Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini / Guida ai Pizzi e alla Pirateria per Giovani Gentildonne

Genere: Narrativa fantasy

Autore: Mackenzi Lee

29 settembre 2020

Henry "Monty" Montague è nato per essere un gentiluomo, ma né i collegi più esclusivi d'Inghilterra né la disapprovazione del padre sono riusciti a imbrigliare le sue passioni: il gioco, il buon vino, e l'amore di una donna. O di un uomo. Monty si è infatti innamorato perdutamente del suo migliore amico, Percy, con il quale parte per il Grand Tour: un ultimo anno di fuga e di follie edonistiche prima di assumersi le sue responsabilità di lord. Ma un'incauta decisione trasformerà quel viaggio in una caccia all'uomo attraverso l'Europa, mettendo in discussione tutto il mondo di Monty.

 

Salve lettori!
Finalmente ho avuto la possibilità di leggere un romanzo amatissimo oltreoceano di un’autrice già conosciuta in Italia grazie al romanzo “Loki. Il giovane dio dell’inganno”.
L’autrice, ovviamente, è Mackenzi Lee e il romanzo è “Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini”, primo capitolo di una trilogia pubblicata dalla OscarVault in uscita il 29 settembre in una versione particolare. Il volume, infatti, contiene sia questo romanzo che il secondo, “Guida ai Pizzi e alla Pirateria per Giovani Gentildonne”, e una novella, "Guida alla Fortuna in Amore per Giovani Gentiluomini", ma per adesso parliamo solo dell’apri serie.


Lord Henry “Monty” Montague, visconte di Disley, non è proprio il figlio che un nobile del ‘700 vorrebbe: gioca d’azzardo, è un ubriacone, libertino e sodomita, in più si è fatto scoprire, facendosi espellere da Eton.
Il tour in Europa, viaggio ambitissimo per i nobili del tempo, secondo gli ordini del padre, è la sua ultima occasione per redimersi, mentre per lui è l’ultimo momento di libertà prima di stare a stretto contatto con l’uomo che più odia al mondo per imparare a gestire la tenuta di famiglia.
I mesi del tour sono anche gli ultimi che può passare con Percy, il suo migliore amico e il suo grande amore segreto, prima che lui vada in Olanda per studiare alla scuola di legge.
Ovviamente questi mesi non saranno come Monty aveva immaginato poiché, considerata l’ultima chance datagli dal padre, il gioco e l’alcol sono l’ultima cosa che il suo “guardiano” gli permetterà di concedersi.
Quindi si sbarca a Parigi, a visitare musei e seguire lezioni, e poi a Versailles, dove Monty deve iniziare ad instaurare rapporti vantaggiosi con i nobili europei. Ma Monty è pur sempre Monty, tutte queste regole gli stanno strette e nemmeno le cose con Percy sembrano andare da nessuna parte. O almeno, da qualche parte sono andate, ma non nel verso da lui desiderato.
Quindi, nonostante la buona volontà a comportarsi bene, i vecchi vizi sono difficili da perdere e a Versailles ne combina una delle sue, mandando a monte l’intero tour... e mettendo anche in pericolo le loro vite.

«Felicity, io sono una brava persona?»
Mi guarda di sbieco, inarcando un sopracciglio. «Perché me lo chiedi? Stai andando in crisi?»
«No. Sì.» Mi passo con furia le dita nei capelli. «Percy non mi
aveva detto nulla.»
«Lo so. Non è stato bello da parte sua, però in parte lo capisco.»
«Perché? Cos’ho di così sbagliato che siete convinti entrambi che non l’avrei sopportato, se me l’avesse detto?»
«Be’, sei un po’... dissoluto.». «Grazie tante.»
«Non puoi comportarti in quel modo e poi fare l’offeso quando
qualcuno te lo fa notare.» Felicity si massaggia le tempie con la
punta delle dita e storce la bocca. «È ovvio che non capisco il tipo
di amicizia appassionata che ha sempre legato te e Percy. Siete importanti
l’uno per l’altro, non c’è dubbio. Però non penso che tu
possa biasimarlo per non avertelo detto. Sei sempre distratto, e
poi quando ti trovi in difficoltà... bevi e vai a letto con chi ti capita.
In pratica, scappi.»

Lettori, mi sa che stavolta sarò la voce leggermente fuori dal coro perché, sfortunatamente, non ho amato questo libro alla follia.
Mi è piaciuto, certo, l’ho letto volentieri, ma non è stata la lettura eccezionale che mi aspettavo. E di questo sono molto triste.
Causa di ciò è stato il mio scetticismo; in questo libro è tutto molto esagerato e, nonostante sapessi che era fatto apposta per il tipo di storia, a volte non riuscivo proprio a raccapezzarmi.
Fortunatamente dopo gli iniziali “mi sembra un po’ assurdo che nel 1700 le cose sarebbero andate così”, la parte di me che voleva godersi il libro prendeva il sopravvento, facendomi ridere delle sventure di questo strano e sfortunato gruppo di viaggiatori.
Monty, protagonista assoluto del libro, è un giovane disadattato che rifugge le responsabilità con alcol, sesso e gioco d’azzardo. Ovviamente dietro la facciata vanesia e strafottente si nasconde un ragazzo che ha utilizzato il modo più semplice per nascondere la sofferenza e ciò che prova davvero.
È un combina guai, e non di piccoli e risolvibili ma enormi e catastrofici, di quelli che mandano a rotoli il tour in Europa e ti fanno finire sporco e senza un soldo in mezzo a una strada alla ricerca di uno sconosciuto.
Spesso sono compiuti con un pizzico di egoismo e arroganza (direi tipiche di un uomo del suo tempo), ma quando poi le circostanze lo costringono a pensarci su si rende sempre conto di cosa ha sbagliato, come e perché. In fondo è un bravo ragazzo, un po’ cieco e viziato, ma è coraggioso e dimostra il suo valore e il desiderio di risolvere le cose città dopo città.
Percy è un cucciolo! Anche lui commette i suoi errori, principalmente decidendo di restare in silenzio e tenere delle cose segrete, ma è una decisione dettata dalla convinzione di non poter essere abbastanza per Monty, e per diversi motivi.
Felicity è la componente ironica e tagliente del gruppo, è una ragazza fuori dal suo tempo, che legge e studia manuali e libri di medicina di nascosto, che vorrebbe studiare materie vere invece di essere mandata in una scuola per diventare una brava moglie.
È la più intrepida e quella con più risorse e conoscenze, è sicuramente la meno schizzinosa. Sono davvero curiosa di scoprire cosa ci riserverà nel prossimo volume, che credo la veda protagonista.

"Non sono bravo in molte cose, ma quelle che mi riescono, mi riescono proprio bene."

La trama è interessante, anche se credevo sinceramente fosse incentrata più sul romance che sull’avventura. Davvero non mi aspettavo tutte queste peripezie, ogni pagina è un guaio e una corsa, non c’è un attimo di calma! Ovviamente questo contribuisce all’esagerazione citata prima, ma è anche la fonte primaria delle risate. Insomma, capitano tutte a loro!
Inizialmente anche la parte fantasy, legata all’alchimia, mi aveva lasciata un po’ interdetta, ma alla fine ha creato una bella atmosfera di mistero e di pericolo.
Il romance è estremamente complicato, questo perché sia Monty che Percy sono abbastanza ottusi quando si tratta di sentimenti e relazioni amorose. Pensano tanto, ipotizzano troppo e senza indovinarne una, di conseguenza la situazione è sempre tesa.
A raccontare il tutto è Monty, che già di per sé è il tipo che accompagna ogni discorso con una battuta, se poi si aggiungono tutti i guai in cui si caccia, non c’è frase che non scateni una risata o uno scuotimento bonario di testa.
La storia cattura il lettore sin dall’inizio, con o senza perplessità, merito di una narrazione semplice ma movimentata, che ovviamente tiene costantemente sul filo del rasoio con la curiosità alle stelle.
Apprezzatissime le noti finali dell’autrice sulla veridicità storica degli argomenti di cui aveva parlato nel romanzo. Non succedevano in modo così eclatante, ma nessuno ci vieta di immaginare che dei Monty, Percy e Felicity siano esistiti e ne abbiano combinate di tutti i colori!

Insomma, inizio di serie carino, divertente e inaspettato (perché io dimentico le trame e ricordo solo di volerli leggere). Avrei voluto amarlo, ma per una serie di cose non mi è stato possibile. Spero che con il secondo, potendo immaginare a cosa andrò incontro, potrò godermi la storia senza alcuna remora.
Baci


Voto libro - 3.5



Genere: Narrativa fantasy

Autore: Mackenzi Lee

29 settembre 2020
 

Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c'è: l'eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?



Salve lettori!
È arrivato il mio turno di parlare anche di “Guida ai Pizzi e alla Pirateria per Giovani Gentildonne” di Mackenzi Lee, secondo volume della fortunata trilogia dedicata ai fratelli Montague.
Nel primo volume abbiamo vissuto le vicende dal punto di vista di Monty, abbiamo visto sbocciare il suo amore con Percy e abbiamo conosciuto anche sua sorella Felicity, che stavolta sarà la nostra narratrice e protagonista assoluta!
Felicity vuole diventare un medico, vuole frequentare l’università, prendere la laurea, fare pratica con chirurghi, vuole che il suo merito sia riconosciuto da tutti quei dottoroni che dietro le enormi scrivanie e sotto le ingombranti parrucche le vietano di studiare ciò che desidera perché è donna.
Si trasferisce a Edimburgo, la capitale della medicina all’epoca, chiede ad ogni università, chirurgo e medico di farla studiare, ma appena scoprono che è una ragazza tutte le porte le sbattono in faccia. Ma Felicity continua a bussare e a provare, non si arrende, almeno finché non si rende conto che l’ospitalità di cui ha approfittato a Edimburgo ha un prezzo che non vuole pagare.
Così torna a Londra, da Monty e Percy, ma non può pesare sulle loro spalle.
La soluzione ai suoi problemi arriva inaspettatamente con un’offerta a dir poco sconsiderata e per nulla certa: andare a Stoccarda, dove una sua amica di infanzia (con cui i rapporti si sono rotti in malo modo) sta per sposare Alexander Platt, il suo idolo, il medico di cui conosce ogni lavoro a memoria.
Ce la farà Felicity a coronare il suo sogno e farsi dare un lavoro da Platt? Ma, soprattutto, le cose andranno lisce?
Questo non posso dirvelo, ma considerato com’è andato “Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini” potete immaginare da voi cosa NON succederà.

“Una volta eliminata l’indignazione per la condizione delle donne nel mondo, per l’istruzione che mi è stata negata e per le ingiustizie che ho visto, ciò che mi rimane davvero è il desiderio di sapere, intenso, duro come un osso e vivo come il mio cuore. Voglio sapere tutto.”

Lettori, stavolta la lettura, sapendo bene cosa aspettarmi, è andata molto, molto meglio rispetto al primo libro.
Continuo a non ritenerlo un capolavoro o un libro indimenticabile, ma nel complesso vale la pena leggerlo.
È una lettura molto veloce, un po’ per le avventure, un po’ per la voce narrante sarcastica, un po’ per le risate, il libro scorre bene. Solo verso il 70% stava rischiando di diventare pesante perché Felicity si lamentava sempre delle stesse cose, ma si è ripreso subito grazie ad un colpo di scena incredibile!
È anche una di quelle letture leggere che però nasconde messaggi profondi e importanti: primo fra tutti la continua lotta delle donne in campo lavorativo.
Felicity ci prova con tutta sé stessa, cerca di far capire a quei vecchi pomposi che lei è capace quanto e, forse, anche di più di uno studente maschio, di far sentire le sue validissime ragioni affinché una donna possa studiare medicina, ma immancabilmente i volti si girano sprezzanti e lei si sente dire che può compiere il suo ruolo nella società sposandosi e sfornando figli.
Ma Felicity non si arrende, gioca tutte le sue carte, fa anche le mosse più disperate per ottenere ciò che desidera, per dimostrare che, proprio essendo donna, lei può tutto.
E non sarà sola in questo percorso, anche se in campi differenti, ci sono altre due donne forti e coraggiose che lottano, crescono e sognano con lei.
Altro tema importante è la sessualità, che però non è centrale come nel primo libro, così come non lo è il romance, perché Felicity non lo reputa qualcosa che vuole nella sua vita, anche se ad un certo punto dovrà interrogarsi lo stesso.
Resta presente anche il tema del colonialismo e della tratta degli schiavi, che dà molto da pensare nonostante sia solo accennato.

“Ho alle spalle un anno intero pieno di uomini secondo i quali io non sarei in grado di fare questo lavoro, il che dona un sapore ancora più intenso al mio orgoglio; per la prima volta da mesi, mesi freddi e scoraggianti, mi sento tanto brava e preparata per la professione medica quanto chi mi ha negato di accedervi.”

Continuo a non apprezzare la parte fantasy, che poteva essere tranquillamente sostituita con elementi reali; per me avrebbero avuto più senso.
Per il resto la trama è estremamente movimentata, tra fughe, viaggi, furti e combattimenti, non ci si annoia mai!
Questo anche grazie alla voce narrante che, com’è tipico dei fratelli Montague, provoca risate una frase sì e un’altra pure.
Nonostante tutto mi sono molto affezionata a questi personaggi, sono molto reali, hanno sogni e paure, sono fragili e forti, coraggiosi e ansiosi, lottano per ciò che desiderano, sono rosi dai dubbi, ma affrontano tutto ciò che cerca di buttarli giù con una battuta e una scrollata di spalle.
Apprezzatissime anche qui le note finali dell’autrice sulla veridicità storica di ciò che narra, le donne a cui si è ispirata e le precisazioni sui tempi che ha leggermente modificato.
Non lo so, rendono tutto più verosimile.
Mi spiego, so che è una storia di fantasia e che ci sono elementi fantastici, ma, per quanto esagerati, magari un Monty, un Percy e una Felicity sono esistiti da qualche parte nel mondo, o almeno è facile immaginarli a creare scompiglio nella buona società!

Alla fine del romanzo troviamo anche la novella “Guida alla Fortuna in Amore per Giovani Gentiluomini”, che ha luogo alla fine del primo libro (infatti non l’ho capito perché si trova alla fine del secondo, almeno nel PDF inviato a noi blogger), anche se devo dire che leggendola dopo la storia di Felicity l’ho apprezzata di più. È un tuffo in un momento spensierato, è dolcissima, ricca di momenti buffi e divertenti (tipico, l’avrete capito ormai), ma anche di momenti più seri ed emozionanti, con frasi che sciolgono il cuore o lo stringono in una morsa. L’ho apprezzata tantissimo!

“Un giorno, stronzetto, andrà meglio. Andrà tutto meglio e sarai migliore anche tu. Non è detto che tutti finiamo là dove abbiamo iniziato. Il nostro punto di partenza non deve per forza essere anche il nostro punto d’arrivo”.

Insomma, facendo un resoconto semifinale (ricordo che manca il terzo volume sul fratellino di Monty e Felicity di cui ancora non si ha una data) posso dire che anche io ho ceduto al fascino dei fratelli Montague e mi sono affezionata a loro. Non posso dire di adorarli o che i libri che raccontano le loro storie siano perfetti, ma fanno passare delle ore spensierate a sognare di grand tour, pirati, misteri, scoperte fantastiche e tanto, tanto amore in ogni sfumatura! Baci.

Voto libro - 4



 

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