta di tutti, in questo modo porta anche noi lettori ad essere costantemente in allerta.
"Mi rendo conto che non ho prove di niente. Solo la sensazione interiore che ci sia qualcosa di terribilmente sbagliato."
Ad un certo punto della lettura non capivo più se fosse lei troppo esagerata e si stesse causando da sola tutti quei problemi o ogni persona intorno a lei era un probabile sospettato, non riuscivo a fidarmi di nessuno.
Ogni volta che nel racconto veniva inserito un nuovo personaggio, io iniziavo ad immaginare i tantissimi scenari in cui questo potesse essere coinvolto, cercavo di collegare i pezzi capitolo dopo capitolo, ma non riuscivo mai a venirne a capo, ritornavo sempre al punto di partenza.
Conclusa la lettura ho avuto per un attimo la testa in subbuglio ma ero soddisfatta, non leggevo un thriller così ben strutturato da un po’ di tempo, quindi complimenti alla scrittrice, mi ha conquistata e darò una possibilità anche alle sue altre pubblicazioni.
Bene amici lettori, se siete alla ricerca di un bel thriller psicologico "Il bambino della porta accanto" fa al caso vostro. Buona lettura e a presto.
Voto libro - 4.5
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