Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini / Guida ai Pizzi e alla Pirateria per Giovani Gentildonne
Henry "Monty" Montague è nato per essere un gentiluomo, ma né i collegi più esclusivi d'Inghilterra né la disapprovazione del padre sono riusciti a imbrigliare le sue passioni: il gioco, il buon vino, e l'amore di una donna. O di un uomo. Monty si è infatti innamorato perdutamente del suo migliore amico, Percy, con il quale parte per il Grand Tour: un ultimo anno di fuga e di follie edonistiche prima di assumersi le sue responsabilità di lord. Ma un'incauta decisione trasformerà quel viaggio in una caccia all'uomo attraverso l'Europa, mettendo in discussione tutto il mondo di Monty.
Salve lettori!
Finalmente ho avuto la possibilità di leggere un romanzo amatissimo oltreoceano di un’autrice già conosciuta in Italia grazie al romanzo “Loki. Il giovane dio dell’inganno”.
L’autrice, ovviamente, è Mackenzi Lee e il romanzo è “Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini”, primo capitolo di una trilogia pubblicata dalla OscarVault in uscita il 29 settembre in una versione particolare. Il volume, infatti, contiene sia questo romanzo che il secondo, “Guida ai Pizzi e alla Pirateria per Giovani Gentildonne”, e una novella, "Guida alla Fortuna in Amore per Giovani Gentiluomini", ma per adesso parliamo solo dell’apri serie.
Lord Henry “Monty” Montague, visconte di Disley, non è proprio il figlio che un nobile del ‘700 vorrebbe: gioca d’azzardo, è un ubriacone, libertino e sodomita, in più si è fatto scoprire, facendosi espellere da Eton.
Il tour in Europa, viaggio ambitissimo per i nobili del tempo, secondo gli ordini del padre, è la sua ultima occasione per redimersi, mentre per lui è l’ultimo momento di libertà prima di stare a stretto contatto con l’uomo che più odia al mondo per imparare a gestire la tenuta di famiglia.
I mesi del tour sono anche gli ultimi che può passare con Percy, il suo migliore amico e il suo grande amore segreto, prima che lui vada in Olanda per studiare alla scuola di legge.
Ovviamente questi mesi non saranno come Monty aveva immaginato poiché, considerata l’ultima chance datagli dal padre, il gioco e l’alcol sono l’ultima cosa che il suo “guardiano” gli permetterà di concedersi.
Quindi si sbarca a Parigi, a visitare musei e seguire lezioni, e poi a Versailles, dove Monty deve iniziare ad instaurare rapporti vantaggiosi con i nobili europei. Ma Monty è pur sempre Monty, tutte queste regole gli stanno strette e nemmeno le cose con Percy sembrano andare da nessuna parte. O almeno, da qualche parte sono andate, ma non nel verso da lui desiderato.
Quindi, nonostante la buona volontà a comportarsi bene, i vecchi vizi sono difficili da perdere e a Versailles ne combina una delle sue, mandando a monte l’intero tour... e mettendo anche in pericolo le loro vite.
Mi guarda di sbieco, inarcando un sopracciglio. «Perché me lo chiedi? Stai andando in crisi?»
«No. Sì.» Mi passo con furia le dita nei capelli. «Percy non mi
aveva detto nulla.»
«Lo so. Non è stato bello da parte sua, però in parte lo capisco.»
«Perché? Cos’ho di così sbagliato che siete convinti entrambi che non l’avrei sopportato, se me l’avesse detto?»
«Be’, sei un po’... dissoluto.». «Grazie tante.»
«Non puoi comportarti in quel modo e poi fare l’offeso quando
qualcuno te lo fa notare.» Felicity si massaggia le tempie con la
punta delle dita e storce la bocca. «È ovvio che non capisco il tipo
di amicizia appassionata che ha sempre legato te e Percy. Siete importanti
l’uno per l’altro, non c’è dubbio. Però non penso che tu
possa biasimarlo per non avertelo detto. Sei sempre distratto, e
poi quando ti trovi in difficoltà... bevi e vai a letto con chi ti capita.
In pratica, scappi.»
Lettori, mi sa che stavolta sarò la voce leggermente fuori dal coro perché, sfortunatamente, non ho amato questo libro alla follia.
Mi è piaciuto, certo, l’ho letto volentieri, ma non è stata la lettura eccezionale che mi aspettavo. E di questo sono molto triste.
Causa di ciò è stato il mio scetticismo; in questo libro è tutto molto esagerato e, nonostante sapessi che era fatto apposta per il tipo di storia, a volte non riuscivo proprio a raccapezzarmi.
Fortunatamente dopo gli iniziali “mi sembra un po’ assurdo che nel 1700 le cose sarebbero andate così”, la parte di me che voleva godersi il libro prendeva il sopravvento, facendomi ridere delle sventure di questo strano e sfortunato gruppo di viaggiatori.
Monty, protagonista assoluto del libro, è un giovane disadattato che rifugge le responsabilità con alcol, sesso e gioco d’azzardo. Ovviamente dietro la facciata vanesia e strafottente si nasconde un ragazzo che ha utilizzato il modo più semplice per nascondere la sofferenza e ciò che prova davvero.
È un combina guai, e non di piccoli e risolvibili ma enormi e catastrofici, di quelli che mandano a rotoli il tour in Europa e ti fanno finire sporco e senza un soldo in mezzo a una strada alla ricerca di uno sconosciuto.
Spesso sono compiuti con un pizzico di egoismo e arroganza (direi tipiche di un uomo del suo tempo), ma quando poi le circostanze lo costringono a pensarci su si rende sempre conto di cosa ha sbagliato, come e perché. In fondo è un bravo ragazzo, un po’ cieco e viziato, ma è coraggioso e dimostra il suo valore e il desiderio di risolvere le cose città dopo città.
Percy è un cucciolo! Anche lui commette i suoi errori, principalmente decidendo di restare in silenzio e tenere delle cose segrete, ma è una decisione dettata dalla convinzione di non poter essere abbastanza per Monty, e per diversi motivi.
Felicity è la componente ironica e tagliente del gruppo, è una ragazza fuori dal suo tempo, che legge e studia manuali e libri di medicina di nascosto, che vorrebbe studiare materie vere invece di essere mandata in una scuola per diventare una brava moglie.
È la più intrepida e quella con più risorse e conoscenze, è sicuramente la meno schizzinosa. Sono davvero curiosa di scoprire cosa ci riserverà nel prossimo volume, che credo la veda protagonista.
"Non sono bravo in molte cose, ma quelle che mi riescono, mi riescono proprio bene."
La trama è interessante, anche se credevo sinceramente fosse incentrata più sul romance che sull’avventura. Davvero non mi aspettavo tutte queste peripezie, ogni pagina è un guaio e una corsa, non c’è un attimo di calma! Ovviamente questo contribuisce all’esagerazione citata prima, ma è anche la fonte primaria delle risate. Insomma, capitano tutte a loro!
Inizialmente anche la parte fantasy, legata all’alchimia, mi aveva lasciata un po’ interdetta, ma alla fine ha creato una bella atmosfera di mistero e di pericolo.
Il romance è estremamente complicato, questo perché sia Monty che Percy sono abbastanza ottusi quando si tratta di sentimenti e relazioni amorose. Pensano tanto, ipotizzano troppo e senza indovinarne una, di conseguenza la situazione è sempre tesa.
A raccontare il tutto è Monty, che già di per sé è il tipo che accompagna ogni discorso con una battuta, se poi si aggiungono tutti i guai in cui si caccia, non c’è frase che non scateni una risata o uno scuotimento bonario di testa.
La storia cattura il lettore sin dall’inizio, con o senza perplessità, merito di una narrazione semplice ma movimentata, che ovviamente tiene costantemente sul filo del rasoio con la curiosità alle stelle.
Apprezzatissime le noti finali dell’autrice sulla veridicità storica degli argomenti di cui aveva parlato nel romanzo. Non succedevano in modo così eclatante, ma nessuno ci vieta di immaginare che dei Monty, Percy e Felicity siano esistiti e ne abbiano combinate di tutti i colori!
Insomma, inizio di serie carino, divertente e inaspettato (perché io dimentico le trame e ricordo solo di volerli leggere). Avrei voluto amarlo, ma per una serie di cose non mi è stato possibile. Spero che con il secondo, potendo immaginare a cosa andrò incontro, potrò godermi la storia senza alcuna remora.
Baci
Voto libro - 3.5
Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c'è: l'eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?
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